7 settembre 2008
Un Perugia "molle" torna meritatamente a mani vuote da Cava dei Tirreni
C'era molta fiducia per questo atteso debutto
in trasferta del Perugia di Covarelli e di Pagliari ma, purtroppo, alla
fine i grifoni tornano da Cava dei Tirreni desolatamente e
meritatamente a mani vuote come era successo anche al Perugia di
Silvestrini, con Cuccureddu lo scorso anno a Lanciano, con Benedetti
due stagioni fa a Gallipoli e con Patania tre campionati fa
Castellammare di Stabia. Evidentemente, come in matematica, cambiando
l'ordine dei fattori il prodotto non cambia. Una squadra quella scesa
in campo al "Simonetta Lamberti" non un gradino ma almeno un piano
sotto gli avversari sotto il profilo dellla corsa, del sacrificio, del
"cuore" tanto invocato fin dal suo avvento sulla panchina da mister
Pagliari che dovrà lavorare tanto per far capire ai suoi ragazzi che
sui campi caldi del Girone B della C1, uno scatto in più per aiutare il
compagno vale molto di più del colpo di tacco. Pensare però che la
sconfitta di Cava sia da addebbitare solo alla poca grinta mostrata in
campo sarebbe limitativo visto che sul piano squisitamente tattico il
Perugia, con due soli centrocampisti di ruolo ha pagato continuamente
dazio alla Cavese, sempre in superiorità numerica nella zona nevralgica
del campo, sia in fase di impostazione della manovra sia quando si
trattava di rubar palla e far ripartire velocemente l'azione. C'è poi
da capire bene se gli schemi preferiti di Pagliari, gioco
prevalentemente a terra con tagli rapidi degli esterni verso il centro
che limitano al massimo gli affondi sulle fascee i relativi cross al
centro siano utili ad un centavanti possente e fortissimo di testa come
Sergio Ercolano, costretto invece a fare sponde ed uno due di piede,
neanche tanto dolce, per Mazzeo, ma a Cava c'era?, De Giorgio e Cutolo
che, invertiti di ruolo, almeno in trasferta hanno reso molto poco. Ci
domandiamo allora se non sarebbe più adatto un 4-3-3, con l'inserimento
a centrocampo di Pizzolla a dar manforte a Passiglia e Mezavilla, così
che, in trasferta, il brasiliano con un uomo in più potrebbe provare
maggiormente gli inserimenti offensivi. Riportare poi De Giorgio sulla
destra e Cutolo a sinistra nel loro ruolo naturale, provando a giocare
maggiormente sulle fasce per cercare di sfruttare le doti di
Sergione in un 4-3-3 che, allo stesso tempo garantirebbe maggiore
copertura ad una difesa apparsa lenta sulla destra dove Zoppetti e
Cudini hanno palesato difficoltà enormi nel contenere il duo Aquino -
Schetter. Le poche note positive della giornata riguardano i buoni
esordi di Pagani e Barbagli e la conferma che Benassi è un gran bel
portiere, proprio grazie ad almeno due suoi prodigiosi interventi il
Perugia è riuscito a rimanere in partita, almeno sul piano numerico,
fino al 96°. Il campionato è lungo e c'è tutto il tempo di rimediare,
ragion per cui non è il caso di abbattersi ma di rimettersi subito di
buzzo buono per tornare, in primis, subito alla vittoria col Sorrento
domenica prossima per poi presentarsi a Vasto contro il Pescara con una
squadra corta, compatta e battagliera, molto diverso dalla squadra
"molle" vista oggi, sarà un caso, sulle frequenze tv di "Superpippa
Channel", anche perchè vedere in testa alla classifica gli "odiati"
cugini della Ternana e dell'Arezzo di Cari (ancora tu!), non farà certo
passare una bella settimana ai tifosi del grifo. Le interviste del dopo
gara, a cura di Stefano Vissicchio, sono visibili nella nostra rubrica
Grifo Web News. Danilo Tedeschini http://www.ac-perugia.com/news.cfm?id=1913&page=1
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