18 ottobre 2008
Centinaia di uomini mobilitati per garantire sicurezza al derby Pergocrema - Cremonese (si doveva proprio giocarlo in notturna?)
fonte: vascellocr.it
Ecco le disposizioni della Prefettura: tutti i tifosi esterni giungeranno dalla tangenziale
Alla
Prefettura di Cremona si è svolta una conferenza stampa, alla quale
hanno partecipato il Prefetto Tancredi Bruno di Clarafond, il Questore
Massimo Francesco Castori, le Forze di Polizia e i rappresentanti della
U.S. Cremonese e del Pergrocrema. L'occasione è nata dal prossimo
incontro, a Crema previsto per le 20,45 di lunedì 20 ottobre. La
partita, vista la vicinanza tra le due città, la rivalità e l'ipotesi
di qualche pericoloso " infiltrato " che potrebbe venire dagli Ultras
di Piacenza, è a rischio. Ma, da quanto abbiamo appreso, sono state
adottate tutte le misure di sicurezza affinché il derby si giochi senza
incidenti dentro e fuori dallo stadio.
Diverse centinaia di uomini verranno mobilitati perchè l'avvenimento
sia una una festa dello sport. Il Questore ha dichiarato che verrà
pattugliata e monitorata la strada che porta da Piacenza a Cremona. A
questo proposito è stato suggerito agli sportivi cremonesi di
raggingere lo stadio " Voltini " servendosi della Tangenziale uscendo a
Crema ovest dove ci sarà il parcheggio per gli ospiti.
Parole tranquillizzanti sono venute dai due dirigenti del Pergocrema ai
quali non risultano particolari " fermenti " pericolosi. I dirigenti
hanno anche riferito che il Presidente gialloblu Bergamelli, ha
incontrato i sostenitori locali avvisandoli, in caso di disordini, che
sarà intransigente per il futuro. Aggiungiamo noi : Pergocrema e
Cremonese si sono incontrate, per l'ultima volta, il 14 ottobre 1979 e
finì 0-0 senza problemi. Vogliamo riprovarci ?.
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(a.l.) -Sta
bene tutto. Ma quanto costa in più allo Stato l'ordine pubblico la
notturna di questa partita rispetto alla norma? Si doveva proprio
disputarla alla luce dei fari, il che complica parecchio l'impegno e il
numero delle forze di polzia? Per soddisfare chi? Gli interessi della
Lega con la TV. Abbiamo sollevato non oggi questo problema, e spesso ci
viene il dubbio di vivere in un Paese non normale. Certamente i tifosi
saranno più saggi che certi dirigenti del calcio italiano.
Saverino
esulta, la Cremona va in vantaggio sul suo rigore, una partita che ha
ridato ottimismo ai grigiorossi e li mette in condizioni psicologiche
favorevoli in vista del derby (foto Gibellini)
Il derby al Voltini riporta al 1980: sul terreno cremasco tra grigiorossi e gialloblu c'è equilibrio
Quella
col Pergocrema è una sfida (accentuata dal cambio di panchina del
Pergocrema) che ritorna dopo anni per la Cremonese, almeno in
campionato. Era dal 1980 infatti che le due squadre non si
incontravano, anche allora in C1. In tutto le sfide ufficiali col
Pergocrema sono 19, di cui 10 in campionato e 9 in Coppa Italia. A
livello di campionato i grigiorossi sono nettamente in vantaggio allo
Zini dove il Pergocrema non ha mai vinto: 3 vittorie grigiorosse e 2
pareggi in 5 partite. Al "Voltini" invece nei 5 precedenti c'è
equilibrio con 1 successo per parte e 3 pareggi. Per la cronaca l'unica
vittoria del Pergocrema sulla Cremonese risale al 1970 (quando ancora
si chiamava Pergolettese) mentre l'unico successo della Cremonese
risale al 1977. L'ultima sfida in assoluto nel 1979 terminò 0-0 (quella
del 1980 fu la sfida del girone di ritorno allo Zini). Da sottolineare
comunque un certo equilibrio complessivo: le 4 vittorie grigiorosse
totali e l'unico successo del Pergocrema sono tutti stati ottenuti con
un punteggio di misura (mai più di un gol di scarto) segno che le sfide
sono sempre tirate.
Alle gare di campionato bisogna aggiungere le sfide di Coppa Italia.
Qui la Cremonese è in netto vantaggio con 5 vittorie (alcune anche
larghe, con tre gol di scarto e in trasferta a Crema) e 3 pareggi. Fino
all'anno scorso nella manifestazione in questione il Pergocrema non
aveva mai battuto la Cremonese ma come ricorderete nella scorsa
stagione Mondonico ebbe la brillante idea di snobbare il derby di Coppa
schierando i ragazzini e in questo modo il Pergocrema si è imposto per
la prima volta nella sua storia allo Zini, addirittura 3-0. Un
risultato storico per il quale bisogna ringraziare come detto Emiliano
da Rivolta....
In tutto fra campionato e Coppa, quindi, il bilancio vede 9 vittorie
grigiorosse, 8 pareggi e 2 successi del Pergocrema. Insomma, le sfide
sono sempre equilibrate ma alla fine vince quasi sempre la Cremonese...
VOLTINI - Stadio rinnovato
- Lo stadio del Pergocrema è il "Giuseppe Voltini", casa anche del
Crema. E' uno stadio piccolo ma rinnovato quest'estate con appositi
lavori di ristrutturazione. Conta su una capienza di 4095 posti, di cui
1719 al coperto. I biglietti riservati alla tifoseria ospite e quindi
anche a quella grigiorossa lunedì sera sono 1400 di cui 1005 in curva
ospite e 400 nei Distinti (una parte del settore è riservata agli
ospiti). La tribuna stampa può contare su 50 posti. La curva locale
infine conta su 1306 posti. Lo stadio è molto piccolo e racchiuso di
conseguenza il pubblico è a ridosso del campo che misura 105 metri di
lunghezza per 68 metri di larghezza. Da notare che Giuseppe Voltini,
cui è dedicato l'impianto, era un benefattore dello sport cremasco.
1977:
quando la Cremonese espugnò Crema e Macalli, attuale presidente di Lega
Pro, venne espulso, i grigiorosi andarono in serie B ed il Pergocrema
raggiunse la salvezza
Serie
C girone A domenica 6 marzo 1977 : a Crema la Cremonese vinse 2-1 con
doppietta di Nicolini e rete del cremasco Lussana. Il poeta francese
Paul Eluard, pseudonimo di Paul Grindel, a suo tempo scrisse che ” il
passato è un uovo rotto, il futuro è un uovo da covare ” . La Cremonese
è noto cova la gallina serie ” Serie B ”. Quel passato gli farebbe
comodo. In quel campionato, infatti, i grigiorossi salirono fra i
cadetti con 55 punti in 38 giornate. Il Pergocrema, con 35 punti, si
salvò, sia pure a fatica. Forse, viste le preoccupazioni di oggi,
ripetere il passato, ovvero la salvezza, è un uovo che piace anche ai
gialloblu. Allora la vittoria valeva due punti. Ricordiamo
benissimo la vigilia di quella gara con l’ambiente cremasco euforico,
convinto di vincere il piccolo derby. L’unico con i piedi ben
piantati per terra fu il mister gialloblu Giorgio Veneri che gettava
acqua sul sacro fuoco locale. Veneri era consapevole della differenza
abissale tra la Cremonese e la sua compagine, bisognosa di punti per
evitare l’anticamera della retrocessione. Il mister non nascondeva che
un pareggio gli avrebbe fatto molto comodo. Di contro la Cremonese di
Stefano Angeleri, prima in classifica con 36 punti contro i 22 degli
avversari, era distesa e temprata dalle 24 gare disputate. Una squadra
sempre pronta a badare al sodo non vergognandosi di buttare il pallone
in tribuna quando era il caso.
Veniamo alla partita : dopo appena un minuto dal fischio dell’arbitro
Romeo Paparesta di Bari il grigiorosso Mario Nicolini, centravanti
mancino, potente e letale in area, segna. Il Pergocrema accusa il
colpo ma una bella combinazione Algarotti, Ghiozzi manda in rete
Lussana. E’ il 18’ ma, otto minuti dopo, su una ingenuità cremasca,
Cassago serve Chigioni che fa torre per la staffilata vincente del
solito Nicolini. Poi viene a galla il mestiere della Cremonese che
argina bene e, nell’ultimo quarto d’ora , con Nicolini e Finardi mette
i brividi al portiere Michelini. Fra le curiosità segnaliamo che
l’allenatore del Pergocrema, Giorgio Veneri, centrocampista-incontrista
dell’Atalanta in serie A e B dal 1958 al 1967 vincitore di una Coppa
Italia nel 62-63, è l’attuale DT della Nazionale di Lega Pro e,
ultimamente, ha messo in campo, in Ungheria, i grigiorossi
Vitofrancesco ( capitano ) e Gherardi. Dal tabellino della partita
apprendiamo che, al 83’, venne espulso il dirigente accompagnatore
Mario Macalli ora presidente della lega Pro a Firenze. Dal sito ”
archivio storico.gazzetta.it ” apprendiamo che Macalli lavora nella
nuova sede, in una zona centrale, costituita da un palazzina di metà
ottocento, ristrutturata e disposta su quattro livelli per 2.000 metri
quadrati dotata di affreschi, stucchi e lampadari di cristallo. Una
sede costata oltre 20 milioni di euro pagati, in parte, con le multe
dei club accumulate negli anni di presidenza di Maccalli e cioè dal
1999. Poi è stato acceso un mutuo. Ci complimentiamo con il presidente
anche perchè l’invidia non è nel nostro carattere ma, sommessamente gli
chiediamo, di trovare i fondi per il quarto uomo in campo. Società,
giocatori e pubblico le saranno grati per garantire la regolarità dei
campionati. Spal-Cremonese docet !.
PERGOCREMA : Michelini, Foresti, Ghiozzi, Rigamonti, Bonizzoni,
Maffioletti, Algarotti ( dal 65’ Lucchetti ) , Mazzoleri, Lussana,
Donetti, Togni. In panchina Gennari, Resentini. Allenatore Veneri.
CREMONESE : Bodini, Cesini, Barboglio, Pardini, Talami, Prandelli,
Chigioni ( 75’ Minini ), Sironi, Nicolini, Cassago, Finardi. In
panchina Maiani, Mondonico. Allenatore Angeleri.
Spettatori 5.500 di cui 3.839 paganti. Incasso 14 milioni 189 mila lire.
La storia dei derby provinciali
Le sfide col Pergocrema, o Pergolettese,
non sono gli unici derby provinciali della storia grigiorossa. Ci sono
altre quattro squadre della provincia che sono arrivate a sfidare la
Cremonese in campionato: Casalese, Leoncelli, Pizzighettone e Crema.
Le sfide più antiche sono quelle con la Casalese,
incontrata solo nella stagione 1953-1954 in quarta serie. I grigiorossi
si imposero 2-1 allo Zini e 2-0 a Casalmaggiore. Antiche anche le sfide
con la Leoncelli che è però l'unica squadra della
provincia a poter vantare un bilancio in positivo con i grigiorossi.
Nella stagione 1967-1968, in serie D, infatti, i "leoni" imposero alla
Cremonese l'1-1 a Vescovato e colsero uno straordinario e leggendario
successo per 2-1 allo Zini davanti a ben 5000 spettatori.
Più recenti le sfide col Pizzighettone,
tutte giocate fra il 2003 e il 2007. Inizialmente la Cremonese fece la
voce grosse vincendo quattro sfide su quattro nel 2003-2004 in
campionato (regular season più i playoff) e altre due in Coppa Italia.
Nel 2006-2007 il Pizzighettone si è però preso la rivincita vincendo
1-0 allo Zini grazie a un autogol di Tedeschi e 1-0 al Comunale con una
punizione di Parmesani. L'ultima sfida in Coppa Italia nel 2007, subito
dopo l'avvento di Arvedi, finì 3-2 per i grigiorossi con tripletta di
Temelin. In tutto quindi ci sono 4 vittorie grigiorosse e 2 successi
rivieraschi in campionato e 3 successi grigiorossi in Coppa Italia (in
totale 7 vittorie grigiorosse e 2 del Pizzighettone, mai un pareggio).
Resta infine il Crema, l'altra "big" cremasca, anche più storica del Pergo. Qui le sfide sono molte ma lontane, giocate tutte fra il 1926 e il 1971.
Qui la Cremonese è in netto vantaggio: solo in campionato 14 successi
grigiorossi, 1 pareggio e 3 sole vittorie cremine. Il Crema però nel
1941 è stato capace di vincere allo Zini (unico successo a fronte di 8
sconfitte). Al Voltini l'ultima sfida col Crema risale al 1970 e anche
allora vinse il Crema (ma la Cremonese è in vantaggio anche nelle sfide
al Voltini con 6 vittorie a 2 per i grigiorossi più un pareggio).
All'elenco delle provinciali di lusso va aggiunta la Soresinese,
capace di giocare in serie C negli anni trenta, ma il derby non si
giocò mai perchè all'epoca la Cremonese militava in serie B.
Il bilancio e le prospettive dell'allenatore grigiorosso

Da
un'altra angolazione il raddoppio di Saverino (foto Gibellini). I calci
da fermo stanno diventando il marchio di fabbrica dell'attacco
grigiorosso. Sui 9 gol realizzati sinora, infatti, ben 6 sono stati
realizzati su palle inattive: 2 su rigore, 3 su punizione, 1 sugli
sviluppi di un angolo. Da notare che i rigori della gara con la Pro
Patria sono i primi dell'anno, sia a favore che contro. E si sono
capite le gerarchie: se c'è Temelin può tirare lui, altrimenti Saverino
e Guidetti sono le alternative.
Iaconi nell'intervista prepartita, valuta anche l'effetto della panchina nuova del Pergocrema
Il derby sfugge alla logica, a favore della squadra inferiore, ma noi stiamo conquistando la mentalità giusta
di Alexandro Everet
Dopo
qualche minuto di attesa, mister Iaconi si presenta ai giornalisti per
l'intervista prepartita che questa settimana cade di sabato dato il
posticipo. Mister, è il momento di questo derby che torna dopo
molti anni. Sentite la gara in modo particolare?
"Penso
di sì. E' una gara che si è giocata poco negli ultimi tempi, molto
sentita a Crema però credo che ci tengano parecchio anche i nostri
tifosi. E' sempre una partita di campionato, noi puntiamo a fare bene,
sappiamo quali difficoltà dovremo affrontare e contiamo di superarle
per dare continuità alla nostra prestazione con la Pro Patria".
Il Pergocrema ha cambiato allenatore. Una mossa che l'ha sorpresa?
"Data
la classifica non credo ci fossero le avvisaglie di un cambio. E'
difficile capire, stando fuori dell'ambiente cremasco, i motivi che
hanno portato a questa scelta". Può influire sul match?
"Può
portare benefici al Pergocrema sul piano dell'attenzione e della
concentrazione ma sapevamo comunque che avremmo trovato un ambiente
difficile. Il Pergocrema giocherà sicuramente con grandi motivazioni e
cercherà di fare la sua migliore prestazione del campionato per vincere
o almeno uscire imbattuto". Finora i cremaschi hanno tutto
sommato ben figurato, trattandosi di una neopromossa.
"E' una squadra che fa bene il suo lavoro, ordinata, diligente e con buone individualità. E' da tenere nel giusto rispetto".
Si attende una rivoluzione tattica?
"Da ciò che si legge sui giornali non credo... anche se potrebbe pure essere".
Ha già vissuto altri derby sentiti nella sua carriera?
"Un
anno a Pescara ne ho giocati 14. Ricordo però soprattutto quelli da
giocatore, quando militavo nel Giulianova e si sfidava il Teramo. Sono
sempre partite particolari, che escono dai binari della logica. Chi non
è favorito può avere vantaggi. Questa partita inoltre capita per noi in
un periodo difficile, abbiamo una buona condizione ma dobbiamo
dimostrare la giusta mentalità". Veniamo a noi. La squadra
è pronta per il derby?
"Noi
abbiamo appena iniziato la strada giusta. Abbiamo molte cose da
migliorare ma ora ci siamo indirizzati bene, abbiamo capito qual'è la
mentalità necessaria in questo campionato. Ora dobbiamo incrementarla
ancora". Cremonesi è squalificato, se resta fuori anche
Alberto Bianchi, dietro è emergenza.
"Alberto contiamo di recuperarlo".
Graziani invece?
"Nel suo caso la situazione è da vedere, da valutare".
Rivedremo la difesa stretta come con la Pro Patria?
"Quando
si difende a zona non bisogna guardare gli uomini avversari che vanno
marcati stretti solo nei pressi dell'area. Tutti si devono adeguare
perchè se si gioca a zona..si gioca a zona! Contro avversari che
schierano una punta sola e due ali larghe si può anche pensare di
giocare un po' più larghi ma sempre con molta oculatezza".
Il problema di come marcare il giocatore fra le linee che si trascinava
da un po' è stato risolto?
"Il
problema si pone quando le distanze non sono giuste. Bisogna stare
corti, che significa prendere rischi su altre situazioni ma non
permettere all'avversario di puntarti. Con la Pro Patria la difesa ha
retto bene, anche se bisogna dire che dopo l'espulsione siamo passati
al modulo con tre centrocampisti centrali e quindi era naturale che ci
fosse più copertura nella zona dell'uomo fra le linee, anche perchè in
inferiorità numerica si accentua la partecipazione difensiva di tutta
la squadra". Se potesse definire questa partita con una
parola come la definirebbe?
(La domanda del collega Frigoli pone in difficoltà Iaconi che per un
po' ci pensa su, sembra quasi chiedere l'aiuto del pubblico come nei
quiz televisivi e poi alla fine trova una risposta tutto sommato
originale) :"Diciamo
che siamo incuriositi. E' una gara che manca tanti anni, speriamo che
sia una bella partita sia in campo che sugli spalti. E' un derby
antico, ci teniamo a vincerlo".
Verso il derby: alle scommesse favoriti i grigiorossi
Anche
stavolta la Cremonese parte favorita per i bookmakers. Ecco le quote
Snai per il derby: VITTORIA PERGOCREMA 3,30; PAREGGIO 2,70, VITTORIA
CREMONESE 2,30.
Però dal 2005 al Torrazzo non ne va bene una...
C'è
un tabù, una vera maledizione che i grigiorossi sentono il dovere di
spezzare. Dal 2005 nei derby alla Cremonese non ne va infatti bene una.
Basta dare un'occhiata ai risultati. Nel 2005-2006 in B è una
catastrofe: 1-2 in casa e in trasferta col Piacenza (dopo 10 anni di
attesa dall'ultima sfida e prima vittoria dei piacentini a Cremona dal
1966); 1-2 e 0-0 col Mantova (che non vinceva a Cremona dal 1959); 1-1
in casa e 0-1 in trasferta col Brescia; 0-1 in casa e 0-2 in trasferta
con l'Atalanta; 0-1 in casa e 0-3 in trasferta col Modena. Solo col
piccolo AlbinoLeffe arrivano due pareggi e anche con le più lontane
Vicenza e Cesena arrivano doppie sconfitte (in casa e trasferta). Nel
2006-2007 c'è il derby col Pizzighettone che si risolve in un disastro:
0-1 in casa e 0-1 in trasferta (e anche con le altre lombarde non va
benissimo: un pareggio e una sconfitta col Monza, due pareggi con la
Pro Patria e due pareggi col Pavia, solo con la Pro Sesto arriva una
vittoria casalinga oltre a un pareggio).
Infine lo scorso anno con lo 0-3 in Coppa Italia col Pergocrema (e
anche in campionato col Monza arrivano un pareggio e una sconfitta, una
vittoria ma anche una sconfitta con la Pro Patria, una vittoria ma uno
0-0 dalle conseguenze rovinose con la Pro Sesto, una vittoria e un
pareggio col Lecco, solo col Legnano arrivano due convincenti
vittorie). Insomma, quando incontra squadre del circondario da più di
tre anni per la Cremonese sono solo dolori.
Solo la Cremonese ha in rosa gli ex
Non
ci sono ex grigiorossi nell'attuale rosa del Pergocrema. In compenso
sono due gli ex in casa Cremonese. Il più noto è Mario Tacchinardi che
con la maglia del Pergocrema ha giocato in C2 nella stagione 2006-2007,
culminata con la finale playoff persa dai gialloblù col Lecco. Mario
collezionò 29 presenze con 3 gol. Il meno noto è Alessandro "Bodo"
Bianchessi, l'attuale preparatore dei portieri grigiorosso.
Bianchessi da giocatore (era un portiere, come logico) ha militato con
la maglia del Pergocrema dal 1986 al 1989 per un totale di 68 presenze,
tutte in C2. Da sottolineare che Bianchessi è un cremasco "doc": è
infatti nato a Crema.
In passato sono stati parecchi i giocatori passati sia dalla Cremonese
che dal Pergocrema. Tra gli altri citiamo Attilio Lombardo, Eligio
Nicolini, Alessandro Pedroni, Luca Ungari, Gianluca Coti e Maurizio
Ragnoli.
...Ma nel Pergocrema molti giocatori e il nuovo mister hanno già affrontato i colori grigiorossi
Nella
rosa grigiorossa c'è un solo giocatore che ha già incontrato in
carriera il Pergocrema. Si tratta di Davide Pradolin i cui precedenti
con i gialloblù sono due: sfidò infatti il Pergocrema con la maglia del
Venezia in C2 nel 2005-2006, pareggiando 0-0 a Crema e perdendo 3-0 in
casa a Venezia. Mario Tacchinardi, ex di turno, non ha mai giocato
contro la sua ex squadra fino ad ora. Diversa la situazione nel
Pergocrema a cominciare dal nuovo mister, Oscar Piantoni.
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Il nuovo allenatore

Oscar
Piantoni farà il suo esordio assoluto contro la Cremonese. Nato il 3
maggio 1949 a Pradalunga in provincia di Brescia, Piantoni vanta una
lunghissima carriera ma senza aver mai superato la serie C. Inizia con
le giovanili dell'AlzanoVirescit nel 1980, poi nel 1982 passa al Darfo
Boario nei Dilettanti dove resta fino al 1986. Nel 1986-1987 esordisce
in serie D con la Romanese, l'anno dopo è al Melzo ma nel 1988 torna
alla Romanese dove resta fino al 1990. Dal 1990 al 1993 allena il
Lumezzane, poi nel 1993 passa all'Alzano Virescit. Qui inizia una
splendida avventura: nel 1995 centra infatti la promozione in C2 e nel
1996 addirittura quella in C1. Nonostante le due promozioni
consecutive, all'esordio in C1 nel 1996-1997 incontra qualche
difficoltà e la società lo esonera. Nel 1997-1998 allena l'Albinese che
a fine stagione si fonde col Leffe creando l'AlbinoLeffe. Qui resta
fino al 2001 centrando una promozione in serie C1. Nel 2001-2002
allena l'Alessandria in C2 ma viene esonerato. Passa quindi al Monza
dove subentra a stagione in corso nel 2002-2003 e viene esonerato nel
2004. Nel 2004-2005 allena la Nuova Albano, società presieduta da
Bergamelli, che l'ha appunto richiamato al Pergocrema, ma viene
esonerato di nuovo. Torna in pista con la Valenzana in C2 nel
2006-2007, poi nel 2007-2008 prende in corsa la panchina del Calcio
Caravaggese ma viene retrocesso. In tutto vanta tre promozioni e una
sola retrocessione, con quattro esoneri.
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Per
Oscar Piantoni quella di lunedì prossimo non sarà la prima sfida alla
Cremonese. Piantoni ha infatti già guidato l'AlbinoLeffe contro i
grigiorossi nel 1999-2000, perdendo 0-2 in casa per poi espugnare lo
Zini 1-0. Ha poi guidato l'Alessandria che vinse 1-0 a Cremona nel
2001-2002 e il Monza che pareggiò 2-2 con la Cremonese nel 2003-2004.
In tutto quindi nei 4 precedenti Piantoni vanta 2 vittorie, 1 pareggio
e 1 sola sconfitta. Curiosamente ha vinto le due gare allo Zini mentre
non ha mai vinto nelle partite giocate in casa dalle sue squadre.
Sono poi tanti i giocatori del Pergocrema a vantare precedenti contro i grigiorossi.
Tanto per cominciare c'è l'attaccante Alessandro Andreini, sei sfide in
carriera con la Cremonese (con le maglie di Pro Sesto, Varese e
Montichiari) con un bilancio in pareggio (2 vittorie, 2 pareggi e 2
sconfitte). In queste 6 sfide Andreini ha anche segnato due gol,
entrambi in Montichiari-Cremonese 2-0 del 2002 (in porta per la
Cremonese c'era Bianchi, bucato da Andreini solo in quella occasione
nel corso della sua carriera).
Edoardo Bonazzi ha incontrato 5 volte la Cremonese con le maglie di
AlbinoLeffe, Lecco e Lumezzane. Curiosamente ha pareggiato tutte e
cinque le sfide, segnando però due gol a Razzetti in Lecco-Cremonese
1-1 e Cremonese-Lecco 2-2, sempre in C1 e sempre nel 1997-1998.
Massimiliano Brambilla ha sfidato 5 volte la Cremonese con le maglie di
Mantova (in B nel 2005-2006), Monza (in C1 nel 2006-2007) e Reggiana
(in A nel 1994-1995) racimolando 2 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta.
Il portiere Pierluigi Brivio (che tanti anni fa a Vicenza duellava in
serie A per una maglia da titolare con l'ex grigiorosso Luca Mondini)
ha sfidato tre volte la Cremonese con Monza e Vicenza restando
imbattuto con una vittoria e due pareggi.
Paolo Facchinetti ha incontrato la Cremonese lo scorso anno con la Pro
Sesto in una gara persa dai sestesi 3-2 in modo rocambolesco.
Andrea Federici, cremonese di nascita (è di Soncino), ha incontrato la
Cremonese con la maglia del Pisa nel 2004-2005. La Cremonese vinse 1-0
e Federici commise il fallo del rigore decisivo nel finale su
Campolonghi.
Lauro Florean ha sfidato la Cremonese in campionato col Prato nel
2004-2005, perdendo 0-1, ma è stato soprattutto protagonista dello
storico 3-0 in Coppa Italia dell'anno scorso segnando il primo dei gol
del trionfo cremasco.
Marco Garavelli ha incontrato ben 6 volte la Cremonese con la maglia
del Meda con un bilancio di 2 vittorie 2 pareggi e 2 sconfitte.
Giuseppe Le Noci ha incontrato 4 volte la Cremonese con la maglia
dell'Alto Adige raccogliendo un pareggio, una vittoria e due sconfitte.
Era in campo anche nelle famose finali playoff di C2 del 2004.
Andrea Quaresmini ha incontrato la Cremonese col Meda nel 2003-2004
vincendo sia in casa che allo Zini.
Infine Michele Tarallo, due sfide con la Cremonese con le maglie di
Monza e Padova e anche un gol (in Padova-Cremonese 3-0 del 2007, la
famosa gara dei quattro infortuni nel primo tempo con la Cremonese
ridotta in dieci).
La
storia gialloblu: da squadra di quartiere ad alfiere di Crema,
trampolino di Mario Macalli presidente ormai storico della C e Prima
Divisione
Da
quest'estate la struttura societaria del Pergocrema è cambiata. Per
anni infatti la società era stata mandata avanti da una cordata di
imprenditori cremaschi, capitanata da Massimiliano Aschedamini, che
aveva fatto rinascere la squadra dalle ceneri del dopo-fratelli Bianchi.
Quest'estate però il patron Stefano Bergamelli, entrato in società tre
anni fa, ha preteso la cessione delle quote dagli altri soci ed è
rimasto nell'organigramma il solo Aschedamini, peraltro relegato nel
ruolo non operativo di presidente onorario.
Bergamelli è un giovane imprenditore che guida una impresa di
costruzioni edili di Nembro, sulla bergamasca. E' anche socio di Enrico
Preziosi, boss del Genoa, nella Toys. Bergamelli in passato ha diretto
la Nuova Albano, squadra bergamasca portata in pochi anni dalla Prima
Categoria alla D. Poi ha vissuto una breve esperienza al Como e dopo
aver cercato di prendere il Lumezzane è terminato al Pergocrema che in
tre anni ha portato dalla C2 alla C1. Bergamelli è un presidente
dinamico, innovativo e con delle idee, anche se i detrattori lo
giudicano troppo invasivo sulla conduzione della squadra. I risultati
però sino ad ora gli hanno dato pienamente ragione.
Ecco l'ultimo capitolo della storia del Pergocrema (che rappresenta
ovviamente Crema, città che conta oggi 33000 abitanti) . La fondazione
risale al novembre 1932. Col nome Pergolettese la squadra gioca fino al
1975, anno del passaggio all'attuale nome Pergocrema.
Nata
come squadra di quartiere (rappresentava la zona di Pergoletto), la
formazione gialloblù (questi sono i colori sociali) rimane nelle serie
inferiori fino al 1967 quando arriva la storica promozione in serie D.
Dal 1967 al 1976 il Pergo resta per nove anni consecutivi in serie D,
sfidando in ripetuti derby Crema, Cremonese e anche Leoncelli. Nel 1976
arriva la storica promozione in serie C. Qui la squadra resta due
stagioni, poi nel 1978 con la nascita di C1 e C2 il Pergocrema scivola
in C2. Nel 1979 però c'è la pronta risalita in C1 ma di nuovo c'è la
caduta in C2 nel giro di un solo anno. In C2 il Pergocrema diventa una
presenza costante dal 1980 al 1999, soppiantando nella primazia
cittadina il Crema, prima dell'avvento dei fratelli Bianchi,
imprenditori bresciani che ne combinano di tutti i colori (compresa una
fusione con gli appunto acerrimi rivali del Crema e un momentaneo
passaggio al nome CremaPergo) e che fanno sprofondare la squadra in
Eccellenza. Una cordata di imprenditori cremaschi, guidati dall'attuale
presidente onorario Aschedamini, guida la risalita che culmina nel 2005
con il ritorno in C2. Qui la squadra resta tre anni, perdendo nel 2007
la finale playoff col Lecco ma ottenendo nel 2008 il ritorno in C1.
In tutto questo è quindi il quarto campionato in terza serie (categoria
più alta mai raggiunta) della storia del Pergocrema (due in C e due in
C1), categoria dove i gialloblù non sono mai rimasti più di due anni
consecutivi. Le presenze nei tornei professionistici sono invece in
tutto 26 (oltre alle 4 citate bisogna aggiungere 22 presenze in C2).
Tra i personaggi storici del Pergocrema bisogna ricordare l'attuale
presidente della Lega Pro Mario Macalli, direttore sportivo della
squadra nel periodo d'oro di fine anni settanta. In quell'epoca il
mister era Giorgio Veneri, oggi tecnico delle rappresentative giovanili
di Lega Pro.
Tra i giocatori passati dal Pergo bisogna citare Dario Hubner; partito
da qui per poi arrivare al titolo di capocannoniere in serie A,
Battista Festa, jolly di centrocampo in A con Cesena e Atalanta negli
anni settanta; Attilio Lombardo, poi grigiorosso e quindi alla
Sampdoria, alla Juventus e alla Lazio; Marco Franceschetti, libero di
Sampdoria e Padova in A; Luca Ungari, in A a Modena e in B alla
Cremonese; Mauro Mayer, anche lui in A a Modena; Fabio Caserta, oggi al
Lecce ma anche al Palermo e al Catania in A; Antonio Sgrò, in A
all'Atalanta e in B alla Sampdoria; Rubens Pasino, ex fantasista della
Reggina; Amedeo Mangone, difensore con centinaia di presenze fra A e B;
Eligio Nicolini, centrocampista ex grigiorosso ma anche ex Atalanta;
Paolo Annoni, difensore con un passato in A; Luciano De Paola,
centrocampista in A a Brescia.
Da ricordare anche un passaggio nelle giovanili del cremasco "doc"
Alessio Tacchinardi.
Da notare che la squadra più gloriosa di Crema resta l'omonima
formazione nerobianca: oggi dopo il fallimento e la rinascita langue in
Promozione ma vanta 3 presenze in serie B nell'immediato secondo
dopoguerra.
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