27 ottobre 2008
L’uragano Perugia sbaraglia il Taranto
fonte: tifogrifo.com
Cristina Biondi - 26/10/2008
Quarto risultato utile consecutivo per il Perugia, che batte per 3 a 0
il Taranto, grazie alla tripletta di Mazzeo, sfatando il tabù del Curi.
Il Grifo finalmente torna a vincere tra le mura amiche, visto che non
succedeva dalla prima giornata di campionato, precisamente dalla gara
contro il Benevento, in cui i biancorossi batterono la squadra campana.
E se nei primi 20’ di gioco è stato il Taranto a prevalere, soprattutto
sulle ripartenze, cercando occasioni ghiotte, il Perugia si è difeso
comunque degnamente, mostrandosi aggressivo e tenace, tanto che al 24’
si è profilata l’opportunità per i grifoni di portarsi in vantaggio,
con un tiro di Mazzeo sparato però sul palo. Ed è stato poi proprio
l’attaccante biancorosso a sbloccare il risultato al 37’ che su cross
di Barbagli ha intercettato la palla mettendo in rete. Nonostante
le proteste del Taranto che ravvisava un fuorigioco, il direttore di
gara Ostinelli di Como, ha giudicato l’azione regolare. Ma è stato
di nuovo Mazzeo al 44’ a chiudere il primo tempo con una stupenda
doppietta, lasciando partire un missile dal limite dell’area, firmando
una rete da fuoriclasse. Dopo appena 5’ dall’inizio della ripresa,
l’attaccante biancorosso, ormai galvanizzato dai risultati ottenuti, ha
chiuso la partita con la terza rete, portandosi in avanti dalla metà
campo e battendo Nordi nell’area di rigore. Il Taranto ha riprovato
a sbloccare il proprio risultato al 6’, con il tiro di Marolda, il
quale ha però trovato un Benassi pronto a intercettare la palla. È stata ancora la volta di Cazzola a sferrare un tiro, respinto bene dal portiere felino.
E ancora altre occasioni per il Perugia, una al 38’ con Ercolano che ha
colpito di testa ma non centrando di poco la porta e un’altra al 49’ un
istante prima del fischio finale, con un bolide di Pizzolla mandato poi
in calcio d’angolo dagli avversari. Un Grifo nettamente in ripresa
quello che oggi è sceso in campo al Curi e che ha dato prova di
un’ottima prestazione, tra l’altro giocando contro il Taranto che in
trasferta è stato capace di fare molti più punti che in casa.
“Abbiamo giocato contro una squadra – ha detto poco dopo la partita il
tecnico Sarri – che in trasferta ha un alto livello di pericolosità e
nella prima parte della partita l’ ha dimostrato. Poi il nostro gol
del vantaggio ha fatto si che venisse fuori un altro tipo di gara, si
sono creati spazi a dismisura tra le loro linee e Mazzeo li ha
sfruttati”. E nonostante il Perugia abbia dimostrato di essere
superiore guadagnandosi meritatamente la vittoria quale frutto di un
gioco di squadra in costante crescita, il tecnico, pur dimostrandosi
entusiasta, non si è comunque voluto sbilanciare. “Abbiamo fatto
abbastanza bene – ha proseguito Sarri – anche se dobbiamo migliorare
molto nella fase di possesso palla dentro la nostra metà campo.
Siamo farraginosi nell’uscire da dietro e perdiamo qualche pallone di
troppo, perciò lavoreremo su questo perché penso che ci siano ampi
margini di miglioramento”. Anche dal punto di vista mentale, di progressi ce ne sono stati.
“La nostra squadra ha ottime potenzialità – ha aggiunto il tecnico -
adesso starà a noi far vedere se le riusciamo ad esprimere con
continuità”.
Ma la nota positiva di oggi si chiama Fabio Mazzeo.
“La nostra è una squadra con diversi giocatori di qualità – ha
proseguito la guida biancorossa – quindi se uno di loro si accende, può
risolvere i tanti piccoli problemi che ancora abbiamo”. Per lo
stesso Mazzeo è arrivata finalmente l’ora del riscatto con il pubblico
biancorosso che aspettava ormai da tempo un suo segnale, proprio perché
considerato uno dei migliori giocatori della piazza. “Mazzeo è un
giocatore pericoloso – ha spiegato Sarri – nel senso che
caratterialmente deve crescere ancora molto, deve riuscire a tirar
fuori le sue ottime potenzialità. Ma per fare il salto di qualità definitivo deve proseguire su questa strada”.
Da segnalare anche l’ottima prestazione di Benassi, che se aveva subito
diverse critiche all’inizio del campionato, un po’ perché tutta la
squadra era in crisi, ora si sta davvero facendo valere e sta
dimostrando di avere degli ottimi numeri. Non è un caso che da tre partite la porta biancorossa sia inviolata.
“Oggi abbiamo rischiato un po’ di più che nelle ultime partite – ha
continuato Sarri – probabilmente perché la voglia di far risultato in
questo stadio ha portato la mente dei giocatori ad applicarsi più sulla
fase offensiva che su quella difensiva. E se abbiamo concesso
qualcosa in più è stato anche perché loro avevano un modo di giocare
molto pericoloso tanto che tutte le palle che riconquistavano ce le
rimandavano sopra la linea e sarebbe bastato sbagliare la lettura di
una palla appena persa per andare in grande difficoltà”.
I meriti sono però anche del bravo tecnico Sarri, che da quando è arrivato a Perugia ha fatto la differenza.
“La fortuna di un allenatore – ha spiegato il mister – è quella di
incappare in un ambiente che lo aiuta e in una squadra che lo segue.
In questa esperienza ho avuto entrambe queste prerogative, ma non mi
posso sentire l’autore di tutto, il merito è anche dei giocatori e
della società che lavora nell’ombra, che non ha fatto pesare nello
spogliatoio il momento di difficoltà che stavamo attraversando”.
E la bella prestazione dei grifoni ha di nuovo acceso il Curi.
“Ci vuole davvero poco – ha concluso Sarri – per far accendere il
pubblico, a volte basta far vedere una prestazione di carattere”. E oggi i grifoni hanno saputo davvero mettercene tanto.
Cristina Biondi - www.tifogrifo
Il Perugia riconquista il Curi
L'Artiglio del Grifo - 26/10/2008
L’aveva detto il nostro tecnico Sarri durante la consueta conferenza
settimanale che i suoi ragazzi volevano riconquistare il Curi e non
uscire più fra i fischi dal nostro stadio.
Per questo il nostro allenatore ha preparato i suoi giocatori,
lavorando sulle motivazioni e sulla consapevolezza dei propri mezzi
tecnici, pretendendo da loro concentrazione, determinazione e lucidità
durante tutta la partita. Per la serie la mano della guida dei
biancorossi si sente e come….si avvertono i miglioramenti e sono
evidenti i progressi e i dati stanno a confermaceli:
3 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta in 5 incontri, pari a 10 punti
ottenuti in campionato, da 4 gare è in serie positiva con 3 vittorie, 2
consecutive e 1 pareggio, non subisce reti da 380 minuti, l’ultima rete
subita è stata il 5 ottobre 2008, alla 6^ giornata, al 10° minuto del
primo tempo in Potenza-Perugia 1-2, dove Cozzolino ha realizzato su
rigore, mentre su azione l’ultima rete presa dal Grifo risale al 28
settembre 2008, alla 4^ giornata, precisamente al 21° del primo tempo
con rete di testa di Di Gennaro in Perugia-Gallipoli 0-1.
Inoltre, il Grifo ha interrotto dopo 337 minuti l’astinenza alla rete e
al successo al Curi che durava dalla prima giornata, in cui l’ultimo
sigillo era stato fatto all’ 85° da Campagnacci in Perugia-Benevento
finita 2-1 per i Grifoni.
Di più, il Perugia non subisce reti da 380° minuti (508 minuti in gare
ufficiali se consideriamo i 128’ della Coppa Italia di lega pro per
Perugia-Gubbio), di cui 268’ in casa.
Se poi aggiungiamo che quando Sarri il 22 settembre ha preso la
squadra, dopo la sconfitta di Vasto in Pescara-Perugia 1-0, il Grifo
era penultimo con 3 punti in zona spareggi retrocessione, mentre oggi è
settimo con 13 punti a soli 2 punti dalla zona spareggi promozione. Dati estremamente positivi che si commentano da soli, come è palese la migliore condizione atletica della squadra.
Senza poi dimenticare che, sotto la sua guida di Sarri, il Perugia ha
battuto la Ternana in casa loro, segnando sotto la loro curva (l’ultima
volta era successo nell’era di Alessandro Gaucci, con Colantuono nel
2005 in serie B, Ternana-Perugia 0-2 con reti di Ferreira Pinto e
Sedivec).
Vittoria che ha saputo definitivamente riconciliare la squadra con i
stupendi tifosi Biancorossi, ed oggi ne abbiamo visti gli effetti
benefici per tutti i 95 minuti di gioco . Infatti
il torrido sostegno dei perugini è stato meravigliosamente il
dodicesimo uomo in campo che ha trascinato la nostra squadra verso
quelle soddisfazioni che gli competono maggiormente.
Oltre a tutto ciò, oggi si è fortunatamente psicologicamente sbloccato
anche il grande Mazzeo, che con una magnifica triplett, ha messo al
tappeto il temibile Taranto, che lo ricordiamo aveva battuto fuori casa
sia il Foligno e sia la Ternana e vinto anche con la Real Marscianise,
perdendo solo con la capolista Arezzo per 2 a 0 .
Da due domeniche stiamo prendendoci quelle soddisfazioni che ci
mancavano da tempo , ma ora viene il bello perché a novembre ci
aspettano 5 gare importantissime: Paganese, Pistoiese fuori casa e
Foggia, Arezzo e Real Marcianise in casa. Una mini serie significativa di partite, dopo la quale potremo avere una migliore idea del campionato che ci aspetterà
Ma oggi godiamoci questo successo e poi, con modestia e lavorando sodo procediamo avanti.
Lo ricordo, oggi splendeva un magnifico sole al Curi, ebbene, Grifoni,
fate in modo che questa sfolgorate, caldissima palla di fuoco non
tramonti più sopra il nostro prestigioso stadio!!!
Grazie a tutti: società, squadra, tecnici, ci avete emozionato e fatti
sentire fieri e orgogliosi della nostra città e della nostra
formazione, il migliore regalo per ricordare e dedicare questo meritato
successo al nostro piccolo grande eroe RENATO CURI, anche Lui, sono certo, dall’alto con un sorriso luminoso è felicissimo per la vittoria del suo Grifo;
noi tutti perugini, in coro e all’unisono innalziamo forte al cielo il nostro imperitoro canto d’amore:
LODE A TE RENATO CURI! LODE A TE RENATO CURI!!
LODE A TE RENATO CURI!!!
Il nostro cuore batte fortissimo per l'emozione e non solo per questo trionfo….
L'Artiglio del Grifo - www.tifogrifo
Il risveglio dei grifoni
il Grifo torna a vincere e convincere

Forse
non è il Perugia quello sceso in campo contro il Taranto. O meglio, non
è il Perugia delle ultime uscite casalinghe quello che abbiamo visto
affrontare la compagine pugliese. Un 3-0 inaspettato ha bissato
il trionfo corsaro nell’attesissimo derby del Liberati, e proietta gli
atleti biancorossi verso le zone alte della classifica, riaccendendo un
lume importante di speranza per il proseguo del campionato.
Quello che risalta più di ogni altro fattore di miglioramento, è il
letterale risveglio benefico di Mazzeo: conosciamo benissimo il valore
tecnico di questo giocatore, se non altro perché da due anni, lo
vediamo triste e sommesso, calcare il terreno del Curi. Dopo le
prime buone uscite nella scorsa stagione, in cui aveva dimostrato tutto
il suo elevato qualitativo sia tattico, sia soprattutto tecnico, ormai
da mesi ci aveva abituato a prestazioni indecorose e senza grinta, in
cui il verbo passeggiare prendeva il posto del verbo correre, snervando
stampa e tifosi, che non di rado lo hanno contestato e fischiato per le
sue evidenti fasi calanti. Ancora all’asciutto in questo primo
scorcio di campionato, si sblocca e si scatena senza pietà,
abbattendosi su un Taranto impallinato per ben tre volte dal giocatore
campano, nell’arco di venti minuti, tra la fine del primo e l’inizio
del secondo tempo. Specialmente la seconda rete, con la sua
pregevole esecuzione e la spettacolare traiettoria, ci ha per un
momento fatto rivivere con l’immaginazione e la memoria, frangenti
migliori in categorie senza dubbio superiori e più elevate. Ma sugli
scudi questa squadra ha finalmente potuto mostrare un Cutolo ritrovato
malgrado molto sacrificato a sinistra, un Pagani attento e guardingo,
un Gatti sempre mobile e prezioso in fase di interdizione e un Benassi
finalmente ben più sicuro e convinto delle sue capacità sia sulle palle
alte sia in uscita a terra. Al di là delle imprecisioni di
Zoppetti sulla corsia destra e di un Ercolano ancora evidentemente
appesantito e forse anche un po’ sacrificato da Sarri in un ruolo di
sovrapposizione, spalle alla porta, da centravanti-boa per intenderci,
che probabilmente non gli si addice, la squadra pare nel complesso aver
probabilmente per la prima volta ingranato i meccanismi di questo nuovo
allenatore. Pensare che quella rossoblu, doveva sulla carta,
essere tra le più temibili formazioni per la conquista finale del
campionato, ci rende perfettamente l’idea di quanto sia enorme il
potenziale di questa squadra e di quanto contino testa e forma fisica
in circostanze essenziali proprio come queste. Una parola sola
riassume tutto quello che finora era mancato a questi giocatori, e che
era latitato in generale dalle parti di pian di Massiano: volontà.
Volontà da cui discendono a pioggia, grinta, ardore, concentrazione,
attaccamento ai colori, precisione e consapevolezza collettiva, quale
momento fondamentale verso una ben chiara comunione d’intenti e una
definita organicità del gruppo, evidenti in una finalmente palese
fluidità tattica. Tre reti (e diverse occasioni, tra cui un palo)
stendono un Taranto, praticamente preso a pallonate, a partire dalla
metà del primo tempo, prima della quale il gioco era risultato
piuttosto incerto e frammentario. E nemmeno la polemica eventuale sul
presunto fuori gioco di Mazzeo, che pare non essere suo ma
dell’impartecipe Ercolano, in occasione del primo gol, possono mettere
in discussione una vittoria netta e assolutamente meritata, frutto
finalmente di un gioco di squadra chiaro. C’è ancora molto da
lavorare, ma finalmente, anche forti del successo di una settimana fa
nel derby, possiamo parlare di un gruppo autentico.
Andrea Fais - www.tifogrifo.com
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