
Ennesimo pareggio per il
Monza che non riesce a strappare i tre punti nemmeno contro un
Lecco mai domo (ha cercato la vittoria fino all'ultimo), ma con lo zampino del
signor Ciro Carbone di Napoli: arbitro impreparato che fischia due rigori (legittimi) ai
blucelesti (fallo di
Bolzan su
Montalto e fallo di mano di
Taccucci), ma chiude entrambi gli occhi sull'evidente fallo di mano di un giocatore del
Lecco in area, dimostrando così di utilizzare due pesi e due misure nei confronti dei due contendenti.
La partita comincia con un buon
Monza che cerca di affondare con
Iacopino, ma è il
Lecco che passa in vantaggio
grazie al rigore calciato da Carlini. Passa un quarto d'ora e arriva
il pareggio biancorosso ad opera di bomber
Torri, il quale spedisce in rete di testa un buon cross di
Taccucci.
Il vantaggio è nell'aria e arriva dieci minuti più tardi su calcio d'angolo,
Torri spizza, ma è il capitano del
Lecco,
Bernini che getta la palla nella sua rete. Purtroppo la gioia per il
Monza dura solo quattro minuti, infatti
Taccucci prende di mano la palla nell'area
biancorossa e l'arbitro fischia giustamente il secondo rigore (7 in 7 partite: un record!), che viene trasformato dal solito
Carlini. Le squadre vanno negli spogliatoi e al ritorno in campo è di nuovo il
Monza a cercare la rete del vantaggio. Al 53'
mister Marcolin sostituisce uno spento
Alberti per
Cesaretti e
Tarroni (
Cadregari è infatti squalificato) risponde richiamando in panchina
Guglieri per
Buda (buona la sua prestazione). Ed è proprio sui piedi del neoentrato
Cesaretti che capita l'occasionissima della partita [
ma qualcuno dalla curva mi dice che Cristian si sia aggiustato la palla con le mani, N.d.R.], sprecata ingenuamente: a porta praticamente sguarnita
l'attaccante biancorosso riesce infatti a calciare sul palo. Il
Lecco non resta a guardare e scalda le mani di
Chauvenet che si supera in diverse occasioni.
Teani non ce la fa e chiede la sostituzione: entra
Scanu al suo posto. E' a questo punto che l'arbitro dà il peggio di sé non vedendo il fallo di mano
lecchese: il
Brianteo esplode e urla tutta la sua rabbia, anche
Foresti in panchina non si controlla e riceve la giusta espulsione.
Marcolin richiama un ormai spompato
Chianese e getta nella mischia anche
Savoldi;
Tarroni, invece, sostituisce il rigorista di giornata
Carlini per
Danieli. Ancora qualche occasione per entrambe le formazioni, su tutte una fiondata di
Quadri che si stampa all'incrocio dei pali. A tempo oramai scaduto viene espulso
Carrara per doppia ammonizione.
Appuntamento con la vittoria ancora rimandato per i biancorossi che ora si trovano ultimi in classifica con 5 punti e in coabitazione con Portogruaro e Sambenedettese.
In sala stampa si presentano il
Team Manager Foresti che urla tutta la sua indignazione: "
L’arbitro è in malafede. E’ ora che cambi qualcosa nei piani alti. Non troviamo spiegazioni: probabilmente avessimo fatto qualcosa di male, non sarei qui a fare la voce grossa, perché se qualcuno sa di aver fatto qualcosa, si può anche aspettare delle ritorsioni, ma non c’è motivo perché ci trattino così. Non mi è mai capitato in cinque anni di vedere i tifosi monzesi che volevano buttar giù il cancello: siamo arrivati al limite della sopportazione".
Mister Marcolin che afferma di aver oramai salvato la panchina e
bomber Torri, che torna sugli episodi della giornata: "
C’è da dire che oggi sono arrabbiato nero: sul primo rigore bisogna dire che il primo fallo era quello dell’attaccante. E uno che ha giocato a calcio, queste cose le sa e le vede. Il secondo lo puoi dare, ma a quel punto devi darlo anche a noi, visto che l’azione è identica. Non so più cosa pensare, anche perché se non ci fosse stato il fallo, io ero solo sul primo palo, infatti il cross era stato fatto su misura: non era un’azione fatta a caso. Non mi so dare una spiegazione logica".