17 maggio 2008
Salernitana - Sassuolo: 0-1, gara decisa dopo calci di rigore
Salernitana - Sassuolo: 0-1, gara decisa dopo calci di rigore
Intraprendente, ma inconcludente la Salernitana si lascia soffiare la
Supercoppa al fotofinish. Si decide tutto ai rigori e l’errore di
Mammarella dal dischetto consegna il trofeo nelle mani del Sassuolo.
Eppure i granata partivano col favore dei pronostici dopo la vittoria
dell’andata.
All’Arechi Brini si affida di nuovo al tandem d’attacco Di Napoli -
Ferraro. Non ci sono Tricarico e Fusco, in mediana Russo affianca
Soligo, in difesa Troise fa coppia con Cardinale. La gara si rivela
subito vivace: al tiro di Pensalfini che non impensierisce
eccessivamente Iuliano, risponde Di Napoli.
Gli emiliani si segnalano, poi, in due circostanze con uno dei
giocatori più dinamici, Bracaletti che ci prova da fuori area al 7’ e
al 9’. Si gioca a ritmi elevati e la Salernitana si fa vedere un minuto
dopo dalle parti di Benassi: Di Napoli serve un buon pallone a
Piccioni, fermato dall’estremo difensore del Sassuolo.
Mentre dalla parte opposta, Pensalfini rimedia un calcio d’angolo, i
granata si affidano alle iniziative dei singoli: al 12’ Ciarcià prova
la conclusione da fuori, un minuto dopo si registra il tentativo di
Piccioni sugli sviluppi di corner corto battuto da Di Napoli, poi è la
volta di Ferraro che fa tutto da solo, ma il suo tiro finisce alto
sulla traversa.
La Salernitana crea ma non concretizza e il Sassuolo inizia a premere
sull’acceleratore: al 18’ su invito di Magnanelli, Erpen sfiora il palo
alla destra di Iuliano, poi ci prova anche Bracaletti di testa. Gli
emiliani sfruttano il buon momento e al 24’ Selva approfitta
dell’errore di difensivo dei granata: Troise sbaglia l’intervento,
Cardinale scivola e l’attaccante del Sassuolo si ritrova solo in area e
va a segno indisturbato.
Nel finale di tempo mentre l’undici di Allegri tenta di passare anche
con Bracaletti su punizione, la Salernitana chiama in causa Benassi in
un paio di occasioni prima con Piccioni da fuori, poi con Di Napoli,
che ci prova anche su calcio piazzato al 39’. Nella ripresa Brini
cambia tutto e all’8’ esaurisce tutte le sostituzioni. Mammarella
prende il posto di Ciarcià, Di Deo e Cammarata rilevano Milanese e
Piccioni.
A partire dal quarto d’ora la Salernitana diventa padrona del campo, il
Sassuolo si segnala solo con una punizione di Manganelli, poi inizia
l’assalto dei granata. In contropiede Ferraro, lanciato da Cammarata,
arriva al tiro, ma sulla sua strada trova Benassi.
Sul corner seguente il portiere del Sassuolo manda sulla traversa il
colpo di testa di Di Deo. Dalla parte opposta Iuliano respinge
l’insidioso diagonale di Erpen, ma è sempre la Salernitana a rendersi
pericolosa.
Arturo Di Napoli inizia a trascinare i granata: al 28’ il suo tiro
dalla distanza finisce alto sulla traversa, poi Re Artù ci prova di
testa su punizione di Mammarella, e infine tenta una girata in area, ma
Benassi è attento, così come accade al 42’, quando il portiere del
Sassuolo si supera sulla splendida punizione del bomber di Rozzano.
Nel finale la Salernitana rimane anche in 10 per l’espulsione di Russo,
per somma di ammonizioni. La gara si decide ai rigori. Dagli undici
metri il Sassuolo va a segno con Selva, Erpen, Manganelli, Piccioni e
Tarozzi, i granata passano con Ferraro, Di Napoli, Cammarata e Di Deo,
ma poi arriva l’errore di Mammarella che colpisce il palo alla sinistra
di Benassi. Alla fine è il Sassuolo ad esultare e ad alzare la
Supercoppa.


Granata: ora si pensi solo alla B
Ci sono tavoli e tavoli. Tavoli di confronto, tavoli di trattativa e
tavoli di convivio. Talvolta, può capitare che un unico tavolo possa
bastare per tutto, soprattutto quando trattasi di tavola, dove –
proverbialmente – si ragiona meglio. Attorno a questo tavolo, per ora
ancora immaginario dovranno sedersi a breve Lombardi, Murolo ed il
Direttore Generale e parlare di futuro.
L’impegno di Supercoppa ha ritardato il confronto tra le parti
anche se la strategia aziendale è stata già da tempo definita. Salutato
Brini, che esce di scena senza colpo ferire, il primo nodo da
sciogliere è quello dell’allenatore. La rosa di nomi si stringe attorno
a due candidati che nel contempo rappresentano anche due diverse scuole
di pensiero: Mutti e De Canio. Il primo è molto legato a Fabiani e ad
alcuni calciatori granata come Di Napoli e Fusco. Pratica il 4-4-2 sul modello Agostinelli ma è un tecnico molto
più esperto. Il secondo, De Canio è un allenatore per il quale Lombardi
stravede da tempo. Pratica un tipo di gioco molto più spettacolare
rispetto a Mutti. Le sue squadre giocano anche con il 3-4-1-2 ed hanno
una spiccata vocazione offensiva. Entrambi i candidati alla panchina
granata potranno sfruttare nel migliore dei modi i 10/12 calciatori su
cui la società ha deciso di puntare anche per il prossimo anno. Ancora in piedi anche la candidatura di Moriero che nei giorni
scorsi è stato visto in città. Insomma non si scarta alcuna ipotesi.
Ciò che appare ovvio è che la Serie B non può assolutamente essere
sottovalutata ed inoltre prevede un aggravio di costi notevolissimo. Giovedì il Sassuolo ha vinto sul campo ed ai rigori ma
rispetto alla Salernitana ha una marcia fornitaledagli sponsor. Ben 130
per la compagine neroverde rispetto ai 32 partner commerciali che
affiancano i granata. La forte azione di marketing territoriale
consente al Sassuolo Calcio di affrontare la Serie B senza particolari
patemi d’animo. Di contro, la Salernitana, per controbilanciare questa
sproporzione può mettere sul tavolo la voce relativa agli incassi al
botteghino per una media di 91 mila euro a partita. Ma in B tutto ciò
potrebbe non bastare. Ecco perché una Salernitana vincente ha bisogno
di trovare altre risorse per un campionato da vertice
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11 maggio 2008
Colpo granata a Sassuolo, Lombardi soddisfatto: Abbiamo ipotecato la Supercoppa
Colpo granata a Sassuolo, Lombardi soddisfatto: Abbiamo ipotecato la Supercoppa
Con un gol di Ferraro al 20 esimo minuto del secondo tempo la
Salernitana si aggiudica gara uno di supercoppa con il Sassuolo.
Partita non bella caratterizzata da molte azioni gol dei padroni di
casa nel primo tempo con la Salernitana che si è limitata a contenere
la verve dei neroverdi e con il portiere Iuliano più volte
provvidenziale sul pericolosissimo Selva. Nella ripresa, nell’unica
vera azione degna di nota costruita sull’asse mammarella Di Napoli,
cross al bacio di quest’ultimo per Ferraro che infila il portiere
avversario. Il Sassuolo accusa il colpo. La Salernitana poco dopo in
contropiede ha ancora l’opportunità di raddoppiare ma spreca tutto con
Ferraro che non serve Di Napoli tutto solo restituendogli il favore. Finisce con il Sassuolo che colleziona calci d’angolo in serie ma
senza esito. “Abbiamo messo una seria ipoteca sulla Supercoppa – ha
detto Lombardi a fine partita-. Avevo chiesto ai miei calciatori
massimo impegno e mi hanno accontentato”. Lombardi ha poi rinviato ogni
decisione sul tecnico a dopo la gara del 15 con il Sassuolo. Soddisfatto anche il vice presidente Murolo: “Sono contento
per Ferraro. I nostri attaccanti mi piacciono tutti e mi piacerebbe
riconfermarli anche in B. L’allenatore della Salernitana deve avere
grande serietà così come mister Brini e non è detto che rimanga. Ne
parleremo dopo la Supercoppa. Giovedì spero di vivere un’altra giornata
strepitosa come quella con il Pescara”
LE INTERVISTE DEL DOPO PARTITA
Di Napoli: “Volevo la vittoria e l’abbiamo centrata. Abbiamo
fatto una buona gara e sono contento per Ferraro e per il suo gol così
è più sereno. Ora aspettiamo la gara di ritorno e speriamo di regalare
ai tifosi ed alla società la Supercoppa. Poi penseremo al futuro ed al
prossimo campionato. Abbiamo una società seria l’importante è rendersi
conto che siamo una neo promossa. Ovviamente cercheremo di fare tutto
il possibile per dire la nostra anche tra i cadetti”
Cammarata: “Ci teniamo sempre a fare bella figura ed a
regalare un bel successo ai nostri tifosi. Il Sassuolo è una squadra
ben organizzata e che gioca bene al calcio non sarà una gara facile
giovedì. Il futuro? Spero di rimanere a Salerno perché con questa
maglia non ho potuto dimostrare il mio valore. Pagherei di tasca mia
per fare un gol con la maglia della Salernitana. Spero di ottenere la
riconferma e rimanere in B con la Salernitana”
11/05/2008 17.26.07
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11/05/2008
SPORT LA SALERNITANA BATTE IL SASSUOLO ED IPOTECA LA SUPERCOPPA DI SERIE C
E' terminata 1-0 a favore della formazione ospite l'andata della finale
di Supercoppa di Serie C1 fra Sassuolo e Salernitana. Tanto rammarico
per i neroverdi che hanno fatto la partita, creando numerose palle gol
senza però riuscire a trovare la via della rete. Il gol che ha deciso
l'incontro è giunto al 65': dalla destra, dopo uno scambio Di
Napoli-Mammarella, palla in area per l'incornata vincente di Ferraro.
Giovedì prossimo 15 maggio allo Stadio Arechi di Salerno la gara di
ritorno, fischio d'inizio alle 20,45 con diretta sui Rai Sport
Satellite.
MARCATORE: Ferraro al 20' s.t.
SASSUOLO: Pomini, Grimaldi, Consolini, Magnanelli, Tarozzi, Piccioni
M., Borghese (46’ st Greco), Bracaletti (11’ st Pagani), Selva,
Pensalfini (26’ st Turetta), Erpen.
A disp.: Benassi, Girelli, Masucci, Jday.
All.: Allegri
SALERNITANA: Iuliano, Ambrogioni, Fusco (28’ st Troise), Cardinale,
Milanese, Ciarcià, Soligo (13’ st Mammarella), Tricarico, Russo, Di
Napoli, Ferraro (32’ st Cammarata).
A disp.: Robertiello, Copppini, Di Deo, Siano.
All.: Brini
ARBITRO: Baracani di Firenze
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11 maggio 2008
Granata a caccia dellaSupercoppa
Granata a caccia dellaSupercoppa
C’è ancora aria di festa in casa granata, c’è voglia di scherzare e di
giocare all’interno del gruppo, perché ormai la tensione tipica del
campionato è andata in vacanza già da tempo e la Salernitana affronta
sulle ali dell’entusiasmo la doppia sfida di Supercoppa. I granata sono sereni, ma non rilassati, e domani saranno di scena
in Emilia con la consapevolezza che questo trofeo potrebbe
rappresentare la classica ciliegina sulla torta, ma non toglierebbe o
aggiungerebbe nulla alla splendida stagione della promozione. In ogni
caso tentar non nuoce e allora la Salernitana, già da ieri sera in
Emilia, si affida agli uomini al momento più in forma per la sfida
d’andata a Sassuolo. In difesa rientra capitan Fusco affiancato, per l’occasione,
da Troise, con Cardinale pronto a partire dalla panchina. Confermati i
terzini Ambrogioni e Milanese. A centrocampo si rivede sulla fascia
destra, Ciarcià, mentre Piccioni potrebbe non essere impiegato
dall’inizio, e lasciare spazio a Sasà Russo.
Al centro della linea mediana si riprende il suo posto
Tricarico, che non aveva partecipato all’ultima partita di campionato a
Massa Carrara. Al suo fianco ci sarà molto probabilmente Soligo. In
avanti non si vedrà all’opera Turienzo alle prese con la tallonite e
rimasto a casa assieme ai vari Barrionuevo, Giannone e Cesaro. In attacco assieme a Di Napoli ci sarà Ferraro, apparso
particolarmente attivo in settimana e in netto vantaggio su Cammarata.
con la squadra c’è anche la giovane punta della Berretti Siano, che ha
fatto il suo esordio sette giorni fa in Toscana. Senza Pinna che, a causa della lombalgia ha chiuso la sua
stagione con leggero anticipo, tra i pali ci sarà Iuliano, alla sua
terza presenza in maglia granata. Ricapitolando difesa con Ambrogioni e
Milanese terzini, Fusco e Troise centrali, in mediana Ciarcià,
Tricarico, Soligo e Russo, in attacco Di Napoli e Ferraro. Arbitrerà il
sig. Baracani di Firenze.
Tricarico chiama Scarpa e dice: "Spero di rimanere anche in B"
A Salerno qualche mese fa era tornato per vincere ed ora non ha
intenzione di lasciarsi sfuggire quella serie B a lungo inseguita e
raggiunta per la prima volta in carriera. Andrea Tricarico guarda
avanti e alla Salernitana non vuole rinunciare. Il suo desiderio è
quello di vestire ancora a lungo il granata: «ho un altro anno di
contratto – dice- spero di rimanere qui». In cadetteria il
centrocampista nato in provincia di Cosenza 25 anni fa non ci ha mai
giocato e spera di farlo con la Salernitana, la squadra con cui ha
tagliato con sacrificio e tenacia un traguardo che per lui, dirottato a
Lanciano ad inizio campionato, rischiava di sfumare. Alla base granata Tricarico ci è tornato a gennaio, con l’intento
di agguantare la B e da quando è rientrato a Salerno ha subito messo al
servizio della squadra grinta e polmoni, riuscendo a dare una marcia in
più al centrocampo della Salernitana. Questa volta, però, il mediano
calabrese spera di non ripetere l’esperienza dello scorso anno e di
vestire il granata per tutto il campionato.
Anzi, invita il suo ex compagno della Paganese, Scarpa, a
raggiungerlo presto: «A Scarpa dico di venire subito – aggiunge –
perché Salerno è Salerno, con tutto il rispetto per Pagani».
Sull’ipotesi Moriero, il giovane tecnico accostato spesso alla
Salernitana e che quest’anno lo ha allenato a Lanciano, non sbilancia
ma si limita a dire: «Moriero lo sento tutte le settimane».
Brini si è chiuso la porta in faccia
Brini non è l’allenatore adatto per la Salernitana. Lo sostiene la gran
parte di tifosi granata che anche nei vari forum di internet non hanno
gradito le esternazioni dell’allenatore. Programmi diversi, programmi
che non coincidono, almeno per ora. Tentennamenti inspiegabili. Mai come in questo caso la banale quanto scontata dichiarazione:
“Sarei onorato di allenare la Salernitana anche in B” avrebbe sgombrato
il campo da equivoci, dubbi ed illazioni soprattutto alla luce della
fiducia pubblica accordatagli da Murolo. Ed invece quella frase, nel
corso del fuoco di fila con i giornalisti che gli chiedevano un parere
sulla sua eventuale riconferma non è stata mai pronunciata. La palla corte di Brini, discreto portiere, allenatore appena
sufficiente rilanciatosi proprio grazie ai gol di Di Napoli ed alla
promozione in B ottenuta sulla panchina granata, chiude definitivamente
o quasi la sua esperienza salernitana. Lombardi sa bene che per la
Serie B c’è bisogno di entusiasmo e voglia di fare.
Bisogna alimentare la passione dei tifosi allestendo una
squadra all’altezza della situazione e soprattutto c’è bisogno di un
allenatore che dia una identità tattica alla squadra perché in B, Re
Artù, non sempre potrà vincere da solo le partite. Il pubblico pronto a
sottoscrivere anche a scatola chiusa 15 mila tessere si aspetta anche
qualche certezza per il futuro a cominciare dall’allenatore. Ed un tecnico che risponde in quel modo, dopo aver raggiunto
una promozione il cui merito, oggettivamente è in condominio con
Agostinelli se non soprattutto di quest’ultimo alla luce dei 41 punti
conquistarti sotto la sua gestione, non è proprio un bel modo di
cominciare. Ed allora al di là delle riconferme d’ufficio dopo la
Supercoppa di giovedì si volti pagina. Si saluti Brini il traghettatore e si ragioni su un tecnico
che ha realmente voglia di mettersi in gioco al di là dei programmi e
dei progetti. Quelli spettano alla società. Il tecnico deve occuparsi
di allenare e mettere in campo la migliore formazione. Per un progetto
davvero ambizioso, serve un architetto ambizioso, quindi giovane, cui
affidare magari un incarico a medio-lunga scadenza, vedi Mario Somma, o
l’interessante Moriero. Oppure un trainer scafato, che conosce il campionato cadetto
come le proprie tasche, vedi Bortolo Mutti. In ogni caso, un tecnico da
scegliere sfogliando la rosa dei migliori sulla piazza. Perché Salerno
merita solo il meglio.
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2 maggio 2008
Salernitana: Gara importante per Brini che vuole fare più punti di Agostinelli
Gara importante per Brini che vuole fare più punti di Agostinelli
La gara con la Massese è importante soprattutto per Fabio Brini. A
promozione acquisita, con il residuo di attenzione riservato forse più
alla supercoppa che al campionato, la trasferta in Toscana può
trasformarsi in una gita di inizio maggio. Non per il tecnico che vuole
vincere per chiudere in bellezza la stagione ma anche per raggiungere
un obiettivo personale: fare meglio del suo predecessore. Agostinelli ha raccolto 41 punti in 22 gare con una media di 1.86,
Brini 20 punti in 11 gare con una media di 1.81. Vincendo a Massa
l’attuale allenatore salirebbe a 1.91 di media riuscendo in qualche
modo a cancellare il ricordo del biondo tecnico anconetano. In più
Brini potrebbe festeggiare a dovere anche il suo 51° compleanno caduto
ieri. Ma, anche con i tre punti di domenica, la sua conferma sembra
lontana. Al di là delle dichiarazioni di rito, comprensibili
considerato il momento e gli impegni ufficiali ancora da affrontare ma
distanti dalle reali intenzioni, la sua esperienza sulla panchina della
Salernitana è vicina all’epilogo. L’opzione per l’anno prossimo in caso di promozione sarà fatta
cadere. Il tecnico della serie B potrebbe essere uno tra Moriero, Mutti
e Papadopulo anche se fare nomi ora è difficile e, forse, anche
prematuro. Bisogna innanzitutto scegliere tra un allenatore emergente o
uno più esperto in grado di gestire un gruppo formato anche da
giocatori carismatici.
Salernitana, largo alle seconde linee
L’ultima gara di campionato in casa della Massese, ininfluente ai fini
della classifica sia per i bianconeri già salvi che per la Salernitana
già promossa in Serie B, rappresenterà una vetrina per quei calciatori
che hanno trovato meno spazio nel corso della stagione. Nel ritiro di
Roma, mister Brini sta lavorando con il gruppo come se quella di
domenica fosse una gara come tutte le altre. Anche allo stadio comunale “Degli Oliveti” la capolista scenderà
in campo per fare propria l’intera posta in palio, ma senza l’assillo
del dover vincere a tutti i costi, visto che il traguardo è stato già
tagliato. Per questo motivo verrà concesso una sorta di premio a tutti
quei calciatori che nel corso della stagione, pur sapendo che avrebbero
potuto giocare poco, non hanno mai fatto polemica. In terra toscana verrà dunque concesso un turno di riposo a
coloro i quali hanno speso di più, soprattutto nel finale, è il caso
dei vari Pinna, Fusco, Ciarcià, Di Napoli, Turienzo, Tricarico, Russo,
Soligo, che saranno risparmiati anche in ottica Supercoppa. Contro i
bianconeri, sorprendenti nel girone d’andata, deludenti dopo il giro di
boa, ci sarà quindi spazio per Iuliano, che ha giocato solo a Lanciano,
e anche per i vari Coppini, Mammarella, Cesaro, Giannone, Barrionuevo,
uno tra Mamede e Di Deo, al rientro dopo la squalifica. In avanti giocheranno Ferraro e Cammarata, il primo a digiuno
dal match di Castellammare, il secondo ancora alla ricerca del primo
gol stagionale. Di Napoli, assoluto protagonista della scalata alla B,
al limite potrebbe giocare qualche minuto. http://www.salernonotizie.it/
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20 aprile 2008
Potenza - Salernitana: 0-1
Potenza - Salernitana: 0-1
Salernitana ad un punto dall'aritmetica promozione dopo la vittoria di
Potenza con rete di Arturo Di Napoli al 39esimo del secondo tempo. Ora
la squadra granata potrebbe raggiungere la serie B domenica in
occasione del match con il Pescara. La partita non è stata bella. Primo
tempo senza emozioni. A fine gara scene di entusiasmo a fine partita
con la Salernitana che ha festeggiato il successo che vale la Serie B. Tensione poche ore prima del match tra Potenza e Salernitana.
Nello spogliatoio lucano nervi a fior di pelle con il tecnico Arleo che
ha rassegnato le dimissioni dall’incarico dopo che la società del
Presidente Postiglione aveva annunciato l’impiego della squadra
Berretti dopo essere venuta a conoscenza di alcuni possibili
condizionamenti esterni nei confronti di tesserati del Potenza Calcio.
Ne sarebbe nato – come confermano fonti giornalistiche lucane
(La Basilicata) – un acceso battibecco tra squadra, tecnico e società
sfociato poi nelle dimissioni di Arleo e nel mancato utilizzo dei
salernitani Cuomo, Cammarota e De Cesare. A Potenza, prima della gara anche l’Ufficio indagini e la
Procura Federale che dovrà valutare quanto accaduto alla vigilia del
match con la Salernitana. TABELLINO:
Potenza: Cecere, Lolaico, Memè, Urbano, Malafronte, Di Bella, Vianello, Ametrano, Rivaldo, D’Ambrosio, Berretti
In panchina: Pipolo, Bruno, Falanga, Ippoloti, Corsi, Bacioterracino, Grillo
Allenatore: Falanga (Arleo si è dimesso prima della partita)
Salernitana: Pinna, Ambrogioni, Milanese, Trose, Fusco L., Tricarico, Ciarcià, Soligo, Turienzo, Di Napoli, Russo
In panchina: Iuliano, Cardinale, Giannone, Piccioni, Mammarella, Ferraro, Cammarota.
Allenatore: Brini
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19 aprile 2008
Vigilia di tra Potenza - Salernitana: l’appello dei due presidenti
L’appello dei due presidenti
Alla vigilia di tra Potenza - Salernitana, i numeri uno delle
rispettive società, Giuseppe Postiglione e Antonio Lombardi, esprimono
il loro parere sulla delicata sfida del “Viviani”. Il patron della
formazione lucana in particolare esprime il suo rammarico per l’assenza
delle tifoserie sugli spalti: «mi spiace che domani i tifosi non
potranno godere di uno spettacolo che a mio giudizio sarà sicuramente
interessante – afferma Postiglione – perché la posta in palio è alta
per entrambe le squadre; ad ogni modo al di là del risultato di domani
il mio auspicio è che la Salernitana possa raggiungere la serie B e il
Potenza restare in C1».
Il presidente della squadra lucana si sofferma inoltre sulla
possibile presenza dei sostenitori del Potenza al di fuori del
“Viviani”: «anche a me è giunta voce che alcuni nostri tifosi
potrebbero presentarsi dinanzi allo stadio per seguire la partita da
fuori – continua Postiglione -, per loro si tratta di una partita molto
sentita che a Potenza mancava da diversi anni e ci tenevano a sostenere
la propria squadra, sono sicuro che lo faranno con la civiltà che li ha
sempre contraddistinti».
Di diverso avviso, il presidente della Salernitana, Antonio
Lombardi che invita invece i tifosi, quelli granata in particolare, a
restare a casa per evitare qualsiasi inconveniente: «ai nostri
sostenitori chiedo di non venire davanti allo stadio – afferma il
patron- perché è importante che in queste delicate circostanze i tifosi
aiutino la squadra evitando di creare confusione; i nostri tifosi non
devono cadere in provocazione e starci vicino seguendoci da lontano».
Salernitana, Di Napoli migliora
La riserva sull’impiego di Arturo Di Napoli sarà sciolta solo domani,
in extremis. Lo staff sanitario è fiducioso, anche alla luce
dell’allenamento svolto regolarmente stamattina, e anche mister Brini è
intenzionato a lasciare in distinta uno spazio vuoto in attesa di
valutare le sue condizioni. Il bomber di Rozzano sosterrà prima dell’inizio del match un
provino decisivo. Il problema agli adduttori avvertito nel finale della
gara con la Juve Stabia non è del tutto risolto, ma rinunciare al
cannoniere principe della squadra, mister 19 gol in 30 partite, non è
cosa da poco. Per questo fino all’ultimo si proverà a recuperare Di
Napoli, almeno part time. In ogni caso Ferraro e Cammarata scalpitano e sono pronti a
scendere in campo qualora ce ne sia bisogno. La sensazione, ad oggi, è
che Di Napoli, a caccia del record personale di marcature in un
campionato, partirà titolare per poi lasciare spazio a gara in corso a
qualche compagno, magari dopo aver messo la sua firma anche sulla
trasferta di Potenza.
Di Napoli a parte, al Viviani dovrebbe scendere una
Salernitana molto simile a quella vista all’opera ad Ancona. Rispetto
al match in terra dorica, l’unica variazione dovrebbe essere
rappresentata dall’impiego di Soligo al posto dello squalificato Di
Deo. Piccioni ha caratteristiche troppo offensive e si accomoderà in
panchina, Ciarcià ancora una volta stringerà i denti. In difesa, invece, Troise sarà preferito ancora una volta a
Cardinale. Ricapitolando, la Salernitana dovrebbe giocare con il 4-4-2:
Pinna tra i pali; difesa con Ambrogioni, Fusco, Troise e Milanese; in
mediana Ciarcià e Russo intercambiabili sulle fasce, Soligo ed il
rientrante Tricarico al centro; in avanti Turienzo e Di Napoli, che non
dovrebbe giocare più di 60 minuti. Non figurano nell’elenco dei 19
convocati Mamede, Barrionuevo, Milan, Cesaro e Di Deo, appiedato dal
giudice sportivo.
Troppi gol dopo il giro di boa
La miglior difesa è l’attacco, il vecchio adagio è attendibile ma fino
ad un certo punto. Il calo accusato dalla Salernitana nella fase finale
del girone d’andata ed acuitosi dopo il giro di boa si spiega infatti
principalmente con i problemi accusati dalla difesa granata. L’arma in
più della squadra di Agostinelli, ad inizio anno, è proprio la tenuta
difensiva. Oltre a segnare con una certa disinvoltura sia in casa che fuori,
in trasferta il team di Lombardi risulta praticamente imperforabile. Ad
eccezione del gol di Morini all’esordio a San Benedetto, infatti, nelle
successive tre gare a Crotone, Lucca e Pistoia, la porta di Tore Pinna
rimane inviolata, anche con l’aiuto di un pizzico, forse qualcosa in
più, di buona sorte.
Alla fine del girone d’andata, in ogni caso, sono solo 4 le
reti subite, una a San Benedetto, una a Perugia e due a Pescara, in
occasione del primo stop stagionale, ben 10 quelli realizzati. Da lì in
poi qualcosa si spezza in casa Salernitana. Le sofferenze di
Castellammare di Stabia, dove solo uno strepitoso Pinna tiene a galla
la squadra, sono il preludio di quanto sarebbe successo poi a
Gallipoli, dove i granata vanno incontro alla seconda sconfitta. Anche lo 0-0 di Arezzo è caratterizzato da una prova
eccellente del portierone sardo, che chiude la saracinesca regalando un
punto prezioso ai suoi. In terra toscana per l’ultima volta i granata
riescono a non subire gol. Da allora in poi, nelle successive 5 gare
esterne la Salernitana prende almeno un gol, ben 4 a Taranto, uno a
Sorrento, Lanciano e San Giovanni Valdarno, due ad Ancona. Nel girone di ritorno, dunque, la Salernitana ha subito la
bellezza di 11 gol, quasi il triplo rispetto alla prima metà di
stagione, ed ha segnato col contagocce, solo 6 gol. La trasferta di
Potenza potrebbe rappresentare una ghiotta occasione per invertire la
tendenza.
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13 aprile 2008
Salernitana-Juve Stabia finisce 1-0, Turienzo regala i 3 punti
Salernitana-Juve Stabia finisce 1-0, Turienzo regala i 3 punti
La Salernitana con un gol di Turienzo, giunto nei primi minuti di gara,
liquida la pratica Juve Stabia e compie un altro passo importante verso
la conquista della Serie B. I granata sembrano nati per soffrire perché
nonostante il successo preventivato alla vigilia ed ottenuto senza
grossi problemi contro le vespe, le vittorie di Ancona in trasferta
contro l’Arezzo e del Taranto in casa con la Lucchese, complicano un
po’ la tabella di marcia degli uomini di Brini ancora primi a 3
lunghezze dai dorici ed a 4 dai pugliesi ma con l’obbligo nella
peggiore delle ipotesi di dover vincere ancora due partite su tre, nel
caso in cui i rossoblù dovessero vincere tutte e tre le ultime partite.
Ma veniamo alla partita contro la Juve. Dinanzi ad oltre 13mila
spettatori e con un Arechi sempre più colorato di granata, Di Napoli e
compagni partono subito forte schiacciando la formazione di Costantini
nella propria metà campo. Dopo appena 4 giri di lancette l’argentino
Turienzo gonfia la rete approfittando al meglio un assist dal fondo di
Ciarcià. La rete galvanizza la Salernitana che dopo aver subito un
tentativo della Juve andata anche in gol ma fermata in anticipo per off
side, riesce a controllare la gara ed a sfiorare con Di Napoli il
raddoppio. Il primo tempo finisce in calando per i granata che tornano
nella ripresa nuovamente pimpanti ed iniziano pigiando con il piede
sull’acceleratore; 6 corner conquistati nei primi 6 minuti. Purtroppo è
un fuoco di paglia perché i granata non trovano la rete della sicurezza
e le vespe riescono a guadagnare campo. Nel finale di partita la
Salernitana soffre più del dovuto ma stringendo i denti riesce a
portare a casa il risultato. Domenica si va a Potenza e non sarà certo
una trasferta facile.
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3 aprile 2008
Salernitana-Ancona e ritorno
Salernitana-Ancona e ritorno
Salernitana-Ancona e ritorno, strade che vanno direttamente in B senza
pagare il pedaggio play-off. All’andata, erano i granata a dover
rimontare 2 punti ai marchigiani, all’epoca padroni del girone. Per
domenica, la storia è simile ma a ruoli invertiti: l’Ancona deve
assolutamente vincere per piazzare l’aggancio al vertice, i granata
puntano sull’X-2 per tenersi a distanza di sicurezza o magari decretare
il game over. Dire che è decisiva è dire poco: la partita assomiglia
maledettamente a una finale, ed è per questo che non ci sarà spazio per
leggerezze o cali di tensione. In novanta minuti c’è in gioco mezza
promozione. Gli avversari si mostrano da qualche domenica in qua tonici
ben oltre la media; l’Ancona è squadra da corsa che sembra aver ripreso
le marce giuste, quelle di inizio stagione. Una squadra che ha i connotati del suo allenatore: l’abito non
fa il monaco, ma il Monaco sa fare di certo un abito, visto che il
mister biancorosso ha confezionato un undici che resta la sorpresa del
campionato. La Salernitana ha dalla sua qualche singolo che fa una
squadra, Re Artù su tutti e una tifoseria che fa paura: saranno quasi
1500 i sostenitori granata. Sarà una finale in campo neutro.
Lombardi, appello ai tifosi granata
Il presidente della Salernitana Calcio 1919 Antonio Lombardi, nel
ringraziare la società Ancona Calcio ed il presidente Schiavoni per la
disponibilità concessa, comunica che nella giornata di ieri sono stati
messi a disposizione della tifoseria salernitana altri cento tagliandi
per la gara di domenica 6 aprile al “Del Conero” e che questi ultimi
sono andati immediatamente esauriti. Il presidente Lombardi, inoltre,
esprime viva gratitudine al popolo granata che in queste ore è così in
fermento per una gara che, si sa, vale tantissimo: “E’ molto bello
vedere i tifosi così ansiosi di venire ad Ancona – ha sottolineato
Lombardi – ma purtroppo i biglietti che ci sono stati concessi sono già
in più rispetto a quelli realmente dovuti. So che sono tanti quelli che
sono rimasti senza tagliando e mi dispiace, ma, purtroppo, non possiamo
fare altro. L’invito, però, che rivolgo a tutti è questo: noi senza
tifosi non possiamo stare, siete voi la nostra forza, la nostra carica,
ed è per questo che vi invito, se non avete il biglietto, a non
partire. L'Osservatorio Nazionale tiene la tifoseria granata sotto
controllo: se dovesse succedere anche il benché minimo disordine
potrebbe nascere la decisione di non far più effettuare le trasferte, e
noi questo non lo vogliamo. Il questore di Salerno, dottor Roca, a cui
va il mio ringraziamento, sta lavorando proprio con l’Osservatorio per
far sì che l’immagine della nostra tifoseria possa essere riabilitata,
e le ultime stime ci dicono che stiamo guadagnando punti importanti. Ed
allora so che è un sacrificio soffrire dinanzi alla televisione o
incollati alle radioline, ma non creiamo situazioni di disagio ad
Ancona che poi pagheremmo con un prezzo troppo caro. Ripeto, voi tifosi
siete per noi troppo importanti, siete preziosi e non possiamo
rischiare di non avervi al seguito nelle ultime trasferte, in quelle
che ci devono trascinare verso la vittoria finale”.http://www.salernonotizie.it/
03/04/2008
SPORT SALERNO SI SCALDA PER I GRANATAL'atmosfera
è quella giusta, quella che precede i grandi eventi. Salerno ha fiutato
la grande occasione, ha compreso per tempo che quella di domenica al
Del Conero di Ancona è, per i granata, la sfida verità, quella della
svolta a questo punto definitiva. L'aria è improvvisamente cambiata e
c'era anche da attenderselo, la dimostrazione è arrivata dalla ressa
registrata presso i punti vendita Ticket One, quelli che mettevano in
vendita i biglietti per assistere alla sfida. Tifoseria mobilitata e ce
n'era proprio bisogno; a riscaldare gli animi ha provveduto la
classifica, la situaziine contingente, la prospettiva. Gioco e altro
verranno, se mai con il tempo. Ora conta solo e soltanto questo, conta
abbandonare la terza serie e l'occasione che si sta parando innanzi è
troppo ghiotta per lasciarsela scappare. Turarsi il naso, chiudere
anche gli occhi se vogliamo, ma andare fino in fondo alla meta. Per
questo è fondamentale che l'ambiente venga completamente depurato da
scorie e polemiche pretestuose, da evidenti tentativi di
destabilizzazione. Oggi occorre dimostrare compattezza e fermezza,
coesione ed unità quella che da tempo stiamo invocando. Salerno vive,
respira, la vigilia dei grandi eventi, la vigilia di partite che in
qualche modo hanno fatto la storia, a volte positivamente altre un po'
meno. Vigilie importante come quella che precedettero le sfide di
L'Aquila, Brindisi, Bergamo, Genova, solo per citare alcuni esempi. La
marcia di avvicinamento allo scontro diretto di domenica ad Ancona,
intanto, procede senza scossoni in casa granata. Brini ha accolto di
buon grado il ritorno di Ambrogioni che riprenderà il suo posto sulla
corsia destra del reparto arretrato. Il rientro tra i titolari dell'ex
genoano consentirà al tecnico di riportare a sinistra Russo. Per il
jolly di Pastena si profila una duplica possibilità di impiego.
Potrebbe giocare da terzino, ma non è escluso che possa essere avanzato
sulla linea dei centrocampisti. Molto dipenderà da come Brini intenderà
affrontare l'Ancona. Con Russo terzino si libererebbe un posto in
mediana ed a quel punto ci potrebbe essere la conferma di Piccioni
sulla fascia. Brini potrebbe dare un'altra chance all'ex del Sorrento
con l'intenzione di sfruttare gli spazi che i dorici potrebbero
concedere. L'alternativa potrebbe essere lo spostamento a sinistra di
Soligo con l'inserimento in mezzo al campo di Barrionuevo. L'argentino
garantirebbe più personalità e possesso palla nel vivo del gioco, così
da permettere alla squadra di controllare i ritmi della partita. Con
Russo esterno di centrocampo, invece, sulla corsia sinistra difensiva
ci sarebbe la conferma di Cardinale che in questo scorcio di stagione è
stato preferito a Milanese che pure è un terzino di ruolo. In attacco,
invece, spazio a Di Napoli e Turienzo. L'argentino cerca rivincite
visto che l'anno scorso fu proprio l'Ancona a condannare il suo Teramo
alla retrocessione in C2.
http://www.tvoggisalerno.it/mostra.php?cod_news=5891
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22 marzo 2008
La Salernitana non è più sola al comando, 1 a 1 con la Sangio
La Salernitana non è più sola al comando, 1 a 1 con la Sangio
La Salernitana rimanda ancora la fuga e pareggia 1 a 1 con la
Sangiovannese una partita chiave per la promozione in Serie B. Al gol
di Ferracuti replica Di Napoli su rigore. Tutto nel primo tempo. Nella
ripresa, invece, la squadra tira i remi in barca. Ci si mettono poi i
cambi di Brini, molto discutibili, a rovinare il sabato santo ai tifosi
granata: fuori prima Di Napolie poi Piccioni per Cammarata e
Barrionuevo. Non cambia la sostanza come non cambia il risultato che
rimane inchiodato sull'1 a 1. Il risultato negativo della Salernitana fa il paio con la vittoria
dell'Ancona nel big match con il Crotone che porta i dorici a pari
punti con i granata.
Lombardi furioso: “Ora basta, chi non se la sente faccia un passo indietro”
Furioso a fine partita il presidente Lombardi che conferma la fiducia a
Brini, boccia decisamente le scelte del tecnico e l’atteggiamento dei
suoi calciatori. “Il pareggio è deludente anche se la Sangiovannese
aveva più voglia di noi di fare punti per ricordare il presidente
Lazzarini scomparso recentemente. Mi aspettavo la vittoria, non stiamo
giocando da capolista. Dobbiamo creare più occasione da gol. Dobbiamo svegliarci, se qualcuno non se la sente si metta da
parte. Se ora li abbiamo trattati con i guanti forse è il caso che la
prossima trasferta la faremo in pullman svegliandoci alle 5 del
mattino. La sostituzione di Di Napoli? Non la condivido come non
condivido l’atteggiamento di Arturo che è andato dritto negli
spogliatoi senza passare per la panchina. Il mercato di gennaio? Le
altre hanno fatto meglio, si sono rinforzate di più”.
Lombardi parla anche dell’aggancio dell’Ancona: “C’è un lato
positivo in questa storia. I dorici li abbiamo già battuti all’andata e
possiamo rifarlo nella gara di ritorno fra due settimane”. 22/03/2008 16.55.11
CRONACA MINUTO X MINUTO
La Salernitana pareggia 1 a 1 con la Sangiovannese, ecco il dettaglio delle azioni più pericolose della partita.
PRIMO TEMPO
03’ minuto: Prima azione pericolosa dei granata, Turienzo in area calcia rasoterra sul primo palo, Barberis para con qualche difficoltà.
10’ minuto: GOL della Sangiovannese siglato da Ferracuti sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
12’ minuto: bella giocata di Piccioni sulla sinistra, la palla attraversa tutto lo specchio della porta ma nessuno ne approfitta.
18’ minuto: Ciarcià ci prova dalla distanza. Il diagonale del granata non trova la porta.
26’ minuto: Gol della Salernitana su rigore trasformato da Arturo Di Napoli.
33’ minuto: Tiro cross di Piccioni che si spegne di poco a lato.
36’ minuto: La Sangiovannese protesta per un rigore non concesso per fallo di Troise su un avversario
37’ minuto: Goretti, siluro dalla distanza Pinna devia in angolo scontrandosi contro il palo alla sua sinistra
SECONDO TEMPO
07’ minuto: Di Napoli lavora un buon pallone al limite dell’area va via al diretto avversario ma calcia a lato di pochissimo.
08’ minuto: Dalla bandierina colpo di testa di Giradi,
Pinna non si fa sorprendere si accortoccia e para ma c’era anche fallo
commesso in attacco da un calciatore toscano. 11’ minuto: Bella azione di Piccioni, palla al centro
per Turienzo che serve Di Napoli la sua girata è angolata ma debole,
Barberis sulla linea, con un braccio para. 21’ minuto: Brini sostituisce Di Napoli e manda in
campo Cammarata, la sostituzione non trova d’accordo i tifosi granata
che fischiano il tecnico. 33’ minuto: buona iniziativa di Cammarata che lavora un
buon pallone, la sfera arriva al centro dell’area per Tricarico che
calcia in porta la sua conclusione sibila di poco a lato del palo
destro del portiere toscano. 44’ minuto: Scucugia di testa sfiora la rete dopo un tiro dalla bandierina, si salva la Salernitana.
22/03/2008 17.00.59
http://www.salernonotizie.it/
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3 marzo 2008
Lucchese favorita dal calendario
Le tabelle... ed i nuovi profeti
Da che mondo è mondo i pronostici sono fatti per essere smentiti, così
come da quando esiste il calcio esistono le tabelle, che sono
ovviamente esercizi puramente teorici, visto che i numeri non hanno mai
giocato a pallone. Non scienza, ma nemmeno fantascienza, da bollare
come spazzatura alla prima occasione. I nuovi profeti, quelli che
abbandonano volentieri il linguaggio giornalistico per assumere cadenze
da allenatori, sono tutti intenti a mettere su sommosse contro le
tabelle e chi le fa. I nuovi profeti – che per fortuna del calcio non si sono mai
seduti in panchina – pescano concetti a piene mani dal frasario dei
mister, tipo “non guardiamo la classifica, viviamo alla giornata
eccetera eccetera” e trovano fuori posto pronostici e ipotesi che non
sono materia solo da giornalisti ma anche da comuni tifosi che,
normalmente, almeno una volta al giorno danno un’occhiata al
calendario.
Si mettano dunque l’anima in pace, i santoni della polemica a
tutti i costi, perché le tabelle restano tra gli ingredienti
irrinunciabili del calcio. La Salernitana potrebbe non aver bisogno di
fare calcoli: ha quattro gare in casa da tramutare in 12 punti con
l’aiuto del suo fantastico pubblico e 5 trasferte da non bucare. Per
chiudere il conto e tornare lì dove merita.
Lucchese favorita dal calendario
Il calendario migliore sembra averlo la Lucchese ma dalla carta al
campo ce ne passa. Tra le squadre di testa, i toscani hanno il cammino
più agevole. Niente scontri diretti ma partite comunque insidiose
contro squadre che cercano punti salvezza. Si comincia domenica con la
Juve Stabia, poi trasferta con la Massese e gara interna con il
Potenza.
Arezzo, Perugia e Taranto formano lo scoglio più duro da superare
a cavallo di marzo ed aprile poi giù in discesa con Lanciano, Sorrento
e Pistoiese. Salendo in classifica troviamo il Gallipoli accompagnato
da un calendario dai due volti. In casa, dove fanno meglio, i pugliesi
hanno le partite più ostiche con Ancona, Perugia, Pescara e Crotone. In trasferta, invece, affrontano avversari più abbordabili ad
eccezione della gara di Arezzo del 16 marzo. Insieme al Gallipoli a 41
punti c’è l’Ancona. Le due squadre si sfidano subito, domenica
prossima, alla ripresa del campionato. I marchigiani la settimana
successiva hanno un’altra trasferta a Potenza prima di affrontare
Crotone dentro, Perugia fuori e Salernitana in casa.
In cinque gare nel giro di un mese l’Ancona conoscerà meglio
il suo futuro prima di chiudere la stagione con Arezzo, Pistoiese,
Sambenedettese e Taranto. Veniamo alla vice-capolista, al Crotone che
affronta Sangiovannese e Sambenedettese. Poi una doppia trasferta
insidiosa con Ancona e Pescara. Il 27 aprile c’è la sfida di Gallipoli
che potrebbe essere importante.
Infine, il cammino della Salernitana non presenta ostacoli
insormontabili. Attenzione, però, alle partite con Perugia, Ancona e
Pescara e anche alla trasferta di Potenza. Solo la Lucchese ha cinque
gare in casa e quattro fuori, le altre quattro giocano cinque volte in
trasferta. A differenza della Salernitana, Crotone, Ancona e Gallipoli
hanno un doppio turno esterno che potrebbe penalizzarle.
La Serie B, troppo importante...
L'obiettivo è stato fissato da tempo: raggiungere la Serie B e
riportare nel calcio che conta la Salernitana. Tre anni di purgatorio
possono anche bastare ed è per questo che Lombardi ha profuso non poche
energie in questa nuova e decisiva avventura. Tre anni di sacrifici e
sforzi per riacciuffare quella Serie B così maldestramente persa per
una serie innumerevole di fattori. Ora la salernitana ha la grande opportunità di tornare nella
categoria calcistica di appartenenza. Per farlo deve conquistare almeno
17- 18 punti nelle prossime partite viaggiando ad una media di 2 punti
a partita. Ma forse potrebbero bastarne anche meno. Anche in questa
stagione la Salernitana è costata molto a Lombardi con le spese che
hanno superato, di gran lunga, i ricavi.
In tre anni il patron, dapprima con i suoi soci e
successivamente affiancato dal solo Murolo, ha bruciato qualcosa come
15 milioni di euro. Oltre trenta miliardi di vecchie lire in tre anni
che rappresentano un investimento notevolissimo e dispendioso a fronte
di introiti al botteghino e sponsorizzazioni varie alquanto irrisorie.
Ecco perché la serie B è fondamentale per la solidità finanziaria del
club. Quest’anno non si è badato a spese con il bilancio societario
appesantito dai contratti onerosi dei vari Di Napoli, Fusco, Mamede,
Giannone, Di Deo, Troise, le tre fasi del calciomercato in cui si è
speso, male soprattutto a gennaio, zero cessioni importanti per far
cassa, sesto allenatore ingaggiato in tre anni ed i continui ritiri,
hanno allungato la nota spese. Ecco perché raggiungere la Serie B diventa un traguardo
fondamentale non solo dal punto di vista sportivo. Tra i cadetti la
società potrebbe immediatamente usufruire dei soldi della mutualità e
mettere sul tavolo dei diritti Tv il suo importante bacino d’utenza.
C’è poi l’indotto derivato, quello relativo alle sponsorizzazioni che
lieviterebbero ed al merchandising che decollerebbe definitivamente in
una categoria superiore.
Granata a lezione da mister Brini
Sette giorni, una settimana lunga, lunghissima per preparare la sfida
di Lanciano. Dopo aver ritrovato il sorriso contro la Pistoiese, la
Salernitana vuole ritrovare quella continuità di rendimento che le
aveva consentito di guadagnare un ampio margine di vantaggio sulle
inseguitrici. Importante, dunque, sarà non sbagliare. A partire dalla formazione da schierare allo stadio Biondi,
passando per le sostituzioni da effettuare a gara in corso, senza
tralasciare nessun aspetto relativo alla preparazione della gara, anche
sotto l’aspetto psicologico, visto che in più di una circostanza i
granata hanno avuto problemi riguardanti l’approccio al match.
Capitan Fusco e compagni vogliono tornare a far la voce grossa
anche lontano dall’Arechi, operazione che non gli riesce dal derby di
Castellammare. Per questo a Lanciano, contro una delle squadre più
piacevoli da vedere, la squadra di Lombardi proverà ad impostare la
gara in maniera tale da dimostrare a tutti che la capolista è tornata. Nessuna paura, nessun timore, la Salernitana proverà a fare la
partita, senza che ciò comporti scompensi in termini di equilibrio.
Questa dovrebbe essere la principale novità della serata abruzzese.
Brini e i suoi collaboratori, piuttosto in apprensione per la
sospensione idrica che li costringerà a girovagare alla ricerca di un
campo di allenamento, hanno approfittato della sosta per un richiamino
atletico, ma soprattutto per lezioni intensive di tattica. E ovviamente di 3-5-2. L’ipotesi più accreditata, al momento,
per il posticipo di lunedì riguarda la conferma del modulo tanto caro
al tecnico di Porto Sant’Elpidio. Per parlare di uomini e posizioni ci
sarà tutto il tempo, anche se Cardinale potrebbe tornare titolare,
Soligo dovrebbe essere restituito al suo ruolo naturale, l’infortunio
di Cammarata dovrebbe spalancare le porte del terreno di gioco a
Ferraro, mentre Giannone dovrebbe fare ancora lo spettatore non
pagante. La sensazione è che alla fine prevarrà una soluzione
all’insegna della continuità, almeno per certi versi. Anche se non è da
escludere a priori un’altra ipotesi, il 4-5-1 visto all’opera ad
Arezzo, con il ritorno alla difesa a quattro, un centrocampo più folto
con due ali pure ed una sola punta. Schieramento che naturalmente
sarebbe piuttosto prudente e guardingo e dunque, in questo caso, non si
partirebbe di certo all’arrembaggio, bensì si punterebbe sulle
ripartenze
Quanto “pesano” gli attaccanti
Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Il campionato
entra nella sua fase clou e i giocatori più importanti iniziano a
mostrare il loro effettivo valore. Discorso che riguarda principalmente
gli attaccanti, che in terza serie più che altrove possono, anzi devono
fare la differenza. Se il Gallipoli, ma soprattutto Crotone e Lucchese sono riuscite a
ricucire lo strappo in classifica nei riguardi della capolista,
approfittando del momento di appannamento dei granata, se alcune
squadre dopo un avvio difficile stanno cercando di reinserirsi in zona
play off, è anche e soprattutto grazie alle gesta dei propri bomber. Nelle 8 gare disputate nel girone di ritorno, ad esempio,
oltre alla graduatoria generale, sono mutati gli equilibri anche nella
classifica marcatori. Nelle statistiche riservate ai gol segnati, dopo
il giro di boa è cresciuto prepotentemente Abdelkader Ghezzal. Il
francese del Crotone è il leader nella speciale classifica dei bomber
nel girone di ritorno con 7 gol segnati, anche grazie alla tripletta
rifilata al Martina.
Ma la punta dei calabresi a differenza di altri colleghi di
reparto, vedi Di Gennaro che sembra aver perso lo smalto dei giorni
migliori (avendo segnato solo 2 gol nelle ultime 8 giornate), ha
timbrato il cartellino con incredibile puntualità, anche negli scontri
diretti, raggiungendo la vetta solitaria della classifica marcatori
assoluta. A seguire troviamo Masini della Lucchese, autore di 6 gol in
avvio di girone di ritorno. In grande spolvero si segnalano anche
Cutolo del Taranto e Sansovini del Pescara, con 5 gol a testa. 4,
invece, le reti messe a segno da Arturo Di Napoli, secondo in
graduatoria alle spalle di Ghezzal, e Plasmati, che ha cambiato volto
all’abulico attacco del Taranto. Se l’Ancona non decolla è anche perché
il suo cannoniere principe, Mastronunzio, non sembra puntuale come era
stato in avvio di stagione. Mentre con gli innesti di Chianese ed Ercolano, Arezzo e
Perugia sembra abbiano trovato maggior peso specifico per cercare una
rimonta che avrebbe del clamoroso. Cambia anche la classifica delle
coppie gol, in vetta ancora il Crotone con Ghezzal e Dal Rio che
salgono a quota 21 gol e scavalcano Di Napoli e Ferraro, a una
lunghezza di distanza. Attardati i gallipolini Di Gennaro e Morello (18
gol), risalgono Masini e Giglio (17) ma anche Sansovini e Micco (17),
staccati in graduatoria Mastronunzio e Nassi (13).
| MARCATORI GIRONE DI RITORNO
Ancona: Schiattarella, Nassi (2), Cazzola (2), Mastronunzio (2), Piccoli (2)
Arezzo: Miglietta (2), Chianese (2), Martinetti
Crotone: Pederzoli Dal Rio (3), Ghezzal (7), Basso
Gallipoli: Russo, Cygan, Di Gennaro (2), Ginestra (2), Molinari, Mele, Russo, Correa
Juve Stabia: Di Berardino, Baclet (2), Magliocco (3), Peluso, Caputo, De Rosa
Lanciano: Alberti (2), Pintori (2), Bonvissuto (3), Lauria (2), Bolic
Lucchese: 2 Autogoal, Masini (6), Bertolini, Giglio
Martina: Bruno, Guariniello (2), Favasuli (3), Piccolo (2), Ceccarelli
Massese: Cangi, Turetta (2), Amodeo, Bonatti, Campisi, Artistico (1), Falco, Bongiovanni
Perugia: Califano, Ercolano (2)
Pescara: Sansovini (5), Felci (2), Guerri, Cani, Cardinale, Micco
Pistoiese: Gambadori, Micco, Boldrini, Femiano, Cipolla (2), Guerri
Potenza: Delgado, Konte, Vianello, De Cesare (3), Ametrano, Berretti (2), Deflorio, Di Bella
Salernitana: Di Napoli (4), Mamede, Di Deo
Sambenedettese: Soddimo, Morini (3), Ferrini, Foro, Curiale (2)
Sangiovannese: Manichini, Rebecca, Gerardi, Staffolani (2)
Sorrento: Radi, Ripa, Marti Casals, Braca
Taranto: Cutolo (5), Mancini, Zito, Cejas, Plasmati (4), Pastore (2), Emerson, Tesser
CLASSIFICA MARCATORI GIRONE DI RITORNO
7 gol Ghezzal (Crotone)
6 gol Masini (Lucchese)
5 gol Cutolo (Taranto), Sansovini (Pescara)
4 gol Di Napoli (Salernitana), Plasmati (Taranto)
3 gol Dal Rio (Crotone), Magliocco (Juve Stabia),
Bonvissuto (Lanciano), Favasuli (Martina), De Cesare (Potenza), Morini
(Sambenedettese)
2 gol Nassi, Cazzola, Mastronunzio e Piccoli (Ancona),
Miglietta e Chianese (Arezzo), Di Gennaro e Ginestra (Gallipoli),
Baclet (Juve Stabia), Alberti, Pintori e Lauria (Lanciano), Guariniello
e Piccolo (Martina), Turetta (Massese), Ercolano (Perugia), Felci
(Pescara), Cipolla (Pistoiese), Berretti (Potenza), Curiale
(Sambenedettese), Staffolani (Sangiovannese), Pastore (Taranto)
COPPIE GOL - C1 GIRONE B
Ghezzal e Dal Rio (Crotone) 21 gol
Ferraro e Di Napoli (Salernitana) 20 gol
Di Gennaro e Morello (Gallipoli) 18 gol
Masini e Giglio (Lucchese) 17 gol
Sansovini e Micco (Pescara) 17 gol
Mastronunzio e Nassi (Ancona) 13 gol
03/03/2008 15.01.07
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