L’Inter
di Moratti passa dal 10% delle quote al 40%. Una boccata di ossigeno
per l’azionariato popolare, “Lo Spezia siamo noi”. Ma in soccorso degli
“Aquilotti” stanno giungendo proposte cittadine e dalla Lombardia.
Un’altra
società dal passato glorioso rischia di scomparire dal panorama
calcistico italiano. Si tratta dello Spezia, che di sicuro ha saputo
vivere i suoi 102 anni di storia con fierezza ed orgoglio. Allo stato
attuale però le cose sembrano aver preso una piega a dir poco
preoccupante. Una retrocessione, più o meno annunciata, i problemi
finanziari di una gestione scriteriata, una tifoseria arrabbiata, ma
non certo doma e inerte.
E’
proprio il popolo bianconero a scongiurare il fallimento con una
iniziativa da elogiare, e che da altre parti neanche lontane,
dovrebbero prendere ad esempio. L’iniziativa lanciata con l’azionariato
popolare con denominazione, “Lo Spezia siamo noi”, ha fatto si che la
squadra della città potesse ancora avere vita. Ora serve ben altro, a
fronte di una mancanza di circa 3 milioni di euro.
Ecco
quindi che scende in campo l’Inter del presidente Moratti, già
possessore del 10% delle quote, che decide di consolidare il rapporto
tra le parti, portando le quote al 40%. Ma non c’è solo l’Inter a
partecipare a questa gara contro il tempo. In città alcuni imprenditori
hanno dato il proprio consenso, con tanto di apertura di portafoglio.
E’
delle ultime ore la notizia che vedrebbe un imprenditore locale in
trattative per portare soldi liquidi nelle casse della società ligure.
Altri spiragli giungono dalla Lombardia, dove una piccola cordata di
imprenditori potrebbe entrare nelle quote societarie, portando contante
per circa 2 milioni di euro. Insomma, una vera e propria corsa per
salvare una società gloriosa come lo Spezia.
I
tifosi bianconeri, presi inizialmente dallo sconforto, stanno
lentamente ritrovando il sorriso. Lo spezia alla fine dovrebbe farcela
a presentare tutta la documentazione necessaria all’iscrizione del
prossimo, e nuovo, campionato di Prima Divisione. Siamo certi che
qualora mancasse qualche spicciolo (si fa per dire), il numero uno
della città ligure potrebbe intervenire in prima persona, per non
perdere quello che è un vero e proprio patrimonio della città. La
squadra di calcio, i propri colori. Un plauso ai tifosi spezzini, che
hanno dimostrato di amare oltremodo le proprie “maglie”, lottando in
prima persona al loro salvataggio.
Calciopress
sarà sempre dalla loro parte, come lo sarà con tutti quei tifosi pronti
a lottare affinché i propri colori continuino a sventolare negli stadi
italiani.
Ringraziamo inoltre Diego A. per la bella mail inviata alla Redazione.
Stefano Cordeschi – www.calciopress.net
http://www.calciopress.net/news/125/ARTICLE/4912/2008-06-20.html
spezia
calciopress
| inviato da
ipse dixit il 21/6/2008 alle 0:8 | |