7 dicembre 2008
Un grande Arezzo sbanca Crotone
Baclet decide la partita al 93'
La sfida dello “Scida” mette di fronte due squadre in piena lotta per la prima posizione: da una parte il Crotone di Francesco Moriero
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7 dicembre 2008
Crotone-Arezzo 2-3
Sesto campionato disputato insieme dal Crotone e dall'Arezzo. Dal 99/2000 a oggi tre campionati di C1 e tre di B, con risultati sempre molto simili,
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5 dicembre 2008
Arezzo, scontro al vertice col Crotone
L'Arezzo si prepara per la lunghissima trasferta di Crotone. In Calabria gli amaranto troveranno di fronte una squadra al secondo posto in classifica, con un punto in più degli avversari.
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7 aprile 2008
Il Crotone rischia d’uscire dai play-off dopo il pareggio interno con l’Arezzo
Il Crotone rischia d’uscire dai play-off dopo il pareggio interno con l’Arezzo.Mister Indiani, assente alla conferenza stampa, del dopo partita, per non perdere l’aereo.
Crotone 1 Arezzo 1 Marcatori: Martinetti ( r ) 46° p.t. Ghezzal ( r ) 22° s.t. Crotone: Concetti, Borghetti, Rossi, Fiasconi, Bonomi, Pacciardi, Basso (Petrilli), Pederzoli (Briglia), Dalrio (Espinal), Galardo, Ghezzal. All. Indiani Arezzo: Marconato, Bricca, Goretti, Ranocchia, Lanzara, Beati, Cavagna (Falsino), Togni, Maglietta (Bondi), Chianese (Myrtai), Martinetti. All. Cuoghi Arbitro: La Rocca di Ercolano Note: calci d’angolo 7 a 6 per l’Arezzo, ammoniti Bricca, Beati, Goretti, Lavagna, Martinetti, Pacciardi, Rossi, Fiasconi. Espulso Fiasconi, sul finire del p. t. Recupero 2 e 3 minuti. L’espulsione
di Fiasconi sul finire del primo tempo, per aver deviato il pallone con
un braccio in area di rigore e conseguente penalty a favore dell’Arezzo
trasformato da Martinetti. Rigore a favore del Crotone, al 22° del s.t.
trasformato da Ghezzal che riporta la partita in parità. Rigore
sbagliato dallo stesso Ghezzal due minuti dopo, concesso dall’arbitro
per atterramento di Galardo in are di rigore, che ha impedito alla sua
squadra di passare in vantaggio.Attorno
a queste tre azioni si racchiude la partita tra il Crotone che aveva
assoluta necessità di conquistare i tre punti per rimanere al secondo
posto, e l’Arezzo che cercava la vittoria per inserirsi nei play-off.A
fine partita, il risultato penalizza entrambe. Crotone che scivola al
quinto posto, Arezzo che deve rinviare alle prossime quattro gare la
possibilità di disputare gli spareggi promozione.Che
l’incontro era di vitale importanza, dopo le due consecutive sconfitte
subite in trasferta dalla squadra del presidente Vrenna, si evidenziava
dai prezzi popolari praticati al costo di tre euro nei settori: tribuna
scoperta e curva sud. Neanche in quest'occasione, il Crotone ha avuto
il massimo sostegno dei suoi tifosi.Adesso
tutto diventa più difficile, non più all’inseguimento del primo posto,
ma rimanere tra le prime cinque per non perdere il treno dei play-off.L’incontro con l’Arezzo è stato il peggiore visto allo Scida dall’inizio del campionato. Difesa,
schierata con Fiasconi al posto di Ogbonna dopo che questo ha accusato
dolori muscolari in fase di riscaldamento, poco attenta in diverse
occasioni, tanto da far giganteggiare il duo Chianese, Martinetti, in
modo particolare in occasione del rigore commesso proprio su Martinetti
che indisturbato è entrato in area di rigore.Ma
se colpe vanno addossate al Crotone del primo tempo, queste ricadono
per intero sul centrocampo predisposto da mister Indiani. Sempre gli
stessi uomini: Pacciardi, Pederzoli, Galardo, senza mai un turnover.
Eppure in organico ci sono anche Petrilli, Briglia, Prevete arrivato a
gennaio, Espinal.A
cambiare il volto al Crotone nel secondo tempo è stato proprio
l’ingresso di Petrilli al posto dello spento Basso, Briglia al posto di
Pederzoli, e per ultimo, quando però mancavano pochi minuti alla fine
dell’incontro, Espinal in sostituzione di Dalrio.Con
questi uomini in campo si è visto un altro Crotone che avrebbe potuto
vincere se, come abbiamo detto all’inizio, Ghezzal avesse trasformato
il secondo rigore. Il primo che il franco algerino sbaglia dopo sei
centri consecutivi.La
partita non ha detto altro, se non la possibilità del raddoppio da
parte dell’Arezzo ad inizio secondo tempo se Borghetti non avesse
tolto, dai piedi di Myrtai, un pallone che doveva essere adagiato
soltanto in rete.Adesso
per la squadra di mister Indiani tutto diventa più difficile fin dalla
prossima trasferta in quel di Lanciano dove deve conquistare
assolutamente qualche punto, pena l’esclusione dai play-off. Giuseppe Livadoti http://www.videocrotone.tv/index.php?option=com_content&task=view&id=358&Itemid=2
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7 aprile 2008
Arezzo, a Crotone l’ennesima occasione persa e ora la strada per i play-off si complica
Arezzo, a Crotone l’ennesima occasione persa e ora la strada per i play-off si complica |
In
vantaggio di un goal e di un uomo, espulso Fiasconi a fine primo tempo,
l'Arezzo compie l'errore di sempre, non chiudere una partita dominata,
l’aribitro Ercolano fa il resto, non concede il secondo rigore peraltro
netto a Martinetti e ne concede due inesistenti al Crotone. Menomale
che Ghezzal spedisce alto il secondo altrimenti la lotta play-off era
chiusa, la fiammellina rimane accesa. |
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AREZZO
- L'arbitro La Rocca di Ercolano rimarrà nella mente dei tifosi aretini
per parecchio tempo se le cose dovessero andar male, tradotto in parole
povere se l’Arezzo non centra i play-off sarà molto per merito del
fischietto partenopeo che ieri ne ha davvero combinate di tutti i
colori. Era una partita delicatissima, fondamentale per le sorti della
stagione e l’Arezzo non sbaglia l’approccio se pur incerottato,
mancavano infatti i vari Mezzanotti, Rivas e Conte. Cuoghi azzecca
tutto piazzando Bricca a destra in difesa e poi disegnando un rombo a
centrocampo con Beati vertice basso, Maglietta e Cavagna ai lati e
Togni vertice alto con il preciso compito di bloccare il centrocampista
rossoblu Pederzoli vera fonte del gioco crotonese. I piani del tecnico
sembrano perfetti, l’Arezzo schiaccia il Crotone e allo scadere ottiene
il meritato vantaggio. Martinetti, positivo anche ieri, tira e Fiasconi
si distende in una parata degna di Buffon, La Rocca indovina l’unica
cosa giusta del match, indica il dischetto, tira fuori il secondo
giallo e manda sotto la doccia il centrale di Indiani. Sembra fatta, ma
l’infortunio di Chianese, lussazione alla spalla, stagione finita?, e
l’arbitro compicano i piani dell’Arezzo che potrebbe raddoppiare a
inizio ripresa, ma anziché decretare il rigore La Rocca ammonisce
Martinetti per simulazione. Non basta, perché poi s’inventa due rigori
inesistenti a favore del Crotone. Ghezzal segna il primo, manda alto il
secondo, menomale. La corsa paly-off si complica, i punti di ritardo
sono sempre 3, ma le giornate diminuiscono in più senza Chianese in
attacco sarà tutto più difficile. Domenica contro l’Ancona la prima
delle quattro finali da vincere. |
| Aggiornato 07/04/2008 13:15 Scritto da Marco Piga | http://www.calciotoscano.it/modules.php?op=modload&name=PagEd&file=index&page_id=22417
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7 aprile 2008
Arezzo, pareggio con tanta rabbia
Arezzo, pareggio con tanta rabbia
Scritto da: Andrea Avato, domenica 06 aprile 2008 |
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 Cuoghi arrabbiato con l'arbitro L'Arezzo
torna a casa da Crotone con tanto amaro in bocca. Non è una novità,
almeno per quanto riguarda questo campionato, ma i rigore concessi e
non concessi allo "Scida" gridano vendetta. L'arbitro La Rocca di
Ercolano, un fischietto esperto al quinto anno nella Can di serie C, ha
perso la bussola nel secondo tempo, impedendo all'Arezzo di andare sul
doppio vantaggio e rimettendo in pista un Crotone così brutto che pure
i tifosi rossoblù avevano cominciato a fischiarlo. Il fallo plateale di
Pacciardi su Martinetti, a inizio ripresa, poteva valere il penalty del
raddoppio e invece, addirittura, l'attaccante amaranto si è beccato il
giallo per simulazione. E stendiamo un velo pietoso sui tiri dal
dischetto assegnati al Crotone: visibilmente inventato il primo, molto
dubbio (per usare un eufemismo) il secondo. Per fortuna che Ghezzal ne
ha trasformato uno solo, altrimenti staremmo qui a parlare di una
sconfitta paradossale. E' soprattutto per questo che il pari brucia,
perché in campo per larghi tratti di gara c'è stata una squadra
soltanto e perché Marconato, in uno scontro diretto molto temuto, ha
dovuto compiere un'unica, vera parata. Poi si può dire anche che,
facendo i conti della serva e ripensando agli episodi pro Arezzo contro
Pescara e Samb, gli errori arbitrali vanno e vengono. Quelli di La
Rocca, in ogni caso, sono particolarmente pesanti e incomprensibili e
rischiano di rivelarsi determinanti per la classifica finale. Se
l'Arezzo oggi avesse vinto, si sarebbe appaiato al Crotone a quota 47
punti, in piena bagarre. Ora invece il distacco dalla quinta posizione
è tornato a 3 lunghezze.
Fatta la premessa, doverosa, su una direzione di gara che resterà
negli annali, vanno sottolineate le luci e le ombre di una prestazione
double face. Cuoghi ha schierato la squadra col rombo a centrocampo,
piazzando Beati davanti alla difesa, Cavagna e Miglietta ai lati e
Togni trequartista col compito di pressare Pederzoli, il regista
crotonese. In difesa lo stoico Bricca ha stretto di nuovo i denti e si
è preso la briga, con un ginocchio malconcio, di fronteggiare lo
spuaracchio Ghezzal. Il primo tempo degli amaranto è stato il migliore
della stagione: perfetta copertura del campo, reparti corti, giro palla
preciso e veloce, interscambi continui. Bravo Beati, bravo Miglietta,
bravo Togni, volitivo Cavagna, ispirato Martinetti. Il Crotone, invece,
una delusione. Spenta e senza idee, la squadra di Indiani non è mai
entrata in partita, anche se ha capitolato solo al 46' su rigore (netto
e propiziato da Martinetti). Poteva essere la svolta della stagione,
anche perché Fiasconi era stato espulso per doppio giallo. Purtroppo il
difetto dell'Arezzo, che ha tantissima qualità, è quello solito: al
momento di sferrare il colpo del ko, si specchia nelle giocate, si fa
frivolo, cerca il ricamo in luogo dell'affondo. Con il match in bilico,
l'imprevisto è sempre in agguato. Difatti, i colpi di genio
dell'arbitro hanno scombussolato il match e a poco è valso un finale
generoso ma anarchico dal punto di vista tattico, con Martinetti che
per seguire l'estro arretrava fin sulla tre quarti lasciando solo
Myrtaj in attacco. Qualche appunto a se stesso, l'Arezzo deve farlo.
Non è possibile che in superiorità numerica non riesca mai a mettere al
sicuro il punteggio. Certo, le assenze erano numerose e quella di Rivas
ha pesato, soprattutto nel secondo tempo, senza contare l'infortunio di
Chianese. E così la temuta trasferta di Crotone, su un campo inviolato,
diventa il più grande dei rimpianti. Questo è il bello, o il brutto del
calcio. E se andiamo a rivedere i rigori dati e non dati, mamma mia che
disastri...
Le pagelle di Crotone-Arezzo
Scritto da: Andrea Avato, domenica 06 aprile 2008 |
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 prova leonina per Bricca Le pagelle di Crotone-Arezzo.
Martinetti 7.5. Bella partita, di qualità e anche di
quantità. Sta bene e lo sa, difatti viene a giocare più palloni che può
su tutto il fronte d’attacco. Sfiora il gol, si guadagna il rigore del
vantaggio, trasforma con freddezza dal dischetto. E poi di rigore ne
meriterebbe un altro, ma l’ineffabile La Rocca gli dà un ridicolo
giallo per simulazione. Sempre pericoloso, cattivo nella gestione della
palla. Nel finale, per un eccesso di generosità, arretra quindici metri
di troppo e fa il trequartista, lasciando Myrtaj solo là davanti. In
chiusura, a testimonianza che il vento è cambiato, va sotto il settore
dei tifosi amaranto e, applaudito, lancia la sua maglia di là dalle
transenne.
Bricca 7. Una prestazione leonina. Contro lo
spauracchio Ghezzal scende in campo con un ginocchio ballerino. Un po’
menomato nei movimenti, concede al franco algerino soltanto due o tre
volate innocue. Nell’uno contro uno, dove Ghezzal di solito è vincente,
Bricca la spunta sempre. Ammonito in occasione del secondo, risibile
rigore, salterà l’Ancona e potrà curarsi il suo ginocchio dolorante.
Goretti 7. Che giocatore. Capisce in anticipo dove
arriverà la palla e si fionda in zona con invidiabile tempismo. La cosa
che strappa applausi, metaforici e non, è la sua abilità nell’inserirsi
palla al piede, squarciando il centrocampo avversario con irrisoria
facilità. E anche di testa non è male per niente. Una partita quasi
impeccabile.
Togni 7. Primo tempo splendido, in pressing su
Pederzoli e su tutti quelli che gli passano vicino. Spende molte
energie, senza smarrire dinamismo. Concetti gli nega il gol su
punizione, offre un paio d’assist al bacio e si fa sempre trovare
smarcato. E’ la seconda partita consecutiva ad alti livelli.
Marconato 6.5. Nel primo tempo, come gli accade da un
po’, guarda gli altri giocare. Nella ripresa idem fino al 20’, poi La
Rocca si inventa i fuochi d’artificio e lui si ritrova Ghezzal due
volte davanti. Quasi tocca il primo rigore, il secondo finisce fuori
direttamente. Da segnalare una deviazione provvidenziale su tiro di
Galardo e un’uscita così così su traversone laterale. Tutto qui.
Ranocchia 6.5. Primo tempo sufficiente, con un paio
d’errori inusuali per uno come lui, che dopo la doccia è volato a Roma
al raduno dell’Under 20, in partenza per la Germania. Nella ripresa
torna il Ranocchia vero e Dal Rio non la struscia mai.
Beati 6.5. Giganteggia davanti alla difesa,
approfittando delle amnesie di Galardo e Pacciardi e giocando con
ordine e idee chiare. Tra i più lucidi anche nel finale. Se solo avesse
il tiro in porta… Due volte potrebbe scaricare la bomba ma ne vengono
fuori due tiracci.
Chianese 6.5. Gioca di sponda, gioca di malizia, gioca
di fino. E’ un attaccante completo e si vede. Dopo quaranta minuti si
scontra con Rossi e cade male a terra. Si tocca la spalla, esce,
rientra, va al tiro sfiorando il gol. Quel movimento è fatale, la
diagnosi dice lussazione e un mese di stop. Una grave perdita per
l’Arezzo.
Lanzara 6. Fa il suo, non cala l’attenzione e quando
può si inserisce. A differenza di altre partite, arriva meno di
frequente al cross. L’arbitro gli fischia contro un rigore che più si
guarda e più viene da ridere.
Cavagna 6. Una cosa buona e una così così, una bella
intuizione e un errore in appoggio. Però si danna l’anima, fa un sacco
di movimento e si propone con continuità. Paga la disaffezione ai
novanta minuti e Cuoghi, quando ne avverte la stanchezza, lo
sostituisce. Ammonito, pure lui come Bricca salterà l’Ancona.
Miglietta 6. E’ la media tra il 7 del primo tempo e il
5 del secondo. Comincia alla grande, facendo vedere che è una mezz’ala
completa: piedi buoni, testa alta, cattiveria quando serve. Dopo
l’intervallo, chissà perché, si mette a fare il narciso di tacco e di
punta. Cuoghi non gradisce e lo toglie.
Myrtaj 5.5. L’ultimo scampolo di partita l’aveva
giocato il 20 gennaio a Pistoia. Poi l’infortunio al polpaccio gli era
costato un paio di mesi di stop. Logico che non sia al massimo, ma
vanifica un assist di Martinetti che poteva essere sfruttato meglio.
Bondi e Falsini ng. http://www.amarantomagazine.it/
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