4 giugno 2008
La Lucchese perde Piero Braglia
del 03/06/2008 di Alessandro Lazzarini
LUCCA – Ufficializzata con una nota della società la separazione tra la Lucchese e Piero Braglia;
sempre più incerto il futuro della squadra rossonera che perde un
tecnico che, arrivato nello scetticismo generale, aveva saputo
conquistare l’ambiente.
Braglia se ne va, adesso è ufficiale. La notizia di certo non coglie di
sorpresa nessuno perché è solo l’ennesimo tassello dello sfascio che ha
travolto la società del presidente Fouzi Hadj
nell’ultimo mese, culminato con la grottesca sconfitta interna contro
la Pistoiese e quindi la squalifica per inadempienza nel pagamento
delle imposte.
Che il tecnico maremmano rimanesse a Lucca con questo clima era quasi
impossibile ed infatti ha giustamente preferito cambiare aria,
probabilmente con destinazione Arezzo o Padova, società di ben altro
spessore rispetto a quella della Libertas e soprattutto in grado di
offrire certezze che in questo momento a Lucca mancano completamente.
Lo scorso anno la scelta di Braglia aveva fatto storcere il naso a più
di un tifoso perché il personaggio, da avversario, non è certo di
quelli che attirano le simpatie; ma averlo dalla propria parte si era
rivelato un toccasana per tutto l’ambiente, in primis per quanto
riguarda la gestione dello spogliatoio, finalmente comandato da un
condottiero con la personalità di accantonare quei giocatori che
‘remano contro’, quindi anche per la piazza che, sfiduciata come non
mai, trovava negli atteggiamenti e nel carattere dell’allenatore
l’unico appiglio per credere di poter ottenere dei risultati.
Sicuramente con alle spalle una società con meno problemi Piero Braglia
sarebbe stato l’uomo giusto per una piazza non incline ai facile
entusiasmi; in molti atteggiamenti ha ricordato Corrado Orrico, ultimo allenatore vincente in maglia rossonera.
Nessuna nuova intanto sul fronte del futuro della ultracentenaria
società, con Hadj che comunque continua ad assicurare (ma a rimandarne
il momento) che onorerà tutte le pendenze e iscriverà la squadra al
campionato.
Inutile dunque gettarsi in improbabili previsioni su chi sarà il
successore di Braglia o addirittura parlare di calciomercato: sarebbero
solo ‘sparate’ prive di ogni concreto fondamento.
Questo il testo integrale della nota stampa diffusa dalla società: «L'A.
S. Lucchese Libertas e il sig. Piero Braglia comunicano, di comune
accordo, la rescissione consensuale del contratto per la stagione
sportiva 2008/2009. Questo per consentire al nostro allenatore di
valutare le numerose proposte di lavoro pervenutegli anche da società
di categoria superiore. Da parte della Società è un atto dovuto per
l'ottimo lavoro svolto nel recente campionato dal sig. Braglia. Si
ringrazia il mister per la professionalità e l'attaccamento verso
questa squadra, ma soprattutto per l'affetto e le qualità morali
dimostrateci nell'arco della stagione. Cogliamo l'occasione per
augurargli di raggiungere i successi che ha dimostrato di meritare».
http://www.loschermo.it/articolo.php?idart=7975
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26 maggio 2008
Ancora incerto il futuro della Lucchese, se Hadj non si farà vivo a rischio l’ammissione al campionato
 Ancora incerto il futuro della Lucchese, se Hadj non si farà vivo a rischio l’ammissione al campionato
Sport: Calcio del 25/05/2008 di Alessandro Lazzarini
LUCCA – C’è preoccupazione nella tifoseria rossonera: tre
calciatori rossoneri hanno aperto il contenzioso nei confronti della
società rossonera per il mancato incasso delle spettanze contrattuali,
se Fouzi Hadj non si farà vivo le sanzioni
potrebbero arrivare fino all’esclusione dal campionato. Ma esistono
realmente i margini perché l'imprenditore siriano possa riconquistare
la fiducia della città?
Era nell’aria e alla fine tre calciatori rossoneri, due tesserati
nella stagione appena conclusa e uno in riferimento al campionato
precedente hanno aperto un contenzioso ufficiale nei confronti della
società del presidente Fouzi Hadj.
Adesso la Lucchese ha tempo fino al 28 luglio per onorare le
richieste dei tesserati, in caso contrario le sanzioni potrebbero
andare da una ulteriore penalizzazione all’inizio del prossimo torneo
fino addirittura all’esclusione della società rossonera dal campionato.
Come se non bastasse, in caso perdurasse l’inadempienza da parte
del sodalizio di Fouzi Hadj scatterebbe la messa in mora, passo
decisivo che potrebbe condurre al fallimento; fallimento che ovviamente
sarà inevitabile se non verranno saldati i debiti di gestione
accumulati.
Comunque voci vicine al presidente assicurano che Hadj onorerà
tutte le pendenze, e in questo caso chiaramente i tifosi non hanno
niente da temere.
Resta inteso che la piazza sembra aver ricevuto una mazzata
tremenda dopo oltre trenta partite vanificate all’ultimo istante da una
inadempienza della società (inutile credere che i playoff son stati
persi a causa della sconfitta con la Pistoiese, gli addetti ai lavori
sapevano con certezza che sarebbe arrivata la penalizzazione);
difficile ipotizzare che l'attuale gestione possa in futuro essere
accolta con fiducia dalla città. Troppi sogni infranti e troppo
effimera la consistenza della ambizioni rossonere in questi tre anni.
D’altra parte all’orizzonte non si percepisce alcuna concreta
alternativa all’attuale proprietà; una società che ha perso
definitivamente anche Antonio Magli,
segretario tuttofare che gode di grande credito nell’ambiente
calcistico, e che perderà con ogni probabilità anche l’apporto
determinante di un tecnico come Piero Braglia, oltre che dei migliori calciatori della rosa.
Ci sembra comunque azzardato e fuori luogo disquisire di calcio
mercato quando ancora regna la più totale incertezza intorno al futuro
della più che centenaria Libertas;
gli sportivi in questo momento possono solo sperare che Hadj cambi
registro e porti avanti la storia rossonera, inutile fomentare
improbabili ulteriori illusioni. http://www.loschermo.it/articolo.php?idart=7633
lucchese
loschermo.it
| inviato da ipse dixit il 26/5/2008 alle 16:15 | |
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5 maggio 2008
Il campo decreta la fine del sogno rossonero. Fallimento totale della gestione Fouzi Hadj
 Il campo decreta la fine del sogno rossonero. Fallimento totale della gestione Fouzi Hadj
Sport: Calcio del 04/05/2008 di La redazione
LUCCA – Finisce sul campo il
campionato della Lucchese: dopo una partita segnata da un arbitraggio
clamoroso la Pistoiese espugna il ‘Porta Elisa’. Fallimento totale
della gestione Fouzi Hadj, non solo
deficitaria in termini di risultati, ma colpevole soprattutto di aver
portato nell’ambito del macchiettismo le vicende della Libertas ed aver
disaffezionato il pubblico dalla prima squadra cittadina. Braglia: «Fouzi ha avuto dei problemi, ma se non li risolve non può continuare a fare calcio».
E’ addirittura mortificante per i tifosi rossoneri il finale di
campionato della Lucchese: sconfitta sul proprio terreno con goal
dell’ex Giovanni Cipolla, la ‘ciliegina sulla torta’
regalata in agosto dal presidente Fouzi Hadj per il salto di qualità e
accantonata in ottobre, nella consapevolezza degli sportivi, per ‘scarso impegno in seguito a ritardati pagamenti’; versione ufficiale, ben più politically correct, «per non aver sposato il progetto della società».
Una situazione che fotografa in pieno le ultime stagioni rossonere,
che hanno innescato nella gente la paura che i risultati della squadra
dipendessero più da vicende extracalcistiche che dalla forza del
collettivo. E anche questa sconfitta, diciamolo chiaramente, lascia il
tempo che trova se si considera che con ogni probabilità arriverà la
penalizzazione della Disciplinare, provvedimento che avrebbe comunque sancito l’esclusione della squadra di Braglia dai playoff.
Una gestione, quella di Fouzi Hadj,
che dopo tre anni si può tranquillamente definire fallimentare su tutta
la linea. Il Presidente, di cui sia chiaro non è qua in discussione
l’impegno o la buona fede, ha distrutto l’ambiente rossonero prima di
tutto pretendendo appoggio incondizionato.
Schiavi dei sogni che solo la passione può dare, tremila irriducibili innamorati della Libertas
ci hanno creduto fino all’ultimo secondo, magari presi in giro dal
resto della città scettica a disamorata. Erano i soliti tremila che
anche oggi a cinque minuti dal termine e con sotto gli occhi una gara
segnata da un arbitraggio perlomeno controverso, stavano ancora
soffrendo e incitando i propri beniamini. Fino al goal di Cipolla che
ha fatto esplodere la rabbia nei confronti del Presidente, assente
all’ultimo atto, e della sua improponibile gestione.
Lucca è stanca di non sapere se chi indossa la maglia della
ultracentenaria squadra della città è messo nelle condizioni di farlo
al meglio oppure no.
E' stanca delle illazioni sullo scarso impegno in seguito al
mancato pagamento degli stipendi.
E' stanca di promesse di grandezza che non si possono sostenere.
E' stanca di doversi sempre sentir descrivere come piazza fredda e
di scarso sostegno dopo almeno dieci anni di umiliazioni sportive che
adesso potrebbero addirittura culminare nel fallimento di una delle
società più antiche della penisola.
E’ il momento che anche le istituzioni intervengano, perché la Lucchese Libertas 1905
rappresenta ancora la realtà cittadina che fa muovere ogni domenica il
maggior numero di persone a livello locale; d’altra parte proprio le
istituzioni a suo tempo si fecero garanti di fronte ai cittadini del
nuovo acquirente.
La cronaca della partita ci parrebbe perfino superflua se non per
il fatto che in gran parte a deciderla è stato un arbitraggio che ha
lasciato increduli tutti i presenti, culminato con un rigore dagli
spalti apparso netto non concesso a Bertolini al 6’ e con un'affrettata espulsione comminata a Morello al 31’, reo di aver steso un avversario lontanissimo dalla porta dopo un passaggio avventato di Gazzoli.
Un rosso diretto che ha deciso la partita per una squadra che non aveva
più la forza emotiva di superare altri ostacoli e che prima del fischio
finale ha visto Ficini commettere almeno sei falli da cartellino giallo senza mai ricevere la seconda sanzione, Calabro attentare alla vita di Giglio e prendersi solo il giallo per un intervento almeno di pari gravità rispetto a quello di Morello, un mani di Venturelli in area e un goal annullato a Cangi, le espulsioni di Braglia e Isetto e quella di Masini dopo il vantaggio ospite che ha sancito la fine delle ostilità.
Schietto e lapidario Piero Braglia nel dopopartita, mentre i tifosi
frustrati non sanno nemmeno con chi prendersela: «Il
presidente ha delle brave persone che lavorano per lui, deve lasciarle
lavorare. E’ una brava persona anche lui, ha avuto dei problemi come i
fondi bloccati, o li risolve o credo che debba fare dei passi
importanti. E’ chiaro che se deve continuare così non può fare calcio».
Sulla partita il tecnico maremmano in precedenza aveva detto: «In
dieci gran parte della gara diventa dura. Non voglio parlare di altro,
voglio solo dire grazie ai giocatori. In 17 partite non ci hanno mai
dato un rigore, questo non è un alibi ma un dato di fatto. Per fare un
goal bisogna costruire 5-6 palle goal. Il resto non mi interessa
nemmeno. L’espulsione di Morello ci può anche stare, anche se su dieci
arbitri nove e mezzo in un caso del genere avrebbero ammonito. Certo
non ho capito perché il loro 5 non è stato espulso per un fallo ancor
più violento».
Poi riguardo al suo futuro: «Non ho
mai detto che non rimango a Lucca o vado via, chi mi è stato vicino,
cioè Giusti Bellucci e Magli, sa benissimo come la penso. E’ stupido
parlare di me. Mi girano le scatole per i ragazzi che si meritavano di
disputare i playoff».
Ma in realtà nessuno crede che un tecnico come Braglia possa
fermarsi ancora qua, se non cambieranno davvero molte cose.
Invasa la tribuna d’onore al fischio finale sono dovuti intervenire
Carabinieri e Polizia, ma non si segnalano episodi di violenza; fuori
dallo stadio è poi continuata la vana contestazione contro la società
da parte della tifoseria, che ha inneggiato più volte al nome di
Braglia.
Lucchese-Pistoiese 0 - 1
Reti: 88' Cipolla
Lucchese: Gazzoli;
Morello, Nocentini, Guidi; Scalise (46' Cangi), De Simone (75' Bono),
Briano, Renzetti; Bertolini (70' Bonfanti), Giglio, Masini. All.
Braglia.
Pistoiese: Mareggini;
Briganti, Venturelli, Calabro, Fautaro; Guerri (53' Bellanzini),
Lanzillotta, Ficini, Boldrini (65' Breschi); Motta (81' Ciarrocchi),
Cipolla. All. Benedetti.
Arbitro: Filippo Meli di Parma.
Ammoniti: Giglio, Gazzoli, De Simone; Motta, Ficini, Calabro, Lanzillotta.
Espulsi: Morello, Masini, Braglia, Isetto.
Angoli: 6 a 2 per la Lucchese. http://www.loschermo.it/articolo.php?idart=6819
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28 aprile 2008
Il Potenza tiene i rossoneri in zona playoff, solo un pareggio per la Lucchese a Sorrento
 Il Potenza tiene i rossoneri in zona playoff, solo un pareggio per la Lucchese a Sorrento
Sport: Calcio del 27/04/2008 di Alessandro Lazzarini
SORRENTO (Napoli) - La Lucchese non riesce a
superare il Sorrento già salvo ma si mantiene in zona playoff grazie
all’inattesa sconfitta casalinga del Perugia contro il Potenza. Finale
incandescente con Brunner che esulta e schernisce gli ex compagni e
Morgia polemico con l’ambiente rossonero nel dopo partita. Ora serve la
vittoria interna contro la Pistoiese e Braglia chiama di nuovo a
raccolta il pubblico rossonero.
Lucchese in campo con lo stesso undici vittorioso contro il Lanciano, con la sola novità di Guariniello al posto dello squalificato Giglio.
Come da previsioni della vigilia sono i rossoneri di Braglia a prendere
fin da subito in mano le redini del gioco, pur senza imporre ritmi
elevati e soprattutto senza mai arrivare pericolosamente al tiro.
A svegliare il pubblico sugli spalti (a Sorrento avevano invitato
anche i turisti, che certo non torneranno a casa raccontando di aver
visto una partita interessante) ci pensa D’Isanto con un tiro che mette una timida paura a Gazzoli. Al 35’ il risultato si potrebbe sbloccare; Masini trova il corridoio giusto e smarca in area Bertolini che avrebbe la possibilità di avanzare e presentarsi da solo davanti a Brunner
ma preferisce calciare immediatamente spedendo il pallone altissimo.
Sul finale di tempo poi, col Taranto già in vantaggio sulla
Sangiovannese, arriva anche la notizia della rete del Crotone sul
Gallipoli, con il Sorrento che oltretutto esce dal guscio e mette sotto
gli ospiti, collezionando angoli e esercitando una supremazia
territoriale che tuttavia non frutta occasioni significative. Comunque
Perugia e Potenza sono sempre ferme sullo zero a zero e la Lucchese
rientra negli spogliatoi ancora dentro ai playoff.
Nella ripresa Masini e compagni decidono finalmente di aumentare i
giri e iniziano a manovrare seriamente dalle parti di Brunner.
La vera novità d’inizio tempo però non è l’atteggiamento della Lucchese
(prevedibile), ma il clamoroso vantaggio del Potenza a Perugia. Quel
che sta succedendo sugli altri campi rilassa subito gli uomini di
Braglia e Guidi (ancora una volta il migliore dei suoi) deve salvare in extremis su Russo che si stava presentando da solo al cospetto di Gazzoli. Il tecnico maremmano corre subito ai ripari inserendo Scalise al posto dello spento Bertolini e Cesaretti in luogo di Cangi.
Rifatta completamente la catena di destra. E’ la mezz’ora della
ripresa, i risultati degli altri campi danno ragione ai rossoneri che
però, se il Perugia ribaltasse il punteggio, sarebbero fuori dalla zona
playoff.
Al 34’ i padroni di casa trovano il corridoio giusto per spedire in porta Ripa,
ma il guardalinee ferma la punta campana sbandierando un fuorigioco
dubbio che scatena le proteste (a dire il vero abbastanza puerili) di D’Isanto,
che si prende il cartellino rosso. Lucchese in superiorità numerica. La
mossa disperata per cercare il vantaggio è l’inserimento di Bolzan in luogo di Renzetti
per sfruttare i calci piazzati; l’ex pisano si presenta però calciando
male un angolo. La realtà è che a questo punto il pareggio va bene a
tutti, il Sorrento rimane imbattuto di fronte al proprio pubblico
durante la gestione Morgia e la Lucchese se la giocherà in casa con la
Pistoiese, che però a differenza di Rastelli e compagni avrà bisogno di
punti per il piazzamento playout.
Al fischio finale a svegliare lo stadio ci pensa l’ex Alex Brunner
che si produce in una inopportuna esultanza e in un gesto di scherno, o
quantomeno interpretato come tale, nei confronti dei giocatori
rossoneri che ovviamente reagiscono scatenando un parapiglia che per
poco non finisce in rissa. A meno che non sia stato frainteso, un
comportamento quello del portiere friulano che nessuno si sarebbe mai
aspettato ma che in ogni caso cancella qualsiasi rimpianto per la sua
partenza da Lucca, qualora ce ne fosse stato qualcuno.
Nel complesso gli uomini di Piero Braglia
ottengono quanto volevano e si trovano adesso ad un passo dall’accesso
agli spareggi; certo è che, viste anche le polemiche che in settimana
hanno segnato le vicende rossonere, non ce la sentiamo di dilungarci in
ulteriori considerazioni tecniche riguardo la scialba prova offerta in
una partita decisiva.
Salernitana promossa in serie B come da copione, forse a Perugia qualcuno sta ripensando alle parole dello spavaldo Cuccureddu
negli spogliatoi del Porta Elisa dopo una partita di clamoroso
catenaccio, quando disse che la sua squadra si era potuta permettere
quell’atteggiamento perché era attesa da quattro gare in cui avrebbe
potuto ottenere dodici punti.
Soddisfatto del risultato ma non certo entusiasta Piero Braglia dopo la partita: «Siamo
sempre in zona playoff, è quello che ci interessava. A noi nessuno
regala niente e nemmeno lo vogliamo, agli altri non so. Certamente non
è un campo ideale per giocare a calcio, come tutti i campi in
sintetico, ma questo non è un alibi perché il terreno è uguale per
entrambe le squadre. Mi meraviglio che la lega faccia giocare su questi
campi». Riguardo agli altri risultati: «Oggi ci sono stati
risultati importanti, il Potenza che vince a Perugia, il Crotone che
batte il Gallipoli sul proprio terreno dove non ha mai vinto nessuno in
un anno. Noi dobbiamo vincere con la Pistoiese e speriamo che per una
volta in un anno possiamo avere lo stadio pieno a sostenerci».
Ancora un richiamo al pubblico da parte del tecnico quindi, sperando
che i sostenitori lucchesi riescano a concentrarsi sull’importanza
della posta in palio piuttosto che sulle polemiche che puntualmente
accompagnano le vicende rossonere.
Arrabbiatissimo il lucchese d’adozione Morgia, che parla solo del parapiglia scatenatosi nel finale: «Quello
che è successo nel finale è indegno e offende il mondo dello sport,
dove sta scritto che si debba regalare qualcosa? Noi abbiamo fatto la
nostra partita onorando lo sport». Non è ben chiaro a cosa il
tecnico del Sorrento si volesse riferire ma le sue parole lasciano
pensare che secondo lui la Lucchese o i tifosi rossoneri si
aspettassero un atteggiamento più arrendevole da parte dei padroni di
casa e qualcuno si sia risentito e lo abbia offeso (forse i tifosi).
Accuse quindi piuttosto pesanti anche se in realtà Morgia non si è
spinto oltre le illazioni.
Sorrento - Lucchese 0 - 0
Sorrento: Brunner; Mauri, Iorio (58’ Maraucci),
Braca, Pezzella; Vanin, Nicodemo, Ottobre, D’Isanto; Rastelli (50’
Russo), Ripa (81’ Gautieri). All. Morgia.
Lucchese: Gazzoli; Morello, Nocentini, Guidi;
Cangi (72’ Cesaretti), Bono, Briano, Renzetti (86’ Bolzan) ; Bertolini
(68’ Scalise), Guariniello, Masini. All. Braglia
Arbitro: Vivenzi di Brescia.
Ammoniti: Morello; Ripa, Braca, Pezzella.
Espulsi: D’Isanto
Angoli: 4 a 3 per il Sorrento.
http://www.loschermo.it/articolo.php?idart=6575
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27 aprile 2008
Lucchese: a Sorrento sono necessari tre punti
 Lucchese: a Sorrento sono necessari tre punti
Sport: Calcio del 26/04/2008 di Alessandro Lazzarini
LUCCA – Partita decisiva per la Lucchese che in casa di un
Sorrento già salvo matematicamente deve cercare i tre punti per non
dipendere dai risultati delle avversarie. L’incontro arriva al termine
della settimana in cui i giocatori sono usciti allo scoperto
manifestando il malumore nei confronti della società.
C’è curiosità in tutto l’ambiente degli appassionati lucchesi per
vedere come i giocatori rossoneri reagiranno sul campo dopo che in
settimana hanno dichiarato il silenzio stampa in segno di protesta
nei confronti della società, trasformando in certezza le illazioni che
da tempo si sprecavano intorno al mancato rispetto del versamento degli
stipendi.
Una protesta dal loro punto di vista certamente legittima ma che
tutto sommato li mette nell’obbligo di vincere la partita di Sorrento;
contro una squadra indubbiamente alla portata di Masini e compagni, già
sopraffatta nettamente al ‘Porta Elisa’, anch'essa in crisi societaria
e che oltretutto non ha più niente da chiedere al campionato, in caso
di risultato diverso dalla vittoria sarà davvero difficile analizzare
il punteggio sulla base del gioco espresso sul campo.
Timori che hanno investito tutto l’ambiente degli sportivi lucchesi
e che ci sentiamo di ribadire, anche se è giusto prendere atto del
fatto che per quanto la situazione di disagio della squadra si
protragga ormai da tempo, i ragazzi in campo non si sono mai tirati
indietro arrivando infatti a due partite dal termine in posizione
privilegiata per l’ingresso nei playoff. La speranza dunque è che anche
stavolta mettano in campo tutto l’impegno possibile per onorare la
casacca che indossano in attesa che Fouzi Hadj metta fine con i fatti alle loro giuste rimostranze.
Tre punti che quindi sono necessari per rinfrancare l’ambiente dopo la protesta, ma indubbiamente anche per la classifica. Classifica
alla mano infatti, nella peggiore delle ipotesi quattro punti
potrebbero non bastare per accedere agli spareggi. Il Crotone riceverà
un Gallipoli in caduta libera che ormai sembra fuori dai giochi, per
cui sulla carta dovrebbe riuscire ad ottenere i tre punti, agganciando
una eventuale Lucchese non vittoriosa in Campania, ed i calabresi sono
in vantaggio negli scontri diretti. Data per scontata la vittoria del
Perugia sul Potenza, il vero pericolo potrebbe arrivare da un Pescara,
ancora penalizzato, vittorioso a Salerno, dove però i locali vorranno
certamente festeggiare la promozione davanti al proprio pubblico.
Squalificati Giglio e De Simone, Braglia dovrebbe riproporre l’undici che ha ben figurato contro il Lanciano, con la sola novità di Guariniello nel ruolo di centravanti. Dall’altre parte un tecnico, Morgia,
lucchese d’adozione e in attacco quello che forse è stato il giocatore
che negli ultimi trent’anni più di tutti ha entusiasmato il pubblico
lucchese: Massimo Rastelli.
Sorrento, Stadio “Italia”, inizio ore 15,00
Sorrento: Brunner; Ferrara, Radi, Iorio, D’Isanto; Pezzella, Vanin, Fragiello, Maiorano; Rastelli, Ripa. All. Morgia
Lucchese: Gazzoli; Morello, Nocentini, Guidi; Cangi, Briano, Bono, Renzetti; Bertolini, Gariniello, Masini. All. Braglia
Arbitro: Vivenzi di Brescia
http://www.loschermo.it/articolo.php?idart=6533
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21 aprile 2008
Missione compiuta: la Lucchese domina e batte il Lanciano
 Missione compiuta: la Lucchese domina e batte il Lanciano
Sport: Calcio del 20/04/2008 di Alessandro Petrini e Alessandro Lazzarini
LUCCA – Di fronte a un pubblico scarsissimo la Lucchese
domina il Lanciano e pur fallendo numerose occasioni ottiene tre punti
importantissimi grazie alle reti di Masini e Guariniello.
I rossoneri rientrano nella griglia degli spareggi ma adesso devono
cercare la vittoria sul campo del già salvo Sorrento. Braglia: «Ho rivisto la squadra della prima parte della stagione, con Sorrento e Pistoiese non sarà facile».

La prima cosa che stupisce, ma era ampiamente preventivata, è che
nonostante la giornata di sole a sostenere la Lucchese in una partita
fondamentale per la rincorsa alla serie B ci sono meno di tremila
spettatori, i soliti affezionati che hanno vissuto tutta la stagione a
fianco di Masini e compagni.
Come nota di colore da segnalare che l’arbitro anticipa di qualche
minuto l’ingresso in campo delle squadre e lo speaker del ‘Porta Elisa’
è costretto a interrompere l’inno pucciniano che introduce la gare
interne della Lucchese: Fouzi Hadj deve premiare Massimo Gazzoli, alla sua centesima presenza in maglia rossonera.
Con la voce di Pavarotti a scandire il ‘Vincerò’ inizia la gara ed è immediatamente un assedio alla porta difesa da Russo, con Guidi, Giglio e Cangi
che nel giro di cinque minuti chiamano l’estremo difensore abruzzese a
compiere almeno due interventi notevoli. Per il Lanciano l’inizio è
davvero imbarazzante ma la zampata vincente per il vantaggio rossonero
non arriva e i ragazzi di Francesco Moriero pian
piano entrano in partita; sugli spalti e in campo torna ad aleggiare
l’ombra dell’inconsistenza dell’attacco rossonero, con il goal che
continua a non arrivare nonostante le molteplici occasioni collezionate
dai padroni di casa. La ricetta di Braglia per rendere più incisiva la fase offensiva è l’innesto tra i titolari di Cangi in luogo di Scalise.
L’ex della Massese è meno frenetico del pur bravo compagno ma si
propone costantemente con pericolosità in fase conclusiva dimostrando
ottime qualità nel gioco aereo e eccellente tempismo negli inserimenti
in area di rigore.
Passata la sfuriata iniziale senza segnare anche la Lucchese
abbassa il ritmo e le occasioni si fanno meno frequenti, ci provano
comunque Guidi e due volte il pallone buono capita sui piedi di Briano che dal limite però conferma la scarsa propensione al tiro dei centrocampisti lucchesi. Al 27’ bellissima girata dal limite di Masini con Russo che si supera e devia in angolo, poi su un cross di Cangi
è ancora il capitano rossonero e concludere di testa: la parata è
facile ma l’occasione era davvero propizia visto che gli avanti di casa
si trovavano da soli al cospetto dell’estremo difensore abruzzese.
Verso il finale del tempo (43’) comunque arriva il goal del vantaggio;
è Bertolini che dalla sinistra penetra in area, si fa beffe di un paio di avversari e smarca Masini davanti alla porta, dove il capitano rossonero deve solo spingere la palla in rete.
Il Lanciano comunque non ci sta a perdere e lo dimostra l’intensità
ed anche la cattiveria agonistica con cui scende in campo nella
ripresa: pur senza mai impensierire Gazzoli
gli ospiti, con la società fallita ma con la salvezza a portata di mano
(salvo penalizzazioni), non hanno mai dato l’impressione di essere una
squadra che ha tirato i remi in barca; anzi, mettono in mostra un gioco
discreto fatto di interessanti tagli del campo, il tutto supportato
dalle pregevoli (ma evanescenti) doti di palleggio di Lauria e quindi di Pintori.
La partita comunque resta sempre nella mani della Lucchese che,
memore degli errori del passato, nella ripresa pur badando a non
correre rischi cerca con insistenza il raddoppio; ci vanno vicini Renzetti e Masini, poi sale in cattedra il guardalinee che agisce sotto la tribuna prima fermando per un fuorigioco davvero dubbio Giglio lanciato a rete, quindi quando una conclusione di testa chiama Russo all’ennesimo intervento (53’) e sulla respinta Masini
spinge la palla in rete, sbandierando un offside che spinge l’arbitro
ad annullare la rete vanificando la gioia del numero undici per la
doppietta. Ai più era sembrato che Masini arrivasse da dietro e la rete
fosse valida, ma solo la moviola darà il responso definitivo in merito.
Da segnalare anche che il numero cinque in maglia bianca, il ventenne Conte, dopo una discesa palla al piede nella zona centrale del campo perde palla ed entra a piedi uniti su Bono
per un fallo davvero mostruoso; il pubblico si aspetta l’espulsione ma
il direttore di gara, confermando la scarsa qualità dei fischietti
della serie C e la loro propensione all’applicazione arbitraria del
regolamento, opta per il semplice cartellino giallo. E’ qua che la
partita vira e diventa anche nervosa, sia in campo che sugli spalti,
dove si inizia a temere che senza mettere al sicuro il risultato una
sbavatura possa vanificare un intero campionato.
Intanto le scorribande di Masini e del neo entrato Cesaretti
fanno a fette la difesa del Lanciano, a questo punto sbilanciato, con
il giovane lucchese che al 75’ ha la palla buona per segnare il suo
primo goal con la squadra della sua città ma, solo davanti a Russo dopo
un magnifico scambio con Masini, probabilmente travolto dall’emozione
conclude malamanete a lato; poco prima (70’), ancora Cesaretti aveva scavalcato il portiere con un pallonetto senza che lui stesso e Giglio riuscissero a concretizzare il punto.
La Lucchese, come detto, non chiude la partita e la paure dei tifosi è alimentata da una discesa di Lauria (78’) che mette al centro dove Morello e Guidi sbrogliano in affanno con Pintori in agguato per la deviazione vincente.
Con Braglia furioso per gli errori sottoporta la partita si chiude all’83 quando Renzetti scende per l’ennesima volta sulla fascia e finalmente un suo cross trova la zampata vincente di un compagno: è Guariniello,
da poco entrato al posto di Giglio, che sottomisura insacca il
raddoppio con la sua prima rete in maglia rossonera e mette al sicuro
il risultato. Negli ultimi minuti c’è ancora spazio per un po’ di
nervosismo, con Del Prete, giocatore che ha messo in mostra ottime qualità in fase offensiva ma è stato travolto da Renzetti in fase difensiva, che se la prende con il coetaneo Cesaretti:
sono le loro schermaglie ad accompagnare il risultato fino al fischio
finale dell’arbitro. Nel frattempo, da segnalare un cartellino giallo
per Gazzoli, inopportuno nel gettare via il pallone a risultato acquisito.
Per ambire ai playoff, ovviamente, la vittoria era l’unico
risultato utile per la Lucchese che comunque, viste le vittorie di
Pescara e Perugia, per non andare incontro a brutte sorprese dovrà
andare a cercare la vittoria anche contro il già salvo Sorrento:
quattro punti potrebbero non bastare. Verosimilmente infatti il Perugia
potrà ottenerne sei, mentre il Pescara giocherà sul campo della
Salernitana, ormai praticamente promossa. Probabilmente fuori dai
giochi invece il costoso Gallipoli di Di Gennaro e Monticciolo,
clamorosamente sconfitto in casa del Martina. Rischia a sorpresa di
rimanere escluso anche il Crotone, che aspetta sul proprio campo
proprio i giallorossi pugliesi.
Ovviamente soddisfatto Piero Braglia negli spogliatoi, la sua squadra ha centrato il risultato che voleva ed ha offerto anche una buona prestazione: «Niente
da dire sulla vittoria. Sono contento di quello che ho visto con la
squadra che ha dato risposte anche mentalmente. Ho rivisto la squadra
della prima parte della stagione e abbiamo creato parecchie occasioni.
D'altra parte il Lanciano non ha mai mollato dimostrando molta onestà
dal punto di vista sportivo». Poi commenta il finale di campionato: «Per
andare ai play-off penso possano bastare 54 punti anche perché ci sono
scontri diretti e dubito che tutte le squadre possano vincere. Questa
squadra può fare cose importanti ma deve guardare sempre e solo in casa
propria perché non credo che ci siano squadre che in questo periodo
hanno voglia di regalare punti. Tutti sono invischiati nella corsa per
i play-off e i play-out e nessuno deve pensare che con Sorrento e
Pistoiese possiamo vincere facilmente».
Lucchese-Lanciano 2-0
Marcatori: 43’ Masini, 82’ Guariniello
Lucchese: Gazzoli; Morello, Nocentini,
Guidi; Cangi (85’ Bonatti), Bono, Briano, Renzetti; Bertolini (67’
Cesaretti), Giglio (75’ Guariniello), Masini. A disp. Moreau, Scalise,
Bolzan, Magnani. All. Braglia
Lanciano: Russo; Del Prete, Bolic, Conte,
Vitale; Vicedomini, Carcuro (78’ Cruciani); Wilker (53’ Pintori),
Alberti (65’ Pagliarini), Giorgetti; Lauria. A disp. Farelli, Loiacono,
Zaccardi, Bagalini. All. Moriero.
Arbitro: Peruzzo di Schio.
Angoli: 10 a 2 per la Lucchese
Ammoniti: Giglio, Renzetti, Gazzoli; Giorgetti, Conte http://www.loschermo.it/articolo.php?idart=6375
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19 aprile 2008
Lucchese contro il Lanciano in cerca di tre punti per i playoff
 Lucchese contro il Lanciano in cerca di tre punti per i playoff
Sport: Calcio del 19/04/2008 di La redazione
LUCCA – Riparte il campionato dopo la battuta di
arresto di Taranto. Al termine di una settimana in cui si è parlato dei
rossoneri più che altro per situazioni esxtracalcistiche, al ‘Porta
elisa’ arriva la rivelazione della prima parte della stagione, un
Lanciano ormai fallito e dal futuro incerto, ma comunque pronto a dare
battaglia per non rischiare i playout. Ai giocatori il compito di
mettere a tecere le illazioni sul loro rendimento.
Torna in campo la Lucchese dopo la sconfitta di Taranto per un trittico
finale di partite sulla carta abbordabili che dovranno fruttare almeno
sette punti (se non nove) per garantire l’ingresso della truppa di
Braglia nella griglia degli spareggi. Così come ormai accade da almeno
due anni dopo ogni battuta di arresto, poca attenzione si è data a quel
che è calcisticamente successo sul terreno dello Iacovone, cercando le
ragioni della debacle in terra di Puglia nell’ambito della situazione
societaria, tirando di nuovo in ballo la questione del ritardo nel
pagamento dei stipendi e del malumore di alcuni giocatori. Altro
argomento in auge nella settimana appena trascorsa è stato l’incontro
del presidente Fouzi Hadj con il sindaco Favilla per gettare le basi di un accordo finalizzato alla realizzazione di una cittadella dello sport con nuovo stadio.
Quindi se da una parte di fanno rumors su una situazione societaria che
non permette il pagamento dei giocatori (si ricorda comunque che gli
stipendi contrattualizzati sono garantiti dalle fidejussioni richieste
per l’iscrizione al campionato), dall’altra si parla di progetti e
investimenti di notevole entità e proiettati nel futuro.
A noi comunque piace concentrarci su quel che esprime il campo,
rifiutando l’idea (in qualche modo comunque suggerita anche da alcune
dichiarazioni di Piero Braglia)
che possa esserci un ammutinamento di protesta dei giocatori proprio
quando la squadra si trova a un passo dal traguardo inseguito una
stagione intera. Ecco allora che in settimana il tecnico maremmano ha
lavorato per cercare una soluzione alla sterilità offensiva che da
tempo vanifica la grande mole di gioco prodotta dai rossoneri e che, a
nostro avviso, è l’unica responsabile dei troppi pareggi e della
sconfitta di Taranto che hanno complicato la corsa playoff. Oltre al
rientro di Bertolini, in avanti potrebbe esserci l’inserimento dal primo minuto di Guariniello al posto di Giglio,
magari finalizzato a cercare di sfruttare le notevoli qualità aeree del
centravanti ex-Martina. Provato in attacco, con risultati ottimi, anche
l’esterno Cangi, che nelle poche apparizioni in
rossonero ha dimostrato di poter essere davvero pericoloso laddove si
trovi ad agire in area di rigore avversaria. Per il resto la formazione
dovrebbe essere quella di sempre, con Nocentini al centro della difesa in luogo di Chiarini, operato al menisco in settimana e che ne avrà per almeno un mese. Comunque nel ruolo la rosa è assolutamente completa, con Bonatti che scalpita in panchina alla ricerca di un posto da titolare. A centrocampo, stante la squalifica di due giornate per De Simone dopo le scellerata espulsione di Taranto, spazio a Bono e Briano:
per stessa ammissione dell'allenatore da qua in avanti in campo
andranno i titolari, senza esperimenti (o esclusioni punitive).
Gli avversari di turno sono i rossoneri abruzzesi del Lanciano, un buon collettivo guidato da Francesco Moriero
che per buona parte della stagione ha stazionato in posizioni di
classifica a ridosso della zona playoff, salvo poi essere travolto da
una crisi societaria che ha portato penalizzazioni in termini di
punteggio e un fallimento che potrebbe significare anche retrocessione
all’ultimo posto della classifica. Sulla squadra ha comunque messo gli
occhi il magnate abruzzese dei rifiuti speciali Franco Maio,
a quanto pare intenzionato a rilevare la società con programmi
ambiziosi. E’ anche per questo che, con quattro punti di vantaggio
sulla zona playout, il Lanciano non può permettersi passi falsi e la
gara si preannuncia tutt’altro che scontata.
In ogni caso per Masini e compagni l’unico risultato utile a
disposizione è la vittoria, che dovrà quindi essere perseguita a tutti
i costi. Improbabile la presenza di un pubblico importate a sostenere
la squadra, la sensazione è che l’attenzione puntata così spesso sulle
vicissitudini societarie più che su quanto espresso dal campo
demoralizzi la piazza che, al di là dei soliti affezionati, in generale
non sembra ritenere possibile il raggiungimento dell’obiettivo serie B.
In realtà la Lucchese è nel vivo della corsa promozione, esprime un
buon gioco e in campo i giocatori lottano come non si vedeva da anni: a
loro ancora una volta il compito di sopire gli echi delle polemiche e
le illazioni sui risultati.
Lucca, stadio ‘Porta Elisa’, inizio ore 15.00
Lucchese: Gazzoli; Morello, Nocentini, Guidi; Scalise, Bono, Briano, Renzetti; Bertolin, Guariniello, Masini. All. Braglia
Lanciano: Russo; Del Prete, Bolic,
Delli Carri, Vitale; Carcuro, Vicedomini; Pintori, Alberti, Pagliarini;
Lauria. All Moriero
Arbitro: Peruzzo di Schio
http://www.loschermo.it/articolo.php?idart=6345
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