23 dicembre 2008
Pistoiese sbanca Foligno 1-2
fonte: acpistoiese.net

(21/12/08) RETI: 13’ Quadrini (P), 45’ Coresi (F), 54’ Cipolla (P)
Foligno: Ripa, Pencelli, Petterini, Baldanzeddu (1’ St
Cotza), Fiuzzi, Guastalvino, Mandorlini (29’ St Iadaresta), Furiani
(19’ St Signori), Turchi, Coresi, De Paula. .All Paolo Indiani.
Pistoiese: Conti, Bartolucci, Ghinassi, Cutrupi, Lanzillotta
(43’ St Bianchini), Fautario, Bellazzini, Guerri, Quadrini (17’ St
Breschi), Cipolla, Cortese (28’ St Di Berardino). All Salvatore
Polverino.
ARBITRO: Ostinelli di Como, assistenti Martini e Tremolada
AMMONITI: Guastalvino, Furiani, Bellazzini, Quadrini.
NOTE: angoli 5-3 rec 2+5’.
Bellissima e meritata vittoria della Pistoiese sul campo del
Foligno, la prima lontana da Pistoia. E così la squadra arancione
chiude il girone di andata avendo vinto nella prima gara interna e
nell'ultima partita esterna. Il risultato consente alla squadra di
girare terz’ultima in classifica: non sarà il massimo della vita, ma
sicuramente un bel passo avanti. C’è da dire subito che il successo
passa attraverso il gioco ed anche questo è un aspetto tutt’altro che
secondario. Nel primo tempo la squadra di mister Polverino appare in
palla fin dalle prime battute, distinguendosi per il pressing alto e la
rapidità nei capovolgimenti di fronte. Le cose più interessanti Cipolla
e compagni le confezionano sulle due fasce, con belle sovrapposizioni e
cambi di passo in cui si mettono in luce Quadrini e Bellazzini, ben
supportanti alle spalle rispettivamente da Cutrupi e Fautario. Il
terminale offensivo è Cipolla che si sacrifica su tutto il fronte
dell’attacco. Suo è il primo tiro verso la porta avversaria ad inizio
gara e già da lì si capisce che forse oggi il vento spinge alle spalle
degli arancioni. Il Foligno prova a far la partita, ma ad ogni attacco
ospite c’è la risposta immediata della Pistoiese che verticalizza con
efficacia la manovra. Non giunge dunque a caso il gol del vantaggio
“orange” al 13’ con Quadrini. Il giovane attaccante con un diagonale
crea difficoltà a Fiuzzi che deviando la sfera mette fuori causa il
proprio portiere. L’altoparlante dà il goal a Quadrini, ma in sala
stampa come spesso succede si preferisce “punire” il difensore
piuttosto che premiare l’attaccante: deviazione decisiva, sfera non
indirizzata verso la porta, ecc. La “regola” di assegnare il goal
all’autore del tiro pare in disuso. Tornerà forse in auge quando un
goal del genere lo segnerà qualche regale scarpetta, ma vivaddio
nessuno toglierà al nostro Quadrini la bella prestazione generale ed il
bel gesto tecnico in particolare. Il vantaggio arancione non era giunto
per caso, ma il Foligno sostenuto dal suo meraviglioso pubblico che non
cessa mai di incitare, trova la forza per reagire. L’azione dei padroni
di casa si fa più continua, ma il “leite motive” della gara non cambia
granchè: la Pistoiese sfrutta ogni spiraglio per andare negli spazi e
rovesciare il gioco di gran carriera verso la metà campo del Foligno:
qui si nota il gran lavoro di Lanzillotta, frangiflutti davanti alla
difesa ed il dinamismo di Cortese e Guerri, ma anche la duttilità dei
centrali difensivi Bartolucci e Ghinassi. Insomma per il Foligno sembra
calare la notte quando al 39’ su un inserimento micidiale di Quadrini,
che raccoglie un lancio di Cortese e scarta il portiere, che lo
travolge c'è il sacrosanto penalty. Sul dischetto va Cipolla, ma la
punta napoletana fallisce la trasformazione calciando come fece
Giovinco in Champions, risvegliando in tal modo i falchetti dal
torpore. Non che la squadra di Indiani riesca ad impensierire più di
tanto Conti però ci prova con più efficacia, anche perché gli arancioni
per un po’ sembrano accusare il colpo. Non succederebbe molto se
proprio allo scadere del tempo regolamentare l’arbitro non vedesse gli
estremi del penalty, quando in area De Paola “inciampa” nella scarpa di
Cutrupi. Batte molto bene, rasoterra ed angolato Coresi: Conti intuisce
ma non può deviare. Gli arancioni sono costretti così ad andare al
riposo con il morale molto basso. La ripresa appare ricca di insidie
per Cipolla e soci, ma oggi la Pistoiese è veramente in palla. Le
squadre si affrontano a viso aperto dando l’impressione di poter in
ogni momento trovare la via del goal. I primi minuti della seconda
frazione sono palpitanti, con il Foligno che si fa notare dalle parti
di Conti con traversoni e qualche tentativo di conlusione, ma con la
Pistoiese che esce sempre bene dal guscio per ripartire con efficacia e
creando spesso la superiorità numerica con rapidi contropiede. Tutto
ciò crea qualche apprensione alla retroguardia azzurra, che chiude bene
in alcune circostanze, ma non su una incursione di Cipolla che
conquista un pallone entra in area e scarta anche il portiere prima di
calciare quasi dalla linea di porta. È il 9’ e la Pistoiese è di nuovo
in vantaggio. Al 14’ Polverino inserisce Breschi al posto di Quadrini,
stremato ed ammonito, ma autore di una prova eccellente. Il Foligno
ovviamente non ci sta a perdere ed attacca con sempre più convinzione,
mettendo finalmente in difficoltà la Pistoiese. Al 24’ Conti potrebbe
capitolare su un tiro bellissimo ed improvviso dell’ottimo De Paula che
si vede negare il goal dal palo alla destra del portiere Conti. La
sfera dopo aver colpito il legno esce al lato dalla parte opposta.
Trascorrono due minuti ed il Foligno confeziona un’altra palla-gol:
stavolta è Conti ad impedire per due volte il goal a Turchi: la prima
su un colpo di testa da circa tre metri, la seconda sulla ribattuta di
piede dello stesso giocatore. La sfera danza nei pressi della linea ma
non entra. Polverino corre ai ripari inserendo Di Berardino a posto di
Cortese: gli arancioni si difendono in cinque, perché la posta è troppo
importante. Il resto della gara vede ancora la Pistoiese protagonista
di validi contropiede ed occasioni dal gol, ma anche il Foligno va al
tiro un paio di volte sfiorando il bersaglio grosso. Al 43' Polverino
inserisce anche l'aitante Bianchini per Lanzillotta, colpito da crampi.
Ormai i giochi erano quasi fatti ed i cinque minuti di recupero
serviranno solo ad allungare la sofferenza di tutti, ma alla fine la
gioia è grande e gli applausi (meritati) sono solo per gli arancioni.
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