27 maggio 2008
Anche il Perugia bussa alla porta di Braglia?
Anche il Perugia bussa alla porta di Braglia?
27/05/2008 09:16
Per Piero Braglia si fa avanti anche il Perugia. I grifoni,
freschi reduci dalla semifinale play-off persa contro l'Ancona e in
procinto di entrare nell'orbita di Covarelli, sarebbero intenzionati a
ripartire - dopo aver falito la promozione con Cuccureddu - da un altro
mostro sacro della categoria. Tra i nomi che rimbalzano dalla città
umbra c'è anche quello dell'allenatore rossonero, che ha più volte
detto che resterà a Lucca solo in presenza di adeguate garanzie sul
futuro societario.
Arezzo e Padova, sinora, erano state le piazze
che con più insistenza avrebbero reclamato il trainer maremmano. La
seconda, con le vociferate dimissioni del direttore sportivo
Meluso e il possibile cambio di proprietà, parrebbe aver raffreddato
l'interesse. Da
oggi, comunque, dovranno fare i conti anche con il Perugia e, forse,
anche con una squadra attualmente in serie B. Ma naturalmente, prima
di tutti, con la Lucchese che vanta un biennale con l'allenatore
maremmano e che se le condizioni lo consentissero resterebbe la prima
scelta. Su questo se, ovviamente, ruota tutta la vicenda. Braglia,
proprio in questa settimana,
dovrebbe incontrarsi nuovamente con il presidente Fouzi Hadj per un
faccia a faccia decisivo http://gazzettalucchese.it/news_view.php?idart=2219
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27 maggio 2008
Sangiovannese, Iacobelli e Fraschetti per la panchina
Sangiovannese, Iacobelli e Fraschetti per la panchina |
Fresca
di retrocessione in Serie C2, la Sangiovannese si guarda intorno alla
ricerca del nuovo tecnico. Sono per il momento due i nomi che si fanno:
l'allenatore del Cuoiopelli Cappiano Iacobelli oppure l'ex tecnico
dell'Arezzo Fraschetti. Per quanto riguarda l'ultimo, Mancini ha già
annunciato che non sarà riconfermato. |
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SAN GIOVANNI VALDARNO
- Tedino ha salutato tutti: il miracolo di portare la Sangiovannese
alla salvezza non è riuscito. Adesso per la società di Piazza Palermo è
tempo di guardarsi intorno. Allestire una rosa competitiva ed
ingaggiare un tecnico adatto a fare la Serie C2.
E più adatto di Agostino Iacobelli proprio non c'è. Il tecnico
residente ad Arezzo conosce a menadito la categoria per l'esperienza
con la Sansovino e la lunga militanza nella Cuoiopelli Cappiano. E' lui
uno dei nomi che circola fra gli addetti ai lavori. Sarebbe un
allenatore pratico della categoria, a cui sarebbe l'ideale affidare una
squadra giovane e con tanta voglia di far bene.
L'altro candidato alla panchina azzurra è Fabio Fraschetti, una
lunga carriera in Serie D prima di approdare all'Arezzo, dove ha
condotto felicemente e per diverse stagioni la formazione Berretti.
Quest'anno, chiamato alla guida della squadra maggiore, ha centrato il
massimo con tre vittorie in altrettante partite, una delle quali
proprio a San Giovanni. Il presidente amaranto Mancini, ciò nonostante,
ha già annunciato che il rapporto fra Fraschetti e l'Arezzo finisce
qui.
Staremo a vedere i prossimi sviluppi in casa Sangiovannese, in un
periodo in cui si parla di allenatore ma anche di società, dove ci
potrebbero essere importani sviluppi nel corso dei mesi estivi. |
| Aggiornato 27/05/2008 14:22 Scritto da Matteo Bacci | http://www.calciotoscano.it/modules.php?op=modload&name=PagEd&file=index&page_id=23396
Sangio, non c'è solo il nodo allenatore |
Si
parla anche della dirigenza in casa Sangiovannese: ad affiancare la
famiglia Lazzerini potrebbe arrivare l'imprenditore valdarnese Nosi,
attualmente alla guida della Castelnuovese (Eccellenza). Con lui
arriverebbero anche il ds castelnuovese Vetrini e Vitale, atleta
dell'Audace Legnaia, figlio del ds dell'Empoli Pino. |
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SAN GIOVANNI V.NO
– Con la sconfitta a Pistoia la Sangiovannese ha definitivamente
salutato la C1 dopo quattro anni di permanenza. Che la categoria fosse
già stata persa lo si era capito al termine dello 0 a 3 interno, ieri
l’altro è arrivata l’ufficialità e senza troppi rammarichi si sta
pensando a come ripartire dal prossimo campionato di C2. Inutile
nascondere che qualcuno spera nel ripescaggio ma come ovvio è
importante pensare al presente e a programmare il prossimo campionato
che sarà molto insidioso. Sono attese a breve alcune novità societarie
circa l’ingresso di nuovi imprenditori che si sono detti disponibili a
dare una mano alla famiglia Lazzerini. Non è un mistero che uno di
questi sia Piero Nosi, sangiovannese DOC e titolare di una ditta di
confezioni con sede proprio in città. Nosi è da 3 anni presidente della
Castelnuovese (campionato di eccellenza) ed è già stato all’interno del
consiglio quando era presieduto dal compianto Arduino Casprini. Le
trattative per il suo ingresso paiono in dirittura d’arrivo e non è poi
tanto da escludere la possibilità che possa prendere per intero le
quote del sodalizio del Marzocco. Se così sarà è già pronta la carica
di DS che sarà affidata a Filippo Vetrini attualmente proprio nella
Castelnuovese. Potrebbe seguirlo in questa avventura anche Lorenzo
Vitale figlio di Pino direttore generale dell’Empoli al momento
tesserato come atleta dell’Audace Legnaia compagine di prima categoria
fiorentina. Vetrini e Vitale sono amici da molto tempo e le due strade
potrebbero congiungersi sempre che, è bene ricordare, vada tutto a buon
fine. Il presidente azzurro Andrea Failli ha anche parlato nei gironi
scorsi con altre persone e nelle prossime ore tutto dovrebbe essere
reso noto. La retrocessione, quindi, è stata smaltita piuttosto bene e
l’imperativo primario adesso è quello di programmare il futuro per
cercare se sarà possibile la pronta risalita in C1. |
| Aggiornato 27/05/2008 14:49 Scritto da Massimo Bagiardi | http://www.calciotoscano.it/modules.php?op=modload&name=PagEd&file=index&page_id=23399
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27 maggio 2008
Hellas Verona, salvezza thrilling
Hellas Verona, salvezza thrilling
La
storia della salvezza del Verona assomiglia da vicino a un thriller.
Merito di Davide Pellegrini. Ma anche dei fantastici tifosi gialloblu.
Che non hanno mai lasciata sola la squadra, sostenendola comunque e
dovunque. Prova provata che nessuna missione si deve considerare
impossibile.
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 Hellas, sciarpata dei "butei" |
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L’Hellas Verona ha concluso la sua stagione nel campionato di serie C1 all’insegna del thrilling.
Una salvezza guadagnata all’ultimo minuto dei playout, che ha messo
fortemente a rischio le coronarie dei suoi tanti e impagabili tifosi.
Una salvezza timbrata Davide Pellegrini, senza se e senza ma, dopo il
clamoroso fallimento di Colomba prima e Sarri poi. Un allenatore
vincente quanto schivo, in assoluta controtendenza rispetto alla
mediocre fauna che spesso popola l’ambiente del calcio italiano. Ma
questa è un’altra storia.
L’alta
tensione, che aveva accompagnato fin dal suo discutibile esordio il
desolante torneo del club scaligero precipitato in una categoria che
doveva essere interpretata in modo assai diverso, è cominciata già
nell’ultima e decisiva giornata del campionato.
Ovvero
quando l’Hellas, che stava pareggiando con il Manfredonia al Miramare
la gara che significava l’accesso ai playout, subiva quasi in chiusura
la rete che regalava la vittoria ai locali. Grazie a questo gol
(casuale o voluto?) la squadra gialloblu evitava negli spareggi per la
retrocessione il pericoloso confronto con la Paganese (che se la
sarebbe vista con il Lecco, poi finito in C2). Per giocarsi le residue
speranze di evitare il doppio ribaltone in quarta serie con la Pro
Patria. Vale a dire con una formazione che si trova, logisticamente, a
un tiro di schioppo da Verona rispetto alla lontana Pagani.
La doppia
sfida con i tigrotti di Busto Arsizio si è svolta all’insegna del
rischio-infarto per i prodi sostenitori gialloblu. Forse per questa
ragione la gioia è stata incontenibile. Quasi si fosse raggiunto chissà
quale traguardo. Come è giusto che sia quando si parla, come in questo
caso, di amore genuino per le maglie.
Nella
gara di andata, davanti a una folla davvero inusuale per una gara di
playout (i 15mila del Bentegodi lasceranno un segno indelebile nella
storia della terza serie e non solo…), risolveva a sorpresa Daniele
Morante. Una specie di oggetto misterioso, arrivato a Verona con la
fama di bomber e finito con un misero zero nella casella dei gol
segnati in trentaquattro partite di campionato. La rete arrivava al 49’
del secondo tempo, un attimo prima del fischio finale. La propiziava
l’uzbeko Zeytulaev, un altro coniglio tirato fuori dal miracoloso
cilindro di Pellegrini, che metteva in area la palla giusta per la
testa dell’ex cannoniere romano. L’esplosione del Bentegodi resterà
nella memoria dei presenti e di quanti hanno avuto modo di vedere i
riflessi filmati della partita.
La
partita di ritorno si giocava in uno Speroni per tre quarti colorato di
gialloblu. Merito dei tifosi scaligeri che aggiravano con nonchalance
tutti i divieti della Lega di serie C, diretta in modo così sciatto da
Mario Macalli, e si accaparravano la quasi totalità dei tagliandi in
vendita. Quando le lancette dell’orologio stavano per completare il
novantesimo minuto, e mentre i tifosi dell’Hellas vedevano già in fondo
al tunnel l’incubo della C2, ci pensava ancora Zeytulaev a togliere le
castagne dal fuoco con un diagonale che faceva secco il portiere
bustocco Anania. Boato in campo e in piazza dei Signori, dove era stato
allestito un maxischermo appositamente per i tifosi del Verona. E
pensare che, in contemporanea, il Chievo si riprendeva a Grosseto la
serie A. Ovvio riflettere su qual è la vera squadra di calcio della
città scaligera.
Una
salvezza tanto sudata quanto meritata, in cui ha giocato un suo ruolo
importante il fattore C. E però sappiamo che la fortuna aiuta gli
audaci. In questo caso il prode Davide Pellegrini, che ha saputo
regalare alla sua città di adozione una permanenza in terza serie che
vale oro per come si erano messe le cose. Ma, soprattutto, i fantastici
“butei” dell’Hellas. Tifosi encomiabili, che la maglia gialloblu se la
portano davvero nella mente e nel cuore.
Sergio Mutolo – www.calciopress.net http://www.calciopress.net/news/125/ARTICLE/4778/2008-05-27.html
calciopress
verona
| inviato da ipse dixit il 27/5/2008 alle 16:31 | |
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27 maggio 2008
Lucchese, il punto della situazione
Lucchese, il punto della situazione
Quando
mancano tre giorni alla possibile messa in mora del club rossonero da
parte dei giocatori, cresce il disagio in casa Lucchese per una
situazione dai contorni molto complessi. Facciamo un punto sullo stato
delle cose.
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 Lucchese, Masini esulta |
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La situazione in casa Lucchese
si fa ogni giorno più difficile. E' una constatazione fondata su dati
oggettivi. La prolungata assenza di Fouzi Hadj e il fragoroso silenzio
sulle sue effettive intenzioni, stanno complicando maledettamente le
cose. La società perde via via pezzi fondamentali. Il segretario
storico del club rossonero, Antonio Magli, ha ufficializzato le proprie
dimissioni aprendo un buco nero non indifferente in un momento assai
complesso dal punto di vista delle incombenze burocratiche.
L’allenatore Piero Braglia è di fatto sul piede di partenza. Troppe, e
troppo importanti, le società (Arezzo, Padova e Perugia) che lo stanno
braccando perché il sanguigno tecnico grossetano decida di restarsene
ancora con le mani in mano in attesa di sapere cosa farà l’amletico
presidente.
Il club rossonero
è ormai in mano a Silvio Giusti. Solamente grazie alla sua mediazione i
giocatori (imbufaliti con il presidente e già partiti per le rispettive
residenze) hanno deciso di aspettare la data del 30 maggio per mettere
in mora la società. Devono incassare gli stipendi da gennaio ad aprile
e, in carenza di un pronto pagamento, non firmeranno le liberatorie. Un
atto essenziale per l'iscrizione al prossimo campionato. Sembra inoltre
che tre calciatori rossoneri, due tesserati nella stagione appena
conclusa e uno nel campionato precedente, abbiano aperto un contenzioso
ufficiale nei confronti del loro presidente. Sempre entro il 30 maggio
andavano comunicati, secondo la nuova normativa federale, tutti i
pagamenti fiscali dovuti all’Agenzia delle Entrate. Qualcuno avrà
provveduto a farlo?
In questo bailamme
il presidente Fouzi ha fatto sapere che sarà a Lucca domani, 28 maggio,
per appianare tutte le questioni in sospeso. Che cominciano a diventare
davvero tante (troppe?), in rapporto al poco tempo e al molto danaro
che serve per appianarle. La tifoseria assiste incredula a questa
specie di drammatica fiction. Tre anni fa, in occasione del
centenario della fondazione della Lucchese, Fouzi aveva prospettato la
serie A in tre anni. Oggi la stessa iscrizione al prossimo campionato
di serie C1 è fortemente in bilico. Alcuni sostenitori, la minoranza,
sono ancora fiduciosi e confidano che in settimana Hadj tapperà tutti i
buchi. Altri, la maggioranza, si mostrano viceversa assai scettici. E'
in corso una raccolta di firme per sollecitare l'intervento delle
istituzioni, prima che sia troppo tardi. E, in particolare, quello del
sindaco Favilla.
Spuntano le prime cordate
interessate a rilevare la società, come sempre avviene in casi
consimili. I nomi, lasciatecelo dire, sono di quelli che lasciano
davvero assai perplessi. Si è parlato di Ernesto Pellegrini (ex
presidente dell’Inter), che spunta sempre fuori in casi complicati come
questo. Poi di Lancini e della PetraItalia (già interessati
all’acquisto dell’Hellas Verona), sui quali basterà fare qualche
ricerca nel web (anche su Calciopress) per capirne la reale
consistenza. Infine si parla, molto genericamente, di imprenditori
umbri. Insomma, tanto fumo e poco arrosto. Anche perché, quando un club
è alla canna del gas come lo è la Lucchese oggi 27 maggio, nessuno è
disposto a mettere le mani in tasca per qualcosa che si potrebbe
prendere dopo poco senza immettere troppa liquidità. E’ sempre stato
così, nel mondo del calcio.
Il fatto è che
il fragoroso silenzio di Fouzi Hadj sta spiazzando tutto il contesto.
Dura da troppo, mentre il tempo scorre inesorabile e le scadenze sono
ormai dietro l’angolo. Si presta a troppe (dietrologiche?)
interpretazioni perché possa essere accettato senza pensare che la
situazione stia per avviarsi verso una soluzione finale esiziale per il
futuro della Lucchese. Questa settimana chiarirà tutto ciò che deve
essere chiarito. Si auspica che, nel caso in cui il presidente Fouzi
non ottemperasse a quanto ha promesso, resti il tempo per riuscire a
salvare il salvabile.
Sergio Mutolo – www.calciopress.net http://www.calciopress.net/news/125/ARTICLE/4777/2008-05-27.html
lucchese
calciopress
| inviato da ipse dixit il 27/5/2008 alle 16:28 | |
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27 maggio 2008
Taranto-Ancona finale per la B
Taranto-Ancona finale per la BEliminate Crotone e Perugia (entrambe ko 2-0). Nel girone A escono Foggia e Foligno: ultimo atto Cremonese-Cittadella
 © Grazia Neri
ROMA, 25 maggio - Il campionato, dopo le semifinali play off, ha
confermato i valori già espressi durante la regular season. Accedono
infatti alla doppia finale le seconde e le terze dei due gironi:
Cittadella-Cremonese e Taranto-Ancona. Nessuna sorpresa dunque
(ricordiamo che statisticamente chi chiude secondo in classifica, ha
oltre tre possibilità su quattro di essere promossa in serie B). Si
perdono per strada le speranze del Foggia, che spreca una grande
occasione di far sua la partita a Cremona, dopo essere passata in
vantaggio e potendo contare anche sulla superiorità numerica. Finisce
anche il sogno del Foligno, piegato dal Cittadella: difficile a questo
punto pensare che Bisoli possa continuare a sedere sulla panchina dei
“falchetti".
Allo stadio “Del Conero" va in scena il suicidio sportivo del
Perugia. All'Ancona serviva l'impresa: i ragazzi di Cuccureddu non
hanno opposto resistenze insormontabili. Eppure i “Grifoni" ci hanno
provato fino alla fine, ma un super Guarna ha impedito che il risultato
finale potesse cambiare. Il Crotone allo stadio “Iacovone" ha espresso
un buon gioco, dimostrando di potersi giocare le proprie carte per la
promozione. Eppure una grande prestazione di Mancini (era alla sua
prima partita da titolare dopo l'infortunio) e un bolide di Cutolo
sotto il sette hanno condannato la formazione di Indiani alla
permanenza in serie C. Il Verona si salva all'ultimo minuto e condanna
la Pro Patria, mentre uno scialbo Lanciano non va oltre il pari con la
Juve Stabia e si accomoda in C2. Come la Sangiovannese. Impresa
casalinga della Paganese che rovescia la sconfitta dell'andata e manda
in C2 il Lecco.
Questo il quadro dei risultati:
PLAY OFF
GIRONE A (Sassuolo Promosso in serie B, Manfredonia retrocesso in serie C2) Cremonese-Foggia 1-1 (andata 0-0, passa la Cremonese per miglior piazzamento in classifica) Cittadella-Foligno 2-0 (andata 0-1).
Finale andata (domenica 1 giugno): Cittadella-Cremonese
GIRONE B (Salernitana promossa in serie B, Martina retrocesso in serie C2) Taranto-Crotone 2-0 (andata 2-3) Ancona-Perugia 2-0 (andata 1-3, passa l'Ancona per miglior piazzamento in classifica)
Finale andata (domenica 1 giugno): Taranto-Ancona
PLAY OUT - Lecco, Pro Patria, Lanciano e Sangiovannese sono
retrocesse in serie C2. Questi i verdetti dopo le gare di ritorno dei
playout di serie C1. Le quattro si uniscono a Manfredonia e Martina.
Questo il quadro dei risultati:
GIRONE A
Paganese-Lecco 2-0 (andata 0-1) Pro Patria-Verona 1-1 (andata 0-1)
GIRONE B
Juve Stabia-Lanciano 0-0 (andata 1-0) Pistoiese-Sangiovannese 1-0 (andata 3-0)
play-off
c1/a
c1/b
c1
cds
play-out
| inviato da ipse dixit il 27/5/2008 alle 8:26 | |
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27 maggio 2008
Giudice Sportivo playoff e playout
Tre giornate a Galderisi, una a Del Core
26/05/2008
Tre giornate di squalifica al tecnico Galderisi, una giornata a Del Core e ammenda di 1.500 euro alla società rossonera.
Il
Giudice Sportivo Not. Pasquale Marino, assistito dal Rappresentante
dell´A.I.A. Cav. Giulio Ciacci, nella seduta del 26 Maggio 2008 ha
adottato le deliberazioni che di seguito integralmente si riportano:
P L A Y - O F F
GARE DEL 25 MAGGIO 2008
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI In base alle risultanze dei documenti ufficiali, per le altre gare, sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari:
SOCIETA´
AMMENDA
€ 10.000,00 TARANTO SPORT S.R.L. per grave mancanza di collaborazione con i responsabili dell´ordine pubblico ed i vigili del Fuoco
nel controllo delle porte di accesso allo stadio, con ciò impedendo la
corretta esecuzione delle operazioni di prefiltraggio all´ingresso
degli spettatori e la evacuazione dello stadio, al termine della gara;
in pratica la società non metteva a disposizione adeguato personale,
come da impegni assunti in sede di organizzazione del piano di
sicurezza; perchè propri sostenitori introducevano e facevano esplodere
nel proprio settore un petardo durante la gara. € 1.500,00 CREMONESE S.P.A.
perchè propri sostenitori, prima dell´inizio della gara, introducevano
e accendevano nel proprio settore numerosi fumogeni e lanciavano un
petardo che esplodeva sul terreno di gioco, senza conseguenze. € 1.500,00 FOGGIA S.P.A.
perchè propri sostenitori, in campo avverso, prima dell´inizio della
gara, introducevano ed accendevano numerosi fumogeni e facevano
esplodere diversi petardi, il tutto nel proprio settore e senza
conseguenze. € 1.000,00 ANCONA S.P.A. perchè propri
sostenitori introducevano, accendevano e lanciavano nel recinto di
gioco due fumogeni e due bottiglie di plastica, senza conseguenze. € 1.000,00 PERUGIA CALCIO S.P.A.
perchè propri sostenitori in campo avverso danneggiavano i servizi
igienici ed altre strutture del settore dello stadio loro riservato
(obbligo risarcimento danni, se richiesti). € 700,00 CROTONE S.R.L.
perchè propri sostenitori in campo avverso introducevano e facevano
esplodere nel proprio settore, un petardo, senza conseguenze.
ALLENATORI
SQUALIFICA PER TRE GARE EFFETTIVE
GALDERISI GIUSEPPE (FOGGIA S.P.A.) perchè,
al termine della gara, al rientro negli spogliatoi si avvicinava con
atteggiamento platealmente minaccioso alla terna arbitrale, rivolgendo
agli ufficiali di gara reiterate frasi offensive (r.A.-A.A. e proc.
fed.).
SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA
VALLESI GILBERTO (ANCONA S.P.A.) per comportamento offensivo verso l´arbitro durante la gara (espulso, allenatore in seconda).
CALCIATORI ESPULSI
SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA
ANACLERIO GIUSEPPE (ANCONA S.P.A.) per condotta gravemente scorretta verso un avversario. BIANCHI GIORGIO (CREMONESE S.P.A.) per aver commesso fallo su un avversario lanciato a rete, senza ostacolo. CATINALI EDOARDO (PERUGIA CALCIO S.P.A.) per condotta gravemente scorretta verso un avversario.
SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA PER DOPPIA AMMONIZIONE FIALDINI JIMMY (ANCONA S.P.A.) entrambe per condotta scorretta verso un avversario.
CALCIATORI NON ESPULSI
SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA
DEL CORE UMBERTO (FOGGIA S.P.A.) perchè al termine della gara, negli spogliatoi, esprimeva giudizi offensivi verso la terna arbitrale (r. proc. fed.).
SQUALIFICA PER UNA GARA EFFETTIVA PER RECIDIVITA´ IN AMMONIZIONE (II INFR)
CARTERI DAVIDE (CITTADELLA S.R.L.) GUASTALVINO PAOLO (FOLIGNO CALCIO S.R.L.) CUTOLO ANIELLO (TARANTO SPORT S.R.L.)
I AMMONIZIONE: NASSI MAURIZIO (ANCONA S.P.A.) SIRIGU SALVATORE (CREMONESE S.P.A.) TEMELIN GIANLUCA (CREMONESE S.P.A.) ESPINAL MARTE EDUARDS VINICIO (CROTONE S.R.L.) GALARDO ANTONIO (CROTONE S.R.L.) OGBONNA OBINZE ANGELO (CROTONE S.R.L.) ESPOSITO ANTONIO (FOGGIA S.P.A.) MORA NICOLA (FOGGIA S.P.A.) RINALDI GIUSEPPE (FOGGIA S.P.A.) TISCI IVAN (FOGGIA S.P.A.) CACCIATORE FABRIZIO (FOLIGNO CALCIO S.R.L.) NOVIELLO GIORGIO (FOLIGNO CALCIO S.R.L.) PASCALI MANUEL (FOLIGNO CALCIO S.R.L.) VOLTA MASSIMO (FOLIGNO CALCIO S.R.L.) BENZOUIEN SOFIAN (PERUGIA CALCIO S.P.A.) CHERUBINI CARLO (PERUGIA CALCIO S.P.A.) ERCOLANO SERGIO (PERUGIA CALCIO S.P.A.) PUGGIONI CHRISTIAN (PERUGIA CALCIO S.P.A.) UNGARO GAETANO (PERUGIA CALCIO S.P.A.) MIGLIACCIO VINCENZO (TARANTO SPORT S.R.L.)
Comunicato Lega calcio Serie C http://www.foggiacalciomania.com/rubriche/news.asp?id=17528
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27 maggio 2008
Macalli: 'Finale playoff Taranto-Ancona all'Olimpico? Si può'
PLAYOFF: Taranto-Ancona si gioca a Roma? |
26.05.2008
Incredibile proposta del presidente di Lega, Mario Macalli |
di Danilo Costante
Incredibile, ma vero. Sembra che questa mattina, il presidente della Lega Calcio Serie C Mario Macalli abbia proposto alle due società finaliste dei playoff di C1 Girone B, cioè Ancona e Taranto, di giocare entrambe le partite (sia andata che ritorno) allo stadio Olimpico di Roma. Motivo: entrambi i match sarebbero considerati a rischio dall'Osservatorio e per questo sarebbe meglio, secondo la Lega, giocarle entrambe in campo neutro. A quanto pare la proposta è stata rifiutata, almeno per il momento, da entrambe le società interessate.
http://www.blunote.it/index.asp?sez=6&id=56188
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MACALLI: 'Finale all'Olimpico? Si può' |
26.05.2008
Il presidente della Lega di Serie C non esclude nulla |
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STADIO OLIMPICO Sarà questo il teatro? |
di Umberto Pavone
"La doppia finale del Girone B all'Olimpico? E’ una possibilità”. Esordisce cosi Mario Macalli, presidente della Lega Calcio di serie C, sulla proposta da lui stesso avanzata nella mattinata di lunedì di giocare entrambe le finali nella cornice dello stadio Olimpico di Roma che di recente ha ospitato anche la finale (gara unica) di Coppa Italia tra Roma e Inter. “Non è un’ipotesi da scartare a priori - ha rimarcato il numero 1 della Lega con sede a Firenze -, certo noi vorremmo che Taranto e Ancona giocassero nei propri impianti, ma se non dovessero esserci le condizioni troveremo un luogo sicuro, sarà la Lega Calcio a decidere...".
http://www.blunote.it/index.asp?sez=3&id=56191
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TARANTO: BLASI: 'STEFANO, VAI A CASA' |
26.05.2008
Il presidente sulla possibilità dell'Olimpico: 'Una umiliazione' |
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AMAREGGIATO Blasi agli amministratori di Taranto: 'Se non siete capaci, dimettetevi...' |
Delusione e sconforto. La possibilità di far disputare la doppia finale tra Taranto e Ancona allo stadio Olimpico di Roma ha lasciato il presidente del Taranto, Gigi Blasi, piuttosto amareggiato: "Nel corso della riunione di Lega svolta nella mattinata di lunedì - ha dichiarato il numero 1 di via Umbria - siamo stati umiliati per colpa di chi amministra la nostra città. E’ una vergogna. Come tarantino mi sento offeso: il sindaco e gli assessori allo Sport e al Patrimonio devono dimettersi”. Non usa mezzi termini Blasi: “Macalli è stato chiaro - ha aggiunto -, la Lega ha perso ingenti somme di denaro per via delle capienze ridotte tanto che per le prossime due gare non consentirà ingressi gratuiti. La tolleranza è a zero, ed esiste la seria possibilità di disputare la doppia finale con l'Ancona all’Olimpico di Roma. Attendiamo nelle prossime ore una risposta dal Comitato, diversamente si dovrà giocare, così come stabilito in mattinata, le gare di andata e ritorno rispettivamente a Taranto ed Ancona combattendo con i soliti assurdi limiti di capienza. Io mi auguro ovviamente che il Coni non accetti”. L'imprenditore di Manduria ce l'ha con chi governa la città bimare: “Chi amministra Taranto deve essere in grado di farlo, altrimenti è pregato di fare spazio ad altri. Siamo stati umiliati, non mi stancherò mai di ripeterlo, perchè in tutti questi mesi non è stato fatto un solo passo in avanti, anzi stiamo peggiorando. Questa Amministrazione ha illuso i cittadini promettendo interventi mai eseguiti con evidenti risultati: migliaia di sostenitori, gente che ama e soffre per i colori rossoblu, non potranno assistere a una gara storica. Sono davvero rammaricato, chi si è reso responsabile di questa situazione deve avere il coraggio di andare a casa”. A questo punto, si attende la replica dell'Amministrazione Comunale...
http://www.blunote.it/index.asp?sez=6&id=56192
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26 maggio 2008
I gialloblù del verona evitano la caduta in C2
I gialloblù evitano la caduta in C2 grazie al gol di Zeytulaev proprio al 90’. Buono l’avvio, poi Negrini della Pro Patria manda in tilt Bellavista e compagni. Arvedi, lieve malore Salvhellas

di Gianluca Vighini
Mai
salvezza è stata più sofferta. E mai squadra è stata più vicina alla C2
dell’Hellas. Il ritorno con la Pro Patria che il Verona affrontava con
il vantaggio psicologico del gol dell’andata (Morante al 94’) è
diventata una sorta di Monte Calvario. Così il piccolo vantaggio
(sarebbe stato sufficiente lo 0-0 per salvare i gialloblù) è stato
subito sciupato. Al 36’ la Pro Patria passa in vantaggio: Negrini entra
in area e di sinistro cecchina Rafael. Con identico risultato, dice il
regolamento, è la squadra meglio piazzata al termine della regular season a salvarsi. In
questo caso i “tigrotti” di Busto Arsizio. Il gol, è una doccia fredda
e complica terribilmente i piani di Pellegrini. Il campo è pesante,
viscido, la peggiore tra le condizioni ambientali per tentare la
rimonta. In avvio di ripresa Cissè ha però sul piede la palla d’oro per
pareggiare. Servito da Zeytulaev, sbaglia una rete clamorosa. Passano i
minuti e il Verona sembra rassegnato. Non c’è traccia di reazione, solo
i duemila veronesi (forse più...) arrivati a Busto Arsizio continuano
incessantemente a sostenere la squadra del cuore. Al 90’, dopo una
prestazione inguardabile, Zeytulaev s’inventa un gol da campione:
discesa e tiro da posizione impossibile, gol che fa tremare lo stadio
“Speroni”. E dopo 6’ di recupero, l’arbitro fischia la fine. L’Hellas
è salvo, la Pro Patria In C2. patròn Arvedi se n’era andato all’85’, a
causa di un lieve malore e veniva ricoverato all’ospedale di Busto
Arsizio per accertamenti. Nulla di grave. Solo colpa dell’incredibile
sofferenza che gli ha causato l’Hellas. (ass)
La squadra in delirio
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Gioia Pellegrini: «Ci abbiamo sempre creduto» |
di Mario Padovani
BUSTO
ARSIZIO - Al 96’ esplode il “delirio”. Dentro e fuori il campo. Lo
spogliatoio dell’Hellas si trasforma in un’enorme festa itinerante, tra
cori, urla e inni di gioia. Davide Pellegrini è l’unico a
mantenere la calma, almeno in apparenza. «Una gioia infinita - sbotta
il condottiero gialloblù -. Ci abbiamo creduto sino alla fine, è stata
una grande sofferenza, ma ce l’abbiamo fatta». E sul suo futuro, il
mister nulla aggiunge. «Non so ancora nulla (patròn Piero Arvedi ha lasciato lo stadio sull’1-0, all’85’, ndr), le decisioni verranno prese nei prossimi giorni». Maschera di felicità: è quella di capitan Giovanni Orfei.
«Una sensazione indescrivibile, abbiamo iniziato male, però non abbiamo
mollato mai e alla fine fine siamo stati premiati». Eccoci all’uomo
della partita, Ilyas Zeytulaev. «Il mio gol un’eslosione di felicità: abbiamo dato tutto, anche oltre il 90’. Una salvezza sofferta, ma meravigliosa». (ass http://www.leggo.it/sfoglia.php?data=20080526&pag=14&citta=VERONA&sez=SPORT&ediz=VERONA
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26 maggio 2008
De Gasperi e un autogol portano il Citta in finale
Battuto 2-0 il Foligno, granata come otto anni fa. Domenica andata al “Tombolato” con la Cremonese De Gasperi e un autogol portano il Citta in finale
di Stefano Tubaldo

CITTADELLA
- E’ finale. A otto anni di distanza dalla promozione in serie B, il
Citta ha di nuovo l’occasione di assaporare i fasti della cadetteria.
Nel momento più importante dell’intera stagione, la truppa granata si è
risvegliata dal torpore e, con una prova di grande spessore, ha
acciuffato contro il Foligno il pass per la finale di andata play off,
che si giocherà domenica prossima contro la Cremonese ancora al
“Tombolato”. Per la squadra umbra, avanti 1-0 nel parziale grazie
all’autorete decisiva di Manucci nella gara d’andata, ieri si è fatta
davvero dura. In 4’ i sogni dei biancoazzurri umbri sono andati in
frantumi grazie al micidiale uno-due realizzato prima da De Gasperi e
poi dall’involontario tocco di Girardi, valutato dal guardalinee oltre
la linea di porta. In avvio di partita la Bisoli-band è più
arrembante e già al 1’ Girardi impegna Pierobon, che metta la pezza
anche al 13’, deviando la girata di Noviello. I biancazzurri spingono e
al 25’ Carteri salva sulla linea la girata di Noviello a porta vuota.
Il Foligno sembra sul punto di passare e invece, sul lungo rilancio di
Marchesan, De Gasperi silura Ripa (28’). Ristabilita la parità, i
padroni di casa si fan più temerari e dopo 4’ raddoppiano:
punizione-cross di Iori, Manucci va giù e Girardi di coscia sorprende
Ripa sul primo palo. L’arbitro fa correre, ma il guardalinee non ha
dubbi sul gol, anche se, vista poi al replay tv, la palla non avrebbe
attraversato completamente la linea. Nella ripresa il Citta
legittima il vantaggio mostrando maggiore solidità di gioco. Il Foligno
si risveglia solo nel finale, ma Pierobon al 94’ smanaccia sulla
traversa il tiro di De Angelis. E il “Tombolato” può esplodere di
gioia. (ass)
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PIEROBON 7 (nella foto con mister Foscarini) Provvidenziale nelle prime battute e soprattutto in pieno recupero. MANUCCI 6,5 Si rifà sull’autogol dell’andata mandando fuori tempo Girardi nel 2-0. GORINI 6 Non ha lavoro facile perché Girardi e Noviello lo portano ovunque. TURATO 6 Attento e concreto. MARCHESAN 6,5 Tempismo e precisione. CARTERI 6 Cacciatore è un brutto cliente. Determinante quanto salva sulla linea su Noviello (dal 65’ VOLPE 5,5: dà fiato dove non ce n’è più). IORI 6,5 Leone della mediana, ma non solo: assiste i compagni in tutti i reparti. MUSSO 6,5 In avvio lascia perplessi, poi si scalda e torna il solito “mastino” (dall’83’ CAMPO ng). DE GASPERI 6,5 Partenza in sordina, ma poi fa quasi crollare lo stadio. Splendida la girata che apre la strada alla finale play off (dal 78’ OLIVEIRA ng). CORALLI 6 Marcato a vista da Pascali, riesce a districarsi con fatica anche se cerca troppo spesso l’azione personale. MEGGIORINI 5,5 Incide poco: è nervoso. (S.Tub./ass) | Foscarini felice: «Volevamo fortemente questo traguardo» CITTADELLA - «Che fatica. Abbiamo
rischiato di affondare in avvio, poi siamo riusciti a conquistare la
finale con grande merito. Peccato: il risultato avrebbe potuto essere
più ampio». Sfodera un sorriso a trentasei denti il tecnico Claudio
Foscarini, all’ingresso in sala stampa dopo la breve festa negli
spogliatoi. «Capisco le lamentele di Bisoli sul secondo gol, ma in
campo il Foligno ha fatto troppo poco. Volevamo la finale e ce la siamo
presa. Domenica con la Cremonese servirà un’altra partitona come
questa». (S.Tub./ass) http://www.leggo.it/sfoglia.php?data=20080526&pag=12&citta=PADOVA&sez=SPORT&ediz=PADOVA
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