Pro
Patria senza freni: la vittoria di Venezia candida i tigrotti ad un
ruolo di assoluti protagonisti. Bene Spal e Padova, male fa invece la
Cremonese, alla seconda battuta d'arresto consecutiva.
La Pro Patria non
molla la presa. E’ questo il dato più importante dopo la sesta
giornata. Sono 18 i punti già in cascina per la formazione bustocca.
Frutto di sei vittorie in altrettante gare, con la bellezza di 14 reti
fatte ed appena un gol subito. Numeri da capogiro, che ascrivono la
formazione lombarda quale più accreditata pretendente alla promozione,
considerate anche le sette lunghezze di vantaggio sulle inseguitrici. Non vorremmo risultare azzardati, ma il 2-0 ottenuto sul campo del Venezia è
vittoria fondamentale, in una di quelle prove che, dopo un avvio
roboante, potrebbero spegnere sogni di gloria e voli pindarici. Così
non è stato per gli uomini di Lerda ed allora sono meritati gli
applausi per la Pro Patria che guarda tutti dall’alto. Non risce a
starle dietro la Reggiana, che cade in casa nel derby contro la Spal e consegna così ai ferraresi un secondo posto da condividere con il Padova che vince (ma non convince, nonostante il 3-1 finale) contro il buon Portogruaro. Chi preoccupa davvero è invece la Cremonese, che incappa nella seconda battuta d’arresto consecutiva, piegata di misura dal redivivo Lecco,
che guadagna punti pesanti in chiave salvezza. La squadra di Iaconi è
apparsa priva di idee, incapace di imbastire serie offensive, messa
alle strette da una squadra onesta che fa del pressing e del fattore
campo (viste le ridotte dimensioni del “Rigamonti-Ceppi”) le armi
fondamentali. Il Legnano impatta senza reti contro il Cesena in casa, mentre il Verona si risolleva ad un quarto d’ora dal termine in casa del Pergocrema. Fondamentale il gol dell’1-1 firmato da Tiboni per evitare il terzo capitombolo consecutivo. Non perde nemmeno il Lumezzane (unica squadra ancora imbattuta, con la Pro Patria), che raccoglie un punto a San Benedetto. Il Novara torna a far punti: a Ravenna finisce
1-1, con la rete di Rubino in risposta all’iniziale vantaggio
romagnolo. Per i giallorossi non è un momento felice, comunque. La
squadra è scivolata a margine della zona playout. Zona di classifica
pericolante dalla quale non riesce a schiodarsi il Monza, che nel posticipo serale pareggia per 2-2 contro la Pro Sesto e rimane penultima, con un piccolo margine sulla Sambenedettese, ancora fanalino di coda in campionato.
Marco Lorenzi –
marco.lorenzi@biancoscudati.net |