31 maggio 2008
Il Verona ha vinto il campionato ma solo pernumero di biglietti venduti
Molto bene la Cremonese, quarta, 4000 spettatori in media

di Umberto Onofri
Il
Verona, che si è salvato ai playout dopo in campionato tribolatissimo
anche sul piano societario, è risultato la prima squadra del Girone A
per media spettatori e incassi. Dalla apposita statistica della Lega di
serie C si apprende che gli scaligeri, con 12.109 spettatori e 67.746
Euro di media-partita hanno vinto lo " scudetto " della passione per i
colori sociali. Teniamo
conto che il Verona è reduce da una retrocessione dalla serie B ai
playout con lo Spezia . Detto dei gialloblu continuiamo con il
neopromosso Sassuolo terzultimo con 1.388 spettatori e 14.718 Euro di
media-partita. Numeri che fanno meditare per gli oneri del Campionato
cadetto ma gli emiliani, nella MAPEI, hanno uno sponsor potente.
Ricordiamo
che le squadre iscritte sono 18 e ne approfittiamo per segnalare il
Monza fanalino di coda con 1.308 spettatori e 11.858 Euro di
media-partita.
Molto
bene la Cremonese quarta con 3.923 e 33.853 Euro media partita.
Notevole il suo balzo rispetto alla scorsa stagione quando la Società
grigiorossa finì solo decima : 1.727 spettatori e 12.599 Euro
media-partita. Più che triplicati gli abbonamenti : 2.095 contro i 631
dello scorso Campionato. Un risultato, oltre ai plyoff e alla stima
riacquistata nel mondo del calcio che può soltanto inorgoglire il
Presidente Arvedi e i suoi collaboratori. Per motivi di sintesi
abbiamo preso in esame i piazzamenti delle 3 squadre giunte ai playoff
: il Foggia è secondo con 5.457 spettatori e 56.812 Euro media-partita.
Ottavo il Foligno con 2.085 spettatori e 27.429 Euro media-gara. Solo
13° il Cittadella con 1.497 spettatori e 11.181 Euro media-partita.
I veneti hanno quasi raddoppiato gli abbonamenti passati dai 394 del
2006/07 ai 702 record assoluto. Cittadella conta circa 19.000 abitanti !
Nel girone A della Serie C2 troviamo il Pergocrema con 864 e 5.183 Euro
media-partita al 6° posto. Dodicesimo il Pizzighettone con 354 3.150
Euro media-partita. Guida Sassari Torres con 1665 e 13.215 Euro
media-partita. http://www.vascellocr.it/sport/incampo2.htm
|
|
31 maggio 2008
Galderisi-Foggia ultimo atto: «Idee diverse»
31/05/2008
Decisivo il ridimensionamento dei programmi. Moriero e Domenicali le alternative. Fusco d.s. Addio Galderisi. È questa la sintesi di una giornata lunga e nervosa in casa Foggia che, a meno di clamorosi capovolgimenti di Fronte ,
sancirà entro qualche giorno la chiusura della breve ma intensa
gestione del tecnico salernitano, protagonista di una straordinaria
rimonta playoff chiusa domenica a Cremona.
Ridimensionamento -
Difficile che la nottata abbia portato consiglio, né che le giornate a
seguire possano riavvicinare le parti, divise da una distanza che pare
incolmabile sui programmi della prossima stagione rossonera. Decisivo
il ridimensionamento stabilito dalla società, determinata a trasferire
una parte degli investimenti sul varo di un centro sportivo. Prima di
iniziare la lunga riunione di giovedì notte con i massimi dirigenti del
club di via Trieste , Galderisi non aveva nascosto il desiderio di restare: «Mi
piacerebbe riprendermi col Foggia quello che abbiamo lasciato a
Cremona. Esiste già una squadra valida, che per me dovrebbe costituire
una base importante per la prossima stagione. E non è detto che la
società debba spendere cifre folli per portare avanti il progetto.
Andare via? Oltre al Rimini (serie B, ndr), con cui i contatti si sono un po´ affievoliti, c´è qualche club di C1. Ma prima voglio parlare col Foggia». Ieri mattina, invece, Galderisi si è chiuso quasi a riccio: «Parlate con la società. Abbiamo idee diverse. Incontrerò di nuovo i dirigenti stasera (ieri sera, ndr), vedremo».
Garanzie -
L´aspetto decisivo alla base della separazione annunciata tra il Foggia
e Galderisi sta nelle garanzie richieste dal tecnico. Inoltre, la mezza
rivoluzione dell´organico che la società si appresta a compiere: una
decina di giocatori a scadenza di contratto, tra i quali elementi
cardine come Ignoffo, Mora e Biancone, saranno lasciati liberi dal
club. Ieri sera, dopo una convulsa riunione di quattro ore in sede, il
presidente Capobianco è andato via scuro in volto: «Non ho nulla da dichiarare». Più disponibile il vicepresidente Bonassisa: «Incontreremo
tra poco Galderisi in una cena sociale, gli proporremo il rinnovo.
Inoltre la società proporrà il ruolo di d.s. all´agente di calciatori
Filippo Fusco (già consulente di mercato dei rossoneri, ndr) e
avvierà un centro sportivo, partendo dai campi. L´obiettivo?
Valorizzare i nostri giovani, senza rinunciare a un campionato d´elite». E Galderisi? «Ci proviamo — ha concluso Bonassisa —. Ma se lo chiamano dalla B, non possiamo competere…». Un teorema che potrebbe saltare, se finirà in C1 ad Arezzo, Pescara, Padova o Verona. E alle ore 22 Galderisi ha replicato: «Non
so come finirà. Il problema, pur riducendo la rosa, è tenere i pezzi
giusti al posto giusto. Inoltre, non è giusto nascondere che siamo
lontani sul piano economico. Comunque, io e la società vedremo se
esiste un modo per continuare insieme».
Candidature -
Fusco sta già vagliando qualche alternativa a Galderisi. Per il momento
sono venute fuori quelle di Francesco Moriero e a Manuele Domenicali:
il primo ha rappresentato una delle rivelazioni nel girone B di C1,
alla guida del Lanciano, nonostante una sfortunata retrocessione; il
secondo si giocherà la doppia finale playoff per la C1 col Portosummaga.
Gazzetta dello Sport - Roberto Pellegrini http://www.foggiacalciomania.com/rubriche/news.asp?id=17579
|
|
31 maggio 2008
Taranto, il peso delle responsabilità
L'attesa è spasmodica, nella Città dei Due Mari, per la finale di andata in programma domani allo Iacovone.
 |
 Taranto, mister Cari (DPhoto) |
|
|
|
Sono
trascorsi ormai sei anni da quel 9 giugno 2002 in cui gli jonici
impattando per 0-0 in casa contro il Catania persero il treno per la
serie B. Tanta la delusione per i trentamila spettatori presenti allo
stadio “E. Iacovone”; ma non solo. Gli strascichi polemici seguiti alla
gara hanno eco ancora oggi. Negli anni seguenti a quella “sfortunata”
finale, la squadra pugliese ha vissuto periodi in chiaro-scuro
ritrovandosi anche ad un passo dal baratro della serie D, tra l’altro
già “assaporata” a metà anni ’90, dopo il fallimento della gestione
Carelli. Proprio a quel periodo risale l’ultima stagione disputata dai
rossoblu in cadetteria, parliamo dell’annata 1992-93. E’ dunque
comprensibile l’attesa in tutto l’ambiente tarantino, palpabile e
debordante l’entusiasmo in una città alla perenne ricerca di riscatto.
Tutto l’entourage del Taranto ha piena consapevolezza
dell’importanza dell’evento dal presidente Blasi fino a tutta la
squadra, che avverte la responsabilità di un evento storico. Per questo
motivo la società rossoblu ha cercato di isolare gli atleti e lo staff
tecnico dai fragori della piazza con un mini-ritiro (partito giovedì)
in una località della provincia jonica.
Per
quanto riguarda la formazione, mister Cari ritrova tra i disponibili
Cavallo, ma di converso il tecnico di Ciampino annovera le assenze
degli squalificati Cejas e Cutolo. Ma mentre l’argentino ha in Marsili
(confortante la sua prestazione contro il Crotone) il suo naturale
sostituto; resta un rebus la sostituzione del bomber rossoblu a segno
14 volte tra campionato e play off. Le indicazioni della settimana
conducono all’ex gallipolino Carrozza, al quale comunque manca il ritmo
partita o in alternativa allo spostamento di Mancini sulla destra con
la possibilità di oscillare fra le linee. Dunque il modulo potrebbe
essere uno spregiudicato 4-2-3-1 con la contemporanea presenza di
Carrozza, Mancini e Zito alle spalle di Plasmati (pienamente recuperato
dopo l’affaticamento muscolare patito ad inizio settimana); oppure un
più cauto 4-3-2-1 con il sacrificio di Carrozza ed il conseguente
innesto nella mediana del brasiliano Emerson. Di seguito proponiamo le
due ipotesi di formazione
TARANTO 4-2-3-1: Faraon, D’Alterio, Pastore, Migliaccio, Colombini; De Falco, Marsili; Carrozza, Mancini, Zito; Plasmati.
TARANTO 4-3-2-1: Faraon, D’Alterio, Pastore, Migliaccio, Colombini; De Falco, Marsili, Emerson; Mancini, Zito; Plasmati.
In
casa dorica la concentrazione è alta come del resto l’attesa. La
squadra biancorossa è in ritiro a Fasano (BR) da metà settimana. Mister
Monaco ha recuperato il difensore Fanucci (guarito da un attacco
influenzale); ma dovrà fronteggiare le pesanti assenze nella zona
nevralgica del campo di Fialdini ed Anaclerio squalificati, oltre al
brasiliano Anderson infortunato. Quindi potrebbero essere inseriti dal
primo minuto Caremi e Lacrimini a centrocampo, mentre Nassi potrebbe
affiancare Mastronuzio in avanti per uno schieramento 4-4-2 abbastanza
elastico e così composto: Guarna, Di Fausto, Olivieri, Fanucci,
Rizzato; Lacrimini, Camillucci, Piccoli, Caremi; Mastronunzio, Nassi.
In alternativa il tecnico degli adriatici potrebbe optare per un più
prudente 4-4-1-1; in tal caso verrebbe sacrificato Nassi con il
relativo inserimento a centrocampo di Cazzola e l’avanzamento di
Piccoli a supporto dell’azione di Mastronunzio.
La
gara sarà arbitrata dal Sig. Calvarese di Teramo. Per questioni legate
all’ordine pubblico (biglietti polverizzati in poche ore) la partita
verrà trasmessa in diretta da Rai 3 per le sole zone di Taranto e
Provincia con inizio del collegamento dalle ore 15:55; mentre il canale
satellitare Rai Sport Più la proporrà in differita dalle ore 17:45.
Enrico Losito - www.calciopress.net http://www.calciopress.net/news/118/ARTICLE/4811/2008-05-31.html
|
|
31 maggio 2008
Foggia, a che punto siamo?
A
distanza di una settimana dalla semifinale playoff persa contro la
Cremonese, in casa Foggia è tempo di pensare al futuro. Vediamo cosa
bolle in pentola.
 |
 Galderisi resta o va via? |
|
|
|
La
riunione dei soci di ieri sera non ha portato alcuna novità in merito
alla posizione di Giuseppe Galderisi che, allo stato dei fatti e fino a
giugno, è ancora l´allenatore del Foggia.
Quel
che emerge è però un netto allontanamento tra le parti: il tecnico
salernitano avrebbe infatti chiesto, come condizione per restare a
Foggia, un ritocco dell´ingaggio e la conferma in blocco di alcuni
elementi dell´attuale rosa, pronti però a svincolarsi a fine giugno
essendo in scadenza di contratto: tra questi Giovanni Ignoffo e Nicola
Mora su tutti, giocatori esperti e già con un buon mercato di
cadetteria. E la società rossonera (che a quanto pare rimarrà ben salda
al timone...) non sembrerebbe, al momento, intenzionata a trattenere a
Foggia gente con ingaggi pesanti come quelli dei due sopracitati,
anzi.
Uno
dei propositi di Capobianco e soci è quello di tagliare di netto la
rosa attuale, portandola ad un massimo di 22 elementi tra i quali
rientrerebbero i giovani cresciuti nel vivaio come Agostinone (già
Under 20), Compierchio, Liccardi (di ritorno da Barletta), Quinto
(Sansovino), Posillipo (fresco di promozione in C/2 con l´Aversa
Normanna) e Zagaria (Olbia). Andrà via De Paula (ritorna al Chievo)
mentre si cercherà una sistemazione al portiere Castelli, Antonio
Esposito e D´Amico, tutti sotto contratto. Da risolvere le posizioni di
Agazzi (Triestina), Zanetti (Lucchese) e Roselli (Arezzo, ma non ha mai
giocato per un infortunio), al Foggia in prestito e degli altri
elementi in scadenza di contratto, tra i quali Colombaretti, Giordano,
Biancone, Russo e Cavaliere.
Senza
dimenticare le comproprietà da risolvere a partire da martedi, ovvero
quelle di Del Core (altro giocatore sul quale Nanù punterebbe alche il
prossimo anno) e Plasmati (che si sta giocando la B
con il Taranto, società alla quale è in prestito) con il Catania e
Salgado con l’Avellino (tornerà alla base, ma non si sa se per restarci
o meno).
Ultima
ma non per importanza la richiesta (è una necessità) da parte di
Galderisi di acquistare 4-5 elementi in grado di poter fare la
differenza in serie C; tra questi un portiere, due centrocampisti
(quantità e piedi buoni) ed un vero bomber che possa garantire la
doppia cifra (uno a caso, Biancolino). Si è parlato anche del probabile
ritorno di Fabio Pecchia in maglia rossonera, nonostante un´intervista
rilasciata ieri dallo stesso centrocampista possibilista in merito ad
una chiusura di carriera al Frosinone.
Ma
soprattutto, dicevamo, l´allenatore. L´obiettivo dell´U.S. Foggia è
quello di confermare Nanù, ma a determinate condizioni; tuttavia
qualcosa di certo si saprà martedi quando Galderisi scioglierà le
riserve e farà sapere se avrà accettato o meno la controproposta
riservatagli dalla società di Via Napoli; in caso contrario, iniziano a
circolare alcune alternative.
Checco
Moriero, allenatore rivelazione del Lanciano e Gianni Simonelli,
condottiero del ritorno in C1 del Benevento (con largo anticipo) ed
attualmente disoccupato sono tra i più papabili al momento, ma non è
escluso che in queste ore la rosa dei nomi possa allargarsi.
Mario Ciampi – www.calciopress.net
http://www.calciopress.net/news/117/ARTICLE/4810/2008-05-31.html
|
|
31 maggio 2008
Serie C, le date dei campionati
Il
Consiglio Direttivo della Lega di serie C ha approvato e comunicato le
date della prossima stagione. Si inizia il prossimo 31 agosto e si
finisce il 17 maggio 2009.
 |
 Serie C, le date dei campionati |
|
|
|
Il Consiglio Direttivo della Lega di serie C ha approvato e comunicato le date della prossima stagione.
La
serie C1 e serie C2 inizieranno il prossimo 31 agosto e termineranno il
17 maggio 2009. E' prevista una giornata da giocare al sabato, in
coincidenza con la festività pasquale, il 11 aprile 2009.
Previste per il momento due soste, 28 dicembre e 4 gennaio 2009, in occasione della pausa natalizia. In programma altre due giornate di stop, che però devono ancora essere stabilite.
Playoff
e playout sono in programma il 31 maggio (andata) e 7 giugno (ritorno)
del prossimo anno, con le due finali di andata e ritorno nelle giornate
del 14 e 21 giugno.
La Coppa Italia di serie C inizia la sua fase eliminatoria il 17 agosto. La Supercoppa di Lega di C1, che prevede il doppio confronto, si giocherà il 24 e 28 maggio 2009. La Supercoppa di Lega di C2, invece,viene giocata in tre giornate dal 24 maggio al 31 maggio.
Stabilito infine anche l’inizio del campionato nazionale Berretti. Si parte il 27 settembre 2008.
Redazioneweb - www.calciopress.net http://www.calciopress.net/news/125/ARTICLE/4809/2008-05-31.html
|
|
31 maggio 2008
La serie B resta sul baratro e Coppa Italia e FA Cup
I
provvedimenti decisi dalla cadetteria potrebbero non bastare. Resta
alto il rischio di sparire. Per Piero Camilli, presidente del Grosseto,
troppo poche risorse per 132 club professionistici. Esiste una sola
soluzione, ridurne da subito il numero e salvare il sistema calcio.
 |
 La serie B resta sul baratro |
|
|
|
Il grido d’allarme
lo ha lanciato il presidente del Grosseto, Piero Camilli. La serie B
resta sull’orlo del precipizio. Non basteranno per salvare la categoria
i meritori provvedimenti
deliberati dall’assemblea generale. Camilli è stato chiaro. Il rischio
che incombe è quello della bancarotta. Molti club non saranno in grado
di iscriversi al prossimo torneo.
Il fatto è,
come ha sottolineato il dirigente biancorosso, che ci si deve ormai
rendere conto che l’attuale sistema intasato da 132 società
professionistiche non ce la fa più a reggere. Per il semplice motivo
che, considerata la enorme e oggettiva contrazione dei ricavi che il prodotto calcio oggi riesce a racimolare, non ci sono (né ci possono essere) risorse a sufficienza per tutti.
L’ipotesi di una serrata,
stavolta definitiva e non solo temporanea come minacciato fino a
qualche mese fa, incombe pericolosamente. I ristretti vincoli imposti
ai bilanci così come lo spostamento degli investimenti sui vivai e sui
giovani, non bastano alla serie B per continuare ad esistere. Senza il
supporto di quella mutualità che ormai la Lega
di serie A sembra aborrire, salvo concedere alla cadetteria poche e
insufficienti briciole, il destino appare segnato. Come noto,
nell’ultima stagione, la mancata vendita dei diritti tv ha provocato ai
club cadetti un buco di bilancio valutabile complessivamente in circa
40 milioni di euro.
La contrazione numerica delle rose, con il passaggio da 21 a
19 elementi salvo aggiunta di quattro giovani del vivaio tesserati da
almeno tre anni, pone forti dubbi sull’attuazione del turnover che il
lungo campionato cadetto impone. Senza contare che ha messo in serio
allarme l’AIC. La spada di Damocle della disoccupazione pende, infatti,
su decine di giocatori che si potrebbero trovare questa estate senza
contratto.
C’è il rischio di innescare
reazioni a catena. Di dare vita a una cascata di eventi negativi cui
nessuno potrà porre un freno. Le categorie inferiori (soprattutto la
serie C1) potrebbero in breve trasformarsi in cimiteri degli elefanti
ancora più di quanto già non lo siano. Trasferendo gli appesantimenti
di bilancio da una categoria all’altra. E si potrebbe arrivare a un
concomitante prosciugamento dei vivai, per la necessità di attrezzare
rose allestite con nugoli di giovani. Anche questo è un problema da non
sottovalutare, perché non è così che si valorizzano i talenti.
Per trovare una soluzione
che cambi davvero lo stato delle cose è dunque necessario ridurre,
drasticamente e da subito, il numero dei club iscritti ai campionati
professionistici. Per farlo bisognerà servirsi, come volano, della leva
costituita dai controlli fiscali. Le rigorose normative approvate dalla
Figc in materia di ammissione ai campionati consentiranno di effettuare
tagli chirurgici che saranno certo dolorosi per molte tifoserie, ma
potranno preservare il sistema dal tracollo. Un SOS che andrebbe
raccolto quanto prima. Già, ma chi avrà il coraggio di decidere?
Sergio Mutolo – www.calciopress.net http://www.calciopress.net/news/124/ARTICLE/4807/2008-05-31.html
Coppa Italia e FA Cup
La
Coppa Italia e la FA Cup inglese, Ovvero due tornei completamente
diversi. Le modifiche introdotte di recente dalla Lega non colmano il
gap esistente tra le due manifestazioni. Vediamo da vicino come
funziona la FA Cup.
 |
 FA Cup, premiazione |
|
|
|
La Football Association Challenge Cup
(detta in breve FA Cup) è un torneo che si svolge a eliminazione
diretta. Non ci sono teste di serie. Gli accoppiamenti sono casuali.
Anche la squadra ospitante è decisa dal sorteggio. Se una gara termina
in parità, andrebbe di norma rigiocata sul campo dell'altra squadra.
Tuttavia è possibile, per le due squadre, accordarsi in anticipo per
decidere il passaggio del turno andando ai tempi supplementari e poi ai
rigori. Laddove la gara venga rigiocata, nel caso in cui il pareggio
persista sono comunque previsti i tempi supplementari e calci di
rigore. In passato erano invece possibili anche più ripetizioni dello
stesso incontro e alcuni pareggi hanno richiesto anche più di sei
partite per decidere il vincitore. Le semifinali sono disputate in
campo neutro e, in passato, si svolgevano nello stadio di squadre non
coinvolte in quella semifinale. La finale di FA Cup viene giocata allo
stadio di Wembley, a Londra.
Possono partecipare alla FA Cup
tutte le squadre iscritte alla FA Premier League e alla Footbal League.
La competizione inizia in agosto con il cosiddetto turno
“extra-preliminare”, che viene disputato tra le squadre che occupano le
posizioni più basse nel sistema calcistico inglese. Per fornire dei
numeri di riferimento basterà ricordare che nella stagione 2003/2004
hanno partecipato 644 squadre, nel 2004/2005 sono state 660 e nel
2005/2006 si è arrivati al numero record di 674. Al turno
extra-preliminare seguono rispettivamente: un turno preliminare,
quattro turni di qualificazione e sei turni di competizione vera e
propria. Poi le semifinali e la finale. Tutte le squadre partecipanti
al torneo devono avere uno stadio che possieda precisi standard di
capienza e di sicurezza.
Le squadre più in alto nel sistema
calcistico inglese sono esentate da alcuni turni preliminari. Le
squadre che giocano i campionati dilettanti nella Conference North e
nella Conference South sono esentate fino al secondo turno di
qualificazione, mentre quelle iscritte alla Conference National sono
esentate fino al quarto turno di qualificazione. I club della Football
League 1 (la serie C1 italiana) e della Football League 2 (serie C2)
sono esentate fino al primo turno vero e proprio che si gioca in
novembre. Le formazioni della Footbal League Championship (serie B) e
della Premier League (serie A) sono esentate fino al terzo turno, che
si gioca tradizionalmente durante il primo weekend di gennaio. Le
finali si disputano al termine della stagione, nel mese di maggio.
Il vincitore della FA Cup
si qualifica di diritto al primo turno di Coppa Uefa. Se il vincitore è
già qualificato alla Champions League per la posizione raggiunta in
campionato, il club sconfitto nella finale ne prende il posto in Coppa
Uefa. Se entrambi i finalisti sono qualificati per la Champions League, un ulteriore posto in Coppa Uefa è assegnato in base alla posizione nella Premier League.
Sergio Mutolo – www.calciopress.net http://www.calciopress.net/news/124/ARTICLE/4808/2008-05-31.html
calciopress
serie b
coppa italia
| inviato da ipse dixit il 31/5/2008 alle 16:33 | |
|
|
31 maggio 2008
Ripescaggio o meno c'è ottimismo sul futuro del Lanciano
LANCIANO.
Il titolo sportivo del Lanciano è passato dalle mani del curatore
fallimentare Giovanni Carlo Trinetti alla famiglia Maio. La nuova
denominazione del club, dopo l'invito della Lega a cambiare il vecchio
nominativo SS Lanciano, sarà “Virtus Lanciano 1924”. Nessuna novità
nel frattempo per quanto concerne il possibile ripescaggio in C1. La
società attende con fiducia la griglia delle squadre possibili
ripescate nella terza divisione. Il Lanciano dovrebbe essere la terza o
quarta scelta. La griglia delle probabili ripescate tiene conto per il
50% del risultato sportivo conseguito dal club nell'ultima stagione,
per il 25% dalla storia e tradizione del club e per il restante 25%
dalla media spettatori nelle gare casalinghe negli ultimi anni. Vengono
escluse le compagini già ripescate almeno due volte negli ultimi cinque
anni e naturalmente coloro che o non avranno i requisiti economici o
non ne faranno richiesta. Non possono essere ripescate neppure società
che, negli ultimi cinque anni, hanno già usufruito di tale
provvedimento nella categoria nella quale dovrebbero essere riammesse. Per
quanto riguarda il prossimo futuro, il Direttore Generale del club
Franco Oddo sarebbe già al lavoro per trovare il nuovo tecnico.
Scontato l'addio dell'oramai ex Francesco Moriero, forzato anche alla
luce del finale di stagione deludente e dei continui attriti con parte
della tifoseria, Oddo ha già pronta una lista di allenatori validi con
provata esperienza in serie C2. Si saprà comunque di più entro le
prossime due settimane. Per quanto riguarda il mercato, quella
dell'anno prossimo sarà una vera e propria rivoluzione tecnica. Tutti
coloro con contratto in scadenza faranno le valigie, mentre si contano
sulle dita di una mano coloro legati con accordi pluriennali al
sodalizio frentano: Bolic, Tarquini, Costantini e Cruciani con
l'aggiunta di qualche giovane del vivaio. La famiglia Maio, ad ogni
modo, ha fatto sapere che l'obiettivo della proprietà sarà quello di
costruire un Lanciano altamente competitivo, che sappia puntare da
subito al salto di categoria in caso di mancato ripescaggio.
Andrea Sacchini 30/05/2008 http://www.primadanoi.it/modules/bdnews/article.php?storyid=15537
primadanoi.it
lanciano
| inviato da ipse dixit il 31/5/2008 alle 3:18 | |
|
|
31 maggio 2008
Pescara è in attesa del nuovo tecnico. Sarà Somma?
PESCARA.
Pare essere ad un passo l'ufficializzazione del nuovo allenatore del
Pescara. Terminati i colloqui tra società e papabili tecnici, sono in
continua ascesa le quotazioni di Somma, ormai sempre più vicino al
Pescara. Allegri, in ballottaggio tra A e B rispettivamente con
Cagliari e Sassuolo, è virtualmente sfumato, mentre le incomprensioni
tra i Soglia e Lerda sembrano di difficile risoluzione quantomeno allo
stato attuale delle cose. Per l'ufficializzazione di Somma entrambe
le parti starebbero aspettando la conclusione del campionato di serie
B, che chiuderà i battenti proprio questa domenica. Il tecnico
sembrerebbe convinto del progetto tecnico che, in questi giorni, i
Soglia hanno prospettato all'attuale allenatore del Piacenza. Qualora
Somma dovesse alla fine sfumare, il DS Gentile ha già pronta una rosa
di nomi che vanno dal tecnico del Crotone Indiani a Campilongo, anche
se quest'ultimo trova alcune resistenze in società. Da non prendere in
considerazione Capuano, che non ha mai allenato in piazze importanti. Moriero infine, l'ultimo anno trascorso a Lanciano, è ambito da un paio di sodalizi di cadetteria. Tutto
fermo naturalmente per quanto riguarda il mercato, almeno fino
all'ufficializzazione del nuovo tecnico. Bloccate anche le trattative
che riguardano Romito e Sansovini. Per il primo non dovrebbero esserci
difficoltà insormontabili, mentre per l'attaccante è ancora lontana la
felice conclusione della trattativa. Il Grosseto pare aver abbassato le
proprie richieste fino ad arrivare ad una cifra di poco inferiore ai
500mila euro ma la stessa, solo per la comproprietà, resta comunque
eccessivamente esosa. Sansovini ha già comunque un accordo di massima
sulla parola con la dirigenza per la firma di un contratto triennale o
quadriennale. Da risolvere c'è solo l'acquisto del cartellino dal
Grosseto, che non è poco. Sul fronte rinnovi a giorni Caracciolo
dovrebbe apporre la firma al prolungamento del suo contratto, mentre
Micco ormai non è più da considerarsi un giocatore del Pescara. Per la
sua sostituzione in prima fila ci sarebbe l'ex esterno sinistro del
Lanciano Correa, attualmente in forza al Gallipoli. Infine è ormai
quasi ufficiale che il ritiro estivo verrà a fatto a Castel Di Sangro.
Ancora da definire date ed amichevoli, che potrebbero essere rese note
la settimana prossima nel corso di una conferenza stampa, nella quale
certamente verrà presentato anche il nuovo tecnico.
Andrea Sacchini 30/05/2008 http://www.primadanoi.it/modules/bdnews/article.php?storyid=15538
|
|
30 maggio 2008
Arezzo: Toto-allenatore, sono rimasti in tre
 Marco Cari (Taranto) Da cinque che erano, i candidati alla panchina amaranto sono rimasti in tre: Cari, Galderisi e Monaco. Fuori Papagni, destinato al Benevento, e fuori anche Braglia, salvo clamorosi ribaltoni. Gustinetti
non è mai stato veramente in corsa, nonostante le frasi dolci
pronunciate da lui e da Mancini e nonostante il Gus fosse al primo
posto nella lista di Fioretti. Ma stavolta, dopo ciò che è accaduto lo
scorso anno, il presidente vuole avere l'ultima parola sulla scelta del
tecnico. Riposta subito nel cassetto l'idea di affidarsi a un
debuttante, accantonata l'ipotesi di confermare Fraschetti,
l'identikit del nuovo allenatore è stato stilato alla svelta: esperto
della categoria, con una buona esperienza alle spalle, abituato ai
tornei di vertice e a sopportare le pressioni di una piazza esigente.
Cari, Galderisi e Monaco vantano questi requisiti. Inoltre non hanno
ingaggi stratosferici e potrebbero accontentarsi di un accordo annuale.
Accomunati da queste caratteristiche e dal fatto di aver centrato i play-off
nel torneo appena concluso, i tre sono però diversi nella gestione del
gruppo: paternalista Cari, reduce da una preziosa gavetta negli anni
scorsi; sbarazzino Galderisi, che fa fruttare il suo passato da
calciatore; sergente di ferro Monaco, molto attento alla cura degli
equilibri tattici e alla solidità difensiva.  Felipe Scolari, allenatore leader L'aspetto caratteriale e psicologico sarà fondamentale nella prossima stagione. La conferenza stampa di Togni,
che trovate nella sezione web tv, è indicativa, emblematica. Il
brasiliano è stato molto chiaro su un punto: "All'Arezzo è mancato un
leader, un uomo carismatico che trascinasse il gruppo. Il leader non
deve essere necessariamente un giocatore, può essere l'allenatore, il
suo vice, un preparatore. Per vincere non serve chi esce dallo
spogliatoio e critica i calciatori (riferimento a De Paola), non serve nemmeno uno che non sa trattare tutti alla stessa maniera (riferimento all'ultimo periodo di Cuoghi). Spero che il prossimo allenatore sia uno di personalità. Un esempio? Il mio compaesano Scolari:
se gli girano, ti attacca al muro". Il dibattito sul leader, su chi
possa essere considerato tale e su cosa debba fare, è vecchio quanto il
mondo. Un dato è sicuro: quelle parole le ha pronunciate Togni ma
sarebbero potuto uscire dalla bocca di ognuno dei suoi compagni. Sono
condivise insomma. Restando al nostro ultimo periodo, di allenatori di
polso ad Arezzo ce ne sono stati: Cosmi era leader con la sua capacità di tirare fuori il cento per cento da ogni singolo giocatore, Somma con il coinvolgimento in un gioco spumeggiante e innovativo, Gustinetti con l'abilità di schermare il gruppo dall'esterno, Conte
con la carica nervosa. Leader si può essere in molti modi: facendo a
cazzotti con i giocatori (come Lippi con Vieri), facendo leva
sull'amicizia personale (come Ancelotti al Milan) o anche agendo da
semplice gestore (come Boskov nella Samp di Vialli e Mancini o Del
Bosque nel Real dei galacticos). Ciò che conta è che
l'allenatore sia garantito e protetto dalla società. Allora sarà un
leader. Se si ricomincia con il mercato fatto a spizzichi e bocconi e i
suggerimenti su modulo e formazione, può venire pure Capello e non caverebbe un ragno dal buco. http://www.amarantomagazine.it/arezzocalcio/index.php?option=com_content&task=view&id=912&Itemid=0
|
|
30 maggio 2008
Crac Ancona, Pieroni e Tebi testimoni al processo
Crac Ancona, Pieroni e Tebi testimoni al processo
Scritto da: Andrea Avato, venerdì 30 maggio 2008 |
|
 Ermanno Pieroni Parata
di teste, con dichiarazione spontanea di Pieroni a chiudere,
nell'ambito del processo per il crac dell'Ancona. Ieri sono sfilati in
aula i teste della difesa: Roberto Felicori già segretario generale
dell'Ancona, Carlo Tebi, allenatore in seconda all'epoca di mister
Simoni, Carlo Menghini, autista della società, Gegè Di Giacomo,
responsabile del settore giovanile dal '99 al 2001 e Fabio Brini,
allenatore dal '99 al 2002. Ma il clou dell'udienza è stata la
dichiarazione spontanea di Ermanno Pieroni, l'ex patron biancorosso che
il pm Irene Bilotta accusa di essere responsabile della bancarotta del
club. Al centro del dibattimento e della dichiarazione di Pieroni, i
pagamenti in nero per premi partita, premi promozione e per gli
stipendi dei giocatori su cui la difesa dell'ex patron biancorosso
(l'avvocato Cristiana Pesarini) punta per dimostrare che in realtà le
distrazioni di denaro dalle casse della società erano destinate a
questi pagamenti e non alle tasche di Pieroni. E di premi in nero ha
parlato ieri Tebi che, oltre a ricordare le lotterie a premi
organizzate da Pieroni per i giocatori (in palio tv e altro) ha
raccontato che a ogni partita il patron entrava negli spogliatoi e con
la mano indicava quante centinaia di milioni erano in palio per quel
match. «A Genova, una volta, entrò con il palmo completamente aperto:
500 milioni (di vecchie lire, ndr)». In tutto 2-2,5 milioni di euro di
premi per una stagione. Quanto a Felicori, l'ex segretario ha sostenuto
di non essere informato che quei pagamenti avvenivano in nero.
Circostanza, questa, che Pieroni ha smentito: il segretario generale,
ha detto, non poteva non sapere. (Il Messaggero) http://www.amarantomagazine.it/arezzocalcio/index.php?option=com_content&task=view&id=914&Itemid=0
perugia
amarantomagazine.it
| inviato da ipse dixit il 30/5/2008 alle 22:14 | |
|
|
|