3 settembre 2008
Samb tra polemiche vere, false e artificiose
? Una formazione della Samb 2008-2009
La
San Benedetto calcistica sta vivendo un momento difficile nel quale
l'oggetto di critiche è apparentemente, seppur giustamente, la
potenzialità della squadra ma anche un ormai cronico scontro "fraterno"
che ritorna a galla appena l'occasione si fa propizia.
Samb. Scusandomi per il ritardo
e, anticipatamente per la lunghezza, inizio citando uno dei centinaia
di commenti che sono giunti in redazione nell’ultima settimana.
Favorevoli e sfavorevoli (in gran maggioranza) alle strategie
societarie e principalmente alle scelte di mercato. Un mercato senza
nomi e senza la bomba promessa al sottoscritto da una persona
vicinissima, quasi fraterna, ai fratelli Tormenti. Particolare che mi
fa ritenere giusta e previdente la fiducia, o meglio la sfiducia, che
hanno assegnato alla Samb i due più importanti quotidiani sportivi
italiani, i quali la ritengono da fanalino di coda o quasi. Fino a
prova contraria, come è indispensabile dire sempre, specialmente nel
gioco del calcio.
Ma passiamo al commento che ho scelto perché, a parer mio, molto
perspicace, fuori dai temi comuni e, azzardo a dire, anche utile. Lo
firma con lo pseudonimo gianburrasca,
tifoso e accanito sostenitore, a volte esagerando (come del resto
qualcuno che ha invece tesi contrarie), della società rossoblu e dei
suoi proprietari. Eccolo:
«Ormai tutte le componenti che ruotano intorno alla Samb hanno
girato il pollice verso il disfattismo, e disfattismo sarà. Vogliamo
ripassare un po’ di storia recente? Se dico delle inesattezze spero di
essere corretto. Dopo l’allontanamento di Soldini dalla piazza, le
redini della società vennero prese da un giornalista e, in
collaborazione con altri giornalisti, non si compì l’impresa di salvare
la Samb sul campo. Poi si creò un progetto targato Deodati per salvare
la Samb dal fallimento, progetto che comprendeva diversi giornalisti
nell’organigramma della società, era tutto pronto non c’erano altri
acquirenti oltre Deodati e molti si stavano gia leccando i baffi, ma ci
fu un inghippo: i Tormenti alla seconda chiamata d’asta acquistarono la
Samb rompendo le uova nel paniere di chi già si stava leccando i baffi.
Ma i Tormenti iniziarono commettendo un errore imperdonabile in una
città come la nostra, non misero nessun giornalista (di quelli con le
penne fumanti per intenderci) nell’organigramma della società. Era la
prima volta che accadeva dopo il ritorno nei professionisti, e per
questo furono mediaticamente massacrati, massacro che si sopì il primo
anno per i buoni risultati acquisiti sul campo ma, non appena questi
sono venuti meno, l’esercito delle penne fumanti è tornato all’assalto.
Poi i Tormenti ci hanno messo del loro, prima rompendo con una parte
importante della tifoseria, poi rompendo senza una ragione con
l’amministrazione comunale e questo ha rinvigorito l’esercito,
spalleggiato anche da una parte importante della tifoseria. A questo
punto lo sfascismo sembra aver preso il sopravvento, aspettiamoci le
macerie e vediamo cosa accadrà dopo, la storia dell’amata Samb non
finisce oggi, si andrà avanti e quel che verrà sarà meglio? Che sarà
meglio io qualche dubbio ce lo ho. Chi vivrà vedrà»
Stranamente, nonostante il suo invito “Se dico delle inesattezze spero di essere corretto”,
nessuno lo ha ancora fatto. Eppure, almeno io, ritengo che queste
collisioni (non collusioni, per ben intenderci) stampa-società siano
alla base, oltre che input, di quella “guerra civile” della quale la
città di San Benedetto del Tronto (la componente calcistica sportiva) è
teatro da una decina di anni. Il “mediaticamente massacrati” al quale si riferisce il lettore gianburrasca
è emblematico per la formazione di guelfi e ghibellini. E non solo.
Come sono emblematici i baffi che ultimamente qualcuno non è riuscito…
a leccarsi.
La mia considerazione a tal proposito è questa: è assolutamente lecita
la collaborazione trasparente, anche dall’interno, tra uno o più
giornalisti (Mario Sconcerti fu presidente della Fiorentina, un altro
di cui non ricordo il nome fu addirittura tra i selezionatori della
nazionale azzurra) ed una squadra di calcio anche se, finora, qui a San
Benedetto i risultati in tal senso non sono stati mai esaltanti. Il
problema è invece un altro e cioè che un giornalista faccia influenzare
la propria penna (oggi tastiera) dalla rabbia per mancate e auspicate
possibili collaborazioni o, peggio ancora, per favorire certi
pretendenti (per esempio proporre uno come Di Stanislao è pazzesco ma è accaduto)
alla guida della Samb… come siano, siano. Questo non è accettabile
perché deve sempre prima venire il bene della nostra gloriosa squadra
poi tutto il resto. Concetti che (il senso delle parole di gianburrasca
è facilmente comprensibile), io stesso ho espresso più volte. L’ho
sempre fatto pubblicamente mentre miei colleghi sparlano nel centro di
San Benedetto del Tronto perché il sottoscritto ho riportato male il
cognome di un calciatore, scrissi che la “bomba inesplosa" era
Cabionetta e non Gabionetta. Modificai l’errore dopo appena dieci
minuti!
A proposito della bomba sono deluso come tutti i veri sportivi per il
mancato arrivo di un giocatore di grido che, in parte, poteva dare
maggior forza all’undici di Piccioni e smorzare certe polemiche. Ma, in
qualità di giornalista e di tifoso cinquantennale, devo tener presente
una regola sacrosanta: le responsabilità sono di chi se le prende (la
famiglia Tormenti), né ritengo di dover anticipare giudizi complessivi
e definitivi prima di cinque-sei partite di campionato. Questo è il
momento delle previsioni, della partenza, che giustamente non vede la
Samb in pole position ma addirittura in coda al gruppo. Tutti noi
(quasi, direbbe maliziosamente gianburrasca), ci auguriamo di
sbagliarci. Mi sembra abbastanza naturale.
Grazie. Avremo modo nei prossimi giorni di affrontare certe
problematiche, per esempio, il rapporto (per il quale anche i Tormenti
hanno sbagliato, favorendo e accettando il corpo a corpo) tra l’attuale
società e la città, con più precisione e consapevolezza.
http://www.sambenedettoggi.it/2008/09/03/60345/samb-tra-polemiche-vere-false-e-artificiose/
sambenedettese
sambenedettoggi.it
| inviato da ipse dixit il 3/9/2008 alle 23:35 | |
|