9 ottobre 2008
Iª Div. Gir. A - Alla scoperta del 'miracolo' Pro Patria
fonte: realsports.it
Fonte: dalla rete
di Marco Magli
Ripescata dopo la cocente retrocessione dovuta alla sconfitta nel playout con il Verona, la squadra
Autentica rivelazione di quest’inizio
di stagione è la Pro Patria di mister Lerda. La mano dell’ex
allenatore del Pescara c’è e si vede, si può definire
miracoloso il ruolino di marcia dei ‘tigrotti’ (sei successi su
altrettanti incontri, miglior differenza reti, più tredici,
dell’intera Lega Pro), se si pensa che solo il 31 Luglio il club di
Busto Arsizio è stato ripescato in Prima Divisione in seguito
all’esclusione di diverse società tra Serie B e l’ex C1.
Di fatto, la stagione scorsa, la Pro Patria si era trovata a giocarsi
la salvezza nei play out contro il Verona e dopo aver perso l’andata
al’Bentegodi’ (1-0 al 95’ in rete per gli scaligeri Morante, ex
di turno), il ritorno (1-1 al 37’ Negrini per la Pro Patria e al 90’
Zeytulaev per il Verona) sancì la retrocessione in C2 dopo sei
campionati.
Grande merito va dato alla nuova
proprietà, è il 26 Giugno di quest’anno, quando
avviene il passaggio di consegne con la famiglia Vender,
che ancora oggi detiene 15% delle quote, mentre la maggioranza passa ad
un gruppo nuovo, guidato da due liberi professionisti, l’Avv. Zoppo
e il Dott. Cerboni, Presidente Alberto Armiraglio. Ha inizio così
il nuovo corso della Pro Patria, in estate vengono acquistati diversi
giocatori, una vera rivoluzione, un mix di giovani e di esperti, tra
i calciatori con esperienza, tutti over trenta,
Cammarata (‘zingaro’
del calcio italiano, scuola Juve, con un illustre passato anche nella
massima serie con le maglie dell’Hellas e del Parma) prelevato
dalla Salernitana, Barije difensore dal Monza, Cristiano
centrocampista dal Rimini, Morello difensore dalla Lucchese, il
difensore bosniaco autentico giramondo Vedin Music dal Padova, tutti,
possiamo dirlo, accomunati da una grande voglia di rivalsa, di
riscatto, così come i più giovani stranieri ex Ravenna
Fofana e Toledo, retrocessi con la società bizantina. In
aggiunta altri due stranieri come il centrocampista Correa, già
quattro centri stagionali per l’ex Gallipoli e il difensore ceco
Jelinek dal Senec, squadra che militava nel massimo campionato
slovacco prima di fondersi nel 2008 con il Dac 1904 Dunajska Streda.
A questi vanno aggiunti una nidiata di valore, con l’intenzione di
mettersi in mostra e di stupire, tanti di scuola Juve (si parla
dell’intervento nelle trattative di Luciano
Moggi) come Bottone, Cosentini, Cusano, Dicuonzo e Pisani, senza
contare che anche il perno della difesa Urbano, prelevato dal
Potenza, è di scuola Juve. Gli altri acquisti corrispondono ai
giovani centrocampisti Bruccini dalla Reggiana, Girillo dal Crotone,
Melara dalla Massese, Zappacosta dalla Fiorentina, i difensori
Cocchiere dal Pizzighettone e Polverini dalla Roma, i portieri Devona
dal Castrovillari e il ceco Petr dal Parma, l’attaccante Mosciaro
dal Cuiopelli. Unici confermati sono il portiere
Anania, scuola Inter ed ex Lecce e Avellino, e il centrocampista
Dalla Bona.
Il tecnico Lerda ha dato un’identità
alla squadra, basandosi sul modulo 4-2-3-1, in queste prime battute
di campionato ha sempre schierato punta di riferimento Fofana
(quattro reti) coadiuvato dalle tre mezze punte che di solito sono
Toledo (due reti), Correa (quattro reti), Melara (una rete), spesso
chiamato in causa anche Bruccini (una rete) a ricoprire il ruolo
dell’ex Massese, in mezzo al campo Zappacosta (una rete) e l’altro
titolare dovrebbe essere Cristiano seppur, spesso, sono stati
chiamati in causa anche Dalla Bona (una rete) e Cosentini.
Davanti al
portiere Anania, difesa a quattro con gli esterni navigati Music e
Barije, centrali Urbano e Pisani. Da evidenziare che, oltre ad avere
segnato molto, ben quattordici reti, la squadra biancoblu ha subito
una sola rete! Lerda ha saputo costruire una squadra che sfrutta al
meglio le qualità dei suoi interpreti, dalla qualità di
Toledo e Correa, i tagli dei suoi attaccanti esterni sempre molto
pericolosi, la concretezza di Fofana, la fase difensiva sempre molto
organizzata con il perno centrale Urbano molto attento, le proiezioni
in avanti dei due difensori esterni Music e Barije.
Allo ‘Speroni’ c’è
entusiasmo e si sogna la promozione nella cadetteria, che manca da
ben quarantadue anni, i ‘tigrotti’ stanno affilando le unghie
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