5 giugno 2009
In tanti spareggi il destino sempre in positivo della Pistoiese - calciotoscano.it
13 giugno 1999: la Pistoiese a Cremona batte per 2-1 il Lumezzane e viene promossa in serie BPistoiese, fra cabala e legge dei grandi numeri05/06/2009 10:03Testo:Francesco Petrucci
In attesa della sfida di ritorno nei
play-out di Prima Divisione con il Foligno, riviviamo la recente storia
arancione attraverso i tanti spareggi che nelle ultime quindici
stagioni hanno segnato (sempre in positivo!) il destino della
Pistoiese. A cominciare da quel 25 giugno 1995, quando la squadra
arancione sale in B nello spareggio di Bologna contro il Fiorenzuola...  E'
il 25 giugno 1995: Pistoiese-Fiorenzuola vale la promozione in serie B.
E' la Pistoiese di Pagotto, Bellini, Gutili, Pregnolato, Mazzoleni,
Lorenzo, Zanini, che ha eliminato il Revanna, contro il Fiorenzuola
di Foglio, Milanetto, Bottazzi, Trapella, Serioli. I 90 minuti
regolamentari, nonostante la squadra arancione sia ridotta in 10, si
chiudono sullo 0-0, grazie sopratutto a un grande Pagotto. Il risultato
non cambia nemmeno ai tempi supplementari, e così, a spedire la
Pistoiese in B, ci pensa un errore dal dischetto di Bottazzi,
all'ottavo tiro dal dischetto. Finisce 4-3 per gli arancioni di
Clagluna, che festeggiano, di fronte a oltre 10000 spettatori accorsi
in massa a Bologna, il ritorno nel calcio che conta, dopo anni bui,
fatti di fallimenti e campionati dilettanti.
 E'
solo il primo (almeno nella recente storia del club) di una lunga serie
di appuntamenti col destino che la Pistoiese, fino a oggi, non ha mai
fallito. Sì perchè il sogno della serie B dura appena una stagione: la
retrocessione del 1996 riporta gli arancioni in serie C1. Si riparte
dalla terza serie, ma si scivola subito sull'orlo del baratro: la
squadra allestita si dimostra di valore modesto e non riesce a
raggiungere la salvezza diretta. Saranno i play-out contro il Novara a
decidere la sorte della Pistoiese. All'andata, al "Silvio Piola",
finisce 0-0. Agli arancioni, in virtù della miglior classifica
raggiunta nei confronti dei piemontesi, sarà sufficiente non perdere al
ritorno. Il gol di Fialdini illude tutti, ma il Novara con
Pani pareggia poco dopo. Alla fine, dopo un recupero interminabile, la
gara si chiude sull'1-1: la Pistoiese è salva, il Novara retrocede in
C2.
 L'anno
successivo si soffre ancora: non basta un buon girone di ritorno per
raggiungere la salvezza anticipata. C'è un altro spareggio da
affrontare: stavolta nei play-out l'avversario è l'Alessandria.
L'andata si gioca in Piemonte e finisce 1-1. Di nuovo, al ritorno sarà
sufficiente non perdere. La Pistoiese di fronte al pubblico del
"Comunale" non delude: finisce 2-1 nel segno di Valerio Mazzucato e si
festeggia un'altra agognata salvezza.
Nella stagione 1998/99,
la Pistoiese viene affidata a un indimenticato ex-giocatore arancione
dei fasti della serie A: Andrea Agostinelli, proveniente dalla panchina
del Mantova, in C2. All'inizio lo scetticismo è diffuso, poi i
risultati cominciano ad arrivare e alla fine del campionato gli
arancioni acciuffano all'ultimo tuffo un posto nei play-off per la
promozione in serie B. Ancora spareggi, dunque, stavolta per un
traguardo ben più ambizioso. Il quinto posto finale in classifica, pone
la Pistoiese nella scomoda condizione di dover far risultato sempre,
non potendosi accontentare dei vantaggi derivanti dalla posizione in
graduatoria. Il primo avversario della serie di spareggi è il Como,
classificatosi secondo, dopo un bel testa a testa con l'Alzano.
All'andata, al "Comunale" la Pistoiese si impone per 1-0 grazie a
Bonaldi. Nella sfida di ritorno, sul Lario, gli arancioni portano a
casa l'1-1 (rete di Castiglione) e si qualificano per la finale con il
Lumezzane. L'ultimo atto si consuma a Cremona, il caldo pomeriggio del
13 giugno 1999. Davanti a 8000 tifosi arancioni, la Pistoiese va sotto
dopo nemmeno un quarto d'ora per opera di Brizzi, poi pareggia nel
primo tempo con Benin e ribalta il risultato nella ripresa con Pelosi:
finisce 2-1 ed è di nuovo serie B. La promozione però si machia
di giallo: il portiere del Lumezzane, Borghetto, in occasione dei
festeggiamenti per il gol di Pelosi, rimane stordito da una bomba
carta lanciata in campo dal settore dei tifosi arancioni e viene
sostituito: la squadra lombarda presenta ricorso e chiede la vittoria a
tavolino. Il lungo tira e molla nelle aule della giustizia sportiva si
chiuderà con la conferma del risultato acquisito sul campo, ma con una
penalizzazione di 4 punti, che la Pistoiese dovrà scontare nel
successivo campionato di serie B.
La stagione 1999/2000,
dunque, si apre con il fardello pesantissimo dei 4 punti da recuperare.
Agostinelli e i suoi ragazzi, però, fanno il miracolo: dopo una rimonta
incredibile sul Cesena nelle ultime sette giornate di campionato, la
Pistoiese raggiunge proprio i romagoli al quart'ultimo posto della
classifica. Per determinare chi retrocederà in C1 serve lo spreggio.
Ancora un altro. Ancora una volta. Si comincia a Pistoia: gli arancioni
stravincono 3-1 (Castiglione, Bellotto e Colombo per i locali, Taldo
per i bianconeri) e mettono una seria ipoteca sulla salvezza. Sette
giorni più tardi, però, al "Manuzzi", il Cesena mette paura a Dei e
compagni: il gol del solito Taldo nel primo tempo fa vacillare la
Pistoiese, che però è brava a non cedere di fronte agli assalti degli
avversari. Alla fine, gli oltre 3000 tifosi al seguito possono
festeggiare insieme alla squadra una salvezza che ha del miracoloso.
Gli
anni passano, con alterne fortune: tante le delusioni, poche
(purtroppo) le gioie, finchè il destino non mette di nuovo la Pistoiese
di fronte all'ennesimo spareggio, alla gara del dentro o fuori, del
tutto o niente. E' lo scorso mese di giugno: gli arancioni di mister
Benedetti (subentrato da pochi mesi al capezzale di una squadra data
per spacciata) si giocano la salvezza nel campionato di C1 contro la
Sangiovannese, una sorta di bestia nera, visto che al "Fedini" la
Pistoiese non ha mai vinto nel corso della sua storia. L'andata è
proprio in Vadarno e le cose si mettono subito male: Gambadori si fa
espellere nei primi minuti di gioco, costringendo la squadra in dieci.
Ma Simone Motta è Simone Motta: il bomber friulano segna tre gol, la
Pistoiese vince 3-0 e archivia la pratica già dopo i primi 90 minuti.
Il ritorno al "Melani" sarà una pura formalità: finisce 1-0, ancora
grazie a Motta, che si congeda da Pistoia dopo aver segnato 27 reti
in due anni.
Pare però destino che il legame della Pistoiese
con gli spareggi continui ancora: quindici anni fa era il Fiorenzuola e
valeva la promozione in B, oggi è il Foligno e vale la permanenza in
C1, o Prima Divisione che dir si voglia. Nel mezzo ci sono state
quindici partite (considerando anche l'andata di quest'anno): la
Pistoiese, che finora ha sempre centrato l'obiettivo per cui
competeva, ne ha vinte ben nove, pareggiandone cinque e venendo
sconfitta una sola volta, per di più con esito del tutto ininfluente.
Gli arancioni, oggi, a 48 ore dalla sfida di Foligno, si affidano forse
un po' anche alla cabala... fonte: calciotoscano.it
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