SALERNO
– Si pensa già al futuro in casa granata dopo aver
conquistato la promozione in Serie B.
Un obiettivo cercato
e voluto per tre stagioni, che alla fine è finalmente arrivato,
un risultato che però non è figlio del caso ma di una
scrupolosa programmazione.
Questa promozione
porta la firma in calce di Antonio Lombardi, l'uomo che raccolse
le macerie della vecchia Salernitana Sport dopo la nota vicenda
che portò la società di Aniello Aliberti al fallimento.
Una sfida non certo
agevole, che iniziò dal ritiro di Paestum con un manipolo di
pochi calciatori, tra cui Soligo e Magliocco, mentre tanti altri
preferirono migrare verso altri lidi.
Gli inizi non furono
facili, tra le mille polemiche fomentate da chi sfasciò la città
usando l'informazione in modo a dir poco tendenzioso, cosa che
portò persino alla scissione di alcuni gruppi della storica
Curva Sud, divisi tra la Salernitana Sport che continuò la sua
avventura in terza categoria per pochi mesi, e la nascente
Salernitana Calcio.
Nonostante tutto però
quella Salernitana riuscì con una rimonta clamorosa sotto la
gestione Cuoghi e con un po' di fortuna a disputare i play-off,
a causa della vicenda-Teramo.
La scorsa stagione
poi la società salernitana puntò tutto sul tandem Coscia –
Novelli, ma la scommessa non diede i risultati sperati,
arrivando a sfiorare di poco i play-out sotto la nuova gestione
tecnica di Bellotto.
Poi la svolta
coincisa con l'arrivo del nuovo socio Murolo e del Dg Fabiani,
fattori che hanno permesso alla società di mettere a
disposizione del tecnico Agostinelli una squadra costruita per
vincere.
Infatti dopo la
sfida casalinga con l'Ancona la Salernitana non ha più lasciato
la testa della classifica, anche se durante i mesi di febbraio e
marzo il team guidato dal nuovo tecnico Brini ha attraversato
momenti difficili, culminati nella sconfitta di Sorrento,
complice il mercato di riparazione non proprio azzeccatissimo.
Tuttavia grazie alle
magie di Di Napoli e alle prestazioni di elementi come Russo,
Fusco, Cardinale, Pinna, alla rivelazione Turienzo, la
Salernitana è riuscita a raggiungere il suo obiettivo.
Nuove sfide però
attendono all'orizzonte la società campana, in primis quella di
dotarsi di un vero centro sportivo, come si compete ad una
società che voglia programmare qualcosa di importante, una
lacuna storica fin qui mai colmata.
Infine,
anche se mancano ancora le sfide con la Massese e con il Sassuolo,
quest'ultima valida per la Supercoppa di Lega, ecco il pagellone
stagionale:
Pinna
9: L'ex portiere del Grosseto conquista la sua seconda promozione
consecutiva in cadetteria, qualche errore come nella gara di
andata a Pescara e nel match all'Arechi contro il Perugia, per il
resto stagione impeccabile, a dir poco incredibili alcune
prestazione come quella nel derby d'andata contro la Juve Stabia,
sigilla la sua straordinaria stagione parando il rigore del
possibile 2-1 a Sansovini.
Ambrogioni
7: Non sarà un terzino di spinta ma bada al sodo, raramente in
difficoltà tiene botta e dà un contributo importante alla causa.
Fusco
Luca 9,5: Un bunker. Tornato a Salerno dopo diversi anni dimostra
di essere ancora un grande giocatore, praticamente perfetto.
Cardinale
8,5: Migliora le sue prestazioni rispetto alla scorsa stagione,
quando nel grigiore generale fu uno dei pochi a salvarsi, ora però
urge fargli firmare il rinnovo contrattuale.
Milanese
7,5: Nonostante l'età dimostra di avere la grinta di un ragazzino
e quando può si concede anche qualche sortita in avanti.
Ciarcià
8: Prima parte di stagione strepitosa, dimostra di essere un
calciatore sprecato in terza serie, è uno degli elementi su cui
puntare ad occhi chiusi per la prossima stagione.
Tricarico
7,5: E' il classico giocatore che non si vede ma si sente,
recupera palloni in continuazione, gli è mancato solo il gol,
peccato.
Soligo
8: E' il volto storico di questa Salernitana, sempre prezioso il
suo contributo.
Russo
9: La carta di identità dice 36 anni, il campo dice 20, corre
come un ragazzino ed offre la sua esperienza in diversi ruoli:
terzino destro e sinistro, sull'out sinistro del centrocampo, da
regista, e chi più ne ha più ne metta, un mito, ora però a
Massa fatelo giocare portiere...
Ferraro
5: Il voto è la media tra il 10 della prima parte di stagione ed
il 5 del giocatore visto nel girone di ritorno, durante il quale
è stato irriconoscibile, mette comunque in carniere sei
importantissime reti.
Di
Napoli 10: Salerno è ai suoi piedi: più di una volta la
Salernitana si è salvata grazie alle sue magie, ventuno reti di
cui gran parte decisive ai fini della classifica, classe allo
stato puro.
Troise
6,5: Ci si aspettava qualcosa in più da lui, partito titolare ha
perso il posto per colpa di un infortunio che lo ha tenuto fuori
per diverse settimane, poi la forma smagliante di Cardinale ha
fatto il resto, tuttavia l'ex napoletano si è anche adattato in
un ruolo non suo durante la gestione Agostinelli, quando il
tecnico marchigiano spesso lo schierava dinanzi la difesa.
Di
Deo 6: Doveva essere il regista di questa Salernitana ma gli
infortuni lo hanno frenato notevolmente, merita tuttavia una
seconda occasione.
Mamede
5,5: La classe c'è ma il fisico non più, scarso il suo
contributo, troppi i problemi fisici.
Piccioni
7: E' l'unico acquisto azzeccato di gennaio. L'ex esterno del
Sorrento tutta corsa e sostanza ha fatto il suo dovere, suo il gol
che ha spianato la strada verso la promozione.
Mammarella
5: Gioca a sprazzi, ma la gioventù è dalla sua parte.
Giannone
4,5: Un po' per colpa sua, un po' per quella dei due tecnici che
si sono avvicendati sulla panchina granata non offre mai il
contributo che ci si aspettava, delusione totale, anche se non ha
mai giocato nel suo ruolo naturale di mezzapunta.
Barrionuevo
4: Di lui si ricorderà solo il Giudice Sportivo per la mole di
cartellini collezionati nelle poche presenze con la maglia
granata, tornerà a Celano senza molti rimpianti.
Cammarata
3: Arrivato a gennaio per scalzare Ferraro non riesce a cancellare
lo zero alla voce reti segnate in questa stagione, un disastro.
Forse sarebbe stato meglio tenersi uno tra Masini e Magliocco...
Turienzo
7,5: E' l'uomo giusto al momento giusto, è la grande intuizione
di Brini che tralasciando le gerarchie interne lo trasforma nella
spalla ideale di Re Artù, si inarca sulle spalle il peso
dell'attacco ed offre assist importanti al sinistro fatato dell'ex
messinese, fondamentale.
Agostinelli
6,5: Lascia la Salernitana a +4 in classifica, paga le scelte
cervellotiche di Taranto, riesce comunque a gestire al meglio il
gruppo a sua disposizione, non riesce però a dare una minima
impronta di gioco al suo team.
Brini
6: Partito in sordina, cerca prima di rivoluzionare la squadra a
sua disposizione poi si rassegna ad utilizzare il 4-4-2 costruito
dal suo predecessore, mette in naftalina Cardinale a favore del
suo uomo di fiducia Troise ma ha la grande intuizione di
rilanciare Russo e Turienzo, due elementi che si sono rivelati
fondamentali in questo girone di ritorno.
Iuliano,
Milan, Coppini sv: Poche le occasioni di vederli in campo, mai una
polemica da parte loro, si sono dimostrati tutti veri
professionisti.
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