7 giugno 2008
Qui Ancona, atto finale
Al
Del Conero va in scena l’ultima partita della stagione. Biancorossi e
rossoblu si giocano tutto dopo il pareggio a reti inviolate dell’andata.
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 Il portiere dorico, Guarna |
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Tutta
una stagione in un’unica partita. Tutti gli sforzi di un campionato
lunghissimo sintetizzati in una sola sfida. Tutti i sogni di due intere
città diventeranno realtà o si dissolveranno domenica prossima nella
cornice dello stadio Del Conero. Il pareggio di domenica scorsa, anche
se indubbiamente positivo per i dorici che hanno a disposizione due
risultati su tre in virtù del miglior piazzamento in classifica, lascia
apertissimo il discorso per la promozione visto che il Taranto è una
squadra costruita per vincere il campionato e presenta quindi tutte le
carte in regola per espugnare il Del Conero, tenuto conto anche
dell’eventualità dei 30 minuti in più a disposizione in caso di
pareggio alla fine dei tempi regolamentari.
Pertanto
le sensazioni,gli umori e gli atteggiamenti non differiscono molto fra
le due squadre che si sono chiuse in un inevitabile silenzio. Quello
che da entrambe le parti trapela è la forte consapevolezza dei propri
mezzi anche in virtù di quanto dimostrato finora. Sia dorici che jonici
sanno che il traguardo della cadetteria è vicino ma necessita ancora di
un ultimo sforzo, considerando la particolare natura di queste sfide ed
il forte equilibrio manifestatosi nelle sfide precedenti.
La
partita di ritorno vedrà in campo quattro protagonisti che per
squalifica hanno saltato la prima sfida. Fialdini e Anaclerio da una
parte, Cejas e Cutolo dall’altra. E proprio quest’ultimo è l’elemento
di cui si è sentita maggiormente la mancanza allo Jacovone. Si
ricordano le sue accelerazioni e le sue giocate al Del Conero poco più
di un mese fa e in una situazione in cui saranno i rossoblù a dover
fare inizialmente la partita, rappresenta senza dubbio il giocatore in
grado di fare la differenza.
Sponda
dorica, anche in virtù dei rientri, la formazione sembra avere ancora
qualche elemento di dubbio. Nell’amichevole di ieri pomeriggio al Del
Conero contro gli Allievi mister Monaco ha un po’ mischiato le carte
tentando di nascondere quella che sarà l’ultima formazione della
stagione. Certamente i dubbi non riguardano il reparto arretrato.
Quindi il solito Guarna fra i pali e linea difensiva composta da Di
Fausto a destra, Olivieri e Fanucci centrali, con Rizzato terzino
sinistro. A centrocampo tutto lascia ipotizzare che saranno della
partita Anaclerio, Caremi e Fialdini. Tenuto conto che in posizione di
appoggio all’unica punta Mastronunzio ci sarà quasi sicuramente
Piccoli, resta da assegnare una maglia che si contenderanno Cazzola e
Camillucci, con quest’ultimo leggermente favorito visto l’indole più
difensiva e il buonissimo stato di forma. Presubilmente non partirà
dall’inizio nemmeno Nassi nonostante anch’egli ha evidenziato di essere
attualmente uno dei più in condizione.
Da
giovedì sono ovviamente terminati i pochi biglietti disponibili per una
partita che avrebbe avuto una maggior cornice di pubblico sia da una
parte che dall’altra (7500 su 26000 è il massimo consentito al Del
Conero in mancanza degli adeguamenti necessari per la sicurezza).
L’attesa nelle due città è naturalmente spasmodica considerando che da
sponda tarantina la serie B manca da 15 anni e che da sponda dorica la
stessa è stata persa non sul campo, ma per le tristi vicende legate
alla gestione Pieroni (che ironia della sorte ha avuto un nero passato
di gestione societaria anche a Taranto). Anche per questo il sindaco di
Ancona Sturani e il prefetto D’ Onofrio hanno cercato di fare pressione
sull’Osservatorio per ottenere una deroga per aumentare in via
eccezionale la capienza dello stadio. Ma non si sono avuti i risultati
sperati e l’unica soluzione potrebbe essere rappresentata da un
maxischermo al vecchio stadio Dorico.
Arbitrerà il signor Peruzzo di Schio (32 gare in C1) che si avvarrà della collaborazione degli assistenti Dobozs e Segna di Roma.
Matteo Masi – www.calciopress.net http://www.calciopress.net/news/118/ARTICLE/4838/2008-06-06.html
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3 giugno 2008
Il dopo Taranto Ancona di Play Off, i rossoblù ai raggi X
di Enrico Losito - 03/06/2008
DIFESA: l’attacco dorico è leggero solo in apparenza; in quanto Mastronunzio è uomo in grado di fare reparto da solo e il giovane Piccoli possiede doti tecniche e velocità capaci di impensierire qualsiasi difesa di terza serie. Comunque la retroguardia jonica si disimpegna bene; quasi fisiologico concedere il fianco alle ripartenze dei marchigiani che in due occasioni sfiorano la rete con Mastronunzio. Anche se ad onor di verità una delle due opportunità mancate dal bomber biancorosso è viziata dalla posizione di fuorigioco dello stesso attaccante. A parte tali episodi, nella retroguardia jonica sono sugli scudi i soliti noti: da capitan Pastore, che giuda con autorevolezza il reparto, a D’Alterio e Migliaccio, entrambi si rendono protagonisti di una prova senza sbavature fino al generoso Colombini. Il terzino jonico macina chilometri sull’out mancino e tenta in un paio di circostanze la via della rete, ma trova sempre pronto il portiere dorico Guarna. A proposito di estremo difensore; anche Faraon per i rossoblu compie pochi interventi; ma decisivi. Nella gara di ritorno nelle Marche sarà decisivo l’apporto del reparto ai fini di una possibile impresa seguendo il vecchio agio:”prima non prenderle”.
CENTROCAMPO: non è facile per chiunque trovare avversari che ti braccano per ogni zolla del terreno di gioco; ardua diventa l’impresa, quando i tuoi dirimpettai sono in numero doppio nella zona nevralgica del campo e dimostrano anche di averti “studiato” a dovere. Ad ogni modo la mediana rossoblu si disimpegna egregiamente con De Falco e Marsili; il primo sforna una prestazione ottima sia sotto il profilo quantitativo (spesso ripiega sulla linea dei difensori) che sotto quello qualitativo; mentre il secondo fornisce un valido contributo, seppur al di sotto della prestazione offerta domenica scorsa contro il Crotone. L’innesto di Emerson (al posto di Marsili) nella ripresa non muta il corso degli eventi; magari il carioca attende la punizione da posizione favorevole per esplodere il suo magico sinistro; ma l’attesa risulta vana. Chi invece la rete la sfiora è l’altro brasiliano Tesser, il quale, subentrato ad un affaticato Carrozza, fornisce una buona propulsione sulla fascia destra e proprio grazie ad un suo fulmineo inserimento per poco non regala la rete della vittoria agli jonici; ma nella circostanza trova Olivieri sulla linea di porta a strozzargli in gola l’urlo liberatorio. Nella gara di domenica prossima rientrerà Cejas, elemento in grado di fornire geometrie ed esperienza al reparto.
ATTACCO: tanto fumo e pochissimo arrosto. L’impegno degli avanti jonici è innegabile; ma i dorici hanno l’abilità di imbrigliare la fantasia di Mancini e stringere in una morsa soffocante Plasmati. L’attaccante materano non è al meglio e si vede, in ogni caso ha sulla testa due palle per segnare; ma le sbaglia clamorosamente. Per il resto Zito è la solita ala, tanta corsa e generosità mixata alla poca concretezza negli ultimi sedici metri. Infine Carrozza, l’ex-Gallipoli è affetto da una fastidiosa pubalgia, che pregiudica la sua prestazione; infatti l’ala jonica non riesce a saltare l’uomo con la consueta facilità e soprattutto appare spesso in ritardo nel seguire l’azione. In vista del partita di Ancona ritornerà arruolabile, dopo il turno di squalifica, il bomber Cutolo, il quale potrebbe offrire al reparto avanzato maggiore forza penetrativa.
Buoni & Cattivi - Il migliore: Olivieri - Il peggiore: Mastronunzio
di Maurizio Mazzarella - 02/06/2008
10
– ANCORA DI SALVATAGGIO – Al giocatore dell’Ancona Olivieri, che
provvidenzialmente quando ormai Tesser sembrava avesse trovato la via
del gol, con abilità salva la conclusione sulla linea prima che
varcasse la linea di porta.
9 – L’ABITO FA IL
MONACO – Al tecnico dell’Ancona Monaco, perché alla fine porta a casa
un buon risultato, merito di come aveva preparato la partita, ma anche
della fortuna che ha girato dalla parte dei marchigiani.
8 – SAMBA VIVACE – Al calciatore del Taranto Tesser, perché tra le fila ioniche è quello che va più vicino al gol.
7 – SARACINESCA – Al portiere dell’Ancona Guarna che in diverse situazioni ha confermato di essere un discreto portiere.
6 – VOLA COLOMBA
VOLA – Al difensore del Taranto Colombini, che ha confermato di essere
tra i giocatori più in forma, merita il gol prima di lasciare lo Ionio.
5 – SCELTE DA RIVEDERE – Al tecnico del Taranto Cari perché pur non avendo perso, non ha convinto per le sue scelte tattiche.
4 – CARROZZA SENZA CAVALLO – Al giocatore del Taranto Carrozza, perché tra le fila ioniche non è risultato tra i più in forma.
3 – SOLO GUAI – Al
giocatore dell’Ancona Kalambay, perché entrato nella ripresa per
irrobustire il centrocampo, ha creato solo confusione.
2 – TROPPO CALDO –
Al clima quasi torrido, perché alla fine ha solo rovinato una partita
che forse avrebbe potuto produrre uno spettacolo migliore.
1 – SVISTE COLOSSALI
– Ai due guardalinee del match tra Taranto ed Ancona, perché
sinceramente hanno sbagliato troppo, vedi azione dubbia di Mastronunzio.
0 – ERRORE INCREDIBILE – Alla punta marchigiana Mastronunzio, perché solo dinanzi a Faraon, con un errore del
guardalinee sbaglia l’impossibile.
Le pagelle dei rossoblù in Taranto - Ancona
di Paolo Inno - 02/06/2008
Faraon, voto 6: Non è mai interpellato nel corso del primo tempo, opera invece due buoni interventi nella seconda frazione di gioco. Al 37’ st, nel faccia a faccia con Mastronunzio, in evidente offside, è comunque bravo a restar freddo e a coprire l’angolo giusto.
D’Alterio, voto 6,5: Come
al solito, la gara di D’Alterio è tutta cuore e grinta. Arrembante nel
primo tempo, un pizzico più raccolto nella ripresa. Puntuale nell’uno
contro uno, non commette sbavature.
Colombini, voto 6,5: Il
terzino rossoblu replica la prestazione della scorsa domenica. Per le
frequenti scorribande sulla sinistra, lascia però qualche metro di
troppo agli avversari nella seconda metà di gioco. Al 47’ st prova la bomba da lontano.
Migliaccio, voto 6: Nessun
pericolo reale per la difesa rossoblu. Migliaccio è la solita torre
d’avvistamento, pronto a spazzare quando serve. Si propone spesso in
avanti sui calci d’angolo ma non riesce a colpire.
Pastore, voto 6: Soffre
la velocità di Mastronunzio dal quale, in due circostanze, si fa
saltare agevolmente. Quando invece i pericoli sono aerei, Pastore
chiude con efficacia. Un elegante palleggio in disimpegno, ai danni di
Cazzola, mostra tutta la classe di cui è capace.
De Falco, voto 6,5: Tanto
lavoro di copertura. Come il suo collega di reparto prova a serrare gli
spazi al cospetto del folto reparto offensivo degli avversari. Un po’
meno presente in fase di rilancio della manovra.
Mancini, voto 5,5: Non
entra mai davvero in partita. Tutti aspettano un suo lampo di genio
che, però, non arriva mai. Mancini appare un po’ appannato, prova in
due occasioni la soluzione personale e cerca di mettersi al servizio
della squadra senza però incidere.
Marsili, voto 6,5: Ha
voglia di dimostrare tanto, e si vede. Uomo ovunque del centrocampo, si
fionda sugli avversari per bloccarne le trame di gioco mettendo, in due
occasioni, a rischio la propria incolumità fisica. Affaticato, esce dal
campo al 22’ della ripresa.
Emerson (dal 22’ st), voto 6: Venti
minuti in campo, appena il tempo per provare a far male col suo
sinistro magico. Il piede però non è abbastanza caldo e le punizioni
battute si spengono al lato.
Plasmati, voto 6: A
tratti approssimativo nel controllo del pallone, sbaglia molto in avvio
di gara. Il suo gioco di sponda oggi è frustrato dall’assenza di
Cutolo, con il quale l’intesa si rinnova ad occhi chiusi. Si mangia un
gol al 33’, solo davanti a Guarna. Rimedierà al ritorno.
Carrozza, voto 5: Parte
bene, producendosi in uno slalom ubriacante sul settore destro del
campo. Poi si spegne ed il calo è soprattutto fisico. Quanti errori là
davanti. Quando la lucidità viene meno, meglio provare altre soluzioni.
Cari, invece, lo tiene in campo fino al 31’ st.
Ascenzi (dal 31’ st), s.v.:
Zito, voto 6,5: Certamente il migliore dei tre trequartisti. Tanta corsa, come al solito, tante incursioni. Esce anzitempo al 18’ della ripresa per far post a Tesser. Aveva ancora energie da spendere.
Tesser (dal 18’ st), voto 6,5: Restituisce
vitalità alla manovra offensiva del Taranto. Come al solito entra in
campo determinato ed interpreta la gara nel migliore dei modi. Qualche
affondo, qualche slalom azzeccato, per poco non va in gol al 35’.
Cari, voto 6: Se
è vero che le circostanze impongono un Taranto a trazione anteriore, è
anche vero che le scelte là davanti sono obbligate. Carrozza fa il vice
Cutolo ma non riesce ad oscurarne l’assenza. Il reparto di trequarti
rossoblu soffre l’assenza del fantasista campano e si rivela
macchinoso, un po’ lento, troppo ordinario. La gestione dei cambi non è
delle più felici. Zito a destra aveva ancora energie da spendere,
Tesser doveva subentrare ad uno spento Carrozza. Ascenzi ha portato un
pizzico di convinzione in più al reparto offensivo e, nello scampolo di
gara che ha giocato, si messo a disposizione della squadra. Domenica ad
Ancona ci saranno tutti gli effettivi disponibili. Cari è chiamato a
non sbagliare nulla.
Ancona, voto 6,5: L’Ancona
non fa mistero delle sue aspirazioni: voleva un pareggio, e così è
stato. Lo schema di gioco speculare a quello degli ionici ha costretto
i mediani rossoblu a una minore spinta offensiva. La squadra di Monaco
è compassata, sobria, matura. Quando s’arrocca non concede nulla. Note
dolenti in attacco: Mastronunzio, in solitudine davanti, non fa male.
Cazzola è in ombra, Piccoli fa ciò che può.Sassaiola all'esterno dello Iacovone. Danneggiate alcune automobili
di Antonello Napolitano - 01/06/2008
Decisamente
più regolare e senza eccessive tensioni l’afflusso degli spettatori
allo stadio “Erasmo Iacovone” per assistere alla finale di andata dei
Play off tra Taranto ed Ancona. Tuttavia, non tutto è filato liscio
sotto il profilo dell’ordine pubblico. All’esterno dello stadio alcuni
facinorosi hanno infatti scatenato la loro rabbia per non essere
riusciti ad entrare in possesso di un tagliando di
ingresso dando vita ad una sassaiola lungo Via Ancona. E’ dovuta
intervenire la polizia che ha effettuato delle cariche di
alleggerimento al fine di disperdere gli esagitati.
Al
termine della gazzarra si è fatto il bilancio dei danni. Alcune auto in
sosta, tra le quali anche quella del collega di Martina Franca che
scrive per Puglia Press, Sandro Corbascio sono risultate danneggiate con i vetri ridotti in frantumi.
Un
altro brutto episodio si è registrato al termine della gara durante il
trasferimento, avvenuto a bordo di autobus dell’Amat, dei tifosi
dell’Ancona dallo stadio alla zona dove erano parcheggiati i mezzi che
li hanno portati dalle Marche a Taranto. All’altezza di Via Atenisio
uno degli autobus è stato fatto oggetto di una sassaiola ma a quanto si
sa non ci sarebbero state conseguenze per gli occupanti.
Fortunatamente
sugli spalti la partita è stata vissuta in maniera decisamente più
tranquilla. Solo al termine della gara i tifosi delle due squadre si
sono scambiati invettive e cori offensivi dopo le provocazioni messe in atto da parte di un piccolo gruppo di tifosi del Taranto sistemati in Tribuna. http://www.febbrea90.com/site/index.php
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2 giugno 2008
Ancona perfetta, B...uona la prima
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di Redazione (2-6-2008)
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IL MESSAGGERO
Ancona perfetta, B...uona la prima
A Taranto i dorici strappano il pari. Per la festa ne basta un altro al Del Conero
dal nostro inviato FABIO PACI
TARANTO - Esce il pari a reti inviolate sulla ruota dello "Jacovone".
Tradotto: l'Ancona ha un piede e mezzo in serie B. Taranto stordito
(per ora). Domenica alla truppa di Monaco sarà sufficiente non perdere
per conquistare la promozione. Lo staff e i tifosi dorici avrebbero
messo la firma, alla vigilia, per lo 0-0. Ma il rammarico resta, perché
dopo aver sofferto per 45 minuti, l'Ancona ha affrontato la gara col
piglio della grande e con Mastronunzio, al minuto 82, ha fallito un gol
quasi fatto. I tifosi biancorossi cominciano a sognare la B: loro la
partita, pur essendo 600 contro 8.000, l'hanno vinta.
Match vivo - C'è il solleone allo "Jacovone": 33 gradi, calura
e afa. Squadre in campo con i moduli annunciati: 4-2-3-1 i locali;
4-4-1-1 i dorici. Monaco, privo in un solo colpo di Anderson, Anaclerio
e Fialdini (oltre a Baldanzeddu e De Sousa), consegna il centrocampo al
generoso Caremi e al tonico Camillucci, supportati dagli esterni
Cazzola (a destra) e Lacrimini (a sinistra). Difesa a quattro guidata
da Fanucci, in avanti c'è Piccoli dietro a Mastronunzio. Nel Taranto,
che deve fare a meno degli squalificati Cejas e Cutolo, De Falco e
Marsili agiscono davanti alla retroguardia, con i tre uomini più
pericolosi (Carrozza, Mancini e Zito) a fare da collante tra
centrocampo e l'avanzato Plasmati. L'Ancona, in una quasi inedita
maglia gialla, parte abbottonata. Stando così la situazione,
Mastronunzio si danna l'anima e fa reparto a sé, supportato da Piccoli
che spesso perde la bussola. Gara animata da veloci azioni. Al 7' Zito
approfitta della dormita generale di Olivieri e soci, calcia rapido una
punizione dal limite e Carrozza si presenta a tu per tu con Guarna,
bravo a chiudere. Ancora Zito al 9': dal limite spara forte, centrale.
Il forcing dei pugliesi si esaurisce tra il 15' e il 18': l'attivo Zito
serve Mancini, la cui battuta in diagonale viene deviato in angolo; poi
Plasmati elude l'intervento di Olivieri, però perde l'attimo giusto
quando ha solo Guarna davanti. Il Taranto adesso mette paura, l'Ancona
subisce i colpi, barcolla però resiste. Monaco si sbraccia in panchina,
ma i suoi sono fermi. Troppi palloni gettati in avanti. Ci prova
Piccoli a servire Mastronunzio (21'): verticalizzazione intelligente,
ma c'è il (millimetrico) fuorigioco. La manovra dei locali sfrutta le
corsie laterali, dove l'Ancona soffre perché il rapido regista Mancini
crea superiorità numerica. Bordata di Colombini al 29': Guarna ci mette
la punta delle dita. Ancora Zito (39') pericoloso in area, la difesa
dorica libera. Nei primi 45 minuti il conto dei corner è di 7-0, a
testimoniare la supremazia, seppur sterile, dei tarantini. La frazione
si chiude con un assist di Lacrimini a Piccoli la cui rovesciata si
spegne sul fondo.
Altra musica - Nella ripresa Monaco cambia: Mastronunzio e
Piccoli agiscono più vicini, Schiattarella ha maggiore raggio d'azione,
Cazzola e Lacrimini hanno via libera. Non a caso proprio la "vipera" si
rende pericoloso: al 2' sfrutta un contropiede, batte potente e chiama
Faraon alla deviazione; al 10' riceve da Piccoli ma a pochi passi dalla
rete si impappina. Ora a soffrire è Caremi, a corto di ossigeno dopo
aver speso tantissimo. A metà tempo le squadre rimettono ordine: Cari
inserisce Tesser per Zito (uscito malconcio) ed Emerson in luogo di
Marsili; Monaco risponde convogliando Kalambay, al debutto stagionale,
sull'out destro (gli fa spazio Cazzola). Battuta dai sedici metri di
Piccoli al 26': Faraon fa sua la sfera. Il caldo si fa sentire, il
Taranto va avanti a testa bassa: Carrozza (30'), Plasmati (33') e
Tesser (35', salva sulla linea Fanucci) sfiorano il gol. Ma l'occasione
più ghiotta capita alla "vipera": illuminata verticalizzazione di
Piccoli, Mastronunzio (avuto il via libera dal guardalinee) si invola
senza controllori verso Faraon, ma di fronte al portiere calcia di
piatto sul primo palo, con il cuoio che si perde sul fondo.
Disperazione dei dorici che, al 2° di 7 minuti di recupero, rischiano
di capitolare con Colombini: missile terra-aria dai 25 metri, Guarna
risponde da campione. Domenica il ritorno: l'Ancona ha la B sopra a un
piatto d'argento.
A QUESTO PUNTO I DORICI
LA PROMOZIONE
POSSONO SOLO BUTTARLA VIA
BUONA la prima. L'Ancona dimostra maturità, specie nella ripresa, e
porta a casa un pareggio che ha il sapore di B. La tattica di Monaco ha
funzionato: contenere la partenza-razzo del Taranto, limitando i danni,
per poi disputare i secondi 45 minuti a viso aperto, tentando pure la
sortita offensiva. Semplice a parole, difficile sul campo. Plasmati e
compagni sbucavano da tutte le parti, davanti a Guarna sono stati corsi
seri pericoli. Incassato il colpo, però, la truppa di Monaco ha avuto
il pregio di non disunirsi. Se è vero - come è vero - che ai punti
avrebbe vinto il Taranto, va aggiunto che la palla-gol più ghiotta
dell'incontro, durato 98 minuti, l'ha avuta Mastronunzio. Ecco perché
il pareggio è il risultato più giusto. Ed era quello che i biancorossi
cercavano. Ancona lenta e impacciata per un terzo di gara, poi sorniona
e, infine, anche pungente. Un plauso a Monaco e ai suoi prodi, che
hanno risposto "presente" nel momento più delicato. Un pareggio, quello
dello "Jacovone", ottenuto in un ambiente ostile (8.000 i tarantini, un
migliaio i portoghesi di casa), in una giornata torrida e afosa, con il
direttore di gara non sempre imparziale (ingiustificati i 7 minuti di
recupero). Ma i biancorossi, stavolta in tenuta gialla, sono stati più
forti. Se alla vigilia le percentuali vedevano avanti i dorici (55%,
contro il 45% degli ionici), a questo punto le quotazioni schizzano e
non di poco (Ancona all'80%). Faranno comodo, domenica al "Del Conero",
due risultati su tre. Occasione troppo ghiotta per fallirla.
F.Pa.
Ma Taranto ci crede: «Festeggeremo ad Ancona»
Mister Cari: «In fondo va bene così: è tutto aperto, una vittoria ci avrebbe appagati»
Il presidente Blasi: «Vinceremo al Del Conero,
i dorici possono attendere ancora un anno...»
TARANTO – «Domenica veniamo a prenderci la B ad Ancona». E’ un coro: il
Taranto ci crede. E lo 0-0 maturato al termine dei primi 90’ non
scalfisce l’ottimismo del clan pugliese. Mister Marco Cari: «Avessimo
vinto forse avremmo fatto la fine del Perugia (sconfitto 2-0 dopo il
successo per 3-1 all’andata, ndr), così invece l’aspetto mentale è
dalla nostra parte: è vero che l’Ancona avrà dalla sua il fattore campo
e due risultati su tre, ma noi eravamo preparati a questo risultato di
parità. La squadra di Monaco? – prosegue il tecnico ionico - Me
l’aspettavo che si sarebbe difesa. E’ una formazione scorbutica e alla
quale è molto difficile fare gol. Noi abbiamo fatto il possibile, ma
siamo stati molto sfortunati sotto porta. Meritavamo il risultato pieno
e non posso rimproverare nulla ai ragazzi. Forse ci è mancata un po’ di
brillantezza. Cutolo? No, non credo che la sua assenza sia stata
determinante».
Il presidente Luigi Blasi fa sfoggio di ottimismo: «Vinceremo ad Ancona
e saremo noi i promossi. L’Ancona può aspettare un altro anno. Oggi
(ieri per chi legge, ndr) ho visto un grande Taranto, mentre i dorici
hanno pensato solo a difendersi. Sono molto ottimista: abbiamo i mezzi
per vincere al “Del Conero”, anche perché sono sicuro che la squadra di
Monaco sarà meno serena del Taranto: stavolta non avremo nulla da
perdere. Mi auguro che ad Ancona faccia meno caldo e ci sia una terna
arbitrale più equa». Il general manager tarantino Vittorio Galigani
analizza con equilibrio la gara dello JIacovone”: «Ho visto un’Ancona
attenta e un Taranto che ha sbagliato troppo negli ultimi 16 metri. Il
ritorno? Mi aspetto lo stesso atteggiamento da parte dei dorici. Quanto
a noi dovremo semplicemente giocare come abbiamo fatto oggi (ieri,
ndr). Non è ancora finita». Infine l’attaccante Gianvito Plasmati, che
pensa a caricare l’ambiente rossoblu: «Sono convinto che la serie B
sarà nostra: domenica prossima tornando da Ancona sogno uno “Jacovone”
gremito di tifosi ad attenderci. Negli spogliatoi con i miei compagni
di squadra ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: “Ce la
andremo a prendere al “Del Conero” la promozione”. Certo dovremo anche
essere un po’ più fortunati»
M. Nat.
Colombini e Zito incisivi.
Da Plasmati ci si aspettava di più
FARAON 6 - Poco impegnato, ha il merito di chiudere bene su
Mastronunzio lanciato a rete. Per il resto ordinaria amministrazione.
D'ALTERIO 6,5 - Ordinato e puntuale nelle chiusure, non disdegna di appoggiare l'azione offensiva sulla propria fascia.
MIGLIACCIO 6 - Soffre Mastronunzio ma limita i danni.
PASTORE 6,5 - Autorevole e sicuro presidia bene il centro della difesa.
COLOMBINI 6,5 - Spinge con continuità e sfiora il gol con una potente conclusione al volo che costringe Guarna in volo.
DE FALCO 6 - Conferisce ordine al centrocampo ionico ma a volte rallenta.
MARSILI 5,5 - Poco preciso nei passaggi, fatica anche in interdizione (21'st EMERSON 5,5 - Non pervenuto)
CARROZZA 5,5 - Si spegne presto dopo un avvio promettente ( dal 29' st ASCENZI s.v.)
MANCINI 6 - Qualche spunto interessante ma probabilmente al di sotto del suo abituale standard
ZITO 6,5 - Decisamente il più pericoloso fra i trequartisti di Cari. (
16' st TESSER 6,5 vivacizza la manovra e sfiora il gol che Fanucci gli
nega salvando sulla linea)
PLASMATI 6 - Duello muscolare con Olivieri, il centravanti si batte con
caparbietà. Alcune buone sponde ma quasi mai incisivo in area di
rigore.
Fe. Vi.
Pagelle doriche
Guarna superstar Camillucci autorevole
GUARNA 7 - Salva risultato e partita. Sicuro, attento. Zito, Colombini
e Plasmati sono sempre in agguato, il portiere dorico respinge ogni
tentativo.
DI FAUSTO 6 - Gara ordinata, senza spingere (così vuole Monaco).
Limitato a frenare Zito, che spesso gli scappa via senza tanti
complimenti.
RIZZATO 6,5 - Il capitano lotta su ogni pallone, rimprovera i suoi
(plateale il rimbrotto a Caremi) e in qualche circostanza spazza l'area
senza troppi complimenti.
CAREMI 6,5 - Avrà percorso almeno 10-12 km, ma dal 60' va in debito di
ossigeno. Ci mette però cuore, grinta, coraggio. E recupera tanti
palloni.
OLIVIERI 6 - Qualche dabbenaggine, specie su Plasmati, che gli scappa via troppo di frequente.
FANUCCI 6,5 - Quando esce dalla propria area di rigore palla al piede e
testa alta è di categoria superiore. Ma anche lui va nel pallone nei
primi 20 minuti forsennati del Taranto.
CAZZOLA 6 - Non ha spazi a sufficienza per far scattare le sue
proverbiali sgroppate. Cerca di raddoppiare in mediana quando Caremi è
in affanno, ma non è la sua dote migliore (22' st KALAMBAY 6 - Al
debutto stagionale, si guadagna la pagnotta).
CAMILLUCCI 7 - Elegante, tanto fosforo, bravo tecnicamente. Gli manca
continuità, però il suo apporto è basilare. Domenica rientreranno
Anaclerio e Fialdini: sarà dura per Monaco tenerlo fuori.
MASTRONUNZIO 6,5 - Fa reparto da solo, prendendo colpi e giocando anche
di sponda. Un talento, sempre pericoloso. Sbaglia però (82') un gol
fatto: la "vipera" stavolta non ha veleno.
PICCOLI 6 - Soffre da collante tra mediana e attacco. Comunque prezioso (42' st NASSI sv).
LACRIMINI 6 - Tanta buona volontà ed esperienza. Ma non incide e dai
suoi piedi non parte mai un cross che è uno (38' st SCHIATTARELLA sv).
F. Pa.
«Calma, non è ancora fatta»
Monaco: «Al Del Conero si soffrirà, prepariamoci»
di FERDINANDO VICINI
TARANTO - Profilo basso, nessuna esaltazione, vietato illudersi. Questo
l'atteggiamento minimalista in casa Ancona nell'immediato dopo partita
e Francesco Monaco non attende nemmeno la prima domanda per chiarire
subito il concetto. «Non abbiamo ancora conquistato nulla. Sarebbe
sbagliatissimo pensare che il pareggio colto qui a Taranto ci abbia
spianato la strada verso la promozione».
Però questo 0-0 a Taranto vuol dire tanto.
«Vuol dire soltanto che dopo questa gara di andata abbiamo conservato
il vantaggio, che è minimo. Non dobbiamo assolutamente dimenticare che
domenica prossima ci sarà da soffrire per altri novanta minuti, salvo
supplementari».
Monaco, che Ancona è stata?
«La prestazione non mi è piaciuta nel primo tempo perché abbiamo patito
troppo la spinta del Taranto. Non riuscivamo a ripartire perché i
nostri avversari ci pressavano e noi non eravamo in grado di giocare
con palla a terra. Nella ripresa invece siamo migliorati decisamente e
credo che alla fine abbiamo meritato il pareggio».
Visto l'andamento della gara nel primo tempo ha temuto una nuova Perugia?
«Mi aspettavo che il Taranto partisse forte e così è stato. Noi abbiamo
subìto eccessivamente l'impatto iniziale e abbiamo rischiato qualcosa
di troppo. Ma non ho temuto una nuova Perugia. Là si è capito subito
che l'Ancona non c'era. Qui invece, dopo un’inizio un poì così, ho
visto una formazione viva, vogliosa, aggressiva».
Con Mastronunzio che a pochi minuti dal termine ha fallito il match ball della B.
«Penso che sia stato molto bravo Faraon a chiudere lo specchio della
porta al nostro centravanti. Forse Mastronunzio avrebbe potuto
incrociare il tiro cercando il secondo palo, ma è inutile discutere di
un singolo episodio. Ritengo che tutto sommato alla fine il pareggio
sia un risultato giusto».
Come mai ha deciso di sostituire Cazzola con Kalambay, un calciatore
che quest'anno non era ancora mai stato utilizzato, facendolo esordire
proprio in una gara così delicata?
«Patrick si sta finalmente allenando bene con i compagni da circa
quindici giorni. Ho visto che sulle fasce in quel momento stavamo
soffrendo e ho deciso di inserire un uomo fresco».
Adesso soltanto la gara di domenica prossima, l'ultima, divide l'Ancona
dalla promozione. Con quale stato d'animo preparerete questa partita
così importante?
«Di certo non c'è da star tranquilli, non è cambiato assolutamente
nulla rispetto a prima. Avevamo un piccolo vantaggio dovuto al miglior
piazzamento e tale è rimasto. Può ancora accadere di tutto, ma noi
siamo consapevoli di questo e ci prepareremo con il massimo impegno e
grande umiltà. La serie B è ancora da conquistare».
Giampiero Schiavoni: «Pochi rischi, tutto ok»
L’ad soddisfatto: «Ora mi aspetto un grande pubblico per la partita di domenica»
TARANTO - Dalla panchina alla sala stampa dello "Jacovone" passando per
gli spogliatoi. Tocca a Giampiero Schiavoni commentare il pareggio che
avvicina l'Ancona alla promozione. «Sono abbastanza soddisfatto di
questo risultato sicuramente positivo per noi, ma sarà bene
sottolineare fin da subito che non abbiamo ancora ottenuto nulla di
concreto. I giocatori lo sanno bene, tanto è vero che negli spogliatoi
dopo la fine della gara nessuno ha festeggiato. Restiamo tutti
concentrati in vista di domenica prossima».Tuttavia l'amministratore
delegato biancorosso applaude l'Ancona vista a Taranto: «Abbiamo
disputato una buona partita senza rischiare più di tanto di subire gol.
Nella ripresa siamo riusciti a costruire qualche buona occasione. Bene
così». Per Giampiero Schiavoni lo 0-0 di Taranto non cambia nulla: «Ci
sono ancora novanta minuti da disputare ed anche i possibili
supplementari. Ci sarà da combattere e soffrire ancora tanto al Del
Conero. Penso che Ancona e Taranto abbiano sempre il cinquanta per
cento a testa di probabilità di promozione». Un pensiero speciale per i
tifosi: «Ringrazio ancora tutti quelli che sono venuti sino a Taranto
per sostenere l'Ancona. Ho notato che in città c'è l'entusiasmo giusto,
adesso mi aspetto un gran tifo allo stadio domenica prossima». Peraltro
la società pur non potendolo fare direttamente a causa della normativa
antiviolenza, auspica che qualche sponsor aiuti la tifoseria a colorare
il Del Conero con ogni tipo di gadget biancorosso. Per una volta invece
Sergio Schiavoni non si è presentato in sala stampa, il presidente
biancorosso era reduce da una lieve indisposizione che lo ha tenuto a
letto sabato e ha preferito rilassarsi in tranquillità dopo la fine
dell'incontro. Da Treviso Alessandro Fassina ha seguito al telefono
costantemente l'andamento dell'incontro: «Diciamo che siamo caduti in
piedi, sono moderatamente soddisfatto di questo risultato che ci pone
nelle condizioni di giocarci la promozione in casa nostra. Ho sentito
al telefono sia Sergio Schiavoni che Monaco, siamo tutti concentrati su
questo obiettivo importantissimo. Però vietato distrarsi, in una finale
basta un episodio per deciderne l'esito. Comunque domenica prossima al
Del Conero io ci sarò di sicuro».
Fe. Vi.
«Sarà una settimana lunghissima»
Rizzato: «L’inizio? Li abbiamo fatti sfogare. Guai a sentirsi la B in tasca»
di MICHELE NATALINI
TARANTO - «Ci attende una settimana lunghissima. Questo 0-0 è un buon
risultato, ma non abbiamo ancora fatto niente: la promozione è tutta da
giocare». Capitan Simone Rizzato tiene l’Ancona sulla corda e
preferisce non cullarsi sugli allori. La sintesi del suo pensiero dopo
il primo atto della doppia finale playoff contro la compagine pugliese?
Guai a sentirsi la B in tasca. E un’ammissione, importante: «La
semifinale contro il Perugia, mi riferisco alla gara di andata – spiega
il difensore biancorosso – ci è servita da lezione: oggi, memori di
quei 3 gol abbiamo giocato in maniera molto più concentrata. Due
settimane fa al “Curi” siamo andati letteralmente in bambola, qui a
Taranto invece siamo stati sempre in partita, più concentrati, decisi e
compatti. Meglio loro in avvio, ma l’Ancona, dopo una ventina di minuti
ha dimostrato di saperci stare in campo. Diciamo che li abbiamo fatti
sfogare, per poi prendere loro le misure. Il pari comunque alla fine è
il risultato più giusto». Una chiave di lettura: il caldo. «In effetti
ha condizionato la partita. Credo che se la temperatura fosse stata più
bassa – fa Rizzato – avremmo assistito ad un match più spettacolare. Il
Taranto giocando in casa dovevano osare qualcosa in più. Brava l’Ancona
a contenderli». Sincera la disamina del capitano dorico
sull’impostazione tattica adottata dai biancorossi: «Abbiamo pensato
più alla fase difensiva, ma là davanti potevamo fare male. E nella
ripresa siamo venuti fuori. L’occasione di Mastronunzio sul finire?
Peccato, potevamo segnare. Ma anche il Taranto ha avuto le sue
occasioni». Infine il monito alla squadra e all’ambiente: «Sarebbe un
grave errore considerarsi già promossi. Lo 0-0 non può farci stare
tranquilli». Concorda Patrick Kalambay, che allo “Jacovone”, dopo una
stagione costellata da mille infortuni, ha fatto il suo esordio
stagionale: «Ci sono ancora 90’, non è ancora finita. Ci auguriamo di
ripetere la bella prestazione di oggi (ieri per chi legge, ndr).
All’inizio ci siamo dovuti ambientare, faceva caldo e il Taranto aveva
dalla sua un grande tifo. Ma con il passare dei minuti siamo cresciuti,
tanto che un pizzico di rammarico per le occasioni fallite ce lo
abbiamo pure noi». Quanto alla sua prestazione, il centrocampista di
proprietà del Milan sintetizza: «Giocare dopo una lunghissima assenza
non è mai facile, ma ho dato il massimo. Sono abbastanza soddisfatto e
felice di avere dato il mio contributo. Lo 0-0 un risultato pericolo?
Sì, forse: speriamo comunque di poter festeggiare la B domenica
prossima». I complimenti ai giocatori dell’Ancona anche dall’ex
ministro dell’Udc Francesco D’Onofrio: «Mi sono divertito, ho visto due
belle squadre in campo. L’Ancona? Mi ha colpito Mastronunzio. Ma il
Taranto domenica prossima può farcela. Oggi ero qui allo “Jacovone” per
una promessa che avevo fatto al presidente Gigi Blasi».
Taranto rossoblu -
Ma i 600 si fanno sentire
TARANTO – Non è stata un’altra Perugia. E alla fine tutta l’Ancona ha
potuto festeggiare sotto il settore presidiato dai propri tifosi. Erano
in 600 e nonostante l’inferiorità numerica si sono fatti sentire come e
forse anche di più del pubblico tarantino. Non era facile. Le vie del
centro colorate di rossoblu. Bandierine, bandiere, sciarpe, striscioni:
dai balconi e sopra le strade chilometri di stoffa e di passione. Una
passione poi trasferitasi nello stadio “Jacovone”. Spalti gremiti,
forse oltre i 7.490 posti per i quali l’impianto pugliese è omologato.
Ed entusiasmo alle stelle. Da brividi l’ingresso in campo dei 22
giocatori. Uno spettacolo le 7 mila sciarpe ad accarezzare il cielo
limpidissimo sopra lo “Iacovone”. Meno colore, ma tanto entusiasmo
anche nel settore presidiato dai 600 sostenitori anconetani, che sin
dall’avvio a farti sentire. E alla fine potranno fare festa. Perché lo
0-0 rende senz’altro più vicino il sogno chiamato serie B.
M. Nat.
IL CORRIERE DELLO SPORT
Taranto, ora si fa dura
Zito e Plasmati senza l’acuto: l’ Ancona domenica ha due risultati su tre
Taranto-Ancona 0-0
TARANTO (4-2-3-1): Faraon 6,5; D'Alterio 6,5 Migliaccio 6 Pastore 6,5
Colombini 6,5; De Falco 6 Marsili 6 (22' st Emerson 6); Carrozza 5,5
(30' st Ascenzi 6) Mancini 5,5 Zito 6,5 (17' st Tesser 6); Plasmati
5,5. A disp.: Barasso, Cavallo, Prosperi, Sciaudone. All.: Cari.
ANCONA (4-4-1-1): Guarna 6,5; Di Fausto 6 Olivieri 6,5 Fenucci 6,5
Rizzato 6; Cazzola 5,5 (22' st Kalambay 5,5) Camillucci 6 Caremi 7
Lacrimini 6 (38' st Schiattarella sv); Piccoli 6,5 (43' st Nassi sv);
Mastronunzio 5,5. A disp.: Brignoli, Masiero, Langella, Albanese. All.:
Monaco.
ARBITRO: Calvarese di Teramo.
Guardalinee: Mellani e Riviello.
AMMONITI: Caremi (A), Kalambay (A).
NOTE: spettatori 7.500 circa. Angoli 10-2 per il Taranto. Rec.: 7' st
di Michele Pennetti
TARANTO - L'Ancona non è la squadra di quindici giorni fa a Perugia,
gracile e un po' disinvolta. L'Ancona, stavolta, è una parete alta e
voluminosa che il Taranto, talvolta con lo scambio stretto, talvolta
con la giocata lunga, non riesce mai a sbrecciare. Il parziale della
finale play off per la promozione in B è un rinvio: tutto si deciderà
domenica prossima, a campi invertiti, con i marchigiani beneficiati
dalla disponibilità di due risulta¬ti su tre (nell'arco di 120 minuti,
però, non più 90 come per la semifinale) e dalla possibilità di tessere
di nuovo al ritorno la trama dell'andata. Difesa bloccata, Caremi
incardinato tra Plasmati e Mancini in modo da prosciugare la principale
fonte di creatività dei padroni di casa, centrocampo flessibile, dai
nove ai dieci uomini dietro la linea della palla: così Monaco raffredda
presto l'aggressività del Taranto e costringe Cari, strada facendo, a
rettificare l'assetto di partenza. La conseguenza è che i rossoblù non
trovano fluidità nel funzionamento della manovra d'attacco, né
continuità nell'accensione delle tre mezze punte impiegate
contemporaneamente per sfruttare la loro ipotetica brillantezza
nell'uno contro uno. Mancini, nell'occasione, è sempre raddoppiato e
non ha davanti a sé le praterie concessegli non più di una settimana fa
dal Crotone: quindi, non ingrana, fatica, va ad intermittenza. Carrozza
gira spesso a vuoto. L'unico ispirato, tra corse a perdifiato e mosse
astute (all'8' sua la punizione battuta a sorpresa per Carrozza
ipnotizzato da Guarna), sembra Zito. Solo che Cari, dopo un'ora di
gara, lo mette inspiegabilmente fuori. Non potendo contare nemmeno su
un Plasmati al cento per cento, il Taranto alterna vampate a momenti di
approssimazione che favoriscono l'incedere sornione dell'Ancona. Guarna
si protende in volo e oppone i pugni (29' primo tempo) sul sinistro al
volo da fuori area di Colombini. Ma Faraon non è da meno, in avvio di
ripresa (2'), quando sventa in angolo il destro di Mastronunzio
calciato da posizione propizia.
Proprio il centravanti dorico, al 37' del secondo tempo, sulla scia di
una svista del guardalinee Mellani che non segnala un fuorigioco di un
paio di metri, sperpera con tiro sciatto un'opportunità piramidale.
Tutto due minuti dopo l'intervento sulla linea di Olivieri, tempestivo
nel chiudere su Tesser intromessosi tra un indeciso Guarna e il
pallone. Il caldo diventa un'attenuante: calciatori a terra con i
crampi, bombola dell'ossigeno svuotata, imprecisioni diffuse, tocchi
errati in quantità. Nel mezzo supplementare comandato per recupero (7')
da Calvarese, arbitro eccellente per una partita dallo straordinario
tasso di correttezza, gli ultimi due brividi: l'ennesimo sinistro di
Colombini curvato da Guarna sopra la traversa (47'), la salvifica
incornata di D'Alterio in anticipo su Mastronunzio a due passi dalla
porta (52'). Zero a zero e verdetto rimandato alla seconda puntata in
programma, fra sei giorni, allo stadio Del Conero. Come dire che tra
Ancona e Taranto il bello deve ancora venire.
NOVANTUNESIMO CARI: PER IL RITORNO RIAVREMO CUTOLO E CEJAS
TARANTO - Secondo Cari, « il Taranto ha fatto tutto quello che poteva
». Per Monaco, « in parti¬colare per quanto visto nel se¬condo tempo,
il risultato è giusto ». Le parole dei due allenato¬ri sono il
riverbero di una finale d'andata play off ingessata, senza gol, con
emozioni ridotte all'osso. Vista dal tecnico rossoblù una chiave della
partita è stato l'atteggiamento guardingo dei marchigiani: « Loro si
sono chiusi, hanno lasciato ai miei ragazzi pochissimi spazi. Forse,
nelle occasioni costruite per passare in vantaggio, abbiamo peccato di
un pizzico di cinismo. Ci sta. Inutile che dica che andremo ad Ancona
per vincere - sottolinea Cari - in quanto deve essere così. Riavremo
Cutolo e Cejas, due armi in più ».
Sulla sponda ospite, Monaco non si sente già con la serie B in tasca: «
Domenica ci attende un'altra battaglia, la partita a mio avviso resta
apertissima nonostante il vantaggio che ci viene garantito dalla
classifica. Siamo stati bravi - continua l'allenatore dell'Ancona - a
non concedere spazi al Taranto ».
Nota di cronaca a margine: alcuni tifosi senza biglietto, ai quali è
stato impedito l'ingresso allo stadio, hanno rotto i vetri di una mezza
dozzina di auto. m.p.
TUTTOSPORT
Guarna respinge tutti gli assalti del Taranto
Il portiere dell’Ancona protagonista. Marchigiani pericolosi in contropiede, ma Mastronunzio spreca
TARANTO (4-2-3-1): Faraon 6.5; D’Alterio 6, Pastore 6, Migliaccio 6,
Colombini 7; De Falco 6.5, Marsili 6 (21’ st Emerson 5.5); Carroz¬za
5.5 (30’ st Ascenzi ng), Mancini 5.5, Zito 6 (17’ st Tesser 6);
Pla¬smati 6. A disp.: Barasso, Cavallo, Prosperi, Sciaudone. All.: Cari
6.
ANCONA (4-4-1-1): Guarna 7; Di Fausto 6, Olivieri 6.5, Fanucci 6.5,
Rizzato 6; Cazzola 6 (21’ st Kalambay 6), Camillucci 6.5, Caremi 6.5,
Lacrimini 6 (38’ st Schiattarella ng); Piccoli 6 (42’ st Nassi ng);
Mastronunzio 6. A disp.: Brignoli, Masiero, Langella, Albanese. All.:
Monaco 6.5.
ARBITRO: Gianpaolo Calvarese di Teramo 6.
NOTE: spettatori 7.500 circa per un incasso non comunicato. Terreno di
gioco in buone condizioni, caldo afoso. Ammoniti: Caremi, Kalambay.
Angoli: 11-2 per il Taranto. Recupero tempo: pt 0’; st 7’.
TARANTO. Il primo tempo della finale playoff tra Taranto e Ancona si è
concluso con un nulla di fatto. Appuntamento dunque a domenica prossima
allo stadio “Conero” di Ancona per sapere chi conquisterà la promozione
in serie A. Quella di ieri, giocatasi sotto un sole feroce e con una
tem¬peratura superiore ai 30° è stata una partita vibrante con il
Taranto proteso prepotentemente in avanti e un’Ancona che ha badato
soprattutto a difendersi e a controllare la ga¬ra, non disdegnando però
di proporsi in perfide ripartenze.
ATTACCHI TARANTO Il primo tempo è stato tutto di marca
tarantina con diverse azioni da gol non finalizzate o per qualche
errore degli avanti rossoblù oppure per bravura dei difensori ospiti e
su tutti del portiere Guarna e della coppia centrale Olivieri-Fanucci.
Da ricordare al 7’ una punizione battuta a sorpresa da Carrozza che si
presenta a tu per tu con il portiere ospite che riesce a deviargli la
conclusione in porta. Al 9’ è Zito che al termine di un’azione
personale tenta per due volte il tiro; il primo va ad incocciare il
compagno Plasmati e il secondo, raccolta la ribattuta, termina centrale
tra le braccia del portiere. L’assedio del Taranto è pressante e
l’occasione più ghiotta per passare in vantaggio capita al 29’ quando
su una respinta dei difensori dell’Ancona piomba come un falco
Colombini che spara un gran fendente di sinistro in diagonale che
esalta le qualità del portiere Guarna che devia in calcio d’angolo.
Fino al termine della prima frazione di gioco poi non succede
null’altro.
ANCONA RISPONDE Nella ripresa, invece, nei primi minuti viene
fuori l’Ancona che sfiora il gol con Mastronunzio che si vede deviare
in angolo da Faraon la sua pericolosa conclusione. Poi ancora Taranto
in avanti ed Ancona pericoloso nelle ripartenze in una delle quali,
Mastonunzio, partito in netta posizione di fuorigioco non rilevata
dalla terna arbitrale, solo a tu per tu con Farano spreca tirando senza
convinzione e spedendo la sfera a lato. Prima ancora era stato il
Taranto a sfiorare il gol con Tesser la cui conclusione, a portiere
battuto era stata salvata sulla linea dal puntuale Olivieri. Di seguito
ancora il Taranto in pressing ma non succede null’altro neanche nei
sette minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Tutto quindi è
rimandato alla sfida di Ancona per una gara che si annuncia
particolarmente equilibrata. GIANNI LOMBARDO (DTS) | http://www.tarantosupporters.com/homepage.htm
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2 giugno 2008
Ad Ancona per prenderci la B
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di Redazione (1-6-2008)
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Adesso tocca fare l’impresa. Al Conero, costretti a vincere e, forse, a
giocare per vincere assecondando le peculiarità che sono proprie della
squadra.
Senza tatticismi, senza calcoli. Lo sapevamo che la partita era
difficilissima. Lo avevamo pure scritto ma niente da fare. Si respirava
un’aria allo Iacovone di sufficienza. C’era anche chi fantasticava sul
numero di gol da infliggere all’Ancona. Invece i marchigiani si sono
rivelati una squadra tosta che non è andata tanto per il sottile e non
ha rinunciato, per ampi sprazzi di gara, al buon vecchio caro
catenaccio.
E’ mancata in tanti tifosi quella rabbia vista contro il Crotone. Una
rabbia che non siamo riusciti a trasmettere alla squadra. Ed è stata
anche la partita di tanti volti nuovi. Chi si è portato la fidanzata,
chi metteva piede allo Iacovone quest’anno per la prima volta…
l’invasione dei portasgubbia, insomma, che non capivano minimamente
l’importanza della posta in palio.
Fortunatamente lo zero a zero terrà lontana la rumenta da Ancona: al
Conero ci sarà chi tiene veramente ai colori più belli del mondo. La
zavorra a casa davanti alla tv.
VIGILIA DI FINALE
La vigilia parte presto, all’alba. La Salinella si muove già dalle
prime ore del mattino con il mercato della prima domenica del mese. Il
quartiere brulica di gente: agli angoli e sulle case le bandiere. Si
sentono anche le trombe in lontananza. La città dormiente si sveglia, i
venditori ambulanti vendono di tutto. La città riscopre la sua squadra.
L’attesa si fa fremente.
VIGILIA DA SUPPORTERS
La sede apre già alle 10.00. E’ un pellegrinare di amici macerati dalla
tensione e dalla notte in bianco. Il frigo non troverà pace mentre si
sistemano le bandiere e si raccontano gli aneddoti mentre passano in tv
le immagini del dvd degli Anni 80 e sulla salvezza agli spareggi di
Napoli.
Abbigliamento d’ordinanza, riti scaramantici, la sede è aperta anche
agli scambi di biglietti dell’ultima ora. Il tempo di salutare tanti
amici fuorisede e tutto è pronto. Il responsabile catering si dimostra
eccellente anche in questa occasione, un boccone frugale e siamo pronti
per muoverci in direzione stadio Erasmo Iacovone.
IL PREFILTRAGGIO
Alle 13.30 saremo già fuori lo stadio. Contrariamente a quanto avvenuto
contro il Crotone non c’è ressa e i controlli saranno serrati ed
efficaci. Non ci saranno i carabinieri a controllare le bandiere ma la
Polizia. Passeremo il prefiltraggio senza troppa fatica.
Alle porte, gli stewart della Lega con spiccato accento siculo. Il
controllo dei biglietti sarà rigido: alla nostra porta troveremo dei
ragazzi decisi ma cortesi: non c’è fila, tutto scorre molto
tranquillamente.
L’ATTESA IN CAMPO
Lo Iacovone, nonostante sia mutilato, regala sempre una forte emozione.
Fa un caldo bestiale e mancano più di due ore all’inizio del match. Si
comincia a cantare molto presto e pagheremo cara questa voglia di
strafare.
Entra la squadra dell’Ancona dal campo B e viene subissata di fischi.
Subito dopo tocca al magico calcare l’erbetta verde dello Iacovone ed è
subito delirio. Un boato si solleva ed è già clima partita.
LO IACOVONE DA FINALE
Molto spontaneismo. L’anello inferiore della gradinata viene ricoperto da uno striscione enorme in cui vi è scritto RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA STORIA. L’anello superiore porta palloncini e cartoncini. Noi sventoleremo fieri le nostre bandiere.
In tribuna delle bandierine coloreranno l’anello inferiore mentre in
curva tutto è come già visto in Taranto-Crotone, ovvero con lo
striscione di Erasmo Iacovone al centro e la pezza di ricordo di
Antonello.
SETTORE OSPITI
Arrivano pure gli anconetani con i mezzi di città. Non saranno seicento
ma diverse decine di meno (molti tifosi rossoblu sono entrati con il
biglietto riservati al settore ospiti. Proveranno al lanciare dei cori
ma noi non li sentiremo se non dopo la metà del secondo tempo.
Lanceranno diversi buoni cori e dimostreranno una buona compattezza.
All’uscita, all’altezza di via Atenisio, un pullman subirà una
sassaiola ma fortunatamente nulla da segnalare.
PREGARA
Accoglieremo gli anconetani con cori da chiesa tipo “alleluia” e
scoprire tanti dei nostri che, nonostante le apparenze, avere una
conoscenza non indifferente di tutto il repertorio nazional-clericale. Gli anconetani non gradiscono.
I minuti passano lentissimi. Il solito coro rivolto al nostro amato
Vittorio di uscire dalla bottiglia della Raffo, Blasi che si fa il giro
dello stadio a raccogliere applausi tipo tempi di Pignatelli, lo
speaker dello stadio che lancia urla disumane di battaglia e di
incoraggiamento. I Vigili del Fuoco penseranno bene di spruzzare con
gli idranti gli accaldato tifosi rossoblu, sia in curva che in
gradinata. Tutto è pronto per la finale.
LA PARTITA
Entrano le squadre in campo: la sciarpata della Nord coinvolge anche
gli altri settori: è un tripudio di colori rossoblu. E poi i primi
secondi di “Quando l’urlo s’alzerà” cantato da tutto lo stadio fa
venire veramente i brividi.
Tutto lo stadio è in piedi: i primi cinque minuti di gara lo Iacovone è una bolgia infernale.
Il Taranto prova subito a spingere ma l’Ancona mette tutta la squadra
in difesa con Mancini seguito da un mastino biancorosso. Ma l’Ancona è
un osso troppo duro e dimostra di aver studiato il Taranto. Carrozza
non è in giornata, prova diverse volte a saltare l’uomo (così come
Zito) ma senza tanto successo.
Cari conferma lo schema risultato vincente contro il Crotone. Carrozza
apre le danze, poi Pastore su punizione si fa respingere un tiro da
posizione favorevole. Zito, Mancini, Plasmati ci provano. L’Ancona
chiude tutti gli spazi e non passa nulla. Nonostante il gran possesso
palla il Taranto non si rende pericoloso. L’ancona si affaccerà solo
una volta nell’area rossoblu con una rovesciata senza troppe pretese.
SCONTRI ALLO IACOVONE
Un centinaio di tifosi senza biglietto cerca di sfondare il
prefiltraggio anche con un lancio di pietre. Verranno respinti tra
cariche e contro-cariche fino all’altezza di Viale Magna Grecia.
SECONDO TEMPO
Cari non cambia nulla come non cambierà il clichè della gara. A fronte
di un Carrozza un po’ groggy Cari sostituisce Zito con Tesser. Il
brasiliano sarà sicuramente più pimpante ma la sostituzione lascerà
diversi dubbi in tutti noi.
Il Taranto prova a spingere, sente il fiato sul collo di questa finale
lunga 180 minuti (e non solo). La pressione resta abbastanza sterile e
il Taranto non passa. Il caldo si fa sentire sugli spalti e la nostra
fatica sarà immane nel cercare di coinvolgere la gradinata ad incitare
il Magico. Si cominceranno a sentire gli anconetani che cominciano a
credere di uscire indenni dallo Iacovone.
Ma gli ultimi dieci minuti saranno i più palpitanti di tutta la
partita. Inizia Tesser che salta un paio di avversari e da posizione
impossibile scaglia un pallone che sulla un difensore biancorosso
toglie letteralmente dal gol. Poi sarà Mastonunzio, in evidente
posizione di offside, ad involarsi incredulo solo davanti a Faraon e
mangiarsi un gol fatto. I dieci secondi in cui lo Iacovone gelò.
Il Taranto insiste senza tanta convinzione e Colombini prova a
scardinare la saracinesca di un ottimo Guarna ma il tiraccio sfiora la
traversa.
La partita finisce a reti bianche, lo Iacovone sfolla lentamente. Per
chi ci crede, come ni, martedì inizierà la passione per il biglietto
del settore ospiti del Conero.
Nemmeno a riferire i commenti che si sono sprecati all’uscita dalle
tante new entries… questo pareggio terrà lontano tanti amanti del
carsunjdde… noi spartani venderemo cara la pelle e ci prenderemo ciò
che ci spetta on gli interessi.
POST GARA
Smaltiremo la parziale delusione fino alle 20.00 in sede. Non c’è
voglia di tornare a casa e di parlare. La mente corre avanti con i
pensieri. Ma a noi piaccione le sfide impossibili. | http://www.tarantosupporters.com/homepage.htm
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2 giugno 2008
Taranto-Ancona: Scontri fuori lo 'Iacovone'
01.06.2008
La polizia ha dovuto ricorrere ad alcune cariche. |
di Carlo Termite
Auto danneggiate e polizia costretta a cricare. Mentre all'interno dello 'Iacovone' Taranto ed Ancona si giocavano il primo atto per la serie B, al di fuori alcuni tifosi rimasti senza biglietto hanno pensato bene di sfogare la loro rabbia contro delle automobili parcheggiate e addirittura in corsa all'altezza del cavalcavia di via Ancona.
La polizia è dovuta intervenire con delle cariche per interrompere i disordini con la situazione che è tornata alla normalità in breve tempo. http://www.blunote.it/index.asp?sez=6&id=56315 |
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2 giugno 2008
Taranto-Ancona 0-0
Termina
a reti inviolate la partita di andata della finale playoff valida per
il girone B della serie C1. I dorici hanno meritato il pari e sfiorato
la rete del successo.
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 Taranto-Ancona. La conclusione del brasiliano Tesser viene respinta sulla linea di porta dal dorico Olivieri (DPhoto) |
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Ancona
chiaramente intenzionato a portare via un punto e che può recriminare
per aver sbagliato un paio di occasioni clamorose. Il Taranto le ha
provate tutte, lo dimostra il gran numero di angoli collezionati, ma
l’assenza di Cutolo in attacco, insieme ad una prestazione in ombra di
alcune pedine fondamentali come Mancini e Carrozza, forse hanno pesato
più del dovuto. I marchigiani dunque non hanno rubato nulla.
Lo
stadio Iacovone pare un girone dantesco: il caldo è davvero soffocante,
l’attesa snervante per il pubblico sottoposto ad una canicola di stampo
estivo che saluta con entusiasmo l’innaffiata d’acqua offerta dai
vigili del fuoco. Valutabile intorno alle 400 unità la presenza della
tifoseria ospite.
Per
quanto concerne le formazioni, gli jonici sono schierati con il 4-2-3-1
con la riconferma di Marsili in mediana al posto di Cejas e l’innesto
di Carrozza, il quale avvicenda lo squalificato Cutolo. Dall’altra
parte per i dorici, mister Monaco sceglie un modulo guardingo (4-4-1-1)
inserendo Cazzola e Caremi in sostituzione rispettivamente degli
squalificati Anaclerio e Fialdini; mentre in avanti Piccoli agisce alle
spalle di Mastronunzio.
La
cronaca. I primi minuti sono appannaggio dei locali che comunque,
malgrado la pressione esercitata, non riescono a produrre occasioni di
rilievo fino all’8’, quando Zito batte una punizione a sorpresa in area
dorica, dove Carrozza, ben appostato, spara sul corpo del portiere
Guarna. Lo stesso Zito ci riprova al 10’,
a seguito di una percussione centrale, l’ala jonica conclude di
sinistro da fuori area trovando Guarna pronto alla parata. Buona
occasione per gli jonici al 15’: lo scatenato Zito innesca con un
passaggio filtrante in area Mancini, il quale tira di destro, ma la sfera viene deviata in angolo dal difensore biancorosso Olivieri. Jonici nuovamente pericolosi al 29’ con Colombini che scaglia un tracciante di sinistro deviato in angolo da Guarna. Gli ospiti si fanno vivi nel finale di tempo (45’):
Lacrimini crossa dalla sinistra cogliendo Piccoli, il quale, ben
appostato in area jonica, effettua una spettacolare rovesciata che
termina al lato.
Nella
ripresa Ancona pericoloso dopo soli due minuti con una fulminea
ripartenza che vede protagonista finale Mastronunzio il quale,
innescato da Camillucci, giunge in area e fa partire un diagonale che
Faraon non senza difficoltà devia in angolo. All’11
altra sortita degli ospiti con Piccoli che salta sulla destra Pastore e
serve Mastronunzio il quale, a pochi passa dalla linea di porta, cicca
clamorosamente la palla. Al 16’
dopo una respinta della difesa jonica Camillucci fa partire un tiro
piuttosto centrale che Faraon blocca. Nove minuti dopo ancora pericolo
per il Taranto con Mastronunzio che serve Piccoli il cui destro trova
pronto Faraon alla parata. Al 31’ si vede finalmente anche
il Taranto con Plasmati che di testa prova a deviare in rete un
punizione di Emerson crossata da Colombini. Due minuti dopo clamorosa
azione per i padroni di casa, innescata da una sforbiciata in area di
Mancini raccolta di testa da Plasmati che manda la palla tra le braccia di Guarna. Al 35’
Mancini serve sull’out destro Tesser, che salta un avversario ed anche
il portiere ed infine tira sicuro sul palo più vicino ma all’ultimo
Olivieri salva sulla linea. Sul fronte opposto due minuti più tardi
Mastronunzio in sospetta posizione
di fuori gioco, scatta solo in avanti, e tira di destro sbagliando
clamorosamente con la palla che finisce a fil di palo. Al 47’
sugli sviluppi di un calcio d’angolo Colombini dal limite fa partire un
missile che Guarna riesce a deviare in corner. Finisce con l’Ancona che
sfiora il goal all’ultimo istante con calcio d’angolo di Schiattarella che Faraon che riesce miracolosamente a deviare in angolo.
TARANTO: Faraon, D’Alterio, Migliaccio, Pastore, Colombini; De Falco, Marsili (22’ st Emerson) Carrozza (31’ st Ascenzi), Mancini, Zito (18’ st Tesser) Plasmati. Disponibili: Barasso, Cavallo, Prosperi, Sciaudone. All. Cari
ANCONA: Guarna, Di Fausto, Olivieri, Fanucci, Rizzato, Cazzola (22 st Kalambay), Caremi, Camillucci, Lacrimini (39’ st Schiattarella), Piccoli (43’ st Nassi), Mastronunzio. Disponibili: Brignoli, Masiero, Langella, Albanese. All. Monaco
Arbitro: Calvarese di Teramo (ass.ti: Mellani di Modena- Riviello di Salerno)
Ammoniti: Caremi e Kalambay per l’Ancona;
Angoli: 11-2 per il Taranto.
Spettatori: 7.500 (ospiti 400)
Enrico Losito, Antonello Napolitano – www.calciopress.net http://www.calciopress.net/news/118/ARTICLE/4816/2008-06-01.html
Sala stampa Taranto-Ancona
Moderata soddisfazione per il pareggio in casa dorica; mentre i pugliesi credono ancora nell'impresa
Nel
dopo gara moderata la soddisfazione in casa dorica per il pareggio
conquistato in riva allo Jonio. Sulla sponda opposta, quella pugliese,
traspare la determinazione giusta per compiere la grande impresa nelle
Marche. A tal proposito significative sono le parole del presidente
Blasi: “Ad Ancona per vincere”.
Rizzato (difensore Ancona): “Il
Taranto ci ha messo in difficoltà nei primi venti minuti. Noi eravamo
consapevoli che loro ci avrebbero schiacciato all’inizio. In seguito
siamo usciti a distanza. Sapevamo che a Taranto avremmo sofferto,
diciamo che siamo stati bravi a farli sfogare e ad uscire alla distanza
giocando meglio la palla. La rete sbagliata da Mastronunzio? Lui ha
realizzato altre marcature importanti durante l’anno. Da parte nostra
non possiamo che ringraziarlo. Inoltre nella circostanza della
segnatura mancata, penso sia stato bravo il portiere Faraon nell’uscire
e chiudergli lo specchio della porta. La gara di ritorno? Sarà tutta da
vivere, non abbiamo conquistato ancora nulla. Il Taranto recupererà due
giocatori importanti come Cejas e Cutolo; ma anche noi riavremo
Fialdini. Giocheremo per vincere così come cercherà di fare il Taranto.
Certo il pareggio odierno è un buon risultato per noi; penso che la
lezione di Perugia ci sia servita. Nella gara odierna siamo stati bravi
a difenderci; ma anche a sfruttare gli spazi che il Taranto ci ha
concesso; di ciò ne eravamo consapevoli. In conclusione entrambe le
squadre hanno avuto delle occasioni da rete; dunque credo che il
pareggio sia giusto”.
Monaco (all. Ancona): “Per
quanto si è visto oggi credo che il risultato sia giusto. Nella prima
frazione abbiamo sofferto di più l’iniziativa del Taranto, inoltre non
siamo stati veloci nel ripartire in contropiede ed a tenere palla a
terra. Invece nel secondo tempo, quando le forze sono calate, siamo
stati più precisi nella costruzione delle trame di gioco. La rete
mancata da Mastronunzio? E’ stato bravo Faraon a chiudere lo specchio
della porta. Il risultato odierno? Non ci lascia tranquilli; ad Ancona
dobbiamo cercare di vincere. Le differenze rispetto alla gara di
Perugia? La squadra era maggiormente vogliosa ed abbiamo evitato gli
errori commessi in Umbria”. Dopo il pareggio di oggi, il suo Ancona ha un grosso vantaggio per la corsa alla serie B? “Abbiamo
il medesimo vantaggio che avevamo prima di questa gara; cioè aver
raggiunto il secondo posto in classifica. Il pareggio odierno
rappresenta solo un piccolo vantaggio”.
Cari (all. Taranto): “Abbiamo
fatto tutto il possibile, gli abbiamo tenuto per novanta minuti nella
loro metà campo. Loro hanno avuto solo due occasioni da rete con
Mastronunzio, di cui una in netta posizione di fuorigioco. Magari c’è
mancata un po’ di brillantezza, in particolare nel momento di
concludere. Comunque non credo che l’assenza di Cutolo abbia pesato in
merito alle reti non realizzate, penso sia solo una coincidenza. I
ragazzi sono stati tutti bravi, non ho nulla da rimproverargli.
L’Ancona? E’ una formazione sgorbutica e quadrata,non è facile farle
gol, come del resto ha già dimostrato in campionato. Loro rispetto al
Crotone si sono chiusi meglio. La gara di domenica prossima? Come ho
detto ai ragazzi negli spogliatoi prima della gara odierna, queste sono
partite che devi valutare nell’ottica dei 180 o meglio 210 minuti.
Ormai non abbiamo nulla da perdere. Entrambe le squadre potranno
contare sui rientri di calciatori importanti. Noi dobbiamo giocarcela a
viso aperto, del resto ci siamo preparati su due gare. La partita di
oggi? Siamo calati nella ripresa a causa del gran caldo”. Come mai ha sostituito Zito e non Carrozza? “Sono
due giocatori diversi, Carrozza rispetto a Zito riesce meglio a saltare
l’uomo ed a tenere palla; mentre il secondo è più bravo nel penetrare
negli spazi”.
Blasi (presidente del Taranto): “Ho
visto un grande Taranto opposto ad un Ancona che ha cercato di
difendere il risultato di parità, ci sono riusciti. Ora dobbiamo solo
pensare a vincere la gara di ritorno. In queste partite manca la
serenità, comunque anche nella gara di Ancona entrambe le squadre
dovranno cercare la vittoria. Comunque sono contento per la prestazione
dei ragazzi, ritengo che il pareggio costituisca per noi un valore
aggiunto. In vista della gara di ritorno niente è scontato per nessuna
delle due squadre, anzi siamo noi ad avere il vantaggio di giocarcela a
viso aperto. I tifosi? Una grande curva, anzi un grande pubblico”. Cosa sente di dire ai tifosi? “Tutti
ad Ancona!!! Posso solo dirvi che la società dell’Ancona non è come
quella dell’Avellino. Loro sono stati accolti bene da noi, dunque sono
certo che l’accoglienza sarà ricambiata nella gara di ritorno. Poi
sugli spalti ci saranno 7.500 tifosi come oggi allo Iacovone. In settimana partirà per lavoro o resterà vicino alla squadra? “Sarò insieme alla squadra per tutta la settimana”.
Plasmati (attaccante Taranto): “La
gara odierna è stata diversa rispetto a quella di domenica scorsa. Il
Crotone è venuto qui avendo due risultati su tre a disposizione. Noi
siamo stati bravi a segnare subito e a sfruttare gli spazi che i
calabresi ci hanno concesso dopo aver subito la rete. Mentre oggi
l’Ancona è stato bravo a chiudere tutti i varchi utili ed è riuscito a
conquistare il pareggio che desiderava. Comunque noi abbiamo la
cattiveria per andarci a prendere la serie B ad Ancona. La cadetteria è
una serie che tutta la città merita. Le mie condizioni fisiche? Ho
stretto i denti, dopo i tanti sacrifici fatti durante la stagione per
raggiungere la finale, fa male non giocare queste partite; anche se non
ero di certo al meglio della condizione. La gara di ritorno? Prima
della gara odierna anche il mister ci aveva detto che dovevamo
ragionare nell’ottica dei 180 o 210 minuti. Inoltre posso
tranquillamente affermare che questa non è una squadra capace di
difendersi, in quanto è costruita per offendere. Speriamo che nella
gara di ritorno la fortuna ci assista. Magari oggi, tensione a parte,
gli episodi sono stati a noi sfavorevoli, mentre in altre circostanze,
vedi Crotone, hanno giocato a nostro favore”.
Migliaccio (difensore Taranto): “Il
nostro obiettivo è andare ad Ancona per giocare la nostra gara. La gara
nelle Marche non ci fa paura, in quanto siamo coscienti che anche loro
non posso sbagliare. Oggi magari ci è andata peggio rispetto ad altre
occasioni, quando gli episodi hanno giocato a nostro favore. In ogni
caso la forza di questo gruppo è sempre stata quella di superare ogni
difficoltà, dunque supereremo anche questa. Nella gara di ritorno sarà
importante la condizione fisica, a tal proposito penso che noi stiamo
meglio rispetto a loro. Comunque siamo destinati a soffrire fino alla
fine. Nella partita di domenica prossima dovremo avere tanta pazienza,
gare come queste vengono decise dagli episodi anche una punizione ad
esempio. Siamo consapevoli che conquistare la serie B in una piazza
come Taranto non è come vincere in altre città, se penso che la
cadetteria manca in questa città da 15 anni”.
Enrico Losito www.calciopress.net http://www.calciopress.net/news/125/ARTICLE/4817/2008-06-01.html
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1 giugno 2008
Finale playoff serie C1, pronostici
I
pronostici di Calciopress relativi alle due partite di finale del
girone A e del girone B dei playoff della serie C1. Le quote Bet at
Home, bwin e Snai.
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 Ritorno playoff C1, pronostici |
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CITTADELLA-CREMONESE.
I granata tentano l’impresa di battere una formazione costruita per la
promozione diretta in serie B. Si tratta, per il club diretto dal
presidente Gabrielli, della conclusione di un progetto triennale che ha
visto la conferma sulla panchina patavina del tecnico Foscarini proprio
per riuscire a centrare questo obiettivo. La squadra ha le carte in
regola per farcela e specie in avanti, è tra le più forti della
categoria. La Cremonese
punta tutto sull’esperienza del suo allenatore Mondonico e su quella di
un gruppo di giocatori ai quali è stato chiesto, dal presidente Arvedi,
solo di ottenere questo obiettivo. Dentro la gara la sfida nella sfida
tra i due cannonieri del torneo, Coralli da una patte e Temelin
dall’altra.
Ulteriori informazioni alla voce statistiche
Quote Bet-at-Home
Quote Snai: 1 (2,25), X (2,65), 2 (3,60), Under (1,47), Over (2,35)
Quote bwin: 1 (2,25), X (2,70), 2 (3,40), Under (2,30), Over (1,50)
Pronostico Calciopress: 1 – Under
TARANTO-ANCONA.
Un vero peccato giocare una partita che annuncia emozioni a non finire
all’interno di uno Iacovone e capienza ridotta. Si mortifica in questo
modo la visibilità di una categoria come la terza serie che non riesce
ancora ad uscire dall’anonimato. Il Taranto, sicuramente la squadra più
in forma della C1 in questo finale di stagione, cercherà di chiudere
già oggi la gara. Ma l’assenza di Cutolo peserà e non poco. Dall’altra
parte i dorici sono consapevoli delle proprie potenzialità e la
clamorosa rimonta nella semifinale giocata con il Perugia, oltre al
fatto di giocare in casa la gara di ritorno, rappresenteranno un
formidabile propellente per i marchigiani.
Ulteriori informazioni alla voce statistiche
Quote Bet-at-Home
Quote Snai: 1 (1,80), X (2,90), 2 (4,80), Under (1,83), Over (1,80)
Quote bwin: 1 (1,70), X (3,00), 2 (5,20), Under (2,20), Over (1,55)
Pronostico Calciopress: 1 - Under
Redazioneweb – www.calciopress.net http://www.calciopress.net/news/126/ARTICLE/4813/2008-06-01.html
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1 giugno 2008
Playoff C1/B, finale andata
Tutto
pronto per la finale di andata valida per la promozione in serie B. A
contendersi la cadetteria saranno Taranto e Ancona, in una doppia sfida
che si profila molto equilibrata.
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 Cari va a caccia della B |
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Tornando
indietro con la mente alla mattina del 4 maggio, data dell’ultima
giornata della regular season, la classifica diceva: Taranto secondo a
55 punti, con l’Ancona terza a una lunghezza. Nel pomeriggio però si
doveva disputare il confronto diretto allo stadio Del Conero. Dopo il
vantaggio lampo dei marchigiani, si assisteva ad un improvviso uno-due
dei pugliesi che così balzavano in vantaggio; nel secondo tempo però
prima Fialdini e poi a cinque minuti dal termine il neo entrato
Albanese completavano la rimonta dei locali, consacrandoli al secondo
posto in classifica e relegando il Taranto al terzo. Il destino ha
voluto che in finale si incontrassero ancora proprio queste due
compagini e, a distanza di quasi un mese, i rimpianti per i tarantini
sono ancora molti. La sconfitta in campo dorico sposta i favori del
pronostico verso gli uomini di mister Monaco, che avranno dalla propria
non solo il vantaggio di giocare il match di ritorno fra le mura amiche
ma anche la chance di poter essere promossi in B con due pareggi o
vincendo almeno una delle due gare con lo stesso risultato di quella
antecedente. Nelle Marche conoscono bene l’importanza di questa regola,
dato che ne hanno usufruito nella semifinale playoff a scapito del mal
capitato Perugia. Due grandi protagonisti di quell’ultimo turno di
campionato, Fialdini e Cutolo, saranno costretti a saltare il match
dello Iacovone in quanto appiedati per un turno dal giudice sportivo;
stessa sorte anche per Cejas e Anaclerio. Saranno invece disponibili i
due attaccanti Plasmati e Nassi i quali però, essendo diffidati,
dovranno fare attenzione a ogni piccolo particolare per evitare di
mandare in fumo la possibilità di disputare il return match.
Per
mister Monaco le assenze per infortunio sono sempre le solite; saranno
out Anderson, Baldanzeddu e De Sousa (quest’ultimo ha ripreso a
lavorare con il gruppo dando leggeri segnali di miglioramento). Il
resto della truppa è già partito alla volta della Puglia per
raggiungere il ritiro di Fasano e ci sono pure gli squalificati al
seguito per cercare di compattare al massimo il gruppo. Mister Monaco
ha convocato anche Fanucci che ha smaltito lo stato febbrile che lo
aveva colpito in settimana e che si è regolarmente allenato assieme ai
compagni. La società intanto ha deciso di indire, fino alla termine del
doppio confronto con il Taranto, il silenzio stampa per tutti i suoi
tesserati; un vero peccato, poichè si impedisce ai tifosi di avere
un’informazione completa e soddisfacente. Per i marchigiani sarà
fondamentale uscire indenni dallo Iacovone e l’assenza di Cutolo è un
grande vantaggio, dato che l’attaccante campano (soprattutto in casa) è
il vero uomo in più della formazione di mister Cari. Saper reggere però
l’urto di uno stadio tutto esaurito non sarà facile e Monaco dovrà
infondere la massima concentrazione possibile ai suoi ragazzi.
Mister
Cari è conscio del fatto che le chance di qualificazione del suo
Taranto dipendono per buona parte dal match casalingo. Gli jonici in
casa quest’anno non hanno mai perso (eccetto la sconfitta a tavolino
contro la Massese)
a fronte di 11 vittorie (semifinale playoff compresa) e 6 pareggi.
L’assenza di Cutolo lascia non pochi dubbi all’allenatore pugliese. Il
ricambio più logico sarebbe Carrozza all’interno del classico 4-2-3-1,
ma sembra frullare nella mente di Cari anche l’idea di cambiare modulo
schierando un centrocampista in più e una mezza punta in meno (in
questo caso il posto di Cutolo sarebbe preso da Emerson). Vista la
buona forma mostrata da Carrozza nella partitella infrasettimanale
contro gli allievi di mister Padovano, l’attaccante sembra essere il
maggiore candidato ad un posto da titolare. Nonostante non abbiano
preso parte al match del giovedì, e si siano allenati a parte, saranno
della partita sia Zito che Plasmati mentre per Cavallo il recupero
appare più problematico. Nelle sue dichiarazioni alla stampa,
l’allenatore di Ciampino, ha lasciato intendere che i suoi difensori
avranno un occhio di riguardo soprattutto per Mastronunzio, paragonato
dal tecnico laziale a Filippo Inzaghi per la sua rapacità in area di
rigore.
La Rai
ha comunicato che la partita sarà trasmessa in differita su Rai sport
più a partire dalle 17.45, per somma rabbia di tutti coloro che non
potranno essere allo stadio. Per fortuna c’è sempre la cara diretta gol
di Calciopress.net.
Stefano De Biase – www.calciopress.net
debiase@calciopress.net http://www.calciopress.net/news/118/ARTICLE/4798/2008-06-01.html
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31 maggio 2008
Taranto, il peso delle responsabilità
L'attesa è spasmodica, nella Città dei Due Mari, per la finale di andata in programma domani allo Iacovone.
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 Taranto, mister Cari (DPhoto) |
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Sono
trascorsi ormai sei anni da quel 9 giugno 2002 in cui gli jonici
impattando per 0-0 in casa contro il Catania persero il treno per la
serie B. Tanta la delusione per i trentamila spettatori presenti allo
stadio “E. Iacovone”; ma non solo. Gli strascichi polemici seguiti alla
gara hanno eco ancora oggi. Negli anni seguenti a quella “sfortunata”
finale, la squadra pugliese ha vissuto periodi in chiaro-scuro
ritrovandosi anche ad un passo dal baratro della serie D, tra l’altro
già “assaporata” a metà anni ’90, dopo il fallimento della gestione
Carelli. Proprio a quel periodo risale l’ultima stagione disputata dai
rossoblu in cadetteria, parliamo dell’annata 1992-93. E’ dunque
comprensibile l’attesa in tutto l’ambiente tarantino, palpabile e
debordante l’entusiasmo in una città alla perenne ricerca di riscatto.
Tutto l’entourage del Taranto ha piena consapevolezza
dell’importanza dell’evento dal presidente Blasi fino a tutta la
squadra, che avverte la responsabilità di un evento storico. Per questo
motivo la società rossoblu ha cercato di isolare gli atleti e lo staff
tecnico dai fragori della piazza con un mini-ritiro (partito giovedì)
in una località della provincia jonica.
Per
quanto riguarda la formazione, mister Cari ritrova tra i disponibili
Cavallo, ma di converso il tecnico di Ciampino annovera le assenze
degli squalificati Cejas e Cutolo. Ma mentre l’argentino ha in Marsili
(confortante la sua prestazione contro il Crotone) il suo naturale
sostituto; resta un rebus la sostituzione del bomber rossoblu a segno
14 volte tra campionato e play off. Le indicazioni della settimana
conducono all’ex gallipolino Carrozza, al quale comunque manca il ritmo
partita o in alternativa allo spostamento di Mancini sulla destra con
la possibilità di oscillare fra le linee. Dunque il modulo potrebbe
essere uno spregiudicato 4-2-3-1 con la contemporanea presenza di
Carrozza, Mancini e Zito alle spalle di Plasmati (pienamente recuperato
dopo l’affaticamento muscolare patito ad inizio settimana); oppure un
più cauto 4-3-2-1 con il sacrificio di Carrozza ed il conseguente
innesto nella mediana del brasiliano Emerson. Di seguito proponiamo le
due ipotesi di formazione
TARANTO 4-2-3-1: Faraon, D’Alterio, Pastore, Migliaccio, Colombini; De Falco, Marsili; Carrozza, Mancini, Zito; Plasmati.
TARANTO 4-3-2-1: Faraon, D’Alterio, Pastore, Migliaccio, Colombini; De Falco, Marsili, Emerson; Mancini, Zito; Plasmati.
In
casa dorica la concentrazione è alta come del resto l’attesa. La
squadra biancorossa è in ritiro a Fasano (BR) da metà settimana. Mister
Monaco ha recuperato il difensore Fanucci (guarito da un attacco
influenzale); ma dovrà fronteggiare le pesanti assenze nella zona
nevralgica del campo di Fialdini ed Anaclerio squalificati, oltre al
brasiliano Anderson infortunato. Quindi potrebbero essere inseriti dal
primo minuto Caremi e Lacrimini a centrocampo, mentre Nassi potrebbe
affiancare Mastronuzio in avanti per uno schieramento 4-4-2 abbastanza
elastico e così composto: Guarna, Di Fausto, Olivieri, Fanucci,
Rizzato; Lacrimini, Camillucci, Piccoli, Caremi; Mastronunzio, Nassi.
In alternativa il tecnico degli adriatici potrebbe optare per un più
prudente 4-4-1-1; in tal caso verrebbe sacrificato Nassi con il
relativo inserimento a centrocampo di Cazzola e l’avanzamento di
Piccoli a supporto dell’azione di Mastronunzio.
La
gara sarà arbitrata dal Sig. Calvarese di Teramo. Per questioni legate
all’ordine pubblico (biglietti polverizzati in poche ore) la partita
verrà trasmessa in diretta da Rai 3 per le sole zone di Taranto e
Provincia con inizio del collegamento dalle ore 15:55; mentre il canale
satellitare Rai Sport Più la proporrà in differita dalle ore 17:45.
Enrico Losito - www.calciopress.net http://www.calciopress.net/news/118/ARTICLE/4811/2008-05-31.html
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30 maggio 2008
Playoff: Scommesse, tutti puntano sul Taranto
30.05.2008
Previsioni molto simili a quelle della semifinale con il Crotone |
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di Antonio Ricci
Continua ad essere favorito nei pronostici il Taranto, la finale di andata con l'Ancona come la partita di ritorno col Crotone: sembra questo l'orientamento dei bookmakers delle principali agenzie di scommesse, che per domenica prossima propongono quote molto simili a quelle dell'ultima partita in casa dei rossoblu.
Iniziamo, come di consueto, con la Snai che anche questa volta assegna una larga preferenza ai padroni di casa (1-1,80 X-2,90 2-4,80): quote pressoché identiche a quelle di domenica scorsa, con la vittoria dell'Ancona sempre difficile ma ritenuta leggermente più probabile di quella del Crotone (il 2 dei calabresi era dato a 5,25).
MisterToto propone uno scarto ancora maggiore tra il segno 1 e la vittoria esterna (1-1,60 X-2,85 2-6,30), quotando la vittoria dorica addirittura sopra il 6, mentre Match Point non si discosta molto (1-1,80 X-2,85 2-5,20) dalle previsioni espresse venerdì scorso sulla partita con il Crotone (che, ricordiamo, erano 1-1,75 X -2,95 2-5,25).
Concludiamo il giro dei pronostici con Bwin che si mantiene sul solco delle previsioni precedenti (1-1,75 X-2,95 2-4,95) così come Better (1-1,80, X-2,85 2-5,00) che invece nell'altra finale fra Cittadella e Cremonese assegna quote sensibilmente più equilibrate (1-2,25 X-2,70 2-3,40).
Le agenzie, dunque, ripropongono nella generalità le stesse previsioni della partita di domenica scorsa, con solo poche sfumature diverse. Speriamo che ci prendano anche questa volta, allora...
Riepilogo Quote su Taranto-Ancona secondo le principali agenzie di scommesse:
Snai 1-1,80 X-2,90 2-4,80 MisterToto 1-1,60 X-2,85 2-6,30 Match Point 1-1,80 X-2,85 2-5,20 Bwin 1-1,75 X-2,95 2-4,95 Better 1-1,80, X-2,85 2-5,00
antonio_blunote@alice.it |
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