8 agosto 2008
Giovani, la Lega Pro fa retromarcia: "Nessun vincolo"
La Lega Pro
fa dietrofront sulle norme relative ai giovani. Dopo le tante
polemiche, il disappunto espresso dalle società calcistiche stesse e lo
sciopero minacciato dall’Aic (associazione italiana calciatori)
per la prima giornata di campionato, la Lega Pro (ex lega di serie C)
fa un passo indietro e in un comunicato ufficiale specifica come la
disposizione di “limitazione delle rose” a un massimo di 18 over
21, non debba essere adottata obbligatoriamente dalla società
calcistiche. L’utilizzo di un numero maggiore di calciatori under 21
rispetto a quello fissato dalle disposizioni della Lega non porterà ad
alcuna squalifica o penalizzazione: l’unica conseguenza sarà quella del
mancato percepimento delle contribuzioni previste dalla Lega stessa. Insomma
per la Ternana, che problemi di soldi non dovrebbe averli (meglio
tenere il condizionale), si aprono nuovi scenari. La società rossoverde
non sarà costretta a fare i conti con il limite di 18 under 21 e potrà
schierarne quanti ne vuole. Questo se effettivamente c’è intenzione di
mettere in piedi una squadra competitiva che possa puntare in alto e se
effettivamente in via Aleardi sono intenzionati a rinunciare ai
contributi della Lega.
Questo il comunicato integrale emesso dalla Lega Pro
Con
riferimento alle nuove disposizioni afferenti la ripartizione dei
contributi alle Società in ragione dell’utilizzo di un numero
predeterminato di calciatori Over 21 nel corso del Campionato, la Lega
Italiana Calcio Professionistico, attese le notizie riportate dai
maggiori quotidiani sportivi, al fine di evitare polemiche e/o
strumentalizzazioni in ordine alla problematica individuata come
“limitazione delle rose ufficiali”, rende noto quanto segue: - le
nuove disposizioni regolamentari non limitano, né pregiudicano, né
pongono alcun discrimine per l’accesso al lavoro dei calciatori; -
l’utilizzo di un maggior numero di calciatori Over 21 (rispetto a
quello fissato dalle disposizioni di Lega), non comporterà alcun
pregiudizio sportivo per le Società, in quanto i Presidenti in piena
libertà , potranno scegliere di far giocare calciatori Over 21: in tale
ipotesi l’unica conseguenza sarà quella del mancato percepimento delle
contribuzioni; - la Lega, in linea con i principi UEFA, recepiti dal
CONI e dalla stessa FIGC, ormai da anni ha già fissato, per
l’erogazione dei contributi, criteri distributivi collegati
all’utilizzo di calciatori “giovani”, come riportato nel Comunicato
Ufficiale all’uopo emanato e tali linee guida sono rimaste immutate; -
alla data dell’entrata in vigore della normativa regolamentare (giugno
2008), il numero dei tesserati in forza alle Società era ben inferiore
a quello previsto dalle nuove norme; - la pesante reazione
manifestata al riguardo dalla A.I.C. non era stata espressa quando
normativa ancor più restrittiva è stata imposta dalla Lega Nazionale
Professionisti alle Società di Serie B.
http://www.sporterni.it/articolo.php?id=3211
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