31 maggio 2008
Sorrento: situazione societaria, finalmente notizie positive
Orgoglio rossonero: "Improvvisazione: "NO,GRAZIE"

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Un’attesa
snervante che, qualche ora dopo le delucidazioni dell’unico azionista
del Sorrento Castellano, nei fatti, vede la società ancora lontana
dalla risoluzione “materiale” anche se, da indiscrezioni fondate, le
premesse per un’agognata svolta a stretto giro sono tutt’altro che
remote. Anzi. L’apertura definitiva di Castellano alla cordata
sorrentina, è stata accolta, da ambienti vicini agli imprenditori
locali, con grande soddisfazione. Le parole del presidente hanno dato
linfa al desiderio di subentrare e, forse, ha contribuito ad
accelerare, sostanzialmente, i tempi. Ciò però che, ora più di prima,
interessa primariamente ai tifosi rossoneri è il nodo dell’iscrizione.
Un problema impellente guardando anche alle scadenze, fissate per il 27
giugno. Stante così le cose, Castellano – come ha annunciato – non è in
grado di garantire per la fidejussione di 207mila euro. Proprio in
questo strambo tourbillon ricco di nuove e cambi repentini d’opinione,
si pone la fedele voce di Orgoglio rossonero. Il comitato (che la
prossima settimana, presso un notaio, si costituirà in fondazione anche
per possedere una forma giurisprudenziale che, quando sarà chiamata in
causa dall’interlocutore, non potrà essere dribblata) è rimasto un po’
spiazzato dalle ultime mosse dell’attuale proprietà del Sorrento. Non
era preventivata la cessione della metà di quote da Giglio a Castellano
(formalizzata) e, sulla stessa lunghezza d’onda di questa perplessità -
mentre le adesioni incontrano un gravoso periodo di stanca - a titolo
personale, Gaetano Mastellone – ideatore del progetto d’azionariato –
si fa sentire. |
E’
una telenovela ricca di colpi di scena, quella rossonera. E’ una
telenovela dove quel che è scontato il giorno prima, non lo è quello
dopo. E’ una telenovela dove manca ancora il lieto fine che,
parafrasando il Castellano pensiero (“nell’esclusivo bene del
Sorrento”), dovrà per forza di cose concretizzarsi quanto prima.
Mastellone, su questa falsariga, chiarisce che non è detto che
l’azionariato supporti un discorso tecnico-societario improvvisato. “Il
progetto – precisa il banchiere – per il rispetto che si deve ai
tifosi, ai cittadini ed agli imprenditori partecipanti alla
sottoscrizione, è stato ideato solo se lo scenario, triennale, si fosse
presentato concreto ed affiancato da un serio dialogo imprenditoriale
prospettico. Questo, sarà sempre il nostro punto di vista. Pertanto,
potremmo esser coinvolti solo se si dovessero materializzare queste
condizioni. Il danaro della città di Sorrento e della Penisola
Sorrentina dovrà confluire in una società che abbia una gestione
attiva, ricca di idee e spessore manageriale. L’improvvisazione, nel
calcio d’oggi, è pericolosa”. Il riferimento, esplicito, è al mese
trascorso dalla conferenza stampa: oltre trenta giorni ricchi di voci,
annunci e dietrofront di posizioni e d’opinione. Il progettista di
Orgoglio rossonero, lo sottolinea: “Nelle ultime tre settimane –
continua Mastellone - si è perso solo tempo. Gli unici attivi che hanno
fatto qualcosa di concreto sono i membri del Comitato per l’azionariato
popolare. Da parte del Sorrento Calcio, mi pare che si navighi senza
una rotta ben precisa, con azioni e dichiarazioni che si smentiscono
dopo poche ore”. L’affondo, poi, prosegue anche sulla cordata locale:
“Più di ieri – dice – credo che l’unica strada percorribile sia quella
dell’azionariato. Non credo che uscirà allo scoperto un’alleanza di
imprenditori disposta ad autotassarsi con cifre imponenti. E’ più
facile coinvolgere cento imprenditori che versino diecimila euro e
cento alberghi che contribuiscano per una somma di quasi quattromila
euro. Invito la proprietà del Sorrento Calcio a non sottovalutare il
progetto”. Non crede alla discesa in campo della cordata sorrentina,
Mastellone. Di contro, però, ci sono spifferi incoraggianti. Il gruppo
costiero che tra i membri vede - non solo nel ruolo di mediatore - il
dg del Sorrento ed albergatore Diodato Scala, si è riunito per gettare
le premesse di una trattativa lampo con Castellano. Se tutto filasse
liscio, addirittura, da giovedì in poi potrebbe essere indetta una
conferenza stampa.
Salvatore Dare http://www.solosorrento.it/home-page/castellano-apre-alla-cordata.html
solosorrento.it
sorrento
| inviato da ipse dixit il 31/5/2008 alle 20:29 | |
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31 maggio 2008
Juve Stabia, mercoledì sarà effettuata la ricapitalizzazione
Si
è svolto questa mattina presso l´Hotel dei Congressi di Castellammare
di Stabia un incontro tra le varie componenti (Istituzioni cittadine,
imprenditori e rappresentanti della S.S. Juve Stabia spa) che stanno
lavorando per progettare il futuro della Juve Stabia. La riunione
odierna è servita alle parti per verificare i passi avanti percorsi
rispetto al primo incontro tenutosi a Palazzo Farnese lo scorso 23
maggio. Alla presenza del Sindaco Vozza e dell´Assessore allo Sport
Corrado, l´Amministatore Unico dimissionario della S.S. Juve Stabia
Giovanni E. Gregorio, in rappresentanza dei soci di minoranza del
sodalizio gialloblù, ha confermato la volontà di provvedere a
ricapitalizzare per il 50% del capitale sociale. L´altro 50% verrà
garantito da un altro gruppo di imprenditori e professionisti stabiesi,
rappresentati alla riunione di stamane da due commercialisti che hanno
confermato che un primo versamento da un primo gruppo di imprenditori è
stato effettuato presso lo studio del Notaio Salvatore Di Martino di
Castellammare di Stabia. L´operarzione di ricapitalizzazione verrà
completata da tutte le componenti entro e non oltre la giornata di
mercoledì 4 giugno. Un altro incontro tra le parti, comunque, è stato
già fissato per martedì 3 giugno per decidere il futuro assetto
societario e stilare un programma per gli adempimenti da compiere per
l´iscrizione al prossimo campionato di serie C1.
juve stabia
resport.it
| inviato da ipse dixit il 31/5/2008 alle 20:21 | |
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31 maggio 2008
Paganese. Capuano replica a Miggiano: "Non ha avuto gratitudine per la società"
L’addio
al veleno di Roberto Miggiano alla Paganese ha aperto il dibattito
nella città di Sant’Alfonso. Le dichiarazioni piccate del tecnico
salentino hanno colto di sorpresa tutto l’ambiente, abituato a sentire
un Miggiano sempre calmo e dai toni pacati. La tifoseria si è divisa
sullo sfogo dell’ex allenatore della Paganese. Miggiano ha accusato il
club azzurrostellato di aver raggiunto un accordo con Capuano già a
Marzo. Lo stesso tecnico salernitano, contattato telefonicamente,
ha espresso il suo pensiero: “ Non capisco il senso delle parole di
Miggiano, dovrebbe essere grato alla Paganese che gli ha offerto una
grossa chance in C ”. Sul suo probabile approdo sulla panchina della
Paganese, Capuano nicchia: “L’interesse della Paganese mi lusinga,
Pagani è una piazza importante e sarebbe davvero un onore per me
guidare gli azzurrostellati ma per ora non c’è nulla di concreto, solo
voci. Poi vorrei chiarire che vado a cena con D’Eboli da anni, siamo
legati da una grande amicizia, penso non ci sia nulla di male ”. Francesco Pepe http://www.resport.it/sport.asp?idcat=3
De Sanzo ritorna alla Paganese
Fabio
De Sanzo ritorna alla Paganese. Il difensore calabrese, quest´anno a
Monopoli, dopo aver rescisso il contratto con il club biancoverde
firmerà martedì un nuovo accordo con la Paganese. De Sanzo, capitano
azzurrostellato per due stagioni e idolo della Curva, sarà l´uomo
spogliatoio della Paganese di Ezio Capuano. Francesco Pepe http://www.resport.it/leggi.asp?id=19114&idcat=3&t=n
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31 maggio 2008
Reggiana: Primo addio: Michele Malpeli
Dopo
tre anni di Reggiana e oltre 50 partite in granata, nelle quali ha
sempre dimostrato attaccamento alla maglia, non è stato rinnovato il
contratto a Michele Malpeli. Ci uniamo al saluto della società a questo
prezioso giocatore che ha contribuito sul campo e fuori dal campo al
ritorno della nostra amata Regia nel calcio che conta. Buona fortuna
Miky! http://www.reggianasupporters.it/node/146
In bocca al lupo Michele
La Reggiana ha rinunciato ad assicurarsi le prestazioni di Michele Malpeli
per la Stagione Sportiva 2008/2009. La decisione è stata comunicata al
giocatore oggi e nel corso di un incontro cordiale gli sono state
spiegate le motivazioni che hanno portato a tale scelta.
Una decisione sofferta, perché riguarda un’atleta eccellente, generoso
e disciplinato, che ha svolto il suo compito con professionalità e
gentilezza.
La Società ringrazia di cuore l’Uomo ed il Calciatore e gli augura i successi più belli. |
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| http://www.reggianacalcio.it/#
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31 maggio 2008
Paganese: Il bilancio della stagione
Liberatorie
Quella che sta terminando è stata la settimana nella quale i calciatori azzurrostellati
si sono avvicendati in sede per firmare le liberatorie di fine rapporto con
la società, condizione essenziale per l'iscrizione al prossimo campionato di C1.
Tra questi anche l'attaccante Lucas Cantoro che ha rescisso consensualmente
il contratto che lo legava alla Paganese sino al 30 giugno 2009.
Il prossimo impegno per la società azzurrostellata prevede il colloquio
definitivo con il tecnico Roberto Miggiano e l'eventuale ingaggio
del nuovo trainer.
Con la definizione del nuovo allenatore si passerà, poi, all'individuazione della sede del
prossimo ritiro il cui inizio è previsto per la seconda settimana di luglio.
Potrebbe essere l'Umbria la regione che ospiterà la comitiva azzurrostellata
per il romitaggio estivo.
Peppe Nocera |
La stagione 2007/2008 si è rivelata molta sofferta per la Paganese
che è riuscita a raggiungere la salvezza solo attraverso la lotteria dei play out. Per il raggiungimento
dell'obiettivo sono stati decisivi ben due cambi di allenatore (da Cosco a Chiappini
e da quest’ultimo a Miggiano). Analizziamo l'intero percorso e gli ostacoli che gli azzurrostellati
hanno incontrato durante il campionato.
La Paganese è inserita nel Girone A con la Cavese e
molte compagini del nord. L’allenatore prescelto per questa nuova avventura è mister Cosco.
Ma la sua l’avventura non dura molto e, dopo aver ottenuto
solo un punto nelle prime tre gare (Paganese – Sassuolo 1-2, Lecco – Paganese 1-
0 e Paganese – Manfredonia 1-1), l’ex allenatore dell’Isernia si dimette dall’incarico
che la società gli aveva affidato. Al suo posto subentra
Andrea Chiappini il quale, però, non migliora certo la situazione. Anzi nelle sue prime cinque partite
subisce altrettante sconfitte (Monza, Pro Sesto, Cremonese, Padova e Foggia).
La Paganese, si ritrova, dopo otto
giornate, ultima in classifica con solamente un punto. Ma dopo le tenebre
arriva finalmente un po’ di luce con i primi risultati che incominciano ad arrivare; gli azzurro-stellati,
infatti, sfruttando anche tre gare casalinghe, riescono ad ottenere sette punti in quattro
incontri (Paganese – Foligno 2-0,
Novara – Paganese 1-0, Paganese – Legnano 1-0 e Paganese – Ternana 0-0)
togliendosi così dalla scomoda ultima piazza in classifica.
Nelle restanti
cinque giornate, che separano la chiusura del girone di andata, gli uomini di
mister Chiappini riescono a racimolare altri sei punti (Venezia – Paganese 1-0,
Paganese – Pro Patria 0-0, Verona – Paganese 0-0, Paganese – Cavese 1-0 e
Cittadella – Paganese 3-3) chiudendo al terz'ultimo posto. Terminato il girone d’andata,
gli azzurro-stellati affrontano il ritorno con la fatidica speranza di
raggiungere quota 40 punti che significherebbe salvezza senza passare per la lotteria dei play
out. Il giro di boa, però, non inizia certo nel migliore dei modi; la Paganese, che è
ancora a secco di vittorie fuori casa, viene sconfitta a Sassuolo, riuscendo solo sette
giorni dopo a rifarsi battendo nello scontro diretto il Lecco per una rete a
zero. Nella giornata successiva per la squadra di Chiappini c’è la delicata
trasferta di Manfredonia, anch’essa in lotta per non retrocedere. L’esito
finale da ragione ai pugliesi che superano la Paganese per 1-0.
I tifosi azzurro-stellati iniziano a stufarsi del brutto gioco di mister
Chiappini e chiedono ripetutamente alla società di esonerarlo. Trapani, però,
gli conferma la fiducia e si riparte dalla gara interna con il Monza nella quale
però non si va oltre lo 0-0. Dopo questo pareggio gli azzurro-stellati sono
proiettati con la testa a Sesto San Giovanni per affrontare la Pro Sesto che
occupa in classifica la sest’ultima posizione che significherebbe salvezza
senza play out ma, complice una pessima prestazione, la Paganese viene
sconfitta con un secco 3-0. Dopo quest’ennesima sconfitta esterna, la posizione
di Chiappini si complica sempre di più e la sua permanenza sulla panchina
azzurro-stellata è appesa ad un filo. Bisogna, però, pensare alla gara interna
contro la Cremonese di Mondonico, prima in classifica. La società,
intanto, abbassa i prezzi dei tagliandi d'ingresso per far ritornare il proprio pubblico che
quest’anno, eccezion fatta con la Cavese, è venuto a mancare. La Paganese disputa una
gara perfetta, ma il punteggio finale è soltanto di uno a uno con il pareggio dei grigio-rossi
arrivato solo nel finale.
Nelle seguenti due gare, per la Paganese arrivano
altre sconfitte pesanti contro Padova e Foggia e dopo la sconfitta con i rossoneri
Chiappini è esonerato. La società, per le restanti nove
giornate, decide di affidare la squadra a Roberto Miggiano ex conoscenza del
Lecce. Il suo esordio è a Foligno e Miggiano riesce subito a centrare un buon
pareggio. Dopo questo pareggio esterno però arrivano risultati non
soddisfacenti come il pari interno con il Novara (1-1) e la
doppia sconfitta esterna con Legnano (5-0) e Ternana (2-1). La Paganese è
ultima in classifica quando mancano solo cinque giornate al termine della stagione;
gli uomini di mister Miggiano dovranno cercare di ottenere più
punti possibili per acquisire l'accesso ai play out. Si parte dalla gara in
casa contro il Venezia che si conclude con un confortante 3-1 a favore degli azzurro-stellati. Dopo la gara con i lagunari la Paganese affronta prima in trasferta il Pro Patria,
poi al "Torre" l’attesissimo Verona impegnato anch’esso a non retrocedere. Gli
uomini di Miggiano, però, riescono ad ottenere solo due punti e a questo punto per evitare la
retrocessione diretta saranno fondamentali le gare contro Cavese e Cittadella. Grazie
ad un ottimo lavoro svolto in settimana, gli azzurro-stellati riescono a tornare
vincitori a casa nel derby con gli aquilotti aggiudicandosi tre punti d’oro che in
futuro risulteranno decisivi. Nell'ultima giornata gli azzurro-stellati affrontano il
Cittadella in una gara ricchissima di emozioni. La prima frazione di gioco si
conclude col risultato di 0-0 con la Paganese che virtualmente è in C2. Nel
secondo tempo gli undici di mister Miggiano riescono a vincere per 2-1 e di
conseguenza affrontare il Lecco negli spareggi play out. La
gara di andata si svolge a Lecco con la Paganese sconfitta per 1-0 grazie
ad una contestatissima rete arrivata nei minuti finali del match. Il ritorno vede trionfare la
Paganese per 2-0 nell'"inferno" del "Torre" e finalmente si può
festeggiare una salvezza davvero strappata coi capelli.
Ora la palla passa alla società per programmare un campionato che tutti auspicano sia più
tranquillo di questo appena terminato.
Alessandro Mancuso |
http://www.paganese.it/public/news.htm
paganese
paganese.it
| inviato da ipse dixit il 31/5/2008 alle 19:38 | |
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31 maggio 2008
Apertura a Potenza: Postiglione “vuole” il gruppo Donofrio e pensa a una prima trattativa
La proposta poggia sulle cessioni di 4 giocatori
IL DISCORSO relativo a ipotesi d’intesa tra i potentini e Postiglione, lo ribadiamo, è legata alla necessità di trovare un terzo interlocutore. Il lavoro di questi giorni, prima di perfezionare i punti di un’intesa che, lo ripetiamo, al momento resta embrionale che difficilmente decollerà se non si trovasse appunto un altro socio o gruppo di soci, è volto proprio a reperire la disponibilità di qualcuno. Stando alle voci di corridoio, qualcuno che lavora nell’ombra, sta effettivamente mettendosi in moto per far affiancare ai potentini e a Postiglione (se già non lo stanno facendo per conto loro) il famoso terzo soggetto. Si parla con insistenza di due imprenditori che operano al Nord, ma che hanno interessi nel capoluogo di regione, ma anche di un potentino verace che vorrebbe tentare l’approccio al mondo del calcio. Di qui non si scappa. Il gruppo che fa riferimento a Donofrio si avvicinerebbe a Postiglione solo con un altro interlocutore nel mezzo.Mail patron è caparbio e, nel breve giro di qualche giorno, potrebbe formalizzare una proposta chiara e concreta che potrebbe far vacillare le resistenze altrui, indicando ruoli e competenze specifiche (un presidente onorario, tre vicepresidenti, un direttore generale, più tutta l’area di dirigenti accompagnatori), ma soprattutto non pretendendo nulla per l’ingresso nelle quote societarie. Nei termini più stretti, sembra che Postiglione, proprio per il desiderio di ricostruire il tessuto imprenditoriale potentino intorno alla società, sia disposto a cedere quote della società a costo zero e dinanzi a una situazione debitoria che lui stesso, al 30 giugno 2008, porterà a zero. Un passo indietro fondamentale e che non deve stupire. Il benefit di cui il patron potrebbe godere è vincolato esclusivamente alla gestione diretta (quindi senza coinvolgere il resto dei soci) delle tre-quattro cessioni che si prospettano all’orizzonte. Di Bella, Berretti e Delgado, ma anche un giovane della Berretti, il portiere Di Vincenzo, hanno mercato e potrebbero rappresentare quel “risto - ro” per tutte le spese affrontate in passato da Postiglione che, in questo modo, azzererebbe la situazione, potendo “permettersi” di ripartire da zero con gli altri due gruppi di soci nuovi, ciascuno con le sue quote del 33%. Qualcuno potrebbe anche obiettare che, in questo modo, Postiglione avrebbe la base per andare avanti da solo e rinviare tutto al prossimo anno, ma è lo stesso giovane imprenditore che ha capito l’im - portanza di contornarsi di persone che hanno un certo “fascino” in città e che hanno anche le giuste conoscenze e competenze per poter dar vita a un progetto ambizioso per il Potenza. Cosa che non potrebbe accadere nel caso in cui restasse ancora isolato dal contesto cittadino. La proposta non è per nulla indecente. Anzi, certamente è la più concreta degli ultimi tempi. Non è stata ancora formalizzata a Donofrio e al suo gruppo di amici, ma c’è da credere che questo accadrà molto rapidamente, così come il passaggio successivo relativo all’analisi delle carte contabili e alle pendenze future. Postiglione ha sempre dichiarato ai quattro venti di avere tra le mani una società che, in futuro, non sarà esposta a rischi di esposizioni debitorie pregresse. E’ chiaro: esiste un parco giocatori che sono stati già vincolati al Potenza con contratti pluriennali che hanno un loro costo, ma è anche vero che, cambiando le sorti della società, ogni singolo accordo, specie quelli più onerosi, possono essere ridiscussi con i calciatori in questione. Anzi, aggiungiamo, è certo che il Potenza dovrà ricevere anche alcuni crediti dalla Lega, per l’impiego di giovani, per le valorizzazioni. Ora, che il patron voglia ricevere il suo “tornaconto”, gestendo direttamente le cessioni dei giovani succitati, francamente, non ci sembra un’assurdità. Il nodo, quindi, potrebbe essere lì: trovare il modo giusto per organizzare tutto. Fermo restando, come detto e ridetto, che servono sempre altri interlocutori per l’investimento el a programmazione minima di tre anni. Alfonso Pecoraro http://www.ilquotidianodellabasilicata.it/
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31 maggio 2008
Se salta Somma, in pole c'è Campilongo
Si aspetta Mario Somma fino a lunedì, poi la scelta verrà fatta. Questo
in estrema sintesi l'intendimento del sodalizio biancazzurro sul nome
di chi siederà sulla panchina adriatica la prossima stagione. Nel
week end ci sarà un nuovo tentativo, un nuovo approfondimento con il
tecnico di Latina. Se non dovesse dare i frutti sperati ci si rivolgerà
altrove. L'altrove ha un nome ben preciso: Salvatore Campilongo. Con
il trainer napoletano pare che il più sia stato già fatto qualche
giorno addietro, un'intesa di massima che avrebbe bisogno solo di
essere formalizzata. Campilongo ha assistito, nella stagione appena
conclusa, più volte alle prestazioni dei biancazzurri ed avrebbe già un
quadro abbastanza esauriente della rosa di cui andrebbe ad occuparsi. L'ex
Foggia, dunque, nel caso in cui la trattativa Somma saltasse,
brucerebbe la concorrenza di Moriero, Indiani, Cari, Galderisi e Lerda. Con
il tecnico di Fossano, infatti, l'incontro di ieri sembra sia stato
soltanto un doveroso chiarimento fra gentiluomini per lasciarsi senza
strascichi polemici e nulla di più. A tal proposito il Ds "Mimmo"
Gentile si esprime così:"Credo che l'incontro sia stato doveroso, un
modo per confrontarci, scrollarci di dosso scorie formatesi negli
ultimi giorni. Ci tengo a precisare, comunque, che qualsiasi sia la
nostra scelta sul mister sarà presa congiuntamente dal gruppo e dopo
una valutazione attenta ed analitica della situazione. Quello che ne
verrà fuori sarà ciò che di meglio possa essere considerato da parte
nostra per il Pescara." Per un tecnico che dovrebbe arrivare ce n'è
uno che potrebbe partire. Cetteo Di Mascio, attuale coordinatore
dell'intero settore giovanile biancazzurro, infatti, sarebbe entrato
nelle grazie della famiglia Maio. La neo proprietà del Lanciano ha
sondato il terreno qualche giorno fa per affidare al trainer pescarese
la panchina della prima squadra. Un incontro potrebbe esserci nei
prossimi giorni.
31 05 2008 alle 17:08:36 da Donato Giampietro http://www.forzapescara.com/
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31 maggio 2008
In attesa della finale play-off...
venerdì 30 maggio 2008 - 15:36
Domenica
prossima avrà luogo la partita d'andata della finalissima play-off, che
consacrerà la seconda squadra promossa in compagnia del Sassuolo.
Cremonese o Cittadella ? Abbiamo fatto un'analisi sulle due squadre,
nella consapevolezza che chiunque dovesse trionfare avrà centrato un
traguardo importante, alle quali molte società puntano per tornare
"nell'Olimpo del Calcio"
Domenica
prossima s’incomincerà a delineare la conclusione di questa stagione.
Per quanto concerne il nostro girone, approdano alla finalissima
play-off due squadre ben diverse fra loro. La Cremonese, candidata come
una delle favorite all’inizio dell’avventura, che ha riscontrato non
poche difficoltà a giungere fino in fondo, cogliendo anche qualche
sconfitta pesante ed inaspettata, (fra le quali fa piacere ricordare
quella inflitta proprio dagli azzurri al “Silvio Piola”). Ed il
Cittadella, squadra solida e ben organizzata, da diversi anni prova
concreta di come si possa centrare un obiettivo anche con risorse
limitate, se ci si avvalga di profonde motivazioni.
Difficile
stabilire chi la spunterà fra le due compagini, ma per gli appassionati
sportivi la sfida che si prospetta è avvincente, soprattutto per il
clima di indecisione sulla squadra che riuscirà a trionfare.
Qualunque
risultato ne scaturisca, saranno molte le società professionistiche
interessate all’evento. Principalmente perché una finale è sempre
meritevole di essere apprezzata e lodata come tale, ma in concreto
perché se ne può sempre trarre profitto, magari scrutando un giocatore
seguito da diverso tempo o più semplicemente per cercare di carpire il
segreto, che ha portato una delle due compagini ad arrivare a questo
traguardo.
Anche
la società azzurra sarà interessata sicuramente in questo senso. E la
speranza per tutti i tifosi resta quella di poter vivere presto, in
prima persona, emozioni simili.
Già…
mancano soltanto due domeniche. Due partite e poi, come di consueto, si
tornerà alla fatidica attesa dell’apertura del “calciomercato”, con il
solito giro di notizie che daranno in arrivo campioni e fenomeni, quasi
sempre non veritiere e smentite da ingaggi di giocatori fino ad allora
“sconosciuti”. L’apprensione nel voler vedere i propri beniamini in
ritiro, nella nuova fisionomia della squadra, con l’innesto dei nuovi
ingaggi che si fondono con la “vecchia guardia”. La voglia di essere
presenti a tutte le cerimonie dove presenzierà la squadra azzurra, a
cominciare dal giorno che verrà fissato per la presentazione ufficiale
e che sancirà, di fatto, l’inizio della nuova stagione. Il debutto
della squadra, che segna sempre il tifoso, (in un modo o nell’altro), a
sbilanciarsi in un pronostico di quello che sarà. L’attesa
è lunga, spasmodica… Questa stagione non è ancora terminata in maniera
definitiva, ma già mi manca (ops… CI manca) tutta la magia di cui
sopra. Non resta che rassegnarci ed aspettare, fiduciosi, consapevoli
che la dirigenza azzurra saprà come agire per farci tornare a sognare e
che, in caso di successo, tutto avrà un sapore ancor più bello, perché
atteso da tanto (troppo) tempo ormai.
Forza Novara sempre !
Giovanni Chiorazzi http://www.forzanovara.net/index.php?id=1053
forzanovara.net
novara
play-off
c1/a
| inviato da ipse dixit il 31/5/2008 alle 19:15 | |
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31 maggio 2008
Playoff: Finale Andata, Taranto e Cittadella favorite
Roma, 28 maggio 2008 – Eccole, infine, le quattro squadre che
disputeranno le finali play-off di Serie C1 e che si contenderanno due
posti per la B. Nel girone A la sfida sarà tra Cremonese e Cittadella.
La squadra di Mondonico, al termine di una gara emozionante e ricca di
colpi di scena, è riuscita a spuntarla sul Foggia, ed ora ad attenderla
c’è il Cittadella, che in semifinale contro il Foligno è riuscito a
ribaltare lo 0-1 di sette giorni prima. Proprio la squadra di Foscarini
parte con i favori dei pronostici Better (a 2,25), mentre l’undici di
Mondonico è a 3,40.
Nel girone B l’Ancona è riuscito nella grande impresa, capovolgendo
l’1-3 subito nel primo incontro contro il Perugia. Ora la squadra di
Monaco (a 5,00) si appresta al difficile match sul campo del Taranto (a
1,80), che nell’ultima partita contro il Crotone ha offerto una lezione
di grande calcio. http://www.click4soccer.com/it/View_News.php?c=C1A
play-off
c1/a
c1/b
click4soccer.com
| inviato da ipse dixit il 31/5/2008 alle 19:1 | |
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31 maggio 2008
Cavese: Cambia la facciata del Simonetta Lamberti
Cambia la facciata del Simonetta Lamberti
di Fabio Apicella
Stamane,
alle ore 12, sono state scoperte i due pannelli in onore di Simonetta
Lamberti dinanzi allo stadio. All'incontro hanno partecipato numerose
autorità cittadine tra cui il primo cittadino Gravagnuolo, Monsignor
Soricelli ed il delegato allo sport Pasquale Scarlino. Presente anche
il giudice Lamberti con la moglie. A realizzare la stele commemorativa
sono stati gli artisti calabresi Antonello ed Ermonde Leone. Dopo aver
"liberato" le opere il sindaco ha dato l'opportunità di poter ammirare
gli ultimi lavori effettuati all'interno dello stadio stimabili in una bella rinfrescata alla tribuna.....
P.S.
permettetemi un appunto, essendo l'opere fatta di ceramica mi sono
chiesto: ma tra tante industrie e botteghe artigiane di ceramica che
pullulano nel nostro territorio c'era realmente il bisogno di
richiederle fuori regione. Ovviamente non offendendo i due artisti
autori di un opera molto bella che sicuramente verrà apprezzatta da
tutta la città.
Di seguito le foto dell'opera.



Il calciomercato aquilotto
di Fabio Apicella
Scelto
l'allenatore ora bisognerà allestire la compagine che disputerà il
prossimo campionato. Il D.S. Dionisio sembra avere le idee chiare su
quelli che saranno i movimenti di mercato per rinforzare e, di
conseguenza, sfoltire l'attuale rosa. La prima questione da affrontare
è quella riguardante il portiere. Al momento sono poche le possibilità
di rivedere il cavese Criscuolo come portiere titolare per la prossima
stagione. La società è alla ricerca di un portiere più giovane e che
dia ampie garanzie sotto il profilo atletico. Ovviamente tutto può
essere messo in discussione
se il buon Vincenzo accetti di rigiocarsi il posto con l'eventuale
nuovo arrivo. In difesa sembrano certe le riconferme di Nocerino,
Cipriani, Farina, Geraldi, Cipriani e Pierotti. A loro si andrà ad
aggiungere il ritorno del giovane Andreozzi, reduce da due buone
stagioni disputate con l'Aversa Normanna. Dopo le buone prestazioni nel
campionato appena concluso è da ritenersi difensore anche Frezza. Andrà
via Panarelli, in scadenza di contratto, dopo una stagione abbastanza
travagliata. A centrocampo Dionisio è alla ricerca di un regista di
categoria che sappia dettare i tempi ed a cui verranno affiancati
Alfano, Favasuli e Scartozzi. Promosso in prima squadra il promettente
Siano. In bilico la posizione di Vincenzo Riccio, legato da un altro
anno di contratto. Sicuro partente Catalano. Lascerà Cava anche Pietro
De Giorgo destinato a giocare in serie B. Le destinazioni più probabili
sembrano essere Ascoli, Bari e Salerno. In attacco sicuri di
una riconferma Tarantino ed Aquino. Per Sorrentino si dovrà aspettare
un pò di tempo per capire le strategie di mercato del Perugia anche se
il calciatore ha
un ingaggio abbastanza elevato e per rimanere dovrà, inevitabilmente,
essere disposto ad un piccolo sacrificio economico decurtandosi una
parte dell'attuale stipendio. Incassati gli acquisti dell'esterno
Bernardo e della scommessa Mallardo, il reparto offensivo verrà
rinforzato con l'ingaggio di una punta centrale già bloccata dalla
società ma di cui non si conosce ancora il nome. Andrà via l'albanese
Shiba, probabilmente in C2, che ha bisogno di fare esperienza. Per
quanto riguarda Giampaolo, anch'egli con il contratto in scadenza nel
2009, si valuterà in comune accordo con mister Camplone e con il
calciatore stesso per capire se il talentuoso attaccante ha ancora
voglia di mettersi in discussione.
Vincenzo Cestaro torna alla Cavese
di Vincenzo Paliotto
La Cavese
nell’ambito del progetto del rinnovo dello staff tecnico da mettere a
disposizione del nuovo allenatore Andrea Camplone si affida nuovamente
nel ruolo di preparatore atletico a Vincenzo Cestaro, già in forza alla
squadra metelliana per ben tre stagioni dal 2004 al 2007. Al 38enne
preparatore atletico di origini napoletane la società metelliana ha
proposto un contratto biennale. Reduce dall’esperienza non proprio
fortunata in quel di Foggia, in cui era stato accompagnato anche dal
preparatore dei portieri Cotugno, Cestaro ha accettato con entusiasmo
il suo ritorno alla Cavese, convinto da una società che ha apprezzato
l’ottimo lavoro svolto in passato. Oltretutto lavorerà al fianco di
Camplone adotta il modulo del 4-3-3, che lo stesso Cestaro conosce in
maniera approfondita.
Cestaro
in pratica ha speso fino ad ora la sua carriera alla corte di mister
Salvatore Campilongo, che lo aveva scoperto e lanciato nella stagione
del 2003/2004 in Serie D con l’Ariano Irpino di Ottavio Cutillo.
Quindi, il suo approdo a Cava de’ Tirreni, dove in tre anni Cestaro e
Campilongo hanno raggiunto per due volte i play-off, nel 2007 in Serie
C1, e quindi brindato ad una promozione dalla Serie C2 nel 2006. Il
preparatore atletico era già stato scelto prima che fosse individuato
il nuovo allenatore della squadra. Cestaro, infatti, conosce bene
l’ambiente di Cava de’ Tirreni e soprattutto avrà il vantaggio di aver
lavorato già con molti degli atleti che avrà alle sue dipendenze come
Alfano, Farina, Cipriani, Nocerino, Tarantino e quel Peppe Aquino, che
già sogna di riportarlo ai suoi abituali livelli. Oltretutto il tecnico
di origini napoletane è stato tra i maggiori artefici dell’esplosione
di Sergio Ercolano, pescato nel Sapri ed adesso trascinatore del
Perugia.
Cestaro sarà accompagnato nella sua nuova avventura con la Cavese anche dal prof. La Marca,
che si preoccuperà di rimettere in sesto ed allenare i calciatori
infortunati. Un ritorno quello di Cestaro sicuramente gradito dalla
città e dalla tifoseria.
Andrea Camplone è il nuovo allenatore della Cavese
di Vincenzo Paliotto
Andrea
Camplone proviene da un ambiente calcistico affascinante, prestigioso e
romantico come fu il Pescara di Giovanni Galeone, che approdò in Serie
A tra lo stupore generale, rivelando anche un calcio bello e
scintillante. Pescarese doc, classe 1966, Camplone è del quartiere di
Borgomarino, zona della città rinomata soprattutto per la dedizione dei
loro abitanti alla pesca. Ed il mister abruzzese ha proprio due
fratelli pescatori, mentre lui si è dedicato a quel calcio, che ne ha
fatto un professionista serio ed apprezzato. Un carattere forte e
deciso, per uno che ha perso prematuramente la figura paterna quando
aveva appena dieci anni.
Calcisticamente
è cresciuto nel Pescara e nel 1986/87 ha vinto, con alla guida appunto
Galeone, il campionato cadetto approdando in massima divisione con
molto clamore. Infatti, quel Pescara si iscrisse in extremis al
campionato e con una squadra quasi tutta fatta in casa approdò nel
campionato più bello del mondo. Con gli abruzzesi ottenne la permanenza
in Serie A, quasi con gli stessi effettivi, rinforzandosi però con
gente come il brasiliano Leo Junior e lo slavo Blaz Sliskovic, maestro
nei calci di punizione. Tra A e B ha indossato per 188 volte la maglia
del Pescara con un gol all’attivo, prima di passare al Perugia,
all’Ancona ed al Gubbio, spendendo un’ottima carriera. Il suo nome
passò alla leggenda del calcio pescarese come il GattaBeniniCamplone, i primi tre giocatori della mitica squadra di Galeone.
Ha
iniziato ad allenare abbastanza giovane all’età di 36 anni nella
stagione del 2002/2003, sedendosi sulla panchina del Penne, piccola
squadra ma con molta tradizione della provincia pescarese. Il Penne
disputava il campionato di Eccellenza Abruzzese. Con la formazione
biancorossa Camplone rimane per ben quattro stagioni, ottenendo nel
2004/2005 la promozione in Serie D. Quindi, nello stesso campionato di
Serie D ottenne un quinto posto, portando la squadra alla disputa dei
play-off. Un risultato decisamente clamoroso ed importante. Tra l’altro
nelle file della propria squadra si mette in luce l’argentino Correa,
che lo seguirà al Lanciano, prima di spiccare il volo per la Serie A.
Camplone adotta il modulo del 4-3-3, molto equilibrato e poco
sbilanciato, e si rivela allenatore dalla personalità forte. Infatti,
nell’estate del 2006, mentre pensa di continuare la propria carriera in
D con la Cagliese o al massimo in C2 con la Pro Vasto, lo chiama addirittura
in C1 il Lanciano, che ha rivoluzionato la propria politica societaria.
Infatti, i frentani si affidano ad una squadra giovane e su cui
scommettere e scelgono come guida tecnica proprio quella di Camplone.
Non a caso il Lanciano figura come la rivelazione del girone b della
C1. Anche se a gennaio del 2007 viene esonerato per divergenze con la
società, che nel mercato di riparazione cede i migliori, tra cui Correa
e Colussi, senza rimpiazzarli. Arriva in panchina Andrea Chiappini, che
però deve lasciare nuovamente il posto a Camplone, che guida la squadra
rossonera alla salvezza meritata. L’exploit di Lanciano lo fa diventare
un nome importante per la serie C ed infatti arriva la chiamata più
attesa da parte del Pescara. Il sogno di Camplone è proprio quello di
allenare il club biancazzurro, che però è in un momento di crisi senza
società e senza squadra. L’avventura dell’allenatore pescarese dura
pochissimo, in quanto in riva all’Adriatico non ci sono i presupposti
per allenare. Per non rimanere a spasso accetta coraggiosamente la
panchina del Martina nello stesso girone. Tuttavia, anche i martinesi
vivono una situazione societaria precaria e Camplone conclude anzitempo
il proprio mandato, lasciando il posto a Florimbi.
Quindi,
dopo una trattativa lunga ma non estenuante, Camplone approda con
entusiasmo e buoni propositi sulla panchina della Cavese, firmando un
contratto annuale. L’allenatore pescarese sostiene fermamente il
progetto di Dionisio e della società e si sente molto stimolato
dall’avventura con i metelliani. Il suo vice sarà Dario Rossi, che
chiusa la carriera agonistica si mette a disposizione della società con
grande professionalità. Con Camplone ed il suo 4-3-3 la Cavese inizia un’altra entusiasmante avventura.
vincenzopaliotto@cavese.it http://www.cavese.it/principale.htm
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