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NORCIA
- Un regolamento di conti, non c'è altra spiegazione per l'aggressione
da parte di una cinquantina di ultras cosentini verso i tifosi senesi
poco prima del fischio d'inizio dell'amichevole fra le due compagini
sul campo di Norcia. Intorno alle 16 30 quando mancano pochi minuti
all'inizio della partita e circa trecento tifosi senesi riempiono le
tribunette del piccolo impianto umbro, dall'esterno cominciano a
piovere sassi ed oggetti vari accompagnati da cori e insulti. Una
cinquantina di ultras rossoblù armati di tutto punto fra bastoni,
mazze. caschi e spray urticante, si dirige verso il piccolo ingresso
della tribunetta con chiari intenti bellicosi.. A nulla sono valsi i
richiami dei giocatori in campo e l'intervento dei pochi carabinieri
presenti. I tifosi toscani sono più del triplo dei calabresi ma sono
composti in maggioranza da famiglie, bambini ed anziani. Comincia un
fuggi fuggi generale ed i pochi senesi che intervengono hanno la peggio
riportando contusioni e ferite varie riuscendo però, con l'aiuto dei
carabinieri e dopo alcuni minuti di violenti tafferugli, a chiudere il
cancelletto che portava alla tribuna e ad evitare conseguenze peggiori.
Un carabiniere ha riportato diverse contusioni dopo esser caduto in
terra mentre un tifoso bianconero è ricoverato in ospedale per una
ferita alla testa ed una frattura al setto nasale. Sentite le sirene
delle altre volanti in arrivo gli ultras cosentini si sono dati alla
fuga ma in sei sono stati fermati ed uno è stato tratto in arresto
proprio mentre con le loro vetture si allontanavano dal campo
sportivo.Gli inquirenti stanno vagliando i filmati e le fotografie
degli incidenti per risalire ad altri responsabili. Come da volontà
dell'arbitro Valeri di Roma l'amichevole non è stata disputata e
probabilmente verrà annullata ma intanto fioccano le polemiche tra i
supporter e la società bianconera. Nonostante la solidarietà espressa
dall'A.C Siena ai propri tifosi, sono in molti a lamentare la sordità
dei dirigenti dell Robur ai richiami sui rischi che questa amichevole
avrebbe comportato. Sui vari forum dei siti internet da tempo si
ripetevano minacce e insulti da parte dei tifosi rossoblù per una
rivalità nata nel campionato 2002/2003 di serie C1 quando, dopo la
partita a Siena, ci furono una serie di contatti tra le due tifoserie
ed a quella calabrese venne sottratto uno striscione. Da allora gli
ultras rossoblù covavano la voglia di vendetta, una vendetta che
peraltro se avesse seguito i "codici" della cosiddetta mentalità
ultras, avrebbe dovuto prevedere uno scontro in pari numero ed a mani
nude ed evitare che uomini armati di tutto punto si accanissero contro
famiglie con anziani, donne e bambini al seguito. Una vendetta che
aveva bisogno di un'occasione nella quale consumarsi e la colpa che i
tifosi bianconeri imputano alla loro società è proprio quella di aver
fornito il pretesto con quella che, a conti fatti, sembra azzardato
poter definire un' "amichevole". |