31 ottobre 2008
Taranto - Crotone, Mister Moriero a Febbre a 90
fonte: febbrea90.com
Aspettando Taranto - Crotone
di Francesco Vozza - 31/10/2008
Testa, cuore e un pizzico di fortuna.
È questa la ricetta giusta del Taranto per ritrovare, in campionato, la strada della vittoria smarrita da qualche settimana.
In
casa Taranto c’è una vigilia particolarmente carica. Sarà senza dubbio
una squadra grintosa quella che si prepara ad affrontare, in uno stadio
Iacovone sempre a porte chiuse, il Crotone allenato da Francesco
Moriero.
Nonostante
la lunga lista di infortunati e squalificati, gli ionici continuano a
preparare con tanta voglia di riscatto il prossimo delicato
appuntamento con la vice capolista del campionato. Dopo aver smaltito
le ultime sconfitte, tra campionato e coppa, sono significative le
frasi di tecnico e giocatori rossoblu pronti a riconquistare i tre
punti in campionato, ma questa volta allo Iacovone.
Molti
hanno definito i pitagorici l’avversario, in questo momento, più
scomodo per gli ionici; invece il prestigio e il buon momento dei
calabresi potrebbero spingere Pastore e compagni ad affrontare
l’avversario con più determinazione del solito. Bisognerà però
concretizzare le occasioni create e diventare più cinici in zona
d’attacco.
Dal
punto di vista tattico il Taranto, vista la lunga lista
d’indisponibili, potrebbe ritornare al 4-4-2 con la novità Barasso tra
i pali; Prosperi, Migliaccio, Pastore, D’Alterio in difesa; Cazzola,
Giorgino, Sciaudone, Micco a centrocampo; Dionigi e Caturano coppia
d’attacco.
Tuttavia
mister Dellisanti deciderà solo all’ultimo momento a chi affidare la
corsia mancina di centrocampo (uno tra Micco e Cazzola) e la seconda
maglia in attacco (Caturano o Marolda) insieme a Dionigi.
Mister Moriero a Febbre a 90: "In terza serie bisogna avere fame e mettersi in discussione"
di E. Losito e P. Inno - 30/10/2008
Cambiano
le squadre, i calciatori e le piazze, ma mister Francesco Moriero
continua a raccogliere consensi da più parti. Il suo Crotone veleggia
nelle zone nobili della classifica e domenica si troverà di fronte il
Taranto. Di questo ed altro abbiamo parlato con il giovane tecnico
salentino durante l’intervista telefonica rilasciata alla trasmissione
Febbre a 90 in onda sulle frequenze di Radio Cittadella (96.500 MHz).
All’inizio
della sua carriera da tecnico hai allenato la squadra ivoriana
dell’Africa Sport National, com’è il calcio in africano e quali sono le
difficoltà incontrate?
“Difficoltà
ambientali, perché mancano le strutture. Però ci sono dei giocatori di
valore, alcuni sono dei talenti; ma hanno problemi a livello tattico.
Comunque lavorando con passione è possibile raggiungere dei risultati
importanti. Io ho allenato lì per 8-9 mesi riuscendo a vincere il
campionato. Credo che il futuro del calcio sia proprio in Africa”.
Come
mai mister Moriero cambia piazza, tifoseria e calciatori; ma riesce
sempre a raccogliere consensi? Qual è il segreto del tuo successo?
“La
passione che ho per questo lavoro. Poi prima di scegliere i giocatori
valuto gli uomini, pretendo da loro serietà e disciplina. Il resto lo
fanno loro, quando scendono in campo. Quest’anno ho la fortuna di
allenare un gruppo unito e serio che mi segue. Comunque il merito è
loro, non mio”
Dunque il segreto del tuo successo è il medesimo del Crotone, che è secondo in classifica alle spalle dell’Arezzo?
“Si,
questo mi fa piacere; anche se il nostro obiettivo, come ho affermato
al mio arrivo, non è quello di vincere il campionato; ma di arrivare ai
play off. Questo lo potremo valutare nelle ultime tre quattro gare del
torneo. Sicuramente fa bene vivere tale entusiasmo tenendo, però, i
piedi per terra; in quanto ci sono squadre più attrezzate della nostra
in grado di fare la differenza. Noi cercheremo di dare fastidio
cercando di giocare con la massima intensità possibile”.
Magari la tua squadra non ha grandissime individualità, ma punta molto sugli equilibri tattici e sul collettivo, concordi?
“Si,
lo dico sempre ai miei giocatori…i nomi nel calcio non contano più di
tanto. La differenza la fanno altri fattori come l’entusiasmo,
l’approccio agli allenamenti ed alla partita domenicale. Soprattutto in
terza serie bisogna correre, avere fame e mettersi in discussione”
C’è
un piccolo neo riguardante i pitagorici, che sono un autentico
“schiacciasassi” in casa, mentre peccano in versione esterna, come mai?
“E’
esclusivamente un problema di risultati. Infatti se analizziamo le
singole gare, ad esempio a Pistoia abbiamo giocato per ottanta minuti
nella loro area,ma nella circostanza abbiamo
subito la rete nell’unica occasione capitata agli avversari. Stessa
sorte ci è toccata a Castellamare di Stabia, dove abbiamo subito la
marcatura a freddo e successivamente abbiamo attaccato per ottantanove
minuti. A Cava dei Tirreni vincevamo due a zero, ma abbiamo subito tre
reti in dieci minuti. Malgrado la mancanza di risultati in queste gare,
posso ritenermi soddisfatto del rendimento della squadra, perché prima
o poi i risultati arrivano come stà avvenendo in questo periodo”.
Il Taranto è in condizioni psicologiche assai difficili, ne vuole approfittare il Crotone?
“Non
ci credo a queste problematiche. Ogni partita ha la sua storia. Il
Taranto non ha raccolto punti nelle ultime gare, ma dobbiamo
dimenticare che ha vinto a Terni. Loro hanno tutte le carte in regola
per disputare un buon campionato. L’ho detto anche ai miei ragazzi, che
dobbiamo affrontare questa gara con attenzione, perché sbaglieremmo se
pensassimo che il Taranto sia una formazione in difficoltà”.
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