 |
|
|
AREZZO - E' più uno sfogo che un'intervista quella che il patron dell'Arezzo Piero Mancini
rilascia agli amici del Corriere di Arezzo, questa mattina in edicola.
L'imprenditore aretino, al centro di un caso giudiziario per la
cosiddetta "truffa degli 899" dipinge per il suo Arezzo un tempo di
vacche magre: "La situazione è difficile, difficilissima. Dobbiamo
ridimensionare, vendere, sfoltire, tagliare. E non mi riferisco solo ai
nomi noti, come Martinetti, Terra e Croce. Al momento tutti i tesserati
dell'Arezzo sono in vendita".
Piero Mancini conferma quello che si sapeva già. Le banche e
gli sponsor hanno ormai chiuso il rubinetto. I soldi che l'Arezzo
spenderà sul mercato sono soltanto quelli che incasserà dalle cessioni.
Due ci sono già state - la seconda metà di Floro Flores e la prima di Ranocchia - ma tutto fa pensare che ce ne saranno altre.
L'ultima battuta è sulla sua avventura personale con l'Arezzo,
fatta di gioie (come la promozione in B), ma anche di tante critiche e
problemi. Mancini ribadisce quello che ha già detto più volte: "Io sono disposto a re-ga-la-re l'Arezzo". |