22 settembre 2008
Cremonese, Sfiorato il caos: fanno entrare in ritardo gli ultras veronesi che per poco non l'hanno vinta
fonte: http://www.vascellocr.it

Quando il confronto era ancora molto incerto, all'inizio della ripresa
Pesaresi ha siglato un altro gran gol su punizione (nella foto di Ivano Frittoli)
e, successivamente Guidetti ha arrotondato con una seconda rete
mirabile per perentorietà e precisione - In extremis il botta e
risposta ancora di Guidetti e quindi di Da Dalt - Gli scaligeri hanno
sciorinato per 45' un gioco veloce e imbarazzante per i grigiorossi ma
hanno avuto il torto di non saper finalizzare - Sono calati nella
ripresa e, dopo la rete, esponendosi per rimontare, hanno commesso
anche qualche colossale ingenuità -
I gol sono legge e i grigiorossi hanno dunque giustificato il successo, ma nel gioco ci sono ancora molte cose da rivedere -
Intanto
la Spal ( recupero mercoledì) espugna il campo di un Ravenna inferiore
alla fama e la Pro Patria vince ancora, stavolta di misura contro il
Legnano .
Cremonese - Hellas Verona 3-1 : il vantaggio di avere gli uomini risolutivi
Quando
il confronto era ancora molto incerto, all'inizio della ripresa
Pesaresi ha siglato un altro gran gol su punizione e, successivamente
Guidetti ha arrotondato con una seconda rete mirabile per perentorietà
e precisione - In extremis il botta e risposta ancora di Guidetti e
quindi di Da Dalt - Gli scaligeri hanno sciorinato per 45' un gioco
veloce e imbarazzante per i grigiorossi ma hanno avuo il torto di non
saper finalizzare - Sono calati nella ripresa e dopo la rete,
esponendosi per rimontare, hanno commesso anche qualche colossale
ingenuità - I gol sono legge e i grigiorossi hanno dunque giustificato
il successo, ma nel gioco ci sono ancora molte cose da rivedere -
Intanto la Spal ( recupero mercoledì) espugna il campo di un Ravenna
inferiore alla fama e la Pro Patria vince ancora, di misura contro il
Legnano
di Alexandro Everet
La
vittoria della pazienza. E della concretezza. La Cremonese sta
cominciando somigliare al suo mister, persona appunto paziente e
concreta. Sicuramente un buon segno. E con le doti apprese dal mister i
grigiorossi hanno superato il non facile ostacolo dell'Hellas gestendo
con intelligenza una partita ricca di problematiche non facili da
sciogliere. Il Verona di Remondina è partito forte, con un pressing
feroce, molta corsa, molta fisicità e un Parolo collocato fra le linee
a dare fastidio. La Cremonese ha sofferto ma lo ha fatto tutto sommato
correndo pochi rischi, grazie all'esperienza che abbonda nella rosa. E
non appena il Verona è calato la squadra ha messo la testa fuori dal
guscio e ha colpito al momento opportuno, prima su punizione con
Pesaresi e poi con una ripartenza da manuale finalizzata da Guidetti.
Concretezza, appunto, a punire le ingenuità del giovane ed entusiasta
ma poco smaliziato Verona.
|
Lo
scout di Cremonese-Verona sottolinea l’equilibrio complessivo del
match. Dopo l’ottimo avvio veronese che aveva portato in netto
vantaggio i veneti in tutte le statistiche, infatti, la Cremonese ha
saputo riequilibrare le sorti del match. Da notare in particolare la
letalità di Guidetti: 3 tiri, 2 gol. Guidetti, curiosamente, è stato
anche il grigiorosso più falloso.
TIRI TOTALI
Cremonese 9 (3 Guidetti 2 Saverino 2 Pesaresi 1 Tacchinardi 1
Ferrarese) Hellas Verona 12 (5 Parolo 2 Corrent 2 Bellavista 2 Da Dalt
1 Tiboni)
TIRI IN PORTA
Cremonese 6 (2 Guidetti 1 Pesaresi 1 Tacchinardi 1 Saverino 1
Ferrarese) Hellas Verona 5 (1 Parolo 1 Da Dalt 1 Bellavista 1 Tiboni 1
Corrent)
TIRI FUORI Cremonese 3 (1 Guidetti 1 Saverino 1 Pesaresi) Hellas Verona 7 (4 Parolo 1 Corrent 1 Bellavista 1 Da Dalt)
FUORIGIOCO Cremonese 5 (2 Temelin 2 Guidetti 1 Vitofrancesco) Hellas Verona 5 (2 Girardi 2 Tiboni 1 Moracci)
FALLI COMMESSI Cremonese
18 (5 Guidetti 3 A. Bianchi 2 Temelin 2 Viali 2 Saverino 1
Vitofrancesco 1 Carotti 1 Pesaresi 1 Tacchinardi) Hellas Verona 19 (4
Garzon 3 Parolo 3 Conti 3 Tiboni 1 Girardi 1 Corrent 1 Bergamelli 1
Bellavista 1 Mancinelli 1 Moracci)
FALLI SUBITI
Cremonese 18 (4 Saverino 4 Guidetti 3 Tacchinardi 2 Viali 1 Pesaresi 1
Temelin 1 G. Bianchi 1 Vitofrancesco 1 Graziani) Hellas Verona 18 (4
Corrent 4 Conti 2 Bergamelli 2 Tiboni 2 Garzon 2 Mancinelli 1 Moracci 1
Da Dalt)
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Nel
finale poi la gestione è diventata facile e la terza rete di Guidetti è
stata la ciliegina sulla torta prima del pasticciaccio da
deconcentrazione fra Viali e Bianchi che ha regalato il gol della
bandiera ai veneti. Della Cremonese come detto sono piaciute la
concretezza, la capacità di soffrire, la capacità di gestione della
gara e la consueta pericolosità sulle palle inattive. Per non parlare
della qualità dei singoli che permette di colpire gli avversari
praticamente in ogni momento. Meno qualche traballio difensivo di
troppo e la scarsa capacità di sfruttare le fasce. Tra i singoli
Guidetti è stato letale, Pesaresi sta diventando un riferimento,
Saverino è sicuramente apparso in crescita rispetto alla gara col
Venezia. Non male anche Ferrarese quando è entrato.
Sotto tono Vitofrancesco (era però al debutto, ha bisogno di tempo),
stranamente abulici Viali e Bianchi (di solito irreprensibili).
Il Verona ha mostrato un centrocampo di quantità ma anche qualità ed
esperienza e un attacco molto fisico. Buona anche l'organizzazione
tattica. La difesa però pecca di ingenuità a causa della gioventù e la
benzina è finita troppo presto. Inoltre l'attacco come detto ha buone
potenzialità però raramente si rende pericoloso con concretezza.
Diciamo che la squadra di Remondina ha potenziale ma deve crescere.
Quanto alla Cremonese, il bilancio di giornata è soddisfacente ma come
ha sottolineato Iaconi la squadra pur in crescita rispetto alla gara
col Venezia deve crescere ancora molto. Ma per ora basta e avanza così.
PRIMO
TEMPO - Un cielo livido ed un discreto pubblico sugli spalti. Cremonese
con qualche novità rispetto alle attese: sulla destra troviamo
Vitofrancesco, a sinistra Tacchinardi vince il ballottaggio con
Pradolin, davanti c’è Temelin a far coppia con Guidetti. Il Verona
risponde con l’atteso 4-3-1-2: dietro alle punte Girardi e Tiboni,
giostra l’estroso Parolo. In mediana si sistema l’ex grigiorosso
Stefano Garzon.
Primi
squilli di tromba già al 1’: punizione di Pesaresi, Vitofrancesco non
arriva alla deviazione di testa da buona posizione. Occasione clamorosa
per l’Hellas qualche secondo più tardi: Parolo lancia Girardi, l’ex
attaccante del Foligno taglia come il burro la difesa cremonese e
arriva a tu per tu con Bianchi, Giorgio pare stendere nettamente
Girardi ma l’arbitro fa proseguire tra le veementi proteste ospiti.
Ancora Verona al 10’, ma il tiro di Corrent si spegne sul fondo senza
impensierire Bianchi; risponde la Cremonese: al 12’ Guidetti scatta sul
filo e conclude a lato da posizione invitante, al 17’ Saverino di
destro spara alle stelle dopo bell’appoggio di Guidetti.
Il
Verona si fa preferire per fluidità di gioco e impostazione della
manovra: al 18’ un’altra bella triangolazione mette Tiboni davanti a
Bianchi, il tiro del biondo attaccante veronese viene respinto di pugno
dall’estremo grigiorosso. Cremonese in grossa difficoltà sul piano
tattico: l’uomo dietro le punte, Parolo, crea spesso superiorità e le
sponde di Girardi trovano sempre qualche centrocampista pronto
all’inserimento.
Cremonese, dunque in questa fase
con poche idee e confuse. Verona pericoloso di nuovo al 38’ quando
Parolo semina il solito panico in area grigiorossa ma calcia altissimo,
senza convinzione; sul ribaltamento di fronte un tiro cross di
Tacchinardi trova Rafael attento. Al 43’ azione in velocità della
Cremonese: Guidetti-Temelin tagliano tutta la difesa veronese, Temelin
scatta tenuto in gioco da Moracci ma non riesce a servire l’accorrente
Vitofrancesco. Si chiude un primo tempochbe lascia i tifosi grigiorossi
preoccupati, col Verona per larghi momenti padrone del gioco; la
Cremonese stenta, ancorata ad una manovra troppo prevedibile e statica,
frenata dal pressing asfissiante dell’avversario. SECONDO TEMPO -
Nessun cambio all’intervallo, le due squadre si ripresentano con gli
stessi effettivi del primo tempo.
Al
3’ minuto Cremonese in vantaggio: Guidetti si conquista con caparbia
una punizione sul vertice sinistro dell’area veronese; Pesaresi batte a
giro e sorprende Rafael sul primo palo. Bella la traiettoria del
laterale grigiorosso, colpevole la staticità ed il ritardo con cui
parte l’estremo ospite. Episodio dubbio in area grigiorossa
all’ 8’: Girardi centra per l’accorrente Garzon, l’ex grigiorosso va a
terra sul contrasto con Argilli ma l’arbitro, come nel primo tempo, fa
proseguire.
Il Verona, sbalordito dal gol e forse
in crisi di ritmo per quanto ha speso nel primo tempo, perde
progressivamente le misure. Eppure tenta il recupero. Ma con una
colossale ingenuità.

Cremonese,
infatti, ancora in gol al 18’: Moracci e Bellavista si scontrano e
favoriscono il contropiede di Saverino; l’assist per Guidetti non è
precisissimo ma Max infila un diagonale chirurgico alla sinistra di
Rafael. (Ecco il tiro micidiale nella foto di Mauro Gaimarri). Stesso risultato (provvisorio) e stessi protagonisti di Sesto San Giovanni: Pesaresi e Guidetti.
L’Hellas
schiuma rabbia e organizza immediatamente la reazione: al 23’ Argilli e
Pesaresi districano una brutta matassa nell’area cremonese,
nell’occasione sul nervosissimo Tiboni. Primo cambio ospite al 25’:
esce Girardi ed entra Da Dalt.
Il doppio
vantaggio grigiorosso costringe il Verona a scoprirsi: gli spazi
aumentano e fioccano le azioni pericolose da ambo le parti. Al 33’
cambio per entrambe le squadre: nella Cremonese Graziani rileva
Temelin, nell’Hellas Scapini prende il posto di Tiboni. Al 38’
Ferrarese (fischiatissimo dai suoi ex tifosi) entra al posto di
Vitofrancesco. Verona vicinissimo al gol al 39’: Parolo salta Viali e
spedisce un diagonale a pochissimi centimetri dal palo.

Altro
cambio veronese al 40’: Puccio entra al posto di Garzon. Al 44’
Chomakov rileva l’infortunato Saverino. Accademia grigiorossa al 47’: Carotti lancia Guidetti in profondità, sul filo del fuorigioco, Max salta Rafael e infila il 3-0 sotto la curva cremonese (foto Ivano Frittoli). Il
Verona accorcia le distanze 60 secondi più tardi: incomprensione
Viali-Alberto Bianchi, Corrent ne approfitta, centra per Da Dalt che di
testa segna il definitivo 3-1.
CREMONESE 4-4-2
G. Bianchi; A. Bianchi, Viali, Argilli, Pesaresi; Vitofrancesco,
Carotti, Saverino, Tacchinardi; Guidetti, Temelin. A disposizione:
Paoloni, Rizzo, Pradolin, Coda. All.: Iaconi. HELLAS VERONA 4-3-1-2
Rafael; Mancinelli, Conti, Bergamelli, Moracci; Garzon, Bellavista,
Corrent; Parolo; Girardi, Tiboni. disposizione: Franzese, Sibilano,
Campagna, Campisi. All.: Remondina.
SOSTITUZIONI
25' st Da Dalt per Girardi 32' st Graziani per Temelin 32' st Scapini
per Tiboni 38' st Ferrarese per Vitofrancesco 40' st Puccio per Garzon
44' st Chomakov per Saverino.
ARBITRO Zanichelli di Genova (assistenti Sirchia di Genova e De Rosa di Belluno).
RETI 3' st Pesaresi 18' st Guidetti 47' st Guidetti 48' st Da Dalt.
NOTE Spettatori 6000 circa (di cui 2733 abbonati e 2624 paganti per un
totale di 2357 tagliandi staccati, presenti circa 1200 tifosi veronesi
di cui 1000 in curva). Angoli 2-5. Ammonito Moracci per gioco falloso
(entrata violenta da dietro su Vitofrancesco). Recupero: pt 1' st 5'.
Campo in buone condizioni. Giornata uggiosa, vento leggermente fastidioso, temperatura fredda.
FISCHI E NON FISCHI -
Claudio Ferrarese come sappiamo non è amato dal pubblico veronese che
lo considera una sorta di traditore. La conferma si è avuta nella gara
dello Zini: fischi mentre si scaldava, fischi al suo ingresso in campo,
fischi e cori di dileggio ad ogni tocco di palla. I tifosi grigiorossi
invece hanno fischiato sonoramente Tiboni, reo di aver cercato la lite
più volte specialmente con Alberto Bianchi. Applaudito invece Stefano
Garzon, ex che ha lasciato un buon ricordo. Per quanto riguarda gli
spalti ottimo colpo d'occhio sia in curva che in tribuna. E anche i
veronesi erano tantissimi, la gara si candida già sin d'ora per il
primato nella classifica stagionale di presenze e incassi.

G. Bianchi 6
- Il Verona attacca ma centra raramente lo specchio. Quando lo fa i
tiri non sono particolarmente insidiosi e Giorgio è attento. Sul gol di
Da Dalt non può fare nulla. In uscita quasi sempre bene con qualche
piccola sbavatura. Sufficienza senza problemi.
A. Bianchi 5,5
- Il forte difensore grigiorosso stavolta è meno positivo di altre
partite. Pur combinando anche qualcosa di buono sbaglia diverse cose ed
è correo con Viali nel pasticciaccio del gol veronese. Tiboni lo accusa
di avergli dato una gomitata in area di rigore, noi non l'abbiamo vista.
Viali 5
- Sicuramente sotto tono. Sbaglia diverse scelte nei movimenti e nel
finale prima mette in crisi Giorgio Bianchi con un retropassaggio
avventato poi dà una palla avvelenata all'altro Bianchi, Alberto,
favorendo il gol della bandiera veneto. Da Willy ci aspettiamo prove di
ben altro spessore.
Argilli 6
- Va in difficoltà in più di una circostanza e rischia il rigore con un
intervento irruento per chiudere su Garzon in area. Però ha all'attivo
una grande chiusura su Girardi, provvidenziale. Diciamo sufficienza
sofferta.
Pesaresi 7
- Risolve praticamente il match con una punizione delle sue, "alla
Pesaresi". E anche in fase difensiva se la cava bene. Potrebbe forse
spingere un pochino di più ma va benissimo così.
Vitofrancesco 5,5
- Ha l'attenuante di essere al debutto e quindi di mancare del
ritmo-partita ma fatica parecchio a entrare in gara. Combina quindi
poco. Però può solo crescere.
Carotti 6,5
- Nobilita con l'assist pregevole del terzo gol una partita nella
norma. Si dà da fare anche se il centrocampo veronese è una brutta
gatta da pelare e nel primo tempo soffre come i compagni. Sei
abbondante.
Saverino 6,5
- Soffre come i compagni il pressing iniziale dei veronesi ma alla
lunga viene fuori ed entra nell'azione del secondo gol con l'assist per
Guidetti, anche se il passaggio è leggermente imperfetto. Certamente in
crescita.
Tacchinardi 6
- Si adatta al ruolo di esterno con abnegazione, però per pungere il
Verona sarebbe servito qualcuno dotato di caratteristiche più offensive
di Mario. Ad ogni modo fa il suo e merita la sufficienza.
Temelin 6
- Si sbatte anche se la convivenza con Guidetti non è sempre facile.
Cerca il rigore ma dalla tribuna il fallo di Bergamelli sembra essere
successivo a quello iniziale di Gianluca. Strappa il sei.
|
Guidetti 8
- Due palle buone, due gol. Il primo poi è un centro da cecchino. Utile
anche nelle sponde.. Con un attaccante così sarà dura per tutte le
difese avversarie.
Graziani 6 - Un quarto d'ora di grinta e impegno
Ferrarese 6,5 - Fischiatissimo ex ha un buon impatto con la gara e sfiora pure il gol.
Chomakov sv - Solo uno spezzone.
Iaconi 6,5
- La squadra nel primo tempo soffre il pressing e la fisicità veronese
e anche tatticamente è un po' in difficoltà. Però alla lunga il Verona
cala e la squadra è abile nel colpire al momento opportuno. E in
generale la condizione fisica è sembrata in crescita rispetto alla gara
col Venezia.
Il mister dimostra molta pazienza nel gestire le gare, dote importante. Bisogna crescere ancora, però.
HELLAS VERONA
Rafael 5,5 (bravo nelle uscite ma sul gol di Pesaresi è in ritardo)
Mancinelli 6 (prova dignitosa) Conti 4,5 (sbaglia il fuorigioco sul
terzo gol, inoltre combina diversi altri pasticci) Bergamelli 5,5
(meglio del collega di reparto ma non sempre impeccabile) Moracci 5,5
(così così e poi rischia l'espulsione con un fallaccio da dietro su
Vitofrancesco) Garzon 6,5 (pressa ovunque nel primo tempo, poi cala
nella ripresa ma potrebbe esserci un fallo da rigore su di lui di
Argilli, certamente positivo) Bellavista 6 (uomo d'ordine in mezzo però
con Conti crea le basi per il 2-0 di Guidetti) Corrent 6 (buona
quantità, non sempre garantisce qualità) Parolo 6,5 (inizia molto bene,
poi si perde un po' anche se sfiora il gol nella ripresa) Girardi 6,5
(grande fisicità, ottima difesa della palla però tira poco in porta e
finisce presto la benzina) Tiboni 5,5 (grande fisico ma troppo nervoso
e poco concreto, ha potenzialità ma si prende i fischi dello Zini)
Da Dalt 6,5 (porta freschezza ed è puntuale sul gol) Scapini 5,5 (si vede pochino) Puccio sv (solo pochi minuti).
Remondina 6,5
- Mette giù bene il Verona che inizia alla grande però finisce troppo
presto il carburante e paga alcune ingenuità figlie dell'inesperienza.
Col materiale a disposizione è però difficile fare meglio.
Arbitro 4,5
- Zanichelli di Genova dirige male. Non fischia quasi nulla però il suo
metro all'inglese (un solo ammonito) non paga. Omette di espellere
Moracci reo di un brutto fallo da dietro su Vitofrancesco, nega un
rigore al Verona per fallo di Giorgio Bianchi su Girardi, nega un altro
rigore a Garzon per fallo di Argilli (anche qui molti dubbi), nega un
rigore a Temelin per fallo di Bergamelli (ma forse è Temelin il primo a
fare fallo). E anche altre decisioni non convincono.
Bene l'assistente di linea De Rosa, non perfetto invece Sirchia.
|
ANGOLO TATTICO -Al
fischio d'inizio l'unica sorpresa nelle formazioni di partenza è la
presenza di Vitofrancesco nella Cremonese, preferito a Ferrarese. I
grigiorossi si schierano secondo l'ormai consueto 4-4-2: Giorgio
Bianchi in porta; difesa con da destra Alberto Bianchi, Viali, Argilli
e Pesaresi; centrocampo con Vitofrancesco, Carotti, Saverino e
Tacchinardi; in avanti Guidetti e Temelin.
Il Verona risponde col 4-3-1-2 annunciato: Rafael in porta; difesa con
da destra Mancinelli, Conti, Bergamelli e Moracci; centrocampo a tre
con Garzon, Bellavista e Corrent; Parolo dietro le punte che sono
Girardi e Tiboni.
L'avvio di gara è favorevole al Verona. I gialloblù pressano alto e
bene, raddoppiano e triplicano. Il portatore di palla grigiorosso è
sempre in difficoltà. Ovviamente, però, per fare questo i veronesi
spendono molto e a lungo andare pagheranno lo sforzo. In fase di
costruzione la squadra di Remondina gioca molto per vie centrali,
rinunciando al gioco sulle fasce, ma riesce a rendersi pericolosa
grazie alla posizione di Parolo che gioca fra le linee e crea in questo
modo scompiglio tra i grigiorossi che non sanno bene come marcarlo (a
volte esce Argilli, a volte ci pensano i centrocampisti). I veronesi
però sono poco concreti sotto porta perchè sia Tiboni che Girardi
difendono bene palla e sono molto fisici ma quando si ritrovano fronte
alla porta peccano in mobilità e freddezza. In compenso la Cremonese
fatica in avanti dato che a causa del pressing è costretta a lanci
lunghi per Guidetti e Temelin. Senza Graziani la tattica paga
relativamente e anche se la difesa veronese dimostra difficoltà se
presa alle spalle le occasioni sono poche. Sulle fasce ci sarebbe lo
spazio per offendere ma Vitofrancesco non entra in partita e
Tacchinardi non ha le caratteristiche per saltare l'uomo.
Dopo una mezz'ora di questo andazzo il Verona comincia ad accusare la
fatica e a calare. Il gioco veronese si fa più confuso e gradualmente
la Cremonese guadagna campo. Si capisce che col passare dei minuti i
grigiorossi potranno fare male. E a favorire la Cremonese in avvio di
ripresa arriva la rete di Pesaresi su punizione, con qualche complicità
di Rafael che arriva in ritardo.
Il Verona si ritrova in svantaggio ed è costretto a scoprirsi. I
veronesi attaccano ma ora lo fanno con poca lucidità e molta
confusione, ammassandosi troppo in mezzo. Cresce anche il nervosismo,
con Tiboni più agitato degli altri. La Cremonese si difende con ordine
tattico anche se i centrali e Bianchi commettono qualche leggerezza di
troppo. E la squadra di Iaconi riparte molto bene come al 18' quando un
pasticcio clamoroso fra Conti e Bellavista permette alla Cremonese di
raddoppiare con Guidetti, letale non appena viene messo fronte alla
porta.
Sul 2-0 la gara è segnata con un Verona sempre più stanco e nervoso.
Remondina decide di inserire forze fresche e mette Da Dalt per Girardi
senza però cambiare nulla sul piano tattico. Nella Cremonese Iaconi
inserisce Graziani per Temelin per tenere alta la squadra e guadagnare
qualche fallo. Remondina mette anche la punta Scapini per il nervoso
Tiboni, quindi Iaconi decide di sfruttare gli spazi che il Verona
proteso in avanti offre mettendo Ferrarese per Vitofrancesco. In
effetti i grigiorossi in ripartenza sono sempre pericolosi.
Gli ultimi cambi, Puccio per Garzon e Chomakov per Saverino, non
cambiano il trend della gara. Nel recupero Guidetti sorprende la difesa
veronese lenta nel fare il fuorigioco (è Conti a restare troppo basso)
e infila il 3-0.
La gara è mentalmente chiusa per i grigiorossi. Errore pagato subito
con un pasticcio tra Viali e Bianchi che favorisce Corrent, cross e il
solissimo Da Dalt infila di testa.
Il Verona riprende vigore e ci prova ma la gara è ormai finita, troppo tardi per sognare la rimonta per i veneti.
Le interviste del dopo partita Cremonese - Verona
L'ex
Garzon: " L'arbitro ha detto di non aver visto bene, ma il rigore su di
me c'era. Però, la Cremonese è la grande del girone A"

Una
foto che sembra togliere i dubbi sul fallo da rigore non concesso ai
veronesi in avvio di partita (che non è quello a cui fa cenno Garzon
nella sua intervista). Con la mano destra Bianchi pare fermare il piede
destro di Girardi, che andrà infatti a terra. La foto è di Mauro
Gaimarri
Per
l'ex grigiorosso Stefano Garzon questa era la prima partita allo "Zini"
dopo il 2006 anno della sua partenza. Un ritorno a suon di applausi da
parte del pubblico grigiorosso al momento della sua uscita dal campo a
cinque minuti dalla fine (sostituito da Puccio). Partiamo
dall'episodio dubbio dell'intervento in area di rigore di Argilli su di
te. Era penalty?
"C'è stato un cross dalla sinistra, io mi stavo preparando per colpire
di piattone ma mi sono sentito agganciare. L'arbitro mi ha detto che
era coperto e non se l'è sentita di fischiare. E' un peccato come anche
l'episodio dopo pochi minuti del fallo da rigore su Girardi. Noi
comunque usciamo a testa alta. Dobbiamo migliorare, eliminare alcune
ingenuità, conservare questo spirito ma essere più marpioni".
Sulla Cremonese che giudizio dai?
"E' un ottima squadra, esperta, che sa quando accelerare il gioco e
quando rallentarlo. Ha giocatori forti in tutti i reparti che possono
fare la differenza. Credo sia la squadra più accreditata per vincere il
campionato".
Come è stato il tuo impatto emozionale del ritorno allo Zini?
"Sicuramente bellissimo. Mi sono emozionato perchè questo stadio è
legato a molti ricordi positivi per me, dall'esordio nei professionisti
all'anno di serie B ai gol che ho segnato. Porto questa squadra nel
cuore e le auguro di centrare l'obiettivo ma non credo che ci saranno
problemi".
I tifosi grigiorossi ti hanno applaudito al momento del cambio.
"E' una soddisfazione, vuol dire che ti ricordano con piacere, che hai
lavorato bene e che sei riuscito a lasciare una buona immagine di te".
Garzon è un ragazzo a modo, tranquillo timido e sincero. Rivederlo è
stato un piacere.
I grigiorossi festanti, ma non negano le difficoltà
Sentimenti
opposti in sala stampa..I grigiorossi hanno voglia di parlare, i
veronesi recriminano per l’arbitraggio e recitano il mea culpa per gli
errori commessi. Queste le voci dei protagonisti.
Max Guidetti:
“Sono contento. Sul primo gol ho incrociato bene sul palo lontano, ho
stoppato bene a seguire una bella palla di Saverino; è stato un gol
importante, nato da un’ottima ripartenza. Oggi lo score è di due tiri,
due gol, ma non sarà sempre così purtroppo; capiterà che si creerà
molto senza finalizzare. Arrivavamo dalla sosta forzata di Ferrara, non
certo una buona cosa dopo sole 2 giornate di campionato. Il segnale che
oggi abbiamo dato è la nostra compattezza, non ci siamo disuniti
nonostante la sofferenza del primo tempo; in tutte le gare che
affronteremo occorrerà avere pazienza, come abbiamo fatto oggi: non
sempre ci riusciremo ma lo spirito è quello giusto. Dobbiamo continuare
così”.
Lorenzo Carotti:
“In occasione del secondo gol di Guidetti, ho pensato inizialmente a
tirare, poi ho visto Guidetti solo in area, era un passaggio
facilissimo ed è stato giusto così. Il Verona nel primo tempo è stato
bravo a pressare i nostri portatori di palla, noi abbiamo sbagliato
molto in fase di costruzione; nell’intervallo abbiamo parlato, il
mister ci ha detto di allargare il gioco. Siamo una squadra completa:
quando c’è da gestire il possesso palla, lo facciamo; quando c’è da
aggredire, lo facciamo. E non siamo ancora al top: stiamo crescendo,
c’è tempo per migliorare. Oggi, il mio compito non era solo quello
solito di dispensare gioco, ma di prendere anche la seconda palla,
ovvero la spizzata di Guidetti o Temelin. Sinceramente sto bene e
questo è quello che conta di più”.
Emanuele Pesaresi:
“E’ andata bene. Sono riuscito a sbloccare una partita difficile:
finchè non abbiamo segnato abbiamo fatto fatica, dopo il gol abbiamo
giocato meglio rispetto al primo tempo. Nel primo tempo il Verona si è
chiuso bene ed è stato difficile trovare gli spazi. Contro di noi sarà
spesso così: i nostri avversari ci temono e si chiudono. Bisogna avere
pazienza e calma, far girare la palla, poi trovato il vantaggio tutto
diventa più semplice. Soffriamo con squadre che si arroccano, anche se
per ora abbiamo preso solo due gol: su rigore col Venezia, mentre oggi
ce lo siamo fatti praticamente da soli. Io specialista? (Ridendo) Non
mi ritengo tale, vediamo alla fine dell’anno quanti gol avrò fatto. Il
Verona recrimina per due rigori? Sinceramente non ricordo episodi
clamorosi”. Chiudono le parole di un soddisfatto Cesare Fogliazza:
“Il campionato è lungo, siamo solo all’inizio; per ottenere risultati
occorre avere pazienza. La squadra, oggi, personalmente mi è piaciuta,
penso anche al pubblico. Ci tenevamo a fare bene davanti ai nostri
tifosi”. Su sponda veronese mister Remondina
così ha commentato la gara: “Sconfitta immeritata? Quando perdi,
evidentemente meriti di perdere. Il rammarico c’è, soprattutto per il
primo tempo. L’ago della bilancia della gara credo sia la punizione di
Pesaresi e la mancata concessione del rigore su Girardi; sotto
l’aspetto del gioco la squadra ha prodotto molto. Analizzeremo e
rifletteremo sui gol subiti: qualche responsabilità ce l’abbiamo.
Abbiamo fatto un’ora di bel gioco, con l’atteggiamento giusto. Dobbiamo
stare un po’ più attenti dietro e dobbiamo trovare più concretezza. La
gioventù purtroppo si paga e giocatori come Pesaresi e Guidetti ti
puniscono alla prima occasione. L’arbitraggio? Non mi è piaciuto: a
parte i due rigori che credo onestamente ci fossero, la punizione del
gol di Pesaresi non c’era. Se triplichi su un avversario, significa che
corri più di lui e ci arrivi prima, non che necessariamente debba
essere fallo. ”.
Nella foto di Mauro Gaimarri la rete del Verona: ma è soltanto il 3 -1, troppo tardi per una rimonta.
CON BIANCHI TRA I PALI LA CREMONESE NON PERDE DA 21 PARTITE
- La vittoria sul Verona permette di mantenere il record di
imbattibilità di Giorgio Bianchi. Con lui in porta la Cremonese non
perde infatti in campionato dal maggio 2007 (3-0 a Grosseto) per un
totale di 21 partite. In settimana ne avevamo parlato al numero uno
grigiorosso nel corso di un'intervista ma lui scaramanticamente avrebbe
preferito non parlarne. Evidentemente però neanche la cabala è in grado
di scalfire il portierone grigiorosso.
ALLENAMENTO VERSO FERRARA - La
Cremonese si è allenata allo " Zini " in vista del recupero di
mercoledì a Ferrara contro la Spal. I titolari di ieri hanno svolto una
seduta di " scarico " mentre le riserve sono state impegnate in una "
partitella " a due porte a campo ridotto. Abbiamo notato un Ferrarese
molto attivo e Gori in netto miglioramento. Questo martedì, sempre allo
" Zini " e alle ore 15, ultima seduta e poi partenza per Ferrara.
Iaconi: "Miglioriamo ma dobbiamo crescere ancora molto"
A fine gara Iaconi appare molto tranquillo, rilassato.
Mister, dopo questa partita ci potrà dare lezioni di pazienza.
"Nel primo tempo loro effettivamente sono stati molto bravi. Ci hanno
messo in difficoltà con la loro fisicità in attacco, con la loro
bravura nell'aggredirci. Noi ci siamo ritrovati spesso troppo larghi,
ci hanno creato delle difficoltà. Il loro ritmo però era insostenibile
per tenerlo tutta la gara e dal momento in cui abbiamo sbloccato il
risultato la gara è diventata molto più facile. Onore comunque al
Verona, il nostro campionato sarà sempre così, molto sofferto, contro
squadre sempre chiuse, ben strette al centro per cui occorreranno dei
terzini rapidi, velocità nella trasmissione della palla, pazienza.
Dovremo imparare a difendere quando attacchiamo e ad attaccare quando
difendiamo, cosa che non sempre facciamo benissimo al momento. Dobbiamo
essere vogliosi di prenderci gli spazi, a volte ce li abbiamo ma
rallentiamo il gioco per motivi che dipendono solo da noi. Siamo già
cresciuti molto ma dobbiamo crescere ancora molto".
Il Verona nel primo tempo è arrivato spesso primo sulle palle vaganti.
"Loro ci hanno fatto soffrire con la loro fisicità, abbiamo perso quasi
tutti i duelli individuali, tutti i contrasti, loro arrivavano sempre
primi sulle seconde palle. Hanno molto entusiasmo, è una squadra
giovane con un centrocampo però di qualità ed esperienza per la
categoria. Per arginare la fisicità dei loro attaccanti abbiamo dovuto
sudare sette camicie. Ci hanno creato dei grattacapi come sarà ogni
domenica, sarà sempre così. E' una lezione che dobbiamo mettere nel
nostro elaboratore e lavorarci".
Abbiamo però sfruttato benissimo le occasioni avute.
"Noi abbiamo attaccanti molto bravi sotto porta. Guidetti e Temelin
sono meno partecipi alla manovra di Graziani e Coda ma sono letali,
abbiamo molte opzioni nel reparto. Diciamo che abbiamo avuto un pizzico
di fortuna ma abbiamo meritato il risultato".
Remondina si è lamentato dell'arbitraggio.
"Non credo che gli episodi contestati siano eclatanti e gravi. Sul
presunto rigore su Girardi non mi è parso un fallo così chiaro, Bianchi
credo che abbia preso prima la palla. Sono quelle situazioni in cui si
può dare come non dare anche se a volte capita che gli arbitri
fischino".
Il gol preso invece è stato una ingenuità.
"Mi ha dato fastidio. Non bisogna mai abbassare la guardia, il Verona è
una squadra giovane e con quel gol si è rinvigorito. Se ci fosse stato
più tempo avremmo sofferto molto per colpa nostra".
Temelin-Guidetti era una coppia all'esordio. Poi ci sono state le scelte sugli esterni
"Temelin e Guidetti è una soluzione che ha bisogno di essere
sperimentata. Sugli esterni la squadra per ora non è abbastanza solida
per reggere Ferrarese, un giocatore da cui mi aspetto molto. La squadra
ha bisogno di equilibrio, ha subito una grande pressione ma ha anche
saputo soffrire".
Tacchinardi alle prese con i crampi
Mario Tacchinardi al rientro dopo l'infortunio si è dato molto da fare accusando anche i crampi sul finire.
Hai svolto un grande lavoro, ti abbiamo visto alle prese con i crampi.
"Ero fermo da 10 giorni, ho lavorato la settimana scorsa e il mister ha
deciso di darmi fiducia quindi mi sono impegnato al massimo per
ripagarlo".
Nel primo tempo il Verona ci ha creato dei problemi, prima di emergere nella ripresa.
"Il gol di Pesaresi ha sicuramente influito molto sull'andamento del
match. Nel primo tempo loro hanno speso tanto e nella ripresa sono
calati, è normale specialmente quando giochi con un centrocampo a tre
su un campo bello largo come lo "Zini", devi spendere molto".
Vi eravate detti nello spogliatoio all'intervallo che il Verona sarebbe calato?
"Sì, ce l'aveva detto il mister e poi è puntualmente successo".
Stavolta si è concretizzato tutto quello che si è costruito.
"Si, questo secondo me è un aspetto molto positivo. Noi dovevamo far
concludere il meno possibile loro per poi colpire sulle ripartenze, ci
siamo riusciti".
Peccato per il gol del 3-1, una piccola pecca.
"Sì, secondo me 3-0 è un risultato che suona diverso di parecchio dal
3-1. Peccato, se però continuiamo a costruire il nostro campionato come
oggi sarà un bel campionato".
Il mister aveva chiesto una crescita generale per la squadra. C'è stata?
"Non è facile, ci vuole tempo, si ottiene col lavoro di tutti i giorni e col miglioramento dell'amalgama".
Premiata ditta Guidetti - Pesaresi
Premiata
ditta Guidetti-Pesaresi. I due grigiorossi hanno segnato insieme,
esattamente come era successo al debutto in campionato a Sesto San
Giovanni. A questo punto Guidetti (alla prima doppietta in grigiorosso)
sale a quota 3 in classifica cannonieri mentre Pesaresi raggiunge quota
2. L'ultimo dei 6 gol grigiorossi in campionato porta la firma di
Graziani contro il Venezia. Di questi 6 gol 3 sono stati segnati su
palla inattiva. I gol subiti sono invece solo 2. La squadra resta
ovviamente imbattuta in campionato. Contro l'Hellas Verona debutto
stagionale per Vitofrancesco e da titolare per Temelin (titolare anche
a Ferrara nella gara sospesa). Da notare che Iaconi, con
intelligenza, sta alternando i suoi uomini tra campo e panchina e
tribuna. Contro il Verona in particolare a sedersi in tribuna è stato
Gherardi (le altre volte era toccato a Chomakov, Tacchinardi e Fietta).
Insomma turn-over per rendere tutti partecipi e tenere tutti sulla
corda.
Settimana senza soste, mercoledì recupero
La
settimana che va a iniziare non concederà soste ai grigiorossi.
Mercoledì infatti alle 18 la squadra giocherà il recupero di Ferrara
con la Spal (in diretta televisiva su Rai Sport Più). Di conseguenza
gli allenamenti riprendono immediatamente lunedì e martedì sarà già
l'ora della rifinitura.
Dopo la Spal domenica prossima la Cremonese giocherà ancora allo "Zini" contro il PortogruaroSummaga.
Sfiorato
il caos: fanno entrare in ritardo gli ultras veronesi che per poco non
l'hanno vinta . Sull'altro fronte pronti a rispondere. Si poteva
gestire il tifo pericoloso molto meglio

I tifosi del Verona riportati nel loro... stallo. Alcuni fanno il saluto romano (foto Mauro Gaimarri)
Da
molti giorni il nostro giornale pubblicava che la partita Cremonese -
Verona era a rischio per la questione dei biglietti. Troppo pochi per
soddisfare la richiesta dei tifosi scaligeri. E oltre tutto in qualche
rivendita si erano fatti dei pasticci. L'addetto stampa della Cremonese
ha riferito che la Cremonese si era detta disposta a inviare un maggior
numero di biglietti a Verona. Naturalmente per la tribuna, considerato
che il numero di posti nella curva riservato agli ospiti è obbligato.
La questura di Cremona avrebbe negato questa opportunità, dicendo che
il problema era affar suo.
Alla
fine non è successo nulla di grave, ma si è sfiorato il peggio. Perché
i tifosi senza biglietto sono arrivati ed hanno preteso di entrare. Con
il biglietto o no. Ed hanno cominciato a rumoreggiare all'esterno dello
stadio. Finché sarebbe stato autorizzato quel che era stato in
precedenza negato. Ovvero sono stati venduti i biglietti per la tribuna
centrale, a partita abbondantamente iniziata, da circa mezz'ora. I
tifosi veronesi sono entrati furenti ed hanno cercato di sfondare il
passaggio verso la tribuna. Dalla parte opposta si sono mobilitati gli
ultras grigiorossi per reggere lo scontro. La polizia ha messo gli
elmetti, rendendosi conto con discreto ritardo del pasticciaccio brutto
che stava per degradare in disordini e con non poco sforzo ha
ricacciato i tifosi veronesi nella tribunetta all'ingresso di via
Persico. Meno male, tutto è bene quel che finisce bene. Ma questo tutto
si sarebbe potuto evitare e l'inizio di guerriglia nello stadio di cui
si erano appena esaltate le condizioni di sicurezza, non è stato un bel
vedere specialmente per famiglie e bambini. Ha retto invece il sistema
di ingresso presentato la settimana scorsa, del quale riferiamo qui
sotto. Ma che uno stadio debba essere governata come il carcere di
Alcatras è umiliante, il sintomo grave di una società malata.
Lo stadio Zini è più sicuro e a norma

Ecco il calcio del terzo millennio. Allo stadio ci sono anche le celle. Naturalmente con servizi diversi per uomini e donne.

Il titolare di Disaitalia Enrico Baldocchi mostra i monitor per il controllo dello stadio e della vie circostanti
foto e testo di Umberto Onofri
Lo " Zini " dopo un importante restauro che lo ha reso più bello, è
diventato anche più sicuro e a norma. Lo abbiamo appreso nella
conferenza stampa organizzata dall U.S. Cremonese nella sede
grigiorossa. Con il DG Sandro Turotti e l'addetto stampa Cristina
Coppola a fare gli onori di casa, erano presenti il vicesindaco Luigi
Baldani e il titolare della Disaitalia srl Enrico Baldocchi.
Il
DG Turotti ha ringraziato, rivolgendosi a Baldani, il Comune di Cremona
per la collaborazione ricevuta per evitare che allo " Zini " dopo il
Decreto Amato si dovesse giocare a porte chiuse. Parole di elogio anche
per la Disaitalia in anticipo di una settimana nella consegna dei
lavori. Turotti ha evidenziato l'importanza di acquistare i
biglietti negli appositi punti vendita che verranno diffusi non solo a
Cremona.
Baldani,
ricambiando i ringraziamenti di Turotti, ha evidenziato che, dal giugno
2007, è stato avviato il processo per la messa a norma dello stadio
che, ora e secondo l'Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni
sportive, è uno dei più sicuri in Italia. " tra il Comune e la U.S.
Cremonese " ha affermato il vicesindaco," c'è stata una collaborazione
straordinaria". Abbiamo finanziato gli interventi a beneficio della
loro minor durata".
Baldani ha anche
sottolineato che la sicurezza è totale dentro e fuori dallo stadio che
ora può contenere 20.034 spettatori. " Oltre ai lavori allo " Zini " ha
proseguito Baldani " abbiamo finanziato quelli per la Palestra
Spettacolo, del Cambonino divenuta il terzo Palazzetto cittadino e il
campo di calcio di Cavatigozzi".
Ha preso
poi la parola Enrico Baldocchi titolare della Disaitalia ditta di
Cremona che, dal 1978, si occupa di sicurezza in ambito edile,
commerciale e abitativo. La Disaitalia ha installato allo " Zini " 22
tornelli e 18 telecamere ad alta defnizione. Le telecamere che hanno un
campo d'azione di 360 gradi e riprendono, anche nei minimi particolari,
fino a 250 metri.
La regìa, situata nel
palco sopra gli spettatori della tribuna centrale, invia le immagini
alla postazione di polizia costruita recentemente di fianco all'entrata
di Via Persico. Qui gli addetti, su due schermi da 44 pollici, possono
controllare , in contatto costante con la Questura gli eventuali
facinorosi.
In caso di disordini i
teppisti vengono rinchiusi in due celle, riservate a uomini e donne,
ricavate nella biglietteria a sinistra della curva Nord. Segue
l'eventuale trasferimento in Questura e, se necessario, in carcere.
Inoltre sono state raddoppiate le barriere fra curve e distinti per
rendere impossibile scontri fisici fra gli occupanti. Noi che abbiamo
visto il calcio dagli anni sessanta consideriamo queste misure di
sicurezza più che necessarie visti i tempi che corrono ma abbiamo
avuto, nella visita allo stadio, l'impressione di respirare aria da
Alcatraz.
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