
Incredibile. Come rovinare quanto di buono si é fatto con due vittorie
consecutive interne in novanta minuti. Un Foggia brutto, il piú brutto
visto finora perde contro il Real Marcianise, che di reale ha affinità
solo con la Reggia di Caserta. Perde contro una squadra mediocre, che
probabilmente tornerà in Seconda Divisione, e che alla vigilia avrebbe
tranquillamente firmato per un pareggio.
Impossibile andare avanti
cosí in trasferta. In quattro partite un solo misero punto
raggranellato a Pistoia e poi tre sconfitte contro Pescara, Foligno e
Real Marcianise. Che peccato.
Si fosse fatto risultato a Caserta
staremmo qui a scrivere di un Foggia-Arezzo in programma domenica
prossima dove ci si sarebbe giocati il primo posto in classifica. Che
occasione persa e che occasione persa anche per fare un ottimo incasso.
Si sta lavorando per aumentare la capienza dello Zaccheria e contro i
toscani si sarebbero potuti utilizzare settemilacinquecento posti.
Avesse vinto a Marcianise il Foggia avrebbe portato allo stadio
tantissima gente e convinto molti degli scettici che dopo la sconfitta
di domenica sono tornati ad essere il partito di maggioranza.
´Novelli
vattene´ , il tormentone continua. Quella che, dopo i successi con
Gallipoli e Sorrento, stava per trasformarsi in una frase scaramantica
torna prepotentemente di attualità come invito al tecnico rossonero di
lasciare la panchina del Foggia. Novelli, ancora una volta, ha lasciato
tanti tifosi perplessi per le sue scelte. Fuori Zanetti e Del Core dei
quali fino al giorno prima si sbandierava il ritorno a pieno titolo.
Invece no. Fuori i due giocatori e Salgado ancora punta centrale che
continua a giocare al trenta per cento delle sue potenzialità
decisamente superiori se schierato sulla fascia. Fisime, direbbe
l´allenatore del Foggia, fatti ribadiamo noi, ma sono punti di vista e
noi non siamo allenatori.
Novelli avrà le sue ragioni per operare
certe scelte e in parte le ha giustificate davanti ai microfoni alla
fine della gara in Campania. Ha parlato di scelte operate perchè sia
Del Core che Zanetti non si erano allenati molto durante la settimana,
ma non erano a posto?
Quello che ci lascia fortemente dubbiosi é
questo Foggia dottor Jekill e mister Hide. Perchè di fronte al pubblico
amico questa squadra si trasforma in una compagine imbattibile che tira
fuori personalità e qualità tecniche, mentre lontano dalle mura amiche
la stessa squadra diventa la brutta imitazione dell´Armata Brancaleone
con giocatori che sembrano l´ombra di se stessi. Non puntiamo il dito
sui singoli.
Tutta la squadra é responsabile della brutta
prestazione di Caserta. Novelli (in foto) dovrà capire e spiegare il
perchè. Ha parlato di mancanza di tranquillità. A cosa puó essere
addotta una mancanza di tranquillità in una squadra terza in classifica
e reduce da due convincenti successi. Che Novelli lo scopra e ci renda
edotti. Soprattutto piú che a noi lo spieghi ai proprietari della
squadra che, senza ombra di smentita, di tranquillità ne hanno infusa
abbastanza a dei calciatori pagati puntualmente e che pertanto non
hanno per la testa nessun problema di natura economica. Piuttosto anche
la Società intervenga per far si che eventuali problemi dei singoli o
del gruppo vengano tirati fuori e risolti, altrimenti si andrà incontro
ad un´altra stagione opaca ed illusoria che porterebbe all´ennesima
delusione. Speriamo ovviamente di no.
La classifica é ancora piú
che buona e squadroni ammazza campionato francamente non ne vediamo.
Anche le cosiddette grandi come Arezzo e Gallipoli stanno frenando e se
é pur vero che stanno conquistando posizioni compagini come il Crotone
ed il Benevento, il Campionato finora non é sembrato particolarmente
difficile e di tasso tecnico particolarmente elevato. Pertanto ci si
puó, anzi, ci si deve riprendere e risolvere tutti i problemi che
attanagliano la squadra e cercare di risolvere soprattutto quelli che
rendono vulnerabile il Foggia fuori casa.
Le prossime quattro gare
probabilmente daranno una indicazione molto vicina alla vera
potenzialità del Foggia. Domenica arriva la capolista Arezzo, poi si
andrà in casa di un Perugia in ripresa e che domenica scorsa ha
spazzolato ben bene il Taranto. Dopo la trasferta in Umbria si
affronterà allo Zaccheria il Benevento dato da molti come lo squadrone
che avrebbe potuto dominare il campionato e che a parziale attenuante
va addotta l´assenza del bomber Evacuo per infortunio. Dopo i campani
si va allo ´Jacovone´ ad affrontare il Taranto nel derby.
Insomma un poker di gare durissime al termine del quale potremmo avere molto probabilmente le idee definitivamente chiare.
Per
ora c´é da lavorare ed in pace e serenità, stati d´animo che solo un
atteggiamento responsabile di giocatori, pubblico e organi di
informazione possono infondere.
Mario Schena da
foggiaefoggia.com
Mattioli: «Il vero Foggia è un altro»
(31/10/2008)

Mattioli: «Niente più regali come a Caserta, allo Zaccheria l´Arezzo
non avrà scampo». Sarà pur vero che la coppa serve a tenere sulla
corda le seconde linee. Ma se un giocatore come Italo Mattioli, a metà
strada fra il gruppo dei titolari e la tribuna, può ora candidarsi nel
tridente lo deve alla doppietta rifilata mercoledì scorso al Pescara.
Rientrava
da un infortunio e Novelli voleva saggiarne le condizioni fisico-
atletiche. Detto fatto. La prestazione può non aver convinto gli esteti
del calcio, ma Mattioli ha confermato che all´occorrenza sa farsi
trovare pronto.
Ci sarà lui domenica nel tridente insieme agli
inamovibili ( almeno così sembra) Salgado e Del Core? «Sarei felice
anche di andare in panchina e di subentrare a gara in corso risponde
il giovane attaccante - tocca al mister fare le sue scelte, a noi di
metterlo in difficoltà quando deve fare la formazione. Credete che ci
sia riuscito?».
Il piccoletto cresciuto nel vivaio non nasconde una
certa impazienza di affrontare l´Arezzo. Per il Foggia sarà una gara
fondamentale per coltivare le ambizioni play off e non soltanto.
Fossero stati reduci da un risultato positivo contro il Marcianise,
forse a quest´ora nello spogliatoio rossonero regnerebbe la calma dei
forti. E invece così non pare, se prevale l´esigenza di cancellare lo
scivolone. Troppa frenesia non fa male alla vigilia di una partita così
delicata?
«Siamo consapevoli di aver fatto una brutta partita a
Caserta - dice Mattioli - per questo credo sia normale covare la
rivincita. E´ un segnale di vitalità del gruppo, sappiamo di aver
sbagliato approccio, mentalità e modo di reazione dopo il loro gol e
vogliamo subito dimostrare prima a noi stessi che il vero Foggia è
tutt´altra cosa».
L´Arezzo però è forse il cliente più scomodo:
la formazione che finora ha raccolto sempre punti in otto gare, contro
un Foggia che in casa non fa sconti. Uno dei due dovrà cedere
qualcosa: « Mi auguro che il loro primo ko arrivi allo Zaccheria,
finora non c´è stato scampo per nessuno. In questo momento il
fattore campo è la nostra forza, non possiamo concedere regali a
chicchessia».
Una partita da vincere, sarebbe stato lo stesso se aveste fatto punti col Marcianise?«Fare
risultato diventa più importante dopo quell´inatteso ko, inutile
nasconderlo - dice Mattioli - ma abbiamo i numeri e le qualità per
fornire una grande dimostrazione di forza contro la capolista».
Walter Carbone da
Corriere dello Sport
Pubblicato il 31/10/2008 alle 22.49 nella rubrica Foggia.