Tragedia, dramma, suicidio sventato oppure fantascienza? Fate vobis e pensatela come meglio credete, perchè la sostanza non cambia. Il
4-4 che
Legnano e Padova hanno maturato al termine dei primi 90 minuti di
campionato è a dir poco spettacolare, ma sconcertante nell’andamento e
nella dinamica di un match che fa gioire i biancoscudati per il punto
strappato in extremis, ma nell’amarezza di una vittoria gettata alle
ortiche dopo aver dominato i padroni di casa nella prima frazione,
portandosi addirittura sul 3-1.
Andiamo con ordine, nel marasma
della prima di campionato. Il Padova è sceso in campo con la formazione
annunciata alla vigilia: Baccolo, al fianco di Pederzoli, con Crovari
lungo la linea mediana, mentre per Falsini è stato esordio dal primo
minuto. Confermato anche l’assetto offensivo, con Baù e Rabito a
svariare lungo le corsie laterali dando manforte a bomber Varricchio.
Dopo
un minuto, il Padova è già avanti di uno. Crovari lancia a tagliare
l’area per Rabito, che viene steso da un disattento Enow e per Donati
non c’è dubbio: calcio di rigore in favore dei biancoscudati. Lo stesso
Rabito, dal dischetto, è determinato e per Ioime non resta che raccogliere la sfera terminata nel sacco.
Dura appena cinque giri di lancette, tuttavia, la gioia biancoscudata; è sufficiente che
Nizzetto acceleri
sulla mancina, in sovrapposizione, per mandare in ambasce Petrassi e
Faisca che probabilmente ostacolano l’incerta uscita di Facchin (con
palla finita addosso a Faisca stesso), utile a consegnare il pareggio
ai padroni di casa.
E’ la sagra delle indecisioni, al “Mari”.
Attorno all’11’ potrebbe approfittarne Varricchio, che ruba la sfera ad
un difensore ma perde il tempo per la conclusione col destro appena
dentro l’area di rigore. Al 17’, la seconda fiammata. Il Padova ragiona
e fa girare la sfera, aprendo per l’accorrente
Baù che dalla destra mette al centro un cross preciso per il tocco di
Rabito che col sinistro sigla il nuovo vantaggio e la doppietta personale. Due a uno e palla.
La
retroguardia di casa fatica oltre modo a contenere le folate degli
esterni biancoscudati. Al 22’ un’altra iniziativa di Baù si conclude
con un traversone pericoloso, che l’estremo di casa lascia sfilare
mettendo a serio rischio la propria porta. Nuova azione con i lilla
protagonisti al 25’, con un tiro impreovviso di Lanteri, che scalda le
mani a Facchin dai 20 metri. L’estremo patavino è protagonista di un
match assolutamente sottotono, andando in difficoltà anche nel più
semplice controllo della sfera.
La gara dell’incerto Enow dura lo
spazio di 28 minuti, per altro. Al suo posto, Lombardo getta nella
mischia il suo omonimo, classe 1985. Al Legnano serve una scossa, ma i
padroni di casa capitolano nuovamente al 30’, con la
terza marcatura personale di Rabito,
che passeggia a centro area saltando il diretto avversario su lancio di
Pederzoli, prima di trafiggere Ioime per la terza volta.
Fine delle trasmissioni?
Non proprio, perché al 39’ (dopo una bella conclusione di Varricchio
deviata in corner da Ioime), il Legnano può beneficiare di un tiro dal
dischetto, provocato da una (tragi)comica situazione difensiva con
Facchin protagonista. Una clamorosa indecisione della retroguardia
biancoscudata favorisce Lombardo, che frana a terra steso da Facchin.
Lanteri dagli
undici metri è implacabile: 2-3. La risposta del Padova arriva al 42’,
con un salvataggio miracoloso di Ioime su ennesimo tentativo di Rabito,
vicino al poker personale su traversone di Baù dalla destra.
La
ripresa. Al 7’, è di nuovo doccia fredda per i biancoscudati. Altra
dormita difensiva per un Padova assolutamente irriconoscibile: Virdis
sfugge a Petrassi sulla sinistra, mettendo al centro, dove Falsini
dimentica
Nizzetto, che batte di testa Facchin. Tutto
da rifare per gli uomini di Sabatini, che appaiono però frastornati
dopo il 3-3 siglato dai lilla.
Il Padova reagisce, con Baù che all’
11’ ci prova con una violenta botta di destro che Ioime devia
miracolosamente in angolo. Nulla di fatto anche dagli sviluppi del
corner, dove lo stesso numero uno lilla nega la deviazione vincente a
Cotroneo.
Il Legnano potrebbe sfondare ancora, ma prima Faisca, poi
Cotroneo salvano la baracca. Una nuova variazione sul copione arriva al
minuto 32, quando il direttore di gara lamenta un fastidio alla
caviglia: gioco fermo, Sabatini ne approfitta per cambiare le carte;
dentro Bianchi in luogo di Petrassi.
C’è da mettersi le mani nei capelli, al 36’, quando
Virdis semina il panico in area biancoscudata, anestetizzando un
Cotroneo irriconoscibile
e mettendo la sfera alle spalle di Facchin con un destro troppo
semplice per essere vero. Il Legnano va sul 4-3 e per i biancoscudati è
davvero notte fonda.
Sabatini,
incredulo, getta nella mischia anche Gasparello, in luogo di Pederzoli,
nel tentativo di raddrizzare una gara irreale.
Santo Massimiliano.
Tocca a Varricchio raddrizzare il match quasi in extremis.Il Padova,
disperatamente in avanti nel finale, pareggia al 42’. Baù piega le mani
a Ioime su punizione e per l’airone è un gioco da ragazzi mettere
dentro la porta sguarnita.
Nella tragicomica giornata di Legnano,
manca soltanto un nuovo infortunio al direttore di gara, che al 45’ si
accascia nuovamente al suolo attendendo l’intervento addirittura della
barella, fortunatamente scongiurato. Si prosegue per 6 minuti oltre il
90’, quindi le coronarie dei presenti al “Mari” possono tornare a
lavorare in tranquillità. Il rischio d’infarto, però, è stato più che
concreto.
Il tabellino
Legnano (4-4-2):
Ioime; Enow (Lombardo dal 28’ p.t.), Bertoli, Battaglia, Cilona;
Maggioni, Chiazzolino, Morandi (Rodriguez dal m21’ s.t.), Nizzetto;
Lanteri, Virdis (Marietti dal 41’ s.t.). (In panchina: Mandelli,
Zucchetti, Fioroni, Zaninetti, Lombardo). All.: Attilio Lombardo
Padova (4-3-3):
Facchin; Petrassi (Bianchi dal 35’ s.t.), Cotroneo, Faisca, Falsini;
Baccolo (Campanholi dal 21’ s.t.), Pederzoli (Gasparello dal 39’ s.t.),
Crovari; Baù, Varricchio, Rabito. (In panchina: Niero, Giovannini,
Filippini, Di Nardo). All.: Carlo Sabatini
Arbitro: Donati di Ravenna (Giolo – Sotgiu)
Marcatori:
Rabito (P) (Rig.) al 2’ p.t., Faisca (Aut.) (L) al 7’ p.t., Rabito (P)
al 17’ p.t., Rabito (P) al 30’ p.t., Lanteri (L) al 40’ p.t., Nizzetto
(L) al 7’ s.t., Virdis (L) al 36’ s.t., Varricchio (P) al 42’ s.t.
Ammoniti: Battaglia (L), Facchin (P), Pederzoli (P), Maggioni (L), Chiazzolino (L), Virdis (L)
Note:
Giornata di fine estate con cielo velato e caldo afoso complice
l’elevato tasso di umidità. Terreno di gioco non in perfette
condizioni. Spettatori 1.186 circa. Calci d’angolo: 8-4 per il Legnano.
Recuperi: 1’ p.t., 6’ s.t..
Marco Lorenzi –
marco.lorenzi@biancoscudati.net