3 ottobre 2008
Calcio toscano in lutto, è morto Gallorini
fonte: calciotoscano.it
02/10/2008 17:05 Testo:Alessandro Veltroni
 Gallorini ai tempi del Montevarchi
Gianluca Gallorini, ex allenatore fra i
professionisti di Montevarchi e Grosseto, si è suicidato questa notte
nella sua casa aretina, in località Pantano. Lascia moglie e due figli.
Grande il cordoglio nel mondo del calcio aretino e toscano. AREZZO
- Gianluca Gallorini domenica scorsa era allo stadio, a vedere il suo
Arezzo. Il Cavallino che, battendo il Taranto in casa per 2-0, si
riprendeva la vetta in Prima Divisione Pro. L'allenatore aretino era
forse un po' dimagrito dai tempi in cui allenava Montevarchi e
Grosseto, ma appariva comunque in ottima forma.
Nulla avrebbe
fatto presagire il gesto fatale. Gallorini si è tolto la vita stanotte,
nella sua abitazione aretina in località Pantano. Lo ha fatto pur
essendo cosciente di lasciare moglie e due figli, il più grande in età
adolescenziale, il più piccolo non ancora. Ignote le modalità
dell'estremo gesto, così come ignote le motivazioni che hanno condotto
Gallorini a compierlo.
Di sicuro c'è il grande vuoto che
Gianluca lascia nel mondo del calcio, aretino e toscano. Era stato
forgiato da lui l'ultimo Montevarchi che riuscì ad entrare nel cuore
della piazza; la parentesi di Grosseto fu breve ma comunque
gratificamente per uno partito dalla gavetta nel vero senso della
parola.
E grande è il vuoto che Gallorini, commercialista
di professione ma con il calcio come unica vera passione, lascia
all'interno del cerchio dei conoscenti e dei familiari. A loro giungano
le più sentite condoglianze da parte della nostra redazione.
Ciao Gianluca, una persona per bene02/10/2008 21:07 Testo:Massimo Bagiardi
 Ciao Gianluca
In queste poche righe ci piace ricordare
una persona che ha lasciato un gran bel ricordo in tutti noi. Una
persona per bene, nel vero senso della parola, che lascia un grande
vuoto nel mondo del calcio e non solo.
SAN GIOVANNI V.NO–
A dire che nessuno se l’aspettava cadiamo troppo nel retorico ma quando
pensiamo a Gianluca Gallorini come persona ci viene in mente quel volto
sempre pieno di serenità e per niente burbero, almeno verso di chi vi
sta scrivendo questo articolo. Non conoscevamo Gianluca da anni e anni,
giusto il tempo di capire che persona era ed instaurare da lì a breve
un rapporto davvero bello. Non avevamo mai avuto il piacere di
interloquire con lui a tempi del Montevarchi, dove ha trascorso i suoi
più bei anni sotto il profilo calcistico, ma ci siamo avvicinati alla
sua persona nel momento in cui fu chiamato alla guida del Grosseto che
guarda caso avrebbe affrontato pochi giorni dopo la Sangiovannese
in campionato. A parte la disponibilità, merce a volte rara in questo
campo, rimanemmo impressionati da sua domanda che esulava dal calcio e
dal match che da lì a poco si sarebbe dovuto consumare in terra
maremmana. “ Ma io ti conosco, so della tua vicissitudine dimmi subito
come stai che è la cosa più importante…” fu il primo passo per
instaurare un rapporto tra persone per bene. Chi vi scrive gli vita gli
ha riservato un brutto colpo e porterà i segni per sempre ecco perché,
informato sulla vicenda, preferì subito parlare di questo argomento
anziché del pallone. Ebbene, da quella telefonata è nato un bel
rapporto fatto di messaggi sul telefonino di in bocca al lupo per le
sue esperienze calcistiche ( non ultima la brevissima parentesi con la Pontevecchio
) e scambi di auguri quando i tempi erano maturi per poterlo fare. Non
vi erano molte occasioni per incontrarsi di persona ma quelle poche
volte lo faceva con un sorriso grande, tanto da farti capire che lo
faceva volentieri perché teneva al rapporto instauratosi in una normale
conversazione telefonica tra giornalista e addetti ai lavori. L’ultima
volta che gli abbiamo stretto la mano è stato in occasione dello
spettacolo del comico Gigi Proietti lo scorso Settembre. Era il
Gianluca di sempre, molto disponibile e sempre premuroso proprio come
nella prima conversazione telefonica. Gli chiedemmo quando sarebbe
tornato in sella e ci confidò che già qualche aggancio c’era ma era
forse troppo presto per accettarlo. Non sappiamo se già stava
premitando qualcosa, di sicuro quando abbiamo appreso la notizia ci è
arrivato un forte pugno nello stomaco perché mai avremmo pensato ad un
così tragico epilogo. Onestamente ci interessano poco le ipotesi che
sono circolate circa il suo suicidio, ormai è volato in cielo e forse
solo lassù avrà quella serenità che evidentemente ha cercato invano
negli ultimi tempi. Ciao Gianluca, persona per bene
calciotoscano.it
| inviato da ipse dixit il 3/10/2008 alle 14:32 | |
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