27 ottobre 2008
La Cremonese non incanta ma non può proprio fare a meno di vincere
fonte: vascellocr.it
Dopo un buon avvio, la Cremonese non incanta ma non può proprio fare a meno di vincere e soffre persino nel finale
Legnano poverissimo, 2-1 obbligatorio e deludente
Terza
sconfitta consecutiva della Pro Patria, a Lumezzane, dove andranno
domenica anche i grigiorossi, conferma del Novara che acciuffa i
tigrotti in vetta, nuovo passo avanti del Padova a spese del Cesena,
vittoria del Pergocrema a Portogruaro. Il punto sul campionato

Con
questo gol su centro dalla bandierina Alberto Bianchi ha messo al
sicuro il risultato portando la Cremonese sul 2-0. Gol provvidenziale
perché poi i lilla hanno accorciato le distanze. (Foto Mauro Gaimarri). Vai
Il commento di Iaconi, poco allegro: "Ci complichiamo sempre la vita da soli"
PAGELLE: BENE A. BIANCHI, CODA E FERRARESE, MENTRE DELUDE SAVERINO E FA MALE ANCHE PRADOLIN
Dopo
un buon avvio, la Cremonese non incanta, non può proprio fare a meno di
vincere e soffre persino nel finale, contando i secondi nel timore di
un pari degli uomini di Lombardo
Legnano poverissimo, 2-1 obbligatorio ma in casa grigiorossa non c'è proprio ragione per menarne vanto

Con
un tiro fulmineo ed in parte inatteso che probabilmente ha colto di
sorpresa il portiere del Legnano, Coda ha segnato la sua prima rete in
campionato, portando in vantaggio la Cremonese. Sembrava una partita
facile invece... (Foto Ivano Frittoli)
di Alexandro Everet
Vincere
fa sempre bene, per morale e classifica. Prendiamo con gioia perciò i
tre punti che i grigiorossi hanno strappato al Legnano. A parte questo
però (e il terzo posto ritrovato in graduatoria a soli 3 punti dalla
vetta), non c'è molto di cui rallegrarsi dopo la partita con il Legnano.
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Manca anche il gioco maschio nei lilla
I
dati numerici di Cremonese-Legnano indicano un aspetto negativo della
formazione lilla. Il numero dei falli infatti è stato bassissimo, un
segnale di scarsa grinta e personalità per una squadra che come il
Legnano si deve salvare. Basti pensare agli interventi puniti del
Pergocrema contro i grigiorossi (ben 38 ma alla fine i cremaschi il
punticino l'hanno portato a casa a differenza del Legnano che si è
fermato a 16).
TIRI TOTALI
12 Cremonese (5 Coda 3 Carotti 1 A. Bianchi 1 Pesaresi 1 Viali 1 Gori)
13 Legnano (4 Nizzetto 4 M. Lombardo 2 Romeo 1 Bosio 1 Virdis 1 Roselli)
TIRI IN PORTA 4 Cremonese (2 Coda 1 Carotti 1 A. Bianchi) 3 Legnano (2 Nizzetto 1 M. Lombardo)
TIRI FUORI
8 Cremonese (3 Coda 2 Carotti 1 Pesaresi 1 Viali 1 Gori) 10 Legnano (3
M. Lombardo 2 Nizzetto 2 Romeo 1 Virdis 1 Bosio 1 Roselli)
FUORIGIOCO 4 Cremonese (2 Coda 1 Guidetti 1 Pradolin) 3 Legnano (1 Romeo 1 M. Lombardo 1 Virdis)
FALLI COMMESSI
-15 Cremonese (4 Gori 4 Carotti 2 Viali 2 Guidetti 1 Coda 1 Ferrarese 1
Vitofrancesco) 17 Legnano (3 Enow 3 M. Lombardo 3 Roselli 2 Battaglia 2
Zaninetti 1 Lanteri 1 Romeo 1 Rossini 1 Nizzetto)
FALLI SUBITI
16 Cremonese (3 Guidetti 2 Saverino 2 Tacchinardi 2 Carotti 1 A.
Bianchi 1 Viali 1 Gori 1 Coda 1 Pradolin 1 Gherardi 1 Ferrarese) 14
Legnano (6 Roselli 3 M. Lombardo 1 Lanteri 1 Nizzetto 1 Bertoli 1 Romeo
1 Enow)
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La
squadra ha infatti confermato di avere ancora diversi problemi da
risolvere, pur avendo delle indubbie potenzialità. Ed è quindi giusto
essere moderatamente preoccupati per il futuro, senza fare drammi
(anche perchè, confermiamo, le qualità alla squadra non mancano di
sicuro, si tratta di riuscire a metterle a frutto). Tanto per
cominciare diciamo subito che il giovanissimo Legnano di Lombardo,
oltretutto menomato dalle assenze, si è confermato pochissima cosa.
Acerbo e inesperto, incapace di reagire emotivamente e sul piano del
ritmo allo svantaggio, incapace di costruire gioco e anche di giocare
senza complimenti come dovrebbe una squadra che gioca per salvarsi.
Lombardo avrà molto da lavorare. Contro una squadra del genere i
grigiorossi avrebbero potuto tranquillamente passeggiare. Invece hanno
sofferto, almeno nel finale.
Dopo un discreto avvio e il gol di Coda, infatti, la squadra si è
seduta limitandosi ad amministrare nel finale del primo tempo quando si
poteva chiudere la gara. In avvio di ripresa c'è stata una nuova
accelerata che ha portato al raddoppio di Bianchi, ma a questo punto
invece di chiudere i conti la squadra si è definitivamente adagiata e
dopo aver incassato l'inopinata rete di Nizzetto nel finale ha anche
concesso ad avversari modestissimi la possibilità di pareggiare, per
fortuna non sfruttata. E poco conta che Coda abbia colpito un palo che
poteva risparmiare qualche sofferenza negli ultimi minuti. Resta il
fatto che contro un avversario molto debole, la squadra ha peccato
ancora una volta di presunzione, come già successo in passato. Un
problema che Iaconi ha ben presente, stante le interviste di fine gara,
ma che bisogna decidersi a risolvere.
Sul piano del gioco inoltre resta il problema Saverino. Anche stavolta
zero iniziative importanti, zero assunzioni di responsabilità, solo il
compitino e neppure eseguito benissimo. Non può essere il leader della
squadra, non così. Anche questo è un problema che va risolto: o cresce
di rendimento o bisognerà pensare a cambiare assetto in qualche modo.
Male anche Pradolin che quando è entrato in campo ha spianato la strada
alle iniziative offensive del Legnano sulla sua fascia di competenza.
Tra le note liete invece la buona resa delle corsie esterne con un
Ferrarese finalmente ispirato e un Vitofrancesco produttivo in
accoppiata col disciplinato Gori. Bene anche Alberto Bianchi, come
sempre, nonostante una sua leggerezza sia all'origine del gol
legnanese. E bene il giovane Coda, autore di un gol e di alcune buone
sponde anche se deve ovviamente ancora maturare parecchio. Domenica
si va a Lumezzane contro una squadra ancora imbattuta: non sarà facile
e i peccati di presunzione sono assolutamente vietati.
Una
giornata di sole e un campo in perfette condizioni accolgono le
squadre. La Cremonese è nella formazione annunciata con Coda al posto
di Temelin, il Legnano invece sceglie a sorpresa il 4-4-1-1 con Romeo
promosso titolare al posto di Virdis come punta e con Lombardo
schierato a sinistra a centrocampo al posto di Bosio, escluso
dall'undici base. Novità anche in mediana con Zaninetti preferito a
Morandi come sostituto dell'infortunato Chiazzolino. Fin dai primi
minuti è la Cremonese a condurre le danze, mentre il Legnano attende
sulla difensiva e tenta la ripartenza in contropiede.
All’8’
lancio di Vitofrancesco dalle retrovie, Guidetti si produce in una
grandissima sponda per Coda, chiuso in extremis da Enow al momento del
tiro; l’azione prosegue, Ferrarese rimette in mezzo ma Coda di testa
manda fuori. Al 10’ cross interessante di Ferrarese, Ioime
blocca in presa e sventa la minaccia. All’11 Cremonese in vantaggio:
palla vagante al limite dell’area legnanese, Coda se ne impossessa,
salta Rossini e beffa Ioime nell’angolino basso. Bravo il giovane
attaccante grigiorosso quanto colpevole il portiere legnanese.
Sull’onda
dell’entusiasmo, la Cremonese insiste e cerca il raddoppio: al 14’
Ferrarese mette un gran pallone dalla sinistra, Battaglia è bravo a
liberare di testa, mentre il successivo tiro di Carotti non trova il
bersaglio grosso.
Il
Legnano si affaccia dalle parti di Giorgio Bianchi solo al 15’: Lanteri
centra, Saverino allontana, Lombardo conclude fuori di parecchi metri.
Col passare dei minuti la Cremonese cala d’intensità, mantenendo uno
sterile possesso palla, senza tentare di chiudere la gara nonostante il
momento sia propizio; Legnano debole, inconcludente e troppo acerbo.
Per
annotare sul taccuino un’occasione pericolosa si va addirittura al 40’,
quando una bella triangolazione Guidetti-Gori viene fermata da
Zaninetti. Nel finale si segnala un’interessante calcio piazzato di
Viali, deviato in angolo dalla barriera legnanese, ed un cross di
Vitofrancesco su cui Battaglia chiude con eleganza in semirovesciata.
Dopo 3 minuti di recupero l’arbitro manda i 22 negli spogliatoi.
Cremonese
colpevole nel non cercare con insistenza il colpo del ko, mantenendosi
forse un po’ troppo guardinga; Legnano obiettivamente impalpabile e mai
pericoloso.

Nizzetto accorcia le distanze. La azione è descritta qui sotto. (Foto Mauro Gaimarri)
SECONDO TEMPO
La
ripresa inizia con gli stessi 22 protagonisti del primo tempo.
Cremonese vicinissima al raddoppio già al 6’: corner di Pesaresi,
Alberto Bianchi spizza di testa, Gori e Guidetti non trovano il tap-in
vincente a pochi passi dalla linea di porta. Risponde il Legnano all’8:
cross di Lombardo, Romeo di testa manda fuori.
Cremonese
in gol all’ 11’, stesso minuto del primo gol, nel primo tempo: corner
di Vitofrancesco, Alberto Bianchi si smarca e di testa infila sul primo
palo Ioime.
Subito dopo il gol, mister Iaconi opera una doppia sostituzione: escono Saverino e Pesaresi, entrano Tacchinardi e Pradolin.
Al
12’ Lombardo recupera palla dal limite e di sinistro manda alto di
poco, con Giorgio Bianchi che controlla in tranquillità la sfera
uscire. Al 17’ doppio cambio anche per il Legnano: Virdis e Bosio
rilevano Romeo e Lanteri.
Al
21’ incertezza di Pradolin che permette la ripartenza avversaria,
viziata da un probabile fallo di mano di Nizzetto non visto
dall’arbitro: Virdis va sul fondo sulla destra e centra, Roselli sul
secondo palo rimette di testa verso il centro, Bosio svirgola, la palla
giunge a Nizzetto che con tutto lo specchio libero infila un
incolpevole Giorgio Bianchi.
Al
25’ la Cremonese tenta di riportarsi sul doppio vantaggio: Ferrarese
fugge sulla sinistra, Coda tira ma Bertoli si immola e salva; la sfera
giunge a Gori che tira, rimpallato di nuovo da Bertoli. Cremonese
colpevole nell’aver rimesso in corsa un avversario parso decisamente
alle corde.
Al
28’ Lombardo si gioca l’ultimo cambio inserendo Morandi al posto di
Zaninetti. Al 29’ bella ripartenza legnanese, con Bosio che sparacchia
dopo bell’assist di Lombardo.
Al
31’ Legnano vicinissimo all’incredibile pareggio: Nizzetto salta
Pradolin e mette in mezzo un pallone su cui Virdis si avvita ma non
riesce ad indirizzare verso lo specchio.
La
Cremonese arretra pericolosamente il baricentro concedendo troppo
spazio ad un Legnano che giustamente ci crede. Al 33’ Carotti ferma
fallosamente una ripartenza di Roselli: l’arbitro grazia il biondo
mediano grigiorosso, già ammonito.
Cremonese
vicinissima al gol: azione concitata al limite dell’area, Coda si
ritrova a tu per tu con Ioime, ma il suo destro a botta sicura si
stampa sul palo finendo poi la sua corsa tra le braccia di Ioime. Ecco
l'azione nella foto a destra di Mauro Gaimarri.
Al
37’ Gherardi sostituisce Ferrarese che uscendo ha un acceso scambio di
opinioni con Battaglia. Al 40’ Legnano pericolosissimo: Virdis per
Nizzetto che non trova la deviazione vincente da pochi passi.
Il
forcing legnanese viene controllato non senza patemi dalla Cremonese:
la gara finisce dopo 3 minuti di recupero. E arrivano 3 punti
preziosissimi, ma troppo sudati.
CREMONESE 4-4-2 G. Bianchi; Vitofrancesco, Viali, A. Bianchi, Pesaresi; Gori, Carotti, Saverino, Ferrarese; Coda, Guidetti.
A disposizione: Paoloni, Rizzo, Cremonesi, Graziani. All.: Iaconi.
LEGNANO 4-4-1-1
Ioime; Enow, Rossini, Battaglia, Bertoli; Nizzetto, Roselli, Zaninetti,
M. Lombardo; Lanteri; Romeo. A disposizione: Redaelli, Cilona,
Rodrigues, Albanese. All.: A. Lombardo.
SOSTITUZIONI
12' st Tacchinardi per Saverino 12' st Pradolin per Pesaresi 17' st
Bosio per Lanteri 17' st Virdis per Romeo 28' st Morandi per Zaninetti
37' st Gherardi per Ferrarese.
ARBITRO Viti di Campobasso (assistenti di linea Santangelo di Salerno e Falanga di Torre del Greco).
RETI 11' Coda 11' st A. Bianchi 21' st Nizzetto.
NOTE
Spettatori 4000 circa (di cui 2733 abbonati e 1059 paganti per un
totale di 3792 tagliandi staccati, presenti circa 30 tifosi ospiti).
Incasso 22886,38 Euro di cui 15345,38 in quota abbonati. Angoli 6-1.
Ammoniti, Rossini, Carotti e Roselli tutti per gioco falloso. Campo in
buone condizioni, giornata di sole, temperatura mite. I tifosi
grigiorossi hanno acceso un paio di fumogeni, possibile multa in arrivo.
Lombardo personaggio sempre amatissimo, si poteva pensare anche a una targhetta...

Per
Attilio Lombardo il ritorno allo "Zini" da allenatore è stato
sicuramente meno piacevole dei ritorni da giocatore (9 sfide da ex per
Lombardo con la maglia della Sampdoria e una sola vittoria della
Cremonese). La sconfitta complica infatti i piani del mister che si
ritrova penultimo in classifica e a rischio esonero (in questi casi
nessun tecnico è al sicuro). La sua preoccupazione è evidente nella foto di Mauro Gaimarri.
Di
certo, però, Lombardo avrà apprezzato i cori indirizzati in suo onore
dalla curva Sud e gli applausi partiti dalla tribuna al momento del suo
ingresso in campo. E' un personaggio tutt'ora amatissimo dalla
tifoseria grigiorossa e con pieno merito (anzi, forse si sarebbe anche
potuto pensare di premiarlo con una targhetta-ricordo, ma sarà per la
prossima volta).
BENE A. BIANCHI, CODA E FERRARESE, MENTRE DELUDE SAVERINO E FA MALE ANCHE PRADOLIN
Bianchi 6
- Sul gol non può nulla. Per il resto ordinaria amministrazione (le
altre poche occasioni del Legnano ci pensano i lilla a
sprecarle).Curiosa la tenuta in blu. Vitofrancesco 6,5
- Discreto anche se tutto sommato potrebbe fare ancora meglio in fase
di spinta. Comunque più che positivo e l'angolo da cui nasce il 2-0 lo
batte, bene, lui. Viali 6 - Non male anche se commette qualche sbavatura. Comunque l'attacco del Legnano è poca cosa.
A.. Bianchi 7
- Gioca una gran partita condita dal gol del 2-0, perfetto per scelta
di tempo e torsione nel colpire di testa. Peccato per l'errore sul gol
legnanese che gli costa mezzo punto in pagella. Ad ogni modo resta
l'acquisto più indovinato dell'estate, almeno sinora (come e più dello
stesso Guidetti). Pesaresi 6 - Fa la sua partita senza strafare.
Gori 6 - Molto disciplinato tatticamente, si accentra spesso per lasciare spazio in fascia a Vitofrancesco.
Prova più che dignitosa.
Carotti 6,5
- Altra partita da lottatore in mezzo al campo. Si fa valere anche se,
già ammonito, rischia il rosso per un fallo evitabile a centrocampo su
Roselli nel finale. Spesso costretto ad impostare, fa quello che può.
Saverino 5,5
- E' lui il rebus della Cremonese. Anche stavolta non si prende una
responsabilità continuando ad appoggiare palla all'indietro o al
mediano che lo affianca. Le poche volte che prova giocate più difficili
non gli riescono. Forse non è davvero in grado di dare più qualità al
gioco (ma noi ricordiamo un altro giocatore ai tempi di La Spezia) ma a
questo punto se deve fare il mediano tanto varrebbe far giocare Mario
Tacchinardi, sicuramente più in parte. Riuscire a valorizzare e far
emergere le doti di Saverino (che finora non si sono quasi mai viste) è
il primo obiettivo che si deve porre Iaconi Ferrarese 7 -
Finalmente gioca una partita adeguata ai suoi mezzi tecnici, che sono
notevoli. Mette in mezzo un sacco di palloni, è sempre pericoloso e
salta con facilità l'uomo. Dovrebbe giocare sempre così.
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Coda 7
- Il ragazzo ha buon fisico e buoni numeri e lo dimostra con una bella
giocata che lo porta al gol (anche se con la complicità evidente di
Ioime) e con molte sponde fatte bene. Potrebbe segnare anche il secondo
gol personale ma centra il palo (sfortunato ma da lì i gol vanno
fatti). E' ancora un po' acerbo e a volte lo dimostra scegliendo il
movimento tattico sbagliato, ma ha talento e in futuro potrà tornare
molto utile alla causa grigiorossa. Comunque bravo. Guidetti 6
- Stavolta non tira praticamente mai in porta ma si dà molto da fare
per la squadra sacrificandosi anche per appoggiare l'azione di Coda.
Utile anche se non segna. Tacchinardi 6 - Una mezz'ora fatta di
volontà e corsa.
Pradolin 5 - Non riesce a entrare in partita e soffre terribilmente Nizzetto. Da rivedere.
Gherardi 5,5 - Uno spezzone stavolta non molto brillante.
Iaconi 6
- La squadra fa il suo dovere battendo un avversario nettamente
inferiore. Però non chiude la partita quando dovrebbe e finisce col
soffrire quando si poteva tranquillamente farne a meno. E poi resta il
problema di come valorizzare Saverino. La classifica sta migliorando ma
sul gioco il mister deve lavorare ancora parecchio.
LEGNANO
- Ioime 5 (sul gol ha le sue colpe, appare insicuro anche altre volte);
Enow 5 (una bella chiusura ma anche diversi pasticci e soffre
Ferrarese); Rossini 5 (nell'azione del gol Coda gli fa fare brutta
figura); Battaglia 6,5 (bravo, tiene su la difesa della sua squadra);
Bertoli 6,5 (nella sua squadra è sicuramente uno dei migliori);
Nizzetto 7 (un gol e diverse belle giocate anche se spreca la chance
del pareggio); Roselli 6 (dà esperienza in mezzo al campo senza
strafare); Zaninetti 5 (combina troppo poco); M.. Lombardo 5
(pasticcione); Lanteri 5 (si vede davvero poco); Romeo 5 (poco servito
ma anche poco attivo); Virdis 6,5 (dà più vivacità all'attacco quando
entra); Bosio 5,5 (non cambia la partita); Morandi 6.
Allenatore A. Lombardo 5,5
(il suo Legnano è poca cosa, difficile fare meglio però dovrebbe
trasmettere più grinta ai suoi ragazzi che sembrano restii anche a
menare come deve fare una squadra che gioca per salvarsi).
Arbitro 5,5
- Con Viti di Campobasso la Cremonese batte di nuovo il Legnano come
l'anno scorso (aveva arbitrato ancora lui). Dirige benino però grazia
Carotti che poteva essere sanzionato col secondo giallo e quindi il
rosso per una dura entrata su Roselli a centrocampo e poi non vede un
fallo di mano evidente di Nizzetto nell'azione che porta al gol del 2-1
legnanese.
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L'angolo tattico
Al fischio d'inizio
la Cremonese scende in campo con il 4-4-2 annunciato: in porta Giorgio
Bianchi; in difesa da desta Vitofrancesco, Viali, A. Bianchi e
Pesaresi; a centrocampo da destra Gori, Carotti, Saverino e Ferrarese;
di punta Guidetti e Coda. Il Legnano invece sceglie a sorpresa il
4-4-1-1: Ioime in porta; difesa con da destra Enow, Rossini, Battaglia
e Bertoli; centrocampo con da destra Nizzetto, Roselli, Zaninetti e M.
Lombardo; Lanteri trequartista alle spalle della punta Romeo.
La gara è subito nelle mani dei grigiorossi che attaccano senza neppure
forzare mentre il Legnano è costantemente sulla difensiva. I
grigiorossi sfruttano bene le fasce con Ferrarese che mette in
difficoltà Enow e lo salta spesso e con la cerniera Gori-Vitofrancesco
molto efficace dall'altra parte nel garantire superiorità numerica
contro Bertoli. Il gol di Coda nasce proprio da una giocata sulla
fascia destra di Gori anche se è una prodezza dell'attaccante (nel
controllo e nel dribbling) unita ad un errore del portiere (in ritardo
sul tiro non irresistibile). Il gol non cambia la partita. Il Legnano,
visibilmente inesperto e modesto tecnicamente, resta abbottonato dietro
senza cambiare ritmo e reagire in alcun modo. Anzi, i lilla si
dimostrano poco "furbi" omettendo anche le maniere dure cui normalmente
ricorrono le squadre destinate a lottare per salvarsi.
La Cremonese amministra come detto ma lo fa senza brillare sul piano
del gioco. In primis anche stavolta Saverino non si prende
responsabilità e cerca sempre l'appoggio più facile e prevedibile,
costringendo spesso Carotti ad impostare (e non è certo questo il
mestiere del biondo Lorenzo).
Inoltre i grigiorossi pur facendo girare bene palla omettono di
affondare i colpi contro un avversario nettamente inferiore e così non
chiudono la partita come dovrebbero.. I grigiorossi finalmente si
decidono ad accelerare ad inizio ripresa e trovano il gol al solito su
palla inattiva con Alberto Bianchi (uno schema che prevede
l'inserimento del difensore sul primo palo già provato con successo in
precedenza). Una volta raddoppiato però
la squadra si rilassa nuovamente, troppo. Inoltre anche Iaconi al 12'
inserisce Tacchinardi per Saverino e Pradolin per Pesaresi, senza
cambiare nulla tatticamente. La mossa si rivelerà però infelice: mentre
Tacchinardi fa il suo, infatti, Pradolin non entrerà mai in partita e
dalla sua zona nasceranno i guai. Al 17' infatti Lombardo inserisce
Bosio e Virdis per Lanteri e Romeo e torna al suo 4-2-3-1 preferito
avanzando Nizzetto a destra e spostando Lombardo trequartista centrale
con Bosio esterno sinistro alle spalle della punta Virdis. I nuovi
entrati portano un minimo di freschezza alla manovra legnanese ma
soprattutto Nizzetto, spostato più avanti, vince nettamente il duello
con il macchinoso Pradolin e comincia a creare guai. Una incertezza
dello stesso Pradolin e di Alberto Bianchi favorisce a metà ripresa il
gol del Legnano che riapre il match. I lilla ci credono e spingono,
prendendo anche qualche rischio alzando la difesa. Lombardo toglie lo
spento Zaninetti e inserisce Morandi, più portato agli inserimenti
offensivi e dal lato debole di Pradolin i lilla continuano a sfondare
sfiorando il pareggio con Nizzetto. La Cremonese approfitta degli spazi
concessi dai lilla in difesa colpendo un palo con Coda, poi Iaconi
toglie Ferrarese e mette Gherardi (che va a destra con Gori spostato a
sinistra). Negli ultimi minuti i lilla ci provano ancora ma senza
riuscire a creare occasioni a causa della pochezza tecnica che gli
impedisce di vincere i duelli uno contro uno e creare superiorità
numerica, ma la Cremonese chiude pericolosamente rintanata in difesa e
col baricentro decisamente troppo arretrato.
Pubblico buono (4000 spettatori) ma in discesa

Alla
gara col Legnano hanno assistito meno di 4000 persone. Una buona cifra
ma è da notare che nelle gare casalinghe l'afflusso del pubblico è in
discesa dall'inizio del campionato (ci sembra anche che molto spesso
gli abbonati non siano tutti presenti, anzi). Pochissimi i tifosi
legnanesi presenti, non più di una trentina. E fumogeni. E' in arrivo
un'altra multa alla Cremonese. La foto è di Mauro Gaimarri
Cremonese - Legnano nel commento dei protagonisti
Iaconi non è soddisfatto: "Riusciamo sempre a complicarci la vita da soli"
"Ed
ora la gara col Luzzane, l'unica squadra che non ha mai perso" - Arriva
anche la Coppa Italia con la trasferta di mercoledì a Cesena
di Andrea Rossi
Al
suo arrivo in sala stampa, Ivo Iaconi non ha il solito volto sorridente
di chi ha vinto una gara. La solita analisi lucida svela immediatamente
i motivi.
“ Riusciamo sempre a complicarci la vita da soli”- attacca l’allenatore grigiorosso -“Facciamo
errori di superficialità che non riusciamo ad evitare. Anche oggi ci
siamo creati delle difficoltà facendo tornare in gara un avversario che
ad un certo punto pareva davvero alle corde. Abbiamo avuto un
atteggiamento puerile e superficiale”.
A parte ciò, si è tornati alla vittoria. “Già.
Vittoria importantissima, per i 3 punti, per il futuro, perché ci
permette di allungare la striscia di risultati positivi e permette di
dare continuità. Ripeto: dobbiamo essere più concreti e meno
superficiali nel sentirci superiori all’avversario”.
Nel primo tempo la squadra non è dispiaciuta. “Nel
primo tempo ci siamo comportati anche bene, anche se ad un certo punto
è venuto fuori questo “microbo”, questa “sindrome da presunzione” che
abbiamo pagato. Abbiamo aiutato i nostri avversari, loro sono stati
bravi a creare opportunità per pareggiare. Anche se la responsabilità è
più nostra che loro. Bravi loro, complici noi nel non chiudere la gara
quando si poteva. Abbiamo compiuto ingenuità che abbiamo pagato, ma che
avrebbero potuto costarci pure la vittoria. Gli errori di
superficialità mi danno parecchia noia. Il resto si può sbagliare: un
passaggio, un tiro. Nel calcio, l’errore ci sta, non l’errore di
superficialità”.
Il finale di gara ha visto la squadra arretrare troppo. “La
questione è la solita: il 2-1 nasce da un disimpegno sbagliato, senza
la coscienza del pericolo. E questo da giocatori esperti come i nostri
è abbastanza grave. Dopo, tutta la squadra è andata in difficoltà anche
se grossissimi pericoli non ne abbiamo corsi”.
La scelta di schierare il giovane Coda (nella foto a destra di Mauro Gaimarri) dal primo minuto ha pagato. “Coda
è un giocatore che ci dà valide alternative, che gioca bene spalle alla
porta, che si propone bene nel gioco di sponda; è un giocatore che può
fare ancora meglio”.
Ed ora ci aspetta il Lumezzane che ha rifilato 5 gol alla Pro Patria. “I
risultati di oggi, non solo quello del Lumezzane, dimostrano che questo
è un campionato difficile per tutti, equilibrato. Ci attende il
Lumezzane, l’unica squadra che non ha ancora perso: avremo di che
lavorare in settimana per preparare al meglio la gara”.
La chiusura del mister è una chiosa importante. “Anche partite come quella di oggi servono. E’ importante trarre insegnamento per non commettere in futuro gli stessi errori”.
Alberto Bianchi si assume le colpe sul gol lilla
di Alexandro Everet
Alberto
Bianchi ( nella foto di Mauro Gaimarri) oltre a giocare la solita buona
partita stavolta ha anche trovato la via del gol. Eppure, il difensore
manifesta insoddisfazione per l'errore commesso sul gol avversario.
Alberto, hai fatto gol di testa e poco prima avevi creato un pericolo
nello stesso modo. Uno schema sugli angoli che ha funzionato a
meraviglia?
"A volte la palla entra, altre volte no. Siamo contenti del risultato
ma nella seconda parte del primo tempo e soprattutto dopo il 2-0
abbiamo peccato di presunzione. Io per primo ho fatto un errore sul
loro gol forse per eccesso di sicurezza, volevo uscire con la palla e
invece l'ho persa. Dopo abbiamo sofferto molti problemi permettendo di
crearne a una squadra che sin lì aveva costruito pochissimo. Per
fortuna è andata bene, prendiamo la vittoria e facciamo tesoro della
lezione per il futuro. Ora guardiamo alla gara di Lumezzane, oggi i
bresciani hanno vinto 5-1, speriamo che i gol gli abbiano fatti tutti
oggi e che abbiano esaurito la riserva"..
I rossoblù sono ancora imbattuti.
"Speriamo che anche questa cabala si ribalti a nostro favore. Noi non
dobbiamo avere paura di nessuno e rispettare tutti. Oggi abbiamo
peccato di presunzione e ci è già accaduto 2-3 volte come ha detto il
mister, speriamo di avere imparato la lezione e che dalla prossima
partita le cose cambino".
Carotti: "Nel secondo tempo abbiamo mollato e non possiamo permettercelo
Lorenzo
Carotti ha giocato un'altra partita da lottatore in mezzo al campo,
trovandosi però stavolta spesso anche ad impostare. A fine gara
l'analisi del biondo centrocampista è lucidissima. Lorenzo, una
vittoria importante ottenuta forse con qualche sofferenza di troppo?
"Nel
primo tempo abbiamo fatto girare bene palla ma nella ripresa abbiamo
commesso una serie di errori, siamo andati in confusione e abbiamo un
po' mollato. Dispiace, al di là dei tre punti, perchè la cattiveria non
deve mai mancare. Nel secondo tempo abbiamo mollato e non possiamo
permettercelo". Ti sei trovato spesso anche ad impostare
il gioco, oggi.
"In
teoria mi dovrei alzare per fare girare la palla da Saverino ma qualche
volta è accaduto il contrario. Ci stiamo allenando molto per
migliorarci nel far girare palla e al di là di qualche errore credo che
stiamo crescendo". La gestione della palla è stata a
tratti agevole anche dopo il vantaggio.
"Ci siamo allenati molto noi mediani per migliorare questo aspetto in settimana".
Il Legnano non ha mai reagito allo svantaggio, ha continuato a giocare
chiuso.
"E'
stato un po' deludente, ha puntato solo sulle ripartenze anche se alla
fine ha fatto qualcosa di buono ma io credo che più che altro
gliel'abbiamo fatto fare noi. Contro una squadra più cinica in questo
modo avremmo anche potuto perdere". Domenica si va a
Lumezzane, i bresciani hanno schiantato la capolista e sono imbattuti.
"Noi
i risultati degli altri non dobbiamo guardarli. La Pro Patria era
partita benissimo ma noi stiamo migliorando e anche se non abbiamo
fatto una grande partita abbiamo portato a casa i tre punti. A
Lumezzane dobbiamo andare per vincere e in primis per non prendere gol
che è sempre importante"
"Vorrei dedicare la vittoria alla signora Franca recentemente scomparsa". E' la signora Franca del ristorante di Livrasco, quello dove vanno sempre i giocatori grigiorossi da tanto tempo..
Temelin: "il gestaccio è stato uno sbaglio, recuperiamo in classifica, avanti così"
Nascosto
nella folla che ha popolato la tribuna dello Zini, celato dietro
occhiali da sole scuri e giubbotto di pelle. Gianluca Temelin ha
vissuto dalla tribuna l’emozionante vittoria sul Legnano. I motivi
dell’esclusione, risaputi, sono disciplinari, conseguenti al gesto di
stizza che l’attaccante grigiorosso ha avuto nell’allenamento di sabato.
Raggiunto nel dopo-partita, Temelin si è concesso volentieri ai nostri
taccuini: “Sono
molto contento per questa vittoria; visti gli altri risultati, siamo a
soli 3 punti dalla prima. Nelle ultime 3 giornate abbiamo recuperato
terreno alle altre squadra là davanti. Anche oggi forse si è sofferto
un po’ troppo, sul profilo del gioco dobbiamo migliorare qualcosa, ma
quello che ci serve in questo momento sono i punti. E’ questa la
migliore medicina; dunque per ora va bene così”.
Immancabile, arriva la domanda sul gestaccio di sabato: “Sono
gesti che non si dovrebbero fare; ho già chiesto scusa al mister, ai
compagni, alla società. Ripeto: è stato uno sfogo che non dovevo fare.
Tutto è rientrato: tutti insieme dobbiamo pensare al bene della squadra”.
Subito allenamento: mercoledì a Cesena
l
calendario dei grigiorossi non conosce soste. Mercoledì 29 ottobre alle
18:30 la squadra scenderà infatti in campo a Cesena per la partita del
secondo turno di Coppa Italia Lega Pro (eliminazione diretta con
eventuali tempi supplementari e calci di rigore, ovviamente gara secca).
Di conseguenza la ripresa degli allenamenti è fissata già per lunedì
alle 15 al campo "Soldi". Ricordiamo che invece domenica prossima il
programma del campionato prevede Lumezzane-Cremonese (inizio ore
14:30). I bresciani degli ex Coletto, Pisacane e Pini sono ancora
imbattuti in campionato e questa domenica hanno battuto 5-1 la
capolista Pro Patria.
Primo gol di Coda
l
gol segnato al Legnano è il primo in assoluto in campionato della
carriera di Massimo Coda, sin qui in gol solo in Coppa Italia. Per
Alberto Bianchi si tratta invece del primo gol in grigiorosso. Con
questi due gol il bottino stagionale dei grigiorossi sale a 12 gol
realizzati (i gol subiti sono 8). Da notare che su 12 gol ben 7 sono
nati da palla inattiva. La vittoria contro i lilla consente ai
grigiorossi di portare a 3 la striscia di risultati utili consecutivi
(7 punti in 3 partite) che ha permesso di ridurre il distacco in
classifica dalla Pro Patria da -10 a -3 in un batter d'occhio. Da
notare che la vittoria sui legnanesi permette di allungare nel bilancio
dei confronti diretti (17 vittorie a 8 in casa e 24 a 22 in totale
negli scontri con i lilla in campionato).
Nessun grigiorosso a rischio di squalifica
La
partita col Legnano non dovrebbe lasciare strascichi pesanti in casa
grigiorossa. Niente infortunati e niente squalificati. L'unica
ammonizione l'ha rimediata Carotti che entrerà perciò in diffida e al
prossimo giallo sarà squalificato. In settimana restano da verificare
le condizioni di Chomakov, assente col Legnano in quanto infortunato.
Il punto sulla nona giornata di 1ª Divisione
Fa effetto il 5 a 1 sulla Pro Patria del Lumezzane, prossimo avversario dei grigiorossi
La nona giornata di campionato ha riservato diversi interessanti che ridisegnano il volto della classifica.
Tanto per cominciare il trionfale 5-1 del Lumezzane alla capolista Pro Patria.
Perso Zappacosta dopo 20 minuti per espulsione (doppia ammonizione), i
tigrotti bustocchi hanno saputo replicare al vantaggio iniziale di
Chiecchi con un rigore di Correa ma poi sono crollati sotto i colpi dei
gol firmati da Pintori, Scaglia, Dal Rio su rigore e D'Attoma. Un
punteggio pesante ma giusto che manda in crisi la Pro Patria, alla
terza sconfitta consecutiva, e che spedisce in orbita il Lumezzane,
ancora imbattuto (unica squadra del campionato).
Il Novara ha così l'opportunità di agganciare al comando la Pro Patria grazie alla vittoria 2-1 sul Venezia
firmata dai gol del solito Rubino e di Sinigaglia, mentre per i veneti
ha accorciato le distanze Drascek. Da notare peraltro che il Venezia ha
sprecato ottime occasioni e che la gara tutto sommato è stata
equilibrata, il Novara ha fatto valere soprattutto la sua abilità nelle
ripartenze.
Vince anche il Padova che fa suo il big-match col Cesena grazie a un gol su palla inattiva di Di Nardo. Partita bruttina con un Cesena impalpabile in attacco.
Fatica invece il Ravenna
che pur dominando in casa con la Sambenedettese si ritrova in
svantaggio per il gol di Forò e pareggia solo nel recupero con Trotta.
Non riesce a vincere il Verona che pur attaccando a lungo non va oltre lo 0-0 casalingo col Lecco (che non perde da ormai 8 turni, pur avendo battuto solo la Cremonese).
Spettacolare invece il 2-2 fra Monza e Reggiana:
Monza avanti con un gol di Cesaretti complice una deviazione di
Nardini, pareggia Florian ma il Monza si riporta vanti con Torri,
definitivo 2-2 di Maschio. Gara vibrante e ricca di colpi di scena.
A Portogruaro
invece successo esterno del Pergocrema che si rilancia in classifica
con un gol di Le Noci.. Il Portogruaro ha dominato la partita ma ha
pagato gli errori sotto porta e l'ingenua espulsione per doppia
ammonizione di Cuffa. Ora il PortogruaroSummaga è ultimissimo.
Da ricordare che nell'anticipo di sabato pomeriggio la Spal aveva soffertamente pareggiato con la Pro Sesto
siglando l'1-1 nel recupero con Zamboni dopo l'iniziale vantaggio
firmato da Valtulina per i milanesi. Da notare che la Pro Sesto ha
giocato in dieci dal primo tempo per l'espulsione di Fracassetti e
soprattutto la gran rabbia dei tifosi che per l'espulsione, un rigore
non concesso a Beretta e altre decisioni contestate dell'arbitro Ballo
di Trapani hanno inscenato una clamorosa protesta finale con tanto di
assedio all'arbitro negli spogliatoi e tentativo di tirarlo giù dal
taxi che lo stava portando via dallo stadio. Scene pare mai viste anche
se la presidentessa Pasini è specialista nel lamentarsi degli arbitri
(ricordiamo tutti a Cremona quanto successo l'anno scorso...).
Il fattaccio di Crema va alle sue conseguenze penali
Stefano Mansi, il tifoso grigiorosso aggredito da ultras cremonesi, presenta denuncia contro ignoti
Un occhio ancora tumefatto, prognosi di venti giorni - Non conosce i
nomi degli aggressori, ma ha dichiarato che se gli mostrassero una loro
foto li riconoscerebbe - Probabilmente la partita di ritorno con il
Pergo si giocherà a porte chiuse

Il
fattaccio di Crema va alle inevitabili conseguenze penali. Ecco le
ultime notizie. L'aggredito si è presentato al commissariato di Crema
ed ha presentato formale denuncia. Si tratta di Stefano Mansi, 38 anni,
giornalista pubblicista iscritto all'Ordine, una carriera sui giornali
come competente di musica leggera (ed a questo titolo anche promoter di
eventi musicali in alcuni locali milanesi: ha curato, ad esempio,
l'ufficio stampa della discoteca Toqueville di Milano).
Ha
ancora un occhio tumefatto, ha presentato una prognosi di venti giorni
anche per le escoriazioni in tutto il corpo e le tumefazioni per i
colpi ricevuti selvaggiamente. Temuto il distacco della retina. Ha
dichiarato di non conoscere i nomi dei suoi aggressori, ma che se gli
venissero mostrate delle foto dei sospetti, saprebbe sicuramente
riconoscerli. La denuncia di Stefano Mansi è quindi contro ignoti.
Tocca ora alla polizia fare i suoi accertamenti.
La
vicenda avrà ripercussioni quasi sicure sul campionato della Cremonese.
La partita di ritorno con il Pergocrema, si giocherà quasi sicuramente
a porte chiuse per ovvie ragioni di ordine pubblico.
I fatti in diretta su "Il Vascello" subito dopo l'aggressione
Il
ferito ha descritto un reato: "Sono stato vittima di un feroce
linciaggio, avessero avuto un coltello, ci avrei lasciato la pelle"
Il
tutto come conseguenza di un equivoco. Una pattuglia del tifo
grigiorosso lo aveva scambiato per un fan gialloblu - Diamo in pagina
la notizia della inchiesta che è stata promossa dalla Polizia di Stato.
Ecco l'intero svolgersi della vicenda.
Altro che festa dello sport.
Si è rischiato l’omicidio di un tifoso nel post partita di Pergocrema -
Cremonese. Il Vascello, unico, dà la notizia subito dopo il fattaccio.
Il titolo: “Un ragazzo ferito all’uscita dallo stadio”.
Avremo poi la testimonianza diretta del ferito. Ed è drammatica. Il
ferito era un tifoso grigiorosso ed è stato picchiato da esagitati
cremonesi che lo hanno individuato, per colpa di una sciarpa del
Pergocrema, come sostenitore dell’avversaria cremasca. C’è di più. Il
tifoso poi ferito dall’aggressione dei suoi stessi amici cremonesi, era
in contrasto con un gruppo di tifosi cremaschi che, quando han visto
avanzare minacciosi i tifosi cremonesi, se la sono data a gambe.
La prima notizia è stata raccolta dai nostri inviati al derby ed è riferita dal nostro giornale in questi termini: “Uscendo
dallo stadio abbiamo incrociato un ragazzo ferito e gli agenti delle
forze dell’ordine ci hanno spiegato che era un tifoso grigiorosso
rimasto vittima di un agguato da parte dei cremaschi nelle viuzzie
adiacenti il Voltini. Il ragazzo non ha riportato ferite gravi, ma
certamente l’episodio non rallegra” .
Le successive informazioni aggravano la vicenda di ora in ora.
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La Polizia di Stato aveva già aperto una inchiesta
La
tre giorni con la marcia del gambero del quotidiano degli agrari che
aveva dedicato martedì una pagina per dire che non era successo nulla:
stiamo freschi se il maltifo si combatte così!
Quanto
riferiamo in questa pagine era già oggetto di una inchiesta della
Polizia di Stato. Poi, questo venerdì mattina, la denuncia del diretto
interessato presentata al commissariato di Crema. Subito dopo il fatto,
addirittura in prima istanza negato, l'atteggiamento sembrava quello di
minimizzare. Ma l'evidenza dei fatti ed un reato autentico come
l'aggressione che l'interessato definisce come un vero ed proprio
linciaggio non possono essere scaricati dagli organi dello Stato.
Speriamo
che l'indagine porti a risultati concreti con la dovuta fermezza ed
anche con una apprezzabile velocità. Al fatto hanno infatti assistito
in molti che potrebbero darne la più completa testimonianza e indicare
i responsabili.
Intanto
di fronte all'evidenza del fatto e del provvedimento assunto dalla
polizia si registra anche sul quotidiano locale una marcia indietro che
sarebbe divertente se di mezzo non ci fosse il tifoso malcapitato.
Richiama un episodio famoso nella storia del giornalismo. Il mutamento
dei titoli dei giornali francesi all'avvicinarsi dell'invasore (
giacchè l'invasore venne descrito prima come feroce nemico per
diventare via via che avanzava un fervido alleato).
"LA PROVINCIA"
va all'incontrario rispetto all'episodio famoso, ovvero dal nulla alla
denuncia dell'aggressione del "branco". In tre giorni si esprime con
questa successione di titoli di informazioni e di aggettivi.
• Martedì una intera pagina sull'argomento. Questo il titolo: " Forze
dell'ordine antisommossa, ma vince lo sport - Viale De Gasperi chiuso
al traffico, posti di blocco nei punti considerati a rischio, grande
spiegamento di uomini e mezzi, ma tutto è filato liscio, non c'è stato
bisogno di alcun intervento".
• Mercoledì
il giornale degli agrari corregge il tiro di un pelo, a denti stretti e
cercando di minimizzare, ormai Il Vascello è uscito con la notizia che
smentisce il lecca lecca di martedì. Ecco il titolo di mercoledì: "Derby senza scontri, solo un paio di sberle". "LA PROVINCIA" supporta l'affermazione con: "Nessuno si è fatto male, nessuno le ha prese o date. Ad eccezione di
un piccolo focolaio subito sedato in via Indipendenza... Pare siano
volati un paio di schiaffi tra tifosi della Cremonese che poi se la
sono presa con un tifoso della curva Sud ... il vice questore Daniel Segre cui era affidato il comando dei vari reparti, ha assicurato che non è avvenuto nulla. Abbiamo
controllato anche fuori Crema - ci ha detto ieri al telefono e non ci
sono stati scontri, tutto si è svolto in maniera tranquilla...".
• Giovedì LA PROVINCIA afferma:
" La polizia quella sera raggiunse il piazzale a poca distanza dello
stadio - dopo aver ricevuto la segnalazione di disordini e trovato
l'uomo dolorante. Verrà poi trasferito al pronto soccorso in
autoambulanza. A confermare l'intervento della volante è lo stesso
dirigente del commissariato di polizia Daniel Segre" ". Cioè
il funzionario che secondo LA PROVINCIA martedì aveva detto che non
c'erano stati scontri e tutto si era svolto in maniera tranquilla! E LA PROVINCIA pubblica la lettera del tifoso che denuncia il linciaggio con questo titolo: " Aggredito dal branco dopo la partita" in un incorniciato che occupa tutta la metà pagina, sei colonne in orizzontale!
• Sabato
scoppia una rissa all'Ipercoop tra due giovani. Pare sia spuntato un
coltello. Il giovane colpito finisce all'ospedale ma in serata viene
dimesso. Fatto grave, senza dubbio. E qui LA PROVINCIA
esce con titolo a caratteri cubitali e mezza pagina di testo. Con molte
fotografie. Non si disturba nessun manovratore. Due pesi e due misure.
Purtroppo
bisogna aggiungere un infausto comunicato della Cremonese che elogia i
tifosi grigiorossi nonostante le sia stata appioppata dalla Lega una multa di 2000 euro per il loro comportamento e la NOTIZIA DELLA VIOLENZA con un ferito apparsa su "Il Vascello" SIN DA MARTEDì MATTINA.
Quanto ai blog dell'ultratifo grigiorosso, tacciono completamente sull'episodio perchè gli aggressori sono tra loro.
Se si combatte il tifo violento così, stiamo freschi!
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Il fatto si precisa in una seconda e.mail che giunge a Il Vascello: ” Sarebbe
il caso di correggere l’articolo che proponete sui presunti incidenti
del dopo derby, atteso che il ragazzo effettivamente lievemente ferito,
è stato ferito da tifosi cremonesi che l’hanno scambiato, visto
l’accento milanese, per cremasco...In verità è successo qualcos’altro,
ma nulla di particolarmente significativo, attesa la fuga precipitosa,
ed opportuna, dei temibili “Cannibali” che han pensato di avvicinarsi
al gruppo di grigiorossi che sostava nel parcheggio loro dedicato.
Verificate pure presso altre fonti”. “Nulla di particolarmente
significativo". Davvero? A fare chiarezza ecco giungere al Vascello la
versione dell’episodio in diretta. Ed è quella dello stesso ragazzo
ferito. Si chiama Stefano Mansi, ha 38 anni, è giornalista pubblicita
iscritto all'Ordine.
"Ho rischiato la pelle": il drammatico resoconto del ferito. Ci scrive: “La
partita è appena finita. Vado verso la macchina, parcheggiata in una
via vicino allo stadio, saluto gli amici e mi dirigo verso la macchina.
Con uno di loro, diretto verso Milano come me, ci diamo appuntamento al
Mc Donald’s di Vaiano, sulla Paullese. All’improvviso da un piccola via
di fianco al luogo dove avevo parcheggiato, sbucano una ventina di
tifosi del Pergocrema. Sono giovanissimi, hanno bastoni e alcuni di
loro brandiscono delle grate metalliche. Insieme ai cinque cremonesi
presenti cerchiamo di reagire all’assalto.
Intanto da dietro arrivano altri tifosi grigio rossi .. è un attimo, io
mi giro, arretro cercando aiuto. Uno dei ragazzi che fino a prima
avevano sostenuto come me la Cremonese sugli stessi spalti, mi atterra
con un calcio.
Cerco di reagire, grido che sono cremonese, ma la furia omicida del
branco travolge le mie urla: mi rialzo cerco di andarmene, altri calci
colpiscono alla pancia, cado ancora ricevo, diverse scarpate in testa.
Mi rialzo e una cinghiata con la fibbia mi fregia l’occhio. Inizio a
sanguinare violentemente, altri mi sono addosso, sono più di 20 , mi
rialzo e scappo. Guardo in faccia e dico sono cremonese, e lui mi
risponde :”Non è possibile avevi la sciarpa del Pergocrema".
Intanto i tifosi del Pergocrema, quelli veri, iniziano a scappare, 30
metri dietro di me, il resto è un'ambulanza, una nottata passata
insonne all’ospedale di Crema, escoriazioni sul tutto il corpo.
Sono stato linciato.
Solo per un miracolo i colpi inflitti nel mio corpo non hanno leso
organi vitali, grazie a Dio nessuno dei tifosi era in possesso di armi
da taglio.
Sono stato la preda, inseguito da una violenza collettiva cieca e sorda.
Ho riconosciuto però 2 dei miei aggressori. Farò di tutto per far
pagare le conseguenze delle loro azioni.
Non hanno pestato, hanno cercato di uccidermi.
Stefano Mansi, un cremonese
--------------
( a.l.) - Sin
qui la lettera. Può darsi che il dolore delle contusioni, la
consapevolezza di aver rischiato un occhio o peggio, la valutazione dei
pericolo scampato abbiano accentuato i toni di una descrizione peraltro
precisa in ogni dettaglio, giornalistica. Ma resta il fatto che si è
rischiato davvero il morto. Si sa come degradano quelle che qualcuno
tende a riferire come innocue risse o addirittura come "qualche
sberla". Nei fatti, se accade così e non si dà anche a questo episodio
la rilevanza che merita, hanno via libera altre aggressioni. Tolleranza
zero in questa occasione, dunque. Certo, il tifo cremonese è
esasperato: ha già lasciato un morto davanti a San Siro, Fonghessi di
Castelleone, un altro tifoso ci ha rimesso la milza in un casello di
Soave. Fa bene Mansi a chiedere giustizia. Ammettere il fatto e
procedere con la necessaria severità è l'unico modo di agire.
Aggiungiamo noi: tutto era prevedibile. É incredibile che sia potuta
scatenare la rissa descritta proprio vicino al parcheggio delle auto
grigiorosse. Chi presidiava? ll che giustifica l'atteggiamento di
alcuni ambienti a minimizzare (che figura ci fanno?). Il Vascello si
era battuto perchè la partita non venisse giocata in notturna. Le vie
laterali del Voltini non danno modo alle forze di polizia di agire
davvero con una copertura efficace. Invece si è ceduto alla convenienza
televisiva, al mito del Grande Fratello orwelliano. Non ci si consoli
perchè alla fine Stefano Manzi se l'è cavata alla meno peggio. Quanti
Fonghessi, quanti Sandri ancora ci mancano?
POST SCRIPTUM - Ovviamente, da professionisti, conosciamo la precisa
identità del ferito, abbiamo la conferma sanitaria ed abbiamo anche
raccolto la testimonianza diretta di chi ha assistito al fattaccio.
Nessun dubbio, quindi, su questo ennesimo, grave episodio di violenza
con il pretesto dello sport. Sorprende il silenzio dell'ultratifo che è
certamente a conocenza della vicenda. Speriamo che non preluda ad
azioni di ritorsione o trasversali anche se l'equivoco che ha scatenato
l'aggressione lascia abbastanza solo il malcapitato tifoso della
Cremonese.
Nella foto Gabriele Sandri, tifoso laziale, coinvolto in una rissa in un autogrill, da qui il fuoco di un agente.

Nelle
foto di Mauro Gaimarri le due tifoserie sugli spalti del Voltini. Qui
il confronto è stato acceso ma al di là di qualche petardo e di alcuni
fumogeni, già multati, non è successo nulla di grave. Grida, insulti, incitamenti. Non è, purtroppo, finita così.
Mercoledì a Cesena la 2ª partita di Coppa ItaliaTrasferta
in vista per la Cremonese in Coppa Italia. La Lega Pro ha provveduto a
sorteggiare gli abbinamenti per il secondo turno ad eliminazione della
Coppa Italia Lega Pro. Il nome dell'avversario, il Cesena, era già
noto. Si trattava di stabilire a chi spetta il diritto di giocare in
casa. Ebbene, sarà il Cesena ad ospitare i grigiorossi. La gara si
giocherà mercoledì 29 ottobre alle ore 15 (ma nei prossimi giorni è
concessa la facolta alle società di richiedere una variazione d'orario)
e prevede la formula del match secco: in caso di parità al novantesimo
supplementari e rigori. Chi vince accederà al terzo turno, previsto
con la formula del minigirone a tre squadre (gironcino all'italiano con
partite di sola andata, passa solo la prima classificata).
Il regolamento della Coppa Italia di Serie CLa
Lega Calcio di serie C ha provveduto a pubblicare il regolamento della
Coppa Italia serie C. E' un regolamento che riguarda anche Cremonese e
Pergocrema. Le due squadre infatti partecipano alla Coppa Italia
maggiore ma parteciperanno anche alla Coppa Italia di categoria.
Secondo il regolamentosi è partiti dalla classica fase eliminatoria a
gironi dalla quale Cremonese e Pergocrema sono esentate. Dopo però il
regolamento rispetto agli anni scorsi è cambiato. Si terranno infatti
due turni a eliminazione diretta ma in gara secca sul campo della
squadra che viene sorteggiata per prima, senza distinzione di
categoria. A questi due turni partecipano 27 squadre qualificate dai
gironi più le 21 squadre che giocano la Coppa Italia maggiore, quindi
anche Cremonese e Pergocrema. Le 12 squadre che resteranno dopo questi
due turni verranno suddivise in quattro gironi formati ciascuno da tre
squadre che si disputeranno all'italiana con partite di sola andata. Le
quattro squadre vincenti dei gironi disputeranno semifinali e finali.
Insomma, un regolamento diverso e più snello che abolisce le tediose
partite di andata e ritorno, all'insegna della sfida secca. Questa
volta concordiamo con Macalli (che di solito ha la capacità di proporre
le scelte più incomprensibili e cervellotiche, stavolta ci pare che
abbia usato il buon senso).
Ex grigiorossiGuindani sostituisce loris Boni alla guida del Fanfulla
Avvicendamento
tutto fra ex grigiorossi sulla panchina del Fanfulla, formazione di
serie D nella quale tra l'altro militano gli ex Guido Gualina e
Giuliano Massimo Gentilini. Al posto dell'esonerato Loris Boni il nuovo
mister è infatti Manolo Guindani (1 presenza in A con la Cremonese nel
1993-1994 a Cagliari). Romanese: altri due...
Si
sta creando una vera e propria colonia di ex grigiorossi alla Romanese,
formazione bergamasca che milita in Eccellenza. In questi giorni hanno
infatti firmato per la squadra di Romano di Lombardia Gianluca Coti
(ala alla Cremonese per pochi mesi nel 2005-2006) e Giovanni Dall'Igna
(difensore grigiorosso dal 1994 al 1997 e dal 2003 al 2006). I due si
aggiungono a Mauro Aiolfi (grigiorosso dal 2001 al 2004) che già
militava nella Romanese. Claudio Pelosi gioca ancora, ha 42 anni
Vi ricordate Claudio Pelosi?
Il mitico giovanissimo centravanti della Cremonese anni ottanta che non
segnava mai (63 presenze e appena 3 gol in B con i grigiorossi)?
Ebbene, abbiamo scoperto che gioca ancora. Milita infatti nella squadra
della sua città natale, il Cantù. Addirittura domenica scorsa Pelosi ha
segnato e ci risulta che sia il leader della squadra che gioca in
Eccellenza, alla bella età di 42 anni. Una soddisfazione per un giocatore giramondo che negli ultimi anni ha giocato anche in Australia negli Adelaide City. Da notare che Pelosi oltre che come giocatore figura nel Cantù anche come allenatore degli Esordienti.
Continuiamo la rassegna dei movimenti di mercato degli ex grigiorossi. Quest'anno Josè Maria La Cagnina giocherà in serie D, nel Voghera. Pierpaolo Lanati è invece il capitano del Sestri Levante, sempre in serie D.
Abbiamo notizie di un altro ex grigiorosso.. Filippo De Mattei, terzino sinistro della Cremonese di Maselli nel 2002-2003, gioca ora in Eccellenza nel Pontedecimo.
L'ex grigiorosso Gian Luigi Galbagini
è stato nominato mister degli Allievi Nazionali del Montichiari,
società che milita in Seconda Divisione nel girone del Pizzighettone.
Gatti perugino
Sembrava
dovesse firmare col Modena, squadra con la quale si stava allenando da
tempo (era stata data anche l'ufficialità della firma, poi smentita).
Alla fine invece è tornato all'ovile, cioè alla squadra che lo ha
lanciato. Stiamo parlando di Fabio Gatti, che ha firmato per il
Perugia. Giocherà quindi in Prima Divisione girone B.
Rossini a Fidenza
Continuiamo
la caccia agli ex grigiorossi. Fra le novità di quest'anno annotiamo la
presenza di Stefano Rossini, dimenticabile terzino sinistro in C1 e B
ai tempi di Roselli, nel Pirates Fidenza, formazione di Eccellenza. Radice in Toscana
Novità
per Ruggiero Radice. L'ex difensore di Cremonese e Pizzighettone si è
accasato alla Colligiana, formazione toscana di Seconda Divisione.
Pascali, grande avventura scozzese, Amore alla Juve Stabia
L'ex
grigiorosso Enrico Maria Amore si è accasato alla Juve Stabia,
formazione di Prima Divisione. Intanto Manuel Pascali, ex giocatore del
Pizzighettone ed obiettivo di mercato della Cremonese nelle stagioni
scorse inizierà un'avventura affascinante: è stato comprato dal
Kilmarnock, formazione del campionato scozzese di serie A che punta a
qualificarsi in Uefa. Sfiderà Rangers e Celtic.
Pepe passa all'Avellino
E'
durata poco l'esperienza al Pescara di Galderisi dell'ex grigiorosso
Vincenzo Pepe. In chiusura di mercato, infatti, l'attaccante si è
trasferito in serie B all'Avellino. • Mario Rebecchi,
ex grigiorosso, ha trovato sistemazione all'Andria in Seconda
Divisione. Ha giocato nella Cremonese nel 2004-2005, collezionando però
solo una manciata di presenze.
Nicoletti allenatore
L'ex
grigiorosso Marco Nicoletti ha una nuova occupazione: da una quindicina
di giorni è stato infatti nominato allenatore del Brera, la terza
squadra di Milano che milita in Promozione e gioca presso
l'affascinante stadio dell'"Arena Civica". Passerini lascia il professionismo
Ricordate
il portiere grigiorosso Matteo Passarini, secondo di Giorgio Bianchi
nel 2006-2007? Ebbene, il portiere veronese ha fatto una scelta
decisamente controcorrente. Passarini infatti solo la scorsa stagione
era il terzo portiere del Chievo, neopromosso in serie A, ma a soli 28
anni ha scelto di scendere nei Dilettanti ingaggiandosi col Cerea in
Eccellenza. Decisamente una scelta inconsueta per chi non ha ancora
passato i 30 anni. Viganò allena il Turate
Nuovo impegno per Walter Viganò. L'ex grigiorosso è stato nominato allenatore del Salus Turate, formazione di serie D.
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