1 settembre 2008
Taranto, falsa partenza
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di Redazione (31-8-2008)
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Ridateci Cingolana, Massafra e Ostuni…
Dopo la sconfitta interna contro il Bassano all’esordio in Coppa, il
Taranto regala il bis ed esce sconfitto dallo Iacovone anche
nell’esordio in campionato.
Due partite ufficiali, due sconfitte casalinghe. Sempre in vantaggio,
il Taranto si fa rimontare e rimedia solo polvere. Peggio di così la
stagione non poteva iniziare.
Solo il Sig. Blasi può pensare che questa squadra sia più forte della
scorsa stagione. Tutti gli altri sono convinti del contrario. Da tempo
IACOVONE SPOGLIO
Iacovone spoglio sia dentro che fuori. Solita tribuna Vip affollata di
“autorità” ma fuori solo Polizia a prendere il sole: i tifosi sono
rimasti a casa o andati al mare. Non che le porte aperte avessero
portato chissà quanta altra gente… le porte chiuse possono solo
rimandare il verdetto (amaro) che i tifosi del Taranto danno alla
gestione del Sig. Blasi.
In Curva uno striscione dedicato alla memoria di un guerriero scomparso
a soli 44 anni: in settimana, alla Salinella, ci sono stati i funerali
di Mauro con tante corone e fiori rossoblu. Un saluto anche da noi
Supporters.
Iacovone inespugnato la scorsa stagione, Iacovone violato già due volte
in due settimane in questa. E’ tempo di austerità: il piccio del
presidente porta a queste situazioni. Tappiamoci il naso e andiamo
avanti.
VIGILIA ANOMALA
Nei giorni scorsi parlavamo di scoglionamento. Non a caso.
In città l’evento non esisteva. Prima partita con tanta pubblicità sui
giornali locali della nuova emittente esclusivista (Radio Manbassa) in
accoppiata con Tele Rama.
Iniziano i collegamenti: BS inizia in discreto anticipo la diretta
dallo Iacovone con Carrieri e Creti in conduzione e Giancane a
saltellare tra un Vip e l’altro.
La troupe di Studio 100 è relegata verso la Curva Sud con una
sistemazione evidentemente di fortuna lontana dalla “zona stanmpa” e
Gianni Sebastio, orfano della radiocronaca, lamenterà del trattamento.
Ma la vera novità è la radiocronaca: dopo 25 anni ininterrotti bisogna
spostarsi dai 99.2oo Mhz di Publiradio per rintracciare la frequenza di
Radio Manbassa. Al microfono due giovani cronisti che pagano lo scotto
dell’emozione.
VIGILIA ANOMALA ANCHE IN SEDE
Noi Supporters ci raduneremo in sede. La radiocronaca consente a tutti
di immaginare ciò che avviene sul rettangolo verde. Ci si esalta al gol
di Dionigi su penalty, si stappa una bottiglia al rigore fallito dalle
vespe, si impreca per la traversa di Pastore, si bestemmia la gol del
pari campano, si scomodano tutti i santi in paradiso per la beffa
arrivata nel finale da parte di un tarantino.
Il tutto mentre il pollice verde del gruppo innaffia le piante, il
reparto “stricature & affini” sbrina il frigo e tutti gli altri a
commentare ciò che si riesce a capire dalla radio.
Inutile rimarcare la delusione: nemmeno il cornetto rosso posto sulla
targhetta riesce a portare quel briciolo di fortuna che serve a Mister
Dellisanti e ai suoi uomini.
Giusto per non perdere lo smalto dei tempi migliori, decidiamo di
fotografarci col lo striscione di contestazione: un messaggio forte ed
inequivocabile che va rimarcato.
LA STAGIONE INIZIA MALE
Il Taranto esce sconfitto. Domenica si va a Foligno (che ha espugnato
Pagani) forse con qualche elemento in più. Nell’aura negativa di questo
caldo 31 agosto da considerare la perdita delle tv della sede che è
finita in maniera assurda sul ginocchio malandato di Gianluca.
Ovviamente la nostra preoccupazione è tutta rivolta alla tv… Gianluca è
tuest!!!! domenica chi di noi non andrà a Foligno vorrà vedersi la
partita in sede: altra annata, altre spese, soddisfazioni ancora
latitanti. Siamo in austerità: l’ha deciso il Sig.Blasi.
Visita la galleria fotografica a cura di Giuann Ferragosto |
Taranto - Juve Stabia 1-2 Taranto:
Nordi, D’Alterio, Migliaccio, Pastore, Prosperi; Cazzola, Giorgino,
Shala, Carrozza (22’ st Pagliuca); Dionigi, Marolda (22’ st Barrotti).
A disp.: Barasso, Di Bari, Sciaudone, Selvaggi, Di Lonardo. All.:
Dellisanti. Juve Stabia:
Brunner, Ferrara, Maury, Gritti, Radi; Ametrano (48’ st Marino),
Monticciolo, De Rosa; Artistico, Morello (18’ st Peluso), Rastelli (40’
st D’Ambrosio). A disp.: Dellacorte, Correale, Barbosa, Marano. All.:
Costantini. Arbitro: Pecorelli di Arezzo (ass.: Longo di Paola e Bisceglia di Crotone) Reti: 37’ pt Dionigi (rig.), 45’ pt Radi, 46’ st Peluso Note - Partita
giocata a porte chiuse. Ammoniti: al 1’ pt Prosperi per gioco falloso,
al 28’ pt Gritti per condotta scorretta, al 36’ pt Ferrara per gioco
falloso, al 37’ Dionigi per essersi tolto la maglietta dopo il gol, al
39’ D’Alterio per gioco falloso, al 3’ st Monticciolo per gioco
falloso, 19’ st Shala per gioco falloso, al 33’ st Ametrano per gioco
falloso. Corner: 10-2 (8-0). Recuperi: 2’ pt e 5’.
Esordio
con sconfitta per il Taranto di mister Dellisanti, ma è un risultato
che non rispecchia appieno i valori mostrati in campo: più che altro ai
rossoblù si può imputare di non aver disputato un secondo tempo sui
livelli del primo, in cui erano anche andati in vantaggio con un rigore
di Dionigi. E’ parsa una squadra che poteva portare la prima vittoria
stagionale, ma la Juve Stabia è stata molto più accorta e cinica (anche
se a sua volta ha sbagliato un rigore) ma soprattutto ha disputato una
ripresa in maniera più organizzata e decisa ed ha colpito proprio negli
ultimi minuti. Taranto sfortunato anche, ma non da disprezzare: anzi,
si temeva qualcosa in meno, ma il risultato non gli è stato amico, è
solo in questo la differenza, ma è la sostanza. Il Taranto cerca
di vivacizzare subito la gara ed al 6’ ha già battuto quattro calci
d’angolo, ma non li riesce a sfruttare. Al 10’ Marolda pesca bene
Carrozza a pochi passi dalla porta, ma è fuorigioco. I rossoblù
replicano così ad un paio di sortite della Juve Stabia (una in piena
area fermata in offside) e sembrano essere in palla. Dionigi esce in
barella e si teme il peggio, ma per fortuna continua di buona lena. La
squadra di Dellisanti è col preannunciato 4-4-2, ma con la novità
Carrozza sulla fascia sinistra: non c’è Pagliuca, che è in panchina, ed
al centro si piazza Shala. La formazione campana è invece schierata col
4-3-3. I padroni di casa in più di qualche circostanza mettono
alle strette gli avversari, sono lontani dalle versioni delle
amichevoli che avevano fatto preoccupare un po’, comunque non si
rendono particolarmente pericolosi. Anzi la prima vera occasione da
rete è per le “vespe” al 26’: Ametrano crossa in area ed il pallone
perviene al solissimo Morello che stoppa bene e spara di sinistro
appena sopra la traversa. Subito le repliche del Taranto: prima
Giorgino mette fuori di testa da posizione ravvicinata ma angolata un
cross di Cazzola, poi Dionigi costringe Brunner ad inarcarsi con un
collopiede insidiosissimo, deviando in angolo, poi ancora l’estremo
campano deve respingere di pugni un bel destro teso di Cazzola. Il
risultato si schioda col gol del Taranto: al 36’ Giorgino lancia
Carrozza in area che cerca di stoppare di petto o deviare di testa, ma
Ferrara lo travolge. Pecorelli decreta il rigore tra le proteste degli
avversari, ma Dionigi segna angolando e colpendo il palo. Appena il
tempo di tornare in campo ed il Taranto subisce un rigore: D’Alterio
atterra in area De Rosa che stava scendendo, ma Morello dal dischetto
spara alto. E l’undici di Dellisanti prova a raddoppiare: al 42’
Cazzola crossa teso in area dalla destra e Monticciolo devia in angolo
rischiando l’autogol. Al 44’ Pastore calcia una punizione dalla
sinistra dell’area e centra in pieno sulla traversa. E’ più preciso
Radi dopo un minuto che dal limite dell’area e di sinistro, scavalca la
barriera sorprendendo Nordi sull’altro palo. Il Taranto va
vicinissimo alla seconda rete ad inizio ripresa: al 3’ Pastore batte
una punizione lunga in area, Migliaccio tutto solo ed a pochi metri
impatta bene di testa, ma Brunner si oppone proprio sulla linea in
tuffo e Marolda non arriva in tempo sulla respinta. Al 9’ Prosperi
lancia lungo Marolda, ma il bel sinistro aereo va fuori. Dopo un minuto
ancora l’ex tramano si presenta in piena area dopo una discesa (lo
aveva lanciato Cazzola che aveva rubato palla) ma il tiro è fiacco. Al
12’ splendida azione del Taranto: Prosperi blocca con classe un’azione
della Juve Stabia e dopo dei rapidi passaggi Shala lancia Dionigi, il
quale raccoglie, si accentra e lascia partire un insidioso destro che
lambisce il palo. I campani non si lasciano chiudere, attaccano
anche con un certo ordine ed al 23’ Artistico impensierisce Nordi (che
respinge in angolo) dopo un’azione controllata male in area dalla
difesa rossoblù. Al 20’ Cazzola al limite serve di fino Dionigi che si
libera bene in area con un bel dribbling, lì vicino c’è Barrotti che
tira prontamente, ma un difensore ribatte. Al 32’ Radi ci prova ancora
su punizione: calcia dai pressi della bandierina e sembra intenzionato
a crossare, poi tira in porta ed in extremis Nordi sventa. Poi ancora
gli avversari si fanno vedere un paio di volte in area jonica ed
abbastanza pericolosamente. Al 42’ il Taranto va di nuovo vicino
al raddoppio: Cazzola batte un angolo a scendere e Brunner respinge,
oltre l’area attende Pagliuca che spara in porta, ma la sfera giunge
sui piedi di Barrotti che tira prontamente, con la difesa avversaria
che respinge. Dopo un minuto è Pastore che tenta la via del gol con una
punizione delle sue, però Brunner respinge di pugni. Il Taranto sembra
finire in crescendo, ma subisce la beffa: Peluso scende bene in area,
crossa rasoterra, ma la difesa rossoblù interviene male e l’attaccante
campano si riappropria della sfera, stoppa e trafigge tutto solo Nordi.
Pagliuca sta per rimediare con un tiro da lontano (Brunner mette in
angolo con le dita), ma è tutto inutile.
Carlo Greco
Luigi Blasi: «Comunque il Taranto c'era»
Di fronte ad
una rete segnata e con un po’ di fortuna negli ultimi minuti non si
scompone, anche se ha comportato l’esordio amaro del Taranto in Prima
Divisione: c’era tutto sommato dell’ottimismo, ma non cambia nulla,
anche perché il Taranto è sembrato una spanna in su a quello un po’
macchinoso e poco sciolto che si è potuto vedere nelle prove di inizio
stagione e nella partita persa in casa con la Virtus Bassano in Tim
Cup. Ma ora c’è il campionato. Luigi Blasi fa buon viso a cattivo gioco
ed al termine guarda al bicchiere mezzo pieno. «Per me è una sconfitta
ingiusta - esordisce in sala stampa - ma devo anche ammettere che la
Juve Stabia ha costruito la gara per vincere. Noi però l’abbiamo
giocata e loro se la sono aggiudicata con sole due-tre occasioni. Direi
che il Taranto abbia giocato un grande primo tempo, è andato meno bene
nel secondo, ma sono dell’opinione che il Taranto c’era: ha avuto un
calo fisico ed una disattenzione ha permesso ai campani di conquistare
l’intera posta in palio, bravi loro a segnare ed a vincere la partita.
Non mi preoccupo: è la prima gara di campionato e credo si siano fatti
sentire i carichi di lavoro effettuati in ritiro, con i giocatori che
sentono ancora un mese di fatica. Ma è mancata un po’ di lucidità,
c’era un po’ di stanchezza: a loro è andata meglio, ma io nel primo
tempo ho visto un Taranto brillante e che si è espresso bene, però in
campo ci sono anche gli avversari. Abbiamo sbagliato più di qualche
palla gol, ma ritengo che lavorando sodo e rinforzando la squadra
sicuramente in futuro andrà meglio». E l’attenzione si sposta
quindi sul calcio mercato: c’è un’ultima giornata per mettere a segno
qualche operazione ed il presidente rossoblù promette qualcosa.
Probabile che si concluda per un centrocampista esterno ed il nome più
probabile è quello di Fabio Visone, un acquisto che si potrebbe dare
per certo, ma anche per un altro attaccante, mentre non sono escluse
delle operazioni in uscita. «Andiamo a Milano ed abbiamo a disposizione
12-13 ore per fare degli acquisti, magari alcuni che non avevamo in
mente e che lì si proporranno e che poi potremo anche concludere. Se
capita l’occasione giusta, cercheremo di non farcela scappare, ma tutti
andranno a Milano con l’intento di fare qualche colpo». Poi torna sulla
partita contro la Juve Stabia e ci tiene a sottolineare che il Taranto
non gli è dispiaciuto. «A parte il risultato, che è il solo dato
negativo, ho visto una squadra che ha costruito del gioco e che poi è
calata fisicamente nella ripresa. Ricordo che nello scorso campionato
nella prima giornata si giocò una partita disastrosa contro il Perugia
e se dovessi fare un confronto sul piano atletico, sembrerebbe che il
Taranto di questo campionato sia già alla quarta o alla quinta
giornata. Inutile secondo me fare pronostici sul torneo che è appena
iniziato: da qui fino alla fine possono accadere tante cose che non si
possono prevedere, quindi le tabelle che si leggono su alcuni giornali
non sono particolarmente significative, possono essere sovvertite da
avvenimenti ed incognite. Vedete che è successo con la Juve Stabia? Si
è perso per un rimpallo e probabilmente un pareggio sarebbe stato il
risultato più giusto».
Dellisanti: «Il Taranto ha ampi margini di miglioramento»
Si deve attendere: la prestazione del Taranto non è stata ottima, ma
certamente è stata la migliore che potesse offrire. Il campionato è
appena iniziato e non è il caso di fare un dramma per questa sconfitta,
ma vedremo che riuscirà a fare nelle prossime giornate: non si può
essere ancora al top a fine agosto, però la Juve Stabia dal punto di
vista atletico stava meglio, anche se non si deve dimenticare che i
rossoblù nello scorso torneo da questo punto di vista nel finale ha
bruciato tutti. Sotto il profilo tattico è sembrato anche ben messo:
non ha commesso grossi errori (se non nel gol definitivo degli
avversari) ed anche in fase di possesso si sono registrati dei
progressi. Il tecnico dei rossoblù scruta gli aspetti positivi della
sconfitta e ne trova, perché la squadra per ampi frangenti si è
disimpegnata abbastanza bene. «Nel primo tempo mi è sembrata una buona
partita - ha affermato alla fine - ed i giocatori hanno creato delle
situazioni per mettere in difficoltà gli avversari, poi ne hanno avute
anche per porre la gara definitivamente in nostro favore. Io credo che
il Taranto possa ancora migliorare, perché di questa gara con la Juve
Stabia è deludente solo il risultato e secondo me può dare delle belle
soddisfazioni: se guardo a quello che ha espresso nel primo tempo posso
stare abbastanza tranquillo. E dai giocatori non mi attendevo più di
quello che hanno fatto: Cazzola e Carrozza sono andati bene sulle
fasce, ma è difficile salire e scendere per tutta la partita, hanno
fatto quello che era nelle loro possibilità. Anche Shala è andato
benissimo e può essere impiegato sulla sinistra da esterno, se vogliamo
parlare dei singoli, ma secondo me il Taranto ha giostrato bene
nell’arco dei primi 45’ e per 15-20’ della ripresa: ho intravisto dei
momenti positivi e delle situazioni favorevoli. Per la Juve Stabia era
molto più facile giocare, ma noi dovevamo essere più cinici e sfruttare
quelle occasioni per raddoppiare, è mancato il secondo gol, però
consideriamo che la squadra attualmente non può essere al 100%».
Ma mister Dellisanti guarda anche agli avversari. Che con buona
scaltrezza si sono impossessati della partita proprio nei momenti
finali, quando il Taranto stava operando del pressing ed aveva avuto
anche un paio di occasioni per riportarsi in vantaggio. Un colpo a
freddo delle “vespe” a cui era difficile rimediare in poco tempo. «La
Juve Stabia ha vinto con una rete che definirei fortunata, più che un
movimento sbagliato della nostra difesa, è stato un rimpallo che si è
risolto a loro favore. Questa gara è stata la fotocopia di quella di
Tim Cup con il Bassano: non abbiamo concretizzato al massimo, poi gli
avversari si sono ripresi ed hanno messo le mani sul risultato. Sono
tranquillo lo stesso: ho visto un bel Taranto, ma deve capitalizzare
meglio le occasioni, dacché abbiamo avuto sei-sette chance alla nostra
portata. E credo che se ci fosse stato il pubblico, che è un valore
aggiunto, ci avrebbe aiutato e ci avrebbe dato la carica per sopperire
alle lacune. Ma è un danno fatto al Taranto, quello di giocare a porte
chiuse, sia in termini economici perché la società ne risente, sia per
la squadra che non può usufruire del suo appoggio ed invece ne risente
dal punto di vista psicologico. Se il valore del Taranto è questo,
credo che il Taranto in questa stagione possa giocarsela con chiunque:
siamo in difficoltà, però col tempo ci possiamo rimettere in
carreggiata. La Juve Stabia è un’ottima squadra e ciò può dare l’idea
sul tipo di campionato che affronteremo»
I giocatori: «Non siamo al top, un calo nella ripresa»
Era andato sull’1-0 grazie ad un rigore, che legittimava una leggera
supremazia del Taranto sulla Juve Stabia, la quale a sua volta ne ha
avuto uno a disposizione dopo un minuto. Sarebbe stato pari e patta, ma
Morello lo ha scaraventato fuori: due rigori non evidentissimi, ma
Pecorelli di Arezzo li ha dati entrambi o per compensare, o per non
concedere alcun privilegio. La Juve Stabia al termine del primo tempo è
comunque arrivato al pareggio con una punizione precisa di Radi, poi
negli ultimi giri di lancetta la doccia fredda con il gol del tarantino
Peluso: hanno pescato il jolly proprio in extremis, con un’azione che
poteva essere controllata meglio. Ma negli spogliatoi i giocatori non
sembrano affatto demoralizzati: autore del gol del vantaggio Dionigi,
su rigore. «Sì, ho segnato il penalty ed ho avuto altre occasioni, ma
secondo me la squadra ha interpretato bene la partita per 60’ ed è
questo l’aspetto in cui migliorare. Siamo ancora alla prima giornata,
non si può andare benissimo. L’intesa con Marolda va bene: ha
caratteristiche differenti dalle mie e ci completiamo bene, ma avremo
il tempo per conoscerci meglio. Anche lo scorso anno ho segnato il
primo gol in campionato con la Sambendettese, ma questa volta non è
servito per ottenere la vittoria: ci saranno altre occasioni, ma per me
era la seconda gara che giocavo dopo l’infortunio al crociato, per cui
dopo un periodo molto travagliato della mia carriera posso essere in un
certo senso soddisfatto. E non sono vere quelle voci che mi dicono
partente per Modena: ho già smentito, forse sono nate perché sono nato
lì e sono cresciuto tra i gialloblù, ma sono voci che forse provengono
dall’Emilia. Mi dispiace infine che si sia giocato senza pubblico:
credo che con i tifosi avremmo vinto facilmente una partita da noi ben
giocata». Shala trae delle considerazioni positive. «Sono contento
della mia prova, ma resta ovviamente il rammarico per non aver vinto.
Sono da una decina di giorni qui e l’intesa con i compagni va
migliorando, però credo che possa ancora far meglio in futuro se ogni
giorno ed ogni domenica si dà il massimo. Così il Taranto potrà dire la
sua: gli errori di questa partita li valuteremo in settimana, però nel
fare un’analisi della sconfitta con la Juve Stabia direi che noi siamo
stati bravi nel primo tempo e loro nel secondo, anche se nella prima
parte della gara gli avversari non hanno fatto un tiro in porta. Sì, ho
giocato a centrocampo da centrale, si prevedeva invece che fossi
impiegato a sinistra, ma per me non è un problema: sono a completa
disposizione del mister e se decide di farmi scendere in campo,
cercherò di farmi trovare pronto comunque: per la squadra questo ed
altro». In sala stampa c’è il tempo per presentare l’ultimo
acquisto, Salvatore Caturano, giovane promettente attaccante
proveniente dall’Empoli. Che prima si sofferma sulla gara che ha visto
in tribuna. «Mi è parso un grande Taranto, solo il risultato è
negativo, ma sono dell’avviso che con questa squadra si possa arrivare
in alto. Ci sono anche giocatori dal passato prestigioso: Dionigi lo
vedevo giocare ed ora sono con lui in squadra, è una grande emozione.
So che il pubblico di questa città è esigente: sono qui per fare bene e
sono a disposizione di mister Dellisanti. Fa giocare con il 4-4-2 e
ritengo possa adeguarmi bene, sia con il modulo che nell’intesa coi
compagni di reparto e con il resto della squadra. No, non mi spaventa
giocare in Prima Divisione: non ho paura e poi ho fatto questa scelta
in maniera consapevole, spinto dalla serietà che ha mostrato di avere
la società rossoblù. Taranto ha un pubblico stupendo e l’ho visto in
tivù in alcune partite: anche questo ha influito nella mia decisione e
sono arrivato qui per fare bene e dare una mano alla squadra». Ma su
Caturano c’era un piccolo giallo: era stato ufficializzato dal Taranto,
ma sabato aveva giocato tra le fila dell’Empoli nella gara di B contro
il Brescia. Nessun mistero e tutto è stato spiegato: il contratto sarà
depositato lunedì e nel frattempo, poiché era ancora tesserato coi
biancazzurri toscani, aveva tutta la possibilità di scendere in campo.
Ora invece è a disposizione del Taranto http://www.tarantosport.net/
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